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Rivista La Gregoriana - n.34 - Marzo 2009 - Pontifical Gregorian ...

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Il Rettore Magnifico della Pontificia Università <strong><strong>Gregorian</strong>a</strong>P. Gianfranco Ghirlanda, S.J., mentre pronunciail suo discorso di saluto.Il Presidente delPontificio Consiglio perla Cultura, S. E. Mons.Gianfranco Ravasi,tiene la sua relazione.Alla sua sinistra S. E.Mons. Rino Fisichella,Presidente dellaPontificia Accademiaper la Vita e MagnificoRettore della PontificiaUniversità <strong>La</strong>teranenseche ha organizzatoinsieme alla<strong><strong>Gregorian</strong>a</strong>il Convegno.6Qui di seguito riportiamo per intero ildiscorso del Santo Padre Benedetto XVI pronunciatol’8 novembre 2008 e il discorso pro-nunciato il 6 novembre nell’Aula Magna della<strong><strong>Gregorian</strong>a</strong> da S.Em. il Card. Tarcisio Bertone,Segretario di Stato.Il discorso del Santo PadreBenedetto XVISignori Cardinali, Venerati Fratelli nell’Episcopato enel Sacerdozio, cari fratelli e sorelle!Sono lieto di accogliervi in occasione del Congresso su"L’eredità del Magistero di Pio XII e il Concilio VaticanoII", promosso dalla Pontificia Università <strong>La</strong>teranenseinsieme con la Pontificia Università <strong><strong>Gregorian</strong>a</strong>.È un Congresso importante per il tema che affronta eper le persone erudite, provenienti da varie Nazioni,che vi prendono parte. Nel rivolgere a ciascuno il miocordiale saluto, ringrazio in particolare Mons. RinoFisichella, Rettore dell’Università <strong>La</strong>teranense, e P.Gianfranco Ghirlanda, Rettore dell’Università <strong><strong>Gregorian</strong>a</strong>,per le espressioni gentili con cui hanno interpretatoi comuni sentimenti.Ho apprezzato l’impegnativo tema sul quale avete concentratola vostra attenzione. Negli ultimi anni,quando si è parlato di Pio XII, l’attenzione si è concentratain modo eccessivo su una sola problematica,trattata per di più in maniera piuttostounilaterale. A parte ogni altraconsiderazione, ciò ha impedito unapproccio adeguato ad una figuradi grande spessore storico-teologicoqual è quella del PapaPio XII. L’insieme dellaimponente attività svoltada questo Pontefice e,in modo del tuttospeciale, il suomagistero sul qualevi siete soffermatiin questi giorni,sono una provaeloquente diquanto hoappena affermato.Il suomagistero siqualifica infattiper la vasta ebeneficaampiezza, comeanche per la suaeccezionale qualità,così che può bendirsi che esso costituisca una preziosa eredità di cui laChiesa ha fatto e continua a fare tesoro.Ho parlato di "vasta e benefica ampiezza" di questomagistero. Basti ricordare, al riguardo, le Encicliche e imoltissimi discorsi e radiomessaggi contenuti nei ventivolumi dei suoi "Insegnamenti". Sono più di quarantale Encicliche da lui pubblicate. Tra esse spicca la"Mystici Corporis", nella quale il Papa affronta il temadella vera ed intima natura della Chiesa. Con ampiezzadi indagine egli mette in luce la nostra profondaunione ontologica con Cristo e - in Lui, per Lui e conLui - con tutti gli altri fedeli animati dal suo Spirito,che si nutrono del suo Corpo e, trasformati in Lui, glidanno modo di continuare ed estendere nel mondo lasua opera salvifica. Intimamente connesse con la"Mystici Corporis" sono altre due Encicliche: la"Divino afflante Spiritu" sulla Sacra Scrittura e la"Mediator Dei" sulla sacra Liturgia, nelle quali vengonopresentate le due sorgenti a cui devono sempreattingere coloro che appartengono a Cristo, Capo diquel mistico Corpo che è la Chiesa.In questo contesto di ampio respiro Pio XII ha trattatodelle varie categorie di persone che, per volere delSignore, fanno parte della Chiesa, pur con vocazioni ecompiti differenziati: i sacerdoti, i religiosi ed i laici.Così egli ha emanato sagge norme sulla formazione deisacerdoti, che si devono distinguere per l'amore personalea Cristo, la semplicità e la sobrietà di vita, la lealtàverso i loro Vescovi e la disponibilità verso coloro chesono affidati alle loro cure pastorali. Nell’Enciclica"Sacra Virginitas" poi e in altri documenti sulla vitareligiosa Pio XII ha messo in chiara luce l’eccellenzadel "dono" che Dio concede a certe persone invitandolea consacrarsi totalmente al servizio suo e del prossimonella Chiesa. In tale prospettiva il Papa insistefortemente sul ritorno al Vangelo ed all’autentico carismadei Fondatori e delle Fondatrici dei vari Ordini eCongregazioni religiose, prospettando anche la necessitàdi alcune sane riforme. Numerose sono state poi leoccasioni in cui Pio XII ha trattato della responsabilitàdei laici nella Chiesa, profittando in particolare deigrandi Congressi internazionali dedicati a queste tematiche.Volentieri egli affrontava i problemi delle singoleprofessioni, indicando, ad esempio, i doveri dei giudici,degli avvocati, degli operatori sociali, dei medici:a questi ultimi il Sommo Pontefice dedicò numerosidiscorsi illustrando le norme deontologiche che essidevono rispettare nella loro attività. Nell’Enciclica"Miranda prorsus", poi, il Papa si soffermò sullagrande importanza della "Miranda prorsus" dei7

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