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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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2. Il settore delle comunicazioni in ItaliaQuadro generaleDopo la contrazione del 2009 e la ripresa del 2010, nell’ultimo anno si è registrataancora una flessione (-1,4%), che ha interessato soprattutto la televisione gratuitae che ha portato il totale delle risorse economiche al di sotto dei 9 miliardi di euro(Tabella 2.42) 64 . Rispetto al 2010, nel quale i mercati della televisione gratuita e apagamento avevano conosciuto, in rapporto all’anno precedente, tassi di crescita analoghi,e pari al 4,5%, i ricavi della televisione gratuita hanno subito una perdita del2,5%, mentre la televisione a pagamento, registrando una sostanziale stabilità(+0,3%), ha visto crescere il suo peso sul totale delle risorse televisive (dal 37,7% del2010 al 38,4% del 2011).Tabella 2.42. Ricavi complessivi della televisione suddivisi per mercato rilevanteIncidenzaΔRicavi (Mln. euro)sul totale2011/20102010 2011* (2011)TV gratuita 5.618,78 5.479,44 -2,5% 61,6%TV a pagamento 3.406,17 3.414,90 0,3% 38,4%Totale 9.024,95 8.894,34 -1,4% 100,0%* Valori stimati.Fonte: elaborazioni dell’Autorità su dati aziendaliLa flessione dei ricavi complessivi della televisione è da imputarsi principalmentealla contrazione degli investimenti pubblicitari che ha caratterizzato l’ultimo anno.Mentre nel 2010 si era assistito ad una forte ripresa degli introiti pubblicitari, che avevanoregistrato, rispetto al 2009, un aumento del 7,5%, il 2011 ha visto una flessionedei medesimi pari al -4,2%. Come emerge dalla Tabella 2.43, la pubblicità continuacomunque a rappresentare la principale fonte di finanziamento, soprattutto della televisionein chiaro, e mantiene quindi una forte incidenza, pari al 46,1% delle risorse televisivetotali. In controtendenza con i ricavi pubblicitari, rispetto all’anno precedente, ilcanone del servizio pubblico radiotelevisivo e le offerte a pagamento hanno conosciutoun lieve incremento (rispettivamente 1,4% e 0,9%), comunque minore rispetto aquello che aveva caratterizzato il 2010 in relazione al gettito dell’anno precedente. Ciòha determinato ovviamente un aumento del peso delle due ultime componenti sul totaledelle risorse televisive.64 In questo e nei prossimi paragrafi il valore delle risorse dei mercati media è misurato in terminidi ricavi retail, escludendo pertanto la parte del fatturato che si riferisce alle attività wholesale(nel caso televisivo, vendita di capacità trasmissiva, vendita di contenuti, ecc.). Ciò in quanto imercati rilevanti definiti ai fini della tutela del pluralismo prevedono, ex lege, solo la componenteretail, mentre quella wholesale afferisce ad altri ambiti di mercato analizzati in ambito antitrust(ad esempio, quelli del broadcasting televisivo e delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva.Cfr. C11205 – Elettronica Industriale/Digital Multimedia Technologies, provvedimento Agcmn. 23117 del 14 dicembre 2011).119

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