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Oliviero BOSCO (ULSS 20 VR)

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SISTEMA PERMANENTE DI CONFRONTO E CONSULTAZIONECMC4 Giugno <strong>20</strong>09Uso del drug test professionalenei programmidi prevenzione precoce:risorsa o rischio?Drug test professionale e test HIVQuale relazione?Sala polivalente<strong>Oliviero</strong> BoscoCentro di Medicina Comunitaria<strong>ULSS</strong> <strong>20</strong> - Verona


PrefaceCMC◙ Pur rimanendo l’eroina la sostanza primaria di abuso, sempremaggiore importanza acquisiscono le sostanze ad effetto eccitante edisinibente (club drug, cocaina)◙ Anche tra le persone con problemi di dipendenza la via diacquisizione dell’infezione da HIV e delle epatiti sembra spostarsinell’ambito dei comportamenti sessuali◙ Rilevante il ruolo delle sostanze eccitanti nei comportamenti sessualia rischio◙ Aumento importante negli ultimi anni delle malattie a trasmissione◙ Aumento importante negli ultimi anni delle malattie a trasmissionesessuale tra i giovani


FactsCMCWe detected consistent positive associations between the use ofViagra and the use of amphetamines immediately before or duringsex. Viagra use has moved into a new generational context and nowcomplicates the sexual risk and intervention equations for all men,particularly MSM as well as more hidden subgroups.… rilevata una associazione tra l’uso del viagra edi amfetamine immediatamente prima e durantei rapporti sessuali …


CMC… l’uso dimetamfetaminaè associatoal rischio diinfezione da HIV …


CMC


CMC…. minor uso del condomda parte di donne HIV+ etossicodipendenti per viaendovenosa ….


CMC… la maggior parte degli studi epidemiologici evidenzia il ruolo delle“club drugs” nell’aumento dei comportamenti sessuali a rischio, conalcuni studi che dimostrano una associazione indipendente tra alcunedi esse e l’infezione da HIV …


CMC… tra gli assuntori di metamfetamine, survey di popolazioneriscontrano elevati tassi di infezione da HIV e di rapporti analinon protetti sotto l’effetto della sostanza …


CMC► La percentuale di HIV+ aumenta in relazione all’uso di metamfetamine, popper o entrambi.► La percentuale di HIV+ aumenta in relazione all’uso di metamfetamine ed al numero dipartner sessuali


Substance Use and HIV-Risk Behaviors Among Young MenInvolved in the Criminal Justice SystemPamela Valera; Matthew Epperson; Jessie Daniels; Megha Ramaswamy; Nicholas FreudenbergVolume 35, Issue 1 january <strong>20</strong>09, pages 43-47CMCObjectivesWe examined the relationship between substance use and sexual HIV-risk behaviors among young men whohave been incarcerated, in order to understand how HIV risks develop for this vulnerable population.MethodsA sample of 552 young men in a New York City jail was interviewed at the time of incarceration. Bivariateanalyses were performed to examine demographic and sexual HIV-risk behavior differences between men withand without recent alcohol and marijuana use. Logistic regression was used to examine associations betweenalcohol and marijuana use and sexual HIV-risk behaviors in the 90 days prior to incarceration.ResultsRespondents were predominantly Black (57%) or Latino (37%), with a mean age of 17.4 years. The mostcommon substances used were marijuana (82%) and alcohol (65%). Alcohol use prior to incarceration wassignificantly associated with having three or more sexual partners in the same time period (OR = 2.40, p < .001),as well as with having unprotected sex with a long-term partner (OR = 1.72, p < .01). Marijuana use wassignificantly associated with having multiple sex partners (OR = 1.55, p < .01). Heavy alcohol andmarijuana use did not result in an increased likelihood of sexual HIV-risk behaviors.ConclusionsHigh rates of substance use and unprotected sex may have unintended health consequences for incarceratedyoung men. Severity of substance use is not a significant predictor of risk behaviors, suggesting the importanceof contextual and social factors. Results highlight the need for HIV prevention efforts for this population that takeinto account contextual and social factors.


CMC


EpidemiologyCMC


CMC► Le stime, anche basate sumetodi diversi, sembranoconcordare su un numero dipersone viventi con HIV/AIDS dicirca 140.000-150.000 casi.► Inoltre si stima che circa unquarto delle persone HIV-positive presenti in Italia nonsappia di essere infetto


