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Mais, la dose di azoto ogni anno risulta diversa - Agricoltura24

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26 Terra e Vita [ TECNICA ] n. 24/2013[ IN CAMPO ] Il periodo utile per concimare è breve e <strong>la</strong> quantità <strong>di</strong>stribuita non viene cambiata<strong>Mais</strong>, <strong>la</strong> <strong>dose</strong> <strong>di</strong> <strong>azoto</strong><strong>ogni</strong> <strong>anno</strong> <strong>risulta</strong> <strong>di</strong>versa[ DI GIANNI GIORDANI, MARCO BORTOLOTTI E ROBERTOSOL ONE ]Il mais è una coltura a elevatacapacità produttiva,con considerevoli esigenzenutrizionali; in partico<strong>la</strong>rel’<strong>azoto</strong> è l’elemento che principalmentedetermina il <strong>risulta</strong>toproduttivo del<strong>la</strong> coltura.La concimazione del maisè un’operazione colturaleconsiderata <strong>di</strong> facile esecuzione;solitamente si applicanofosforo e <strong>azoto</strong> in funzionedelle asportazioni <strong>di</strong> tali elementida parte del<strong>la</strong> coltura.La <strong>di</strong>minuzione dei prezzi deiprodotti e l’aumento <strong>di</strong> quellidei concimi fa emergere <strong>la</strong> necessità<strong>di</strong> una rivalutazionedel<strong>la</strong> concimazione del mais,al fine <strong>di</strong> ridurre i costi <strong>di</strong> produzione.Per il fosforo, se ilterreno ne necessita, è semprepiù <strong>di</strong>ffusa <strong>la</strong> pratica <strong>di</strong> localizzazionedel concime fosfaticoal<strong>la</strong> semina, che permetteuna riduzione del<strong>la</strong>quantità apportata.Per quanto riguarda l’<strong>azoto</strong>,raramente le dosi vengono<strong>di</strong>fferenziate nelle <strong>di</strong>verse annatein funzione del<strong>la</strong> piovositàdel periodo invernale, nonostantesia risaputo che abbondantipiogge in taleperiodo comportano lisciviazionedell’<strong>azoto</strong> in forma nitricae conseguente minore <strong>di</strong>sponibilitàdell’elemento per[ Il Nitrat Schnelltest è in grado <strong>di</strong> dare in<strong>di</strong>cazioni sul<strong>la</strong> carenza<strong>di</strong> <strong>azoto</strong> solo nelle primissime fasi <strong>di</strong> sviluppo del<strong>la</strong> pianta.La <strong>di</strong>agnostica puòessere fatta con ilgrano come “piantaspia” o con meto<strong>di</strong>più sofisticati[ Il mesocotile è <strong>la</strong> partedel<strong>la</strong> pianta più importanteper l’analisi dei nitrati.<strong>la</strong> coltura. Stu<strong>di</strong> sul<strong>la</strong> lisciviazionedei nitrati durante l’inverno,condotti quasi un secolofa presso l’Istituto Agronomico<strong>di</strong> Modena, h<strong>anno</strong>evidenziato che, nel<strong>la</strong> PianuraPadana, <strong>la</strong> lisciviazionedell’<strong>azoto</strong> solubile termina afine febbraio. L’entità del<strong>la</strong> lisciviazioneoltre che dal<strong>la</strong>granulometria del terreno <strong>di</strong>pendeprincipalmente dal<strong>la</strong>quantità <strong>di</strong> precipitazioni.I motivi per i quali al mais<strong>di</strong>fficilmente vengono somministratedosi <strong>di</strong> <strong>azoto</strong> <strong>di</strong>fferentia seconda dell’annata, è daattribuire al fatto che, comeper <strong>la</strong> maggior parte delle coltureprimaverili, il periodo utileper eseguire <strong>la</strong> concimazioneè