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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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2. Il settore delle comunicazioni in ItaliaFigura 2.31. Editoria quotidiana – Lettori per tipologia di quotidiani 2010 (%)70%60%58,7%50%40%30%35,7%27,9%20%10%0%Totale lettoriquotidianiLettori quotidianiinformazionenazionaleLettori quotidianiinformazione locale1,3%Lettori quotidianipoliticiFonte: dell’AutoritàIn conclusione, il mercato dei quotidiani presenta, da un lato, limitate barriereall’ingresso e un basso livello concentrativo. Dall’altro lato, emerge una certa stabilitàdelle posizioni di mercato ed una vivacità concorrenziale tutta spostata sul versantepubblicitario e non su quello dei consumatori. In questo quadro, i sussidi pubblici nonappaiono aver rappresentato né uno strumento efficiente per garantire il pluralismodell’informazione, né un meccanismo volto a soddisfare livelli minimi di efficienza allocativa.I periodiciL’editoria periodica è caratterizzata da un’elevata differenziazione del prodotto, ingrado di soddisfare un ampio spettro di interessi dei lettori, che possono variare dall’informazioneall’intrattenimento, dagli approfondimenti tematici per il tempo liberoa quelli in ambito professionale. Parallelamente quindi, a causa della sua elevata segmentazione,è un mercato interessante per gli investitori pubblicitari alla ricerca di unospecifico target di consumatori, in particolare per quelle categorie merceologiche percui la stampa rimane il mezzo più efficiente e idoneo a garantire il successo di una campagnapubblicitaria (si pensi, ad esempio, alla moda e agli oggetto di lusso). La suanatura eterogenea lo rende peraltro, un settore complesso con diverse articolazioni alproprio interno. Al riguardo, è opportuno precisare che la ripartizione dei proventi trai due versanti (lettori/inserzionisti) può variare anche significativamente a secondadella tipologia delle pubblicazioni, contribuendo a rafforzare la differenziazione deiperiodici per genere. In particolare, si rileva che gli introiti derivanti dai lettori rappresentanole entrate principali per le edizioni periodiche pubblicate in serie (c.d. “collezionabili”),che possono riguardare diverse tematiche (si tratta, ad esempio, di guidepratiche per la cucina o il fai da te, di corsi di lingua, di serie dedicate ai bambini o airagazzi, ecc.) e la cui vendita è spesso abbinata alla commercializzazione di prodotticollaterali (video, CD-rom, DVD, modellini da assemblare, etc.). Viceversa, i proventipubblicitari costituiscono la fonte prevalente di ricavo per gli editori di tutte quelle rivi-149

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