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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>Figura 2.26. Contributi pubblici in % del fatturato: le radio localiImprese con contributi > 90% 6,6%Imprese con contributi > 80%Imprese con contributi > 70%Imprese con contributi > 60%Imprese con contributi > 50%Imprese con contributi > 40%Imprese con contributi > 30%9,1%11,3%13,8%16,9%21,8%27,4%Imprese con contributi > 20%35,5%Imprese con contributi > 10%45,6%Imprese con contributi > 5%Imprese con contributi > 0%52,8%57,6%0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%Fonte: elaborazioni dell’Autorità su dati aziendali2.2.3. L’editoriaQuadro generaleL’editoria, come ampiamente riconosciuto, sia a livello nazionale sia internazionale,riveste primaria importanza nella garanzia di un assetto pluralistico, sebbene conuna differente rilevanza nel caso si tratti di stampa quotidiana, centrale nel sistemadell’informazione, o di editoria periodica, assai variegata e che soddisfa diversi bisogni;infine, l’editoria elettronica, e più in generale il mondo internet, con tutta la suacomplessità (si veda al riguardo il par. 2.2.4) appare sempre più il mezzo utilizzato daicittadini per informarsi.Il settore editoriale si è trovato negli ultimi anni ad affrontare una trasformazionecausata da un’impetuosa evoluzione tecnologica, che, lungi dal ridurne la portatacome mezzo di informazione fondamentale, ha tuttavia interessato le modalità di valorizzazione,nel nuovo contesto digitale, della sua funzione informativa, alimentando,a livello mondiale, dibattiti in merito al ruolo dei giornalisti e alla opportunità di unsostegno all’informazione. Tali temi riguardano in particolare la stampa quotidiana,proprio in virtù della sua rilevanza sotto il profilo del pluralismo (cfr. deliberan.555/10/CONS).In Italia il settore editoriale italiano è sempre stato caratterizzato da alcuni elementinegativi quali, ad esempio, il basso tasso di diffusione e di lettura, in particolaredei quotidiani. Tale fenomeno appare essersi aggravato negli ultimi anni, a causadella diffusione di nuovi mezzi, in particolare internet, divenuto il mezzo privilegiatodalle nuove generazioni. D’altronde, la digitalizzazione consentirebbe, almeno in134

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