breve, per cui si preferisceconcimare sempre con dosicostanti al fine <strong>di</strong> garantireun’adeguata nutrizione al<strong>la</strong>coltura.Attualmente, non sono statiancora messi a punto meto<strong>di</strong><strong>di</strong>agnostici veramente efficaciper stabilire <strong>la</strong> <strong>dose</strong> ottimale<strong>di</strong> <strong>azoto</strong> in <strong>ogni</strong> <strong>anno</strong>, mapiano piano ci si sta arrivando.L’ultima proposta è quel<strong>la</strong> <strong>di</strong>utilizzare il frumento, considerandolocome pianta spia,cioè come riferimento per fornireun’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> massimasul<strong>la</strong> <strong>dose</strong> <strong>di</strong> <strong>azoto</strong> da apportareal mais del<strong>la</strong> stessaannata. Ciò permetterebbe incerte annate <strong>di</strong> risparmiare unquantitativo <strong>di</strong> concime nonin<strong>di</strong>fferente, poiché quando siimpiega poco <strong>azoto</strong> per il frumento,anche per il mais nonsi deve eccedere con <strong>la</strong> <strong>dose</strong>.[ UN ANNO DADIMENTICAREIl 2012 rappresenta un esempio<strong>di</strong> un’annata nel<strong>la</strong> quale sipoteva risparmiare <strong>azoto</strong> comeevidenziato nel<strong>la</strong> fig. 1,che riporta il <strong>risulta</strong>to <strong>di</strong> unaprova <strong>di</strong> concimazione condottasu mais in asciutto nel<strong>la</strong>


n. 24/2013 [ TECNICA ] Terra e Vita 27[ TAB. 1 - CONTENUTO DI NITRATI NEL MESOCOTILE (PPM DI NO 3 )STADIO DISVILUPPOprovincia <strong>di</strong> Bologna. Il 2012è stato un <strong>anno</strong> eccezionalmentesiccitoso e caldo, moltosfavorevole al<strong>la</strong> coltura <strong>di</strong>mais; le rese in granel<strong>la</strong> sonostate molto basse con elevaticontenuti <strong>di</strong> af<strong>la</strong>tossine. Leper<strong>di</strong>te produttive sono daimputare per lo più al<strong>la</strong> siccità,ma le scelte <strong>di</strong> tecnichecolturali non appropriate,quali una semina poco precocee l’impiego <strong>di</strong> ibri<strong>di</strong> me<strong>di</strong>otar<strong>di</strong>vi,h<strong>anno</strong> aggravato glieffetti. In tale annata, inoltre,è stato riscontrato un effettodecisamente negativo del<strong>la</strong><strong>dose</strong> più elevata <strong>di</strong> concimazioneazotata, come si puòvedere dal<strong>la</strong> fig. 1, <strong>la</strong> produttivitàottenuta concimando con240 kg/ha <strong>di</strong> <strong>azoto</strong>, che nell’ambienteconsiderato è daritenersi <strong>la</strong> <strong>dose</strong> me<strong>di</strong>a piùimpiegata, è stata analoga aquel<strong>la</strong> ottenuta in assenza <strong>di</strong>concimazione.Considerando il frumentodel<strong>la</strong> stessa annata comeDOSI DI AZOTO (KG/HA)(n. foglie) 0 100 200 300[ FIG. 1 - RESE IN GRANELLA DEL MAISpianta spia, in base all’andamentoclimatico dell’annata siera stimato un apporto attornoa 100 kg/ha, che successivamenteè stato confermato dai<strong>risulta</strong>ti produttivi. In re<strong>la</strong>zionea ciò al mais si sarebbero dovutifornire dai 130 kg/ha <strong>di</strong> Nfino ad un massimo <strong>di</strong> 150 kg/ha <strong>di</strong> N.L’ipotesi in base al<strong>la</strong> piantaspia trova conferma ancheMEDIA3 3337 7962 8954 7187 68605 2445 6970 6536 8351 60757 402 6893 6929 10747 6242Me<strong>di</strong>a 