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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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2. Il settore delle comunicazioni in Italiaalimentato annualmente dalle comunicazioni cui sono obbligati tutti gli editori di quotidianie periodici, le emittenti radiotelevisive, gli editori di siti di editoria elettronica edi servizi media audiovisivi nonché le concessionarie che raccolgono pubblicità su talimezzi, la domanda nei due versanti è invece monitorata attraverso due Osservatori(cfr. par. 3.2.1).Il primo, riguardante il consumo dei mezzi di comunicazione da parte dei consumatori,è nato a latere del procedimento avente ad oggetto l’identificazione dei mercatirilevanti del Sistema integrato delle comunicazioni di cui alla delibera n.555/10/CONS. Tale Osservatorio permette di monitorare l’evoluzione delle modalitàdi fruizione dei diversi mezzi di comunicazione e informazione da parte degli utenti,tenuto conto della crescente disponibilità di nuove forme di consumo di prodotti e servizimedia, che stanno progressivamente affiancando i mezzi tradizionali (cfr. <strong>Relazione</strong><strong>annuale</strong> 2010).Inoltre, al fine di ricostruire l’andamento complessivo degli investimenti pubblicitarisui diversi mezzi di comunicazione, è stato altresì istituito, nel corso del 2011, unOsservatorio permanente sulla domanda di pubblicità classica e di below the line daparte degli inserzionisti (basato su un campione di 1.500 inserzionisti), i cui risultatisaranno presentati nel corso del corrente anno.In vista della presente <strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong>, l’Autorità ha ritenuto opportuno effettuaredegli ulteriori approfondimenti sul settore dei media. Mentre l’anno scorso l’analisiera stata focalizzata sulla domanda di informazione da parte dei cittadini (attraversoappunto l’Osservatorio sul consumo dei mezzi di comunicazione), quest’anno èstato ritenuto utile concentrare l’attenzione sull’offerta di informazione da parte degliaddetti al settore.In particolare, l’analisi è stata diretta a verificare la presenza più o meno significativa,per ogni mezzo, di soggetti, tipicamente giornalisti, deputati a fornire notizieal pubblico. L’indagine, i cui risultati sono illustrati nel grafico successivo, hamostrato, a fronte di un numero di giornalisti nel settore dei media superiore a 13mila, una significativa presenza degli stessi nella stampa (che assorbe oltre il 70%del totale), diversamente da internet e dalla radio, nei quali la componente giornalisticaè apparsa poco significativa. La televisione, infine, occupa circa il 20% dei giornalistiitaliani.Tali risultati appaiono legati alle specifiche caratteristiche dei media, secondo cuii quotidiani rappresentano un mezzo quasi esclusivamente informativo (e infatti detengonola maggior quota di giornalisti, con quasi la metà dell’intero panorama informativo,Figura 2.19), la radio è un mezzo prevalentemente di intrattenimento (musicale),mentre i periodici e la televisione presentano caratteristiche intermedie. Quantoinfine a internet, da un punto informativo, tale mezzo è in Italia ancora in fase di lancioe molti giornalisti della carta stampata vengono utilizzati anche per l’aggiornamentodelle notizie on line delle rispettive testate.113

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