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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>Domanda di intrattenimento e di informazione televisivaAnche nel 2011, nonostante la flessione dell’audience che ha interessato leemittenti generaliste (cfr. infra), l’analisi dinamica dei dati di ascolto – basata sulloshare nel giorno medio (Figura 2.24) – mostra come le posizioni degli operatori storicisiano tuttora caratterizzate da una incontrastata predominanza. In particolare,rispetto al 2010, RAI continua a superare il 40%, nonostante la perdita di un puntopercentuale, mentre Mediaset ha registrato un decremento del 2%, attestandosi sul35,3%. Tale perdita è da ascriversi principalmente alla flessione dei sei canali generalistidelle due emittenti (RAI 1, RAI 2, RAI 3, Rete 4, Canale 5 e Italia 1), il cui sharemedio giornaliero è passato dal 73% del 2010 al 67% del 2011. Questa perdita, diquasi 6 punti percentuali, è stata solo in parte recuperata attraverso la crescita dellaquota di ascolto realizzata da Rai e Mediaset attraverso i rispettivi canali tematici(superiore all’8% nel 2011, con un incremento di oltre 3 punti percentuali rispetto alvalore dell’anno precedente). I due operatori raggiungono quindi, tuttora, il 75,5%dell’audience.Rispetto agli operatori storici, il percorso delle altre emittenti terrestri appare inascesa, registrando, nell’ultimo anno, un incremento dell’1% e passando quindidall’11,3% del 2010 al 12,4% del 2011. In particolare, La7 ha incrementato in un annola propria quota di ascolti dal 3,07% al 3,87%, mentre la rimanente crescita è statadettata dall’affermazione di alcuni canali tematici in chiaro (v. infra).Allo stesso modo, le emittenti satellitari hanno proseguito la propria ascesa,soprattutto grazie all’offerta sempre più articolata della piattaforma Sky, conquistandonell’ultimo anno un risultato tanto più significativo se rapportato alla flessionedelle principali emittenti terrestri. Nel 2011, gli ascolti dei canali del bouqueta pagamento di Sky (comprensivi dei canali di Fox) sono passati, infatti, dal 4,9%al 5,2%, mentre il satellite, complessivamente considerato, ha raggiunto quasi il12% dell’audience share media. Su questo fronte, si segnala anche la lenta crescitadella piattaforma satellitare gratuita Tivusat, nata con lo scopo di raggiungere leaeree non coperte dal digitale terrestre, che sta conquistando la propria fetta dimercato.Pertanto, dal punto di vista dell’audience, emerge, da un lato, una certa inerzianelle posizioni degli operatori (con i primi due che ancora detengono tre quartidegli ascolti, ed i primi quattro circa l’85%), dall’altro lato, un declino dei canaligeneralisti a fronte della decisa affermazione dei canali tematici, evidenziando uninteresse degli spettatori per programmi maggiormente rispondenti al proprio targetdi riferimento e, quindi, per una fruizione più personalizzata del prodotto televisivo.122

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