2061 7275 7473 8762 6392(Coltura in asciutto in provincia <strong>di</strong> Bologna)considerando i <strong>risulta</strong>ti produttiviottenuti con il mais in quest’annatae in con<strong>di</strong>zioni nonirrigue che in<strong>di</strong>cano come <strong>dose</strong>ottimale 125 kg/ha <strong>di</strong> N, valoremolto simile a quello stimatopartendo dal frumento. Ècomunque sempre bene aumentareleggermente <strong>la</strong> <strong>dose</strong>per far fronte all’incertezzadell’andamento meteo dell’annata,sperando che possa esserevalorizzato da una sufficientepiovosità.[ DUE ANNI DIFFERENTIQualcuno potrebbe obiettareche, se l’annata 2012 fossestata, invece, estremamentepiovosa nell’estate, una riduzionedel quantitativo <strong>di</strong> <strong>azoto</strong>,come era proponibile, sarebbestato insufficiente almais per raggiungere le migliorirese <strong>di</strong> granel<strong>la</strong>.A tal riguardo, viene presentata<strong>la</strong> fig. 2 dove vengono[ FIG. 2 - RISPOSTA ALLA CONCIMAZIONE(Dati re<strong>la</strong>tivi a due annate con <strong>di</strong>versa pluviometria invernale)prese in considerazione 2 annateche h<strong>anno</strong> registrato unapiovosità superiore ai 100 mm<strong>di</strong> pioggia durante il mese <strong>di</strong>giugno, nelle quali, come sipuò vedere, le dosi ottimali <strong>di</strong><strong>azoto</strong> per il mais sono statemolto <strong>di</strong>verse tra loro: da pocopiù <strong>di</strong> 200 kg/ha nel 1994 aben oltre 300 nel 1995.Le dosi ottimali per il frumentodelle stesse annate (100-120kg/ha <strong>di</strong> N nel 1994 e quasi ildoppio nel 1995) sono <strong>risulta</strong>te,pertanto, proporzionali aquelle del mais.La <strong>di</strong>versa risposta produttivaal<strong>la</strong> concimazione azotata,nelle due annate entrambefavorevoli per abbondantipiogge primaverili-estive, sonoper lo più da imputare al<strong>la</strong><strong>di</strong>versa piovosità autunno-invernale(scarsa nel 1994 edelevata nel 1995) come evidenziatodal<strong>la</strong> produzione deltestimone (N=0) quale in<strong>di</strong>catoredel<strong>la</strong> dotazione azotatadel terreno.[ METODI DIAGNOSTICILe in<strong>di</strong>cazioni che si possonoottenere utilizzando il frumentocome pianta spia sono validee meritevoli <strong>di</strong> essere giàprese in considerazione, manecessitano <strong>di</strong> ulteriori verifichein <strong>di</strong>versi ambienti, soprattuttoper arrivare a una miglioredefinizione del<strong>la</strong> percentuale<strong>di</strong> incremento daprevedere, rispetto al<strong>la</strong> <strong>dose</strong>ottimale impiegata per il frumento.Nelle prime fasi <strong>di</strong> crescitaci si può basare quasi esclusivamentesul<strong>la</strong> pianta spia anchese il frumento non è presentenelle vicinanze degli appezzamentia mais.Successivamente, in coperturasi completerà <strong>la</strong> <strong>dose</strong> complessiva<strong>di</strong> <strong>azoto</strong> in modo piùscientifico, utilizzando meto<strong>di</strong><strong>di</strong>agnostici in grado <strong>di</strong> valutarelo stato nutrizionale azotato


28 Terra e Vita [ TECNICA ] n. 24/2013del<strong>la</strong> coltura.Al momento attuale esisteso<strong>la</strong>mente un metodo rapidoe atten<strong>di</strong>bile per determinarelo stato nutrizionale azotatodel mais che si basa sui lettoriottici del contenuto <strong>di</strong> clorofil<strong>la</strong>delle foglie (Spad ed N-tester).Purtroppo questo metodoè applicabile so<strong>la</strong>mentedopo l’emissione del<strong>la</strong> 7 a fogliao meglio ancora dopo l’8 afoglia, in un’epoca troppoavanzata per poter intervenirecon <strong>la</strong> concimazione per le <strong>di</strong>fficoltà<strong>di</strong> entrare nel<strong>la</strong> coltura,ma soprattutto perché è giàtar<strong>di</strong> per rime<strong>di</strong>are ad una carenzaazotata. In questa epoca,oltretutto, spesso può intercorrereun periodo abbastanzalungo prima <strong>di</strong> unevento piovoso che, oltre a ritardarel’assimi<strong>la</strong>zione dell’<strong>azoto</strong>,lo espone a notevoliper<strong>di</strong>te per vo<strong>la</strong>tilizzazione.L’impiego dell’N-tester potrebbe<strong>di</strong>venire molto interessantequalora dovesse <strong>di</strong>ffondersi<strong>la</strong> fertirrigazione sulmais, in quanto è dal<strong>la</strong> ottavaal<strong>la</strong> decima foglia che verrebbecompletata <strong>la</strong> concimazione<strong>di</strong> questa pianta. In questocaso l’N-tester non avrebbe rivalinel guidare <strong>la</strong> concimazioneazotata del mais in quantoanche altri strumenti che sibasano sul<strong>la</strong> determinazionedell’Ndvi (in<strong>di</strong>ce che scaturiscedal<strong>la</strong> combinazione dellosviluppo fogliare e dell’intensitàdel colore verde), non sonoin grado, su colture a semina<strong>di</strong>stanziata, <strong>di</strong> dare <strong>risulta</strong>timigliori dell’N-tester a <strong>di</strong>fferenza<strong>di</strong> quanto avviene sufrumento.[ NUOVA DIAGNOSTICALe aziende agrarie che noneseguono <strong>la</strong> fertirrigazione, <strong>la</strong>stragrande maggioranza, sidevono affidare ad altri meto<strong>di</strong>per pilotare al meglio l’impiegodell’<strong>azoto</strong> su questa[ Con i lettori ottici del contenuto <strong>di</strong> clorofil<strong>la</strong> delle foglie(Spad ed N­tester) si possono avere ottime in<strong>di</strong>cazioni sullo statonutrizionale azotato <strong>di</strong> una coltura <strong>di</strong> mais so<strong>la</strong>mente dopol’emissione del<strong>la</strong> 7 a ­8 a foglia.coltura. Alcune ricerche condottenel passato avevano in<strong>di</strong>viduatonell’analisi dei nitraticontenuti nel colletto del<strong>la</strong>pianta un metodo in grado <strong>di</strong>dare buone in<strong>di</strong>cazioni e soprattuttoperché i <strong>risulta</strong>ti migliorisi ottenevano nelle primefasi <strong>di</strong> sviluppo (fino al<strong>la</strong>3 a -4 a foglia). Oltre a trattarsi <strong>di</strong>un’analisi vera e propria, pertantonon praticabile in campo,presentava anche l’inconveniente<strong>di</strong> dover tenere contodel calibro del semeimpiegato per in<strong>di</strong>viduarel’epoca migliore e dello statoidrico del terreno per una migliorinterpretazione dei <strong>risulta</strong>ti.Il Nitrat Schnelltest non è<strong>risulta</strong>to idoneo all’impiegosul colletto del<strong>la</strong> pianta soprattuttoperché è in grado <strong>di</strong><strong>di</strong>scriminare soltanto situazioni<strong>di</strong> forte carenza nutrizionale,mentre può dare in<strong>di</strong>cazionidecisamente atten<strong>di</strong>biliquando viene impiegato sulmesocotile re<strong>la</strong>tivamente alleprimissime fasi <strong>di</strong> sviluppo dopol’emergenza del<strong>la</strong> pianta.Successivamente (3 a -5 a foglia)non trova valido impiego(in quanto aumenta enormementeil contenuto <strong>di</strong> nitrati inquesto organo del<strong>la</strong> giovanepianta, come si può vederedai <strong>risulta</strong>ti riportati nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong>1), perché riesce a <strong>di</strong>scriminareso<strong>la</strong>mente situazioni<strong>di</strong> forte carenza azotatanel<strong>la</strong> pianta. In questi sta<strong>di</strong> <strong>di</strong>sviluppo del<strong>la</strong> pianta, che rappresentanoil momento ottimaleper conoscere lo statonutrizionale azotato del<strong>la</strong> coltura,ricorrendo a un’analisidel contenuto effettivo <strong>di</strong> nitratinel mesocotile, si possonoavere in<strong>di</strong>cazioni sufficientementebuone. Considerando<strong>la</strong> scarsità <strong>di</strong> succhi cellu<strong>la</strong>ricontenuti nel mesocotile, sipuò impiegare il Cardy NO 3anziché strumenti più precisiquali il Nitrachek o l’RQ-flexche richiederebbero un quantitativosuperiore <strong>di</strong> succhicellu<strong>la</strong>ri. L’elevato contenuto<strong>di</strong> nitrati del mesocotile permette<strong>di</strong> avere una valida in<strong>di</strong>cazioneanche con un livellopiù elevato <strong>di</strong> errore.Non si può ancora <strong>di</strong>re concertezza se sarà l’analisi sulmesocotile a guidare <strong>la</strong> concimazioneazotata del mais, masembra che, rispetto ad altriorgani del<strong>la</strong> pianta finora testati(colletto e nervature fogliari)sia quello che rispondemeglio alle esigenze <strong>di</strong> avereun metodo rapido, atten<strong>di</strong>bileed oltretutto applicabile inepoca opportuna e con uncerto <strong>la</strong>sso <strong>di</strong> tempo per potereseguire l’analisi.Per il frumento, anche sesiamo ormai ad un livello decisamentebuono per conoscerelo stato nutrizionale dellepiante nei <strong>di</strong>versi sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> sviluppo,si st<strong>anno</strong> stu<strong>di</strong>andougualmente nuove metodologie<strong>di</strong>agnostiche per migliorareulteriormente <strong>la</strong> tecnica <strong>di</strong>concimazione come ad esempiol’N-sensor.Lo strumento viene montatosul<strong>la</strong> trattrice per crearemappe <strong>di</strong> fertilizzazione ondepoter concimare a <strong>dose</strong> variabilenell’ambito <strong>di</strong> uno stessoappezzamento. Questo puòessere proposto anche per ilmais ma, mentre per il frumento<strong>la</strong> fase antecedente all’impiego<strong>di</strong> questo strumento,ovvero <strong>la</strong> definizione del<strong>la</strong> <strong>dose</strong><strong>di</strong> <strong>azoto</strong> me<strong>di</strong>a ottimale, èstata risolta per i vari sta<strong>di</strong> <strong>di</strong>sviluppo, per il mais deve ancoraessere messa definitivamentea punto. Prima <strong>di</strong> arrivarea variare <strong>la</strong> <strong>dose</strong> nell’ambito<strong>di</strong> un appezzamentosarebbe quin<strong>di</strong> opportuno in<strong>di</strong>viduarequanto <strong>azoto</strong> occorrefornire in ciascuna annata,piuttosto che commettere errorigrosso<strong>la</strong>ni come è avvenutofino ai giorni nostri peruna coltura come il mais.Gli autori sono del Dipartimento<strong>di</strong> Scienze Agrarie -Università <strong>di</strong> Bologna. n

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