Distribuzione percentuale dei nuovi utenti e di quelli già in carico da anniprecedenti HIV positivi per sostanza “primaria”. Anno <strong>20</strong>07.CMCDistribuzione percentuale dei nuovi utenti e di quelli già in carico dagli anniHBV positivi per sostanza primaria. Anno <strong>20</strong>07.CMCprecedentiDistribuzione percentuale dei nuovi utenti e di quelli già in carico dagli anniprecedenti HCV positivi per sostanza primaria. Anno <strong>20</strong>07.Dalla distribuzione dell’utenza HIV positiva persostanza “primaria” e per epoca di presa in carico sievince che se tra i soggetti già in carico dagli anniprecedenti risulta maggiore la percentuale di colorocon oppiacei come sostanza “primaria” (92%), tra inuovi utenti assumono un importanza di rilievo anchecoloro che presentano la cocaina come sostanza“primaria” (36%).Considerando il fatto che la frazione deisoggetti che dichiara di consumare lacocaina per via iniettiva è molto bassa èverosimile che una quota consistente dipersone con uso “primario” di cocainaabbia contratto l’infezione per viasessuale.


CMC


CMCHIV


CMC


HCVHBVCMC


YoungpeopleCMCSTD


CMC


CMC


CMC Tra le nuove infezione daHIV, nel corso dell’epidemiasi è registrato un caloprogressivo della quota deiCD4+ alla sieroconversione. Questo fa presupporre chenel tempo vi sia stato unadattamento del virusall’ospite con una aumentopregressivo della suavirulenza


Take home messageCMCUso del drug test professionale in un contesto di tutela della salutepuò essere utile come contesto per: diffondere informazioni sulle malattie a trasmissione sessuale,l’infezione da HIV e le epatiti virali individuare precocemente le persone con comportamenti arischio per l’acquisizione di tali patologie effettuare la diagnosi precoce con conseguente accesso rapidoalle terapie


The Real WorldCMCTendenza alla propostadel test per HIV ed Epatitinei SerT italiani


Fattori correlati all’esecuzione dei test per HIV, HBV e HCV neitossicodipendenti in trattamento presso i SertLaura Camoni - COA - Reparto di Epidemiologia Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie ed ImmunomediateCMC121791187 Numero di Sert partecipantinel <strong>20</strong>05 e nel <strong>20</strong>072582 Totale schede raccolte16 33114101018


CMCPercentuale di tossicodipendenti testati dati al <strong>20</strong>06regione più bassa –Testati (%)regione più altaHIV 42,2 15,2% - 65,2%HBV 38,6 14,1% - 51,2%HCV 50,7 25,4% - 67,6%Ministero della Salute, <strong>20</strong>06


CMCHIV IDU Non IDU TotaleNumero soggetti inclusi 1917 665 2582N. testati nell’anno dell’intervista 716 186 902% testati 37,4 28,0 34,9HBV IDU Non IDU TotaleNumero soggetti 1917 665 2582N. vaccinati 605 <strong>20</strong>2 807N. soggetti inclusi (non vaccinati) 841 934 1775N. testati nell’anno dell’intervista 686 155 841% testati 81,5 16,5 47,3Il 65,1% non è stato testatonell’anno dell’intervista:di questi 1 su 6 non ha MAIeffettuato un test per HIVIl 52,7% non è stato testatonell’anno dell’intervista:di questi 1 su 3 non è MAIstato testato per HBVHCV IDU Non IDU TotaleNumero soggetti inclusi 1917 665 2582N. testati nell’anno dell’intervista 1489 263 1752% testati 17,7 39,5 67,9Il 32,1% non è stato testatonell’anno dell’intervista:di questi 1 su 3 non è MAIstato testato per HCV


CMCfrequenza Sert discontinuapauraorari non coincidonoeseguito c/o altro centroMotivi della non esecuzionedel test HIV negli ultimi 12 mesidifficoltà di accesso venosomancanza di un punto prelievo nel Sertnon è più endovenosonon ha rapporti sessuali a rischionon scambia più siringherifiuto*0 5 10 15 <strong>20</strong> 25%* mancanza di tempo, non è importante, non ci ha mai pensato, trascura il problema


CMCMinistero della Salute, <strong>20</strong>06


Prevalenza e determinanti delle infezioni da HIV, HBV e HCV intossicodipendenti iniettivi e non iniettivi in trattamento presso i SerTReparto di Epidemiologia - Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie ed ImmunomediateCMC700600500400300<strong>20</strong>010039,4%79,4%positivinegativiHCV0td noniniettiviHBV1600td iniettivi 89,3%14001<strong>20</strong>01000800600positivinegativi400<strong>20</strong>033,5%0td noniniettivitd iniettivi


Prevalenze HCV pernumero di partner nella vitaHCV ed età al primorapporto sessualeCMC1009080706050Chi quadroP-value < 0,051009080706050Chi quadroP-value < 0,00140403030<strong>20</strong>100<strong>20</strong>100td non iniettivitd non iniettivitd iniettivitd iniettivi


CMCDistribuzione percentualedelle persone assistite dai SerTche non hanno eseguitoi test sierologici (sul totale assistititi)Periodo 1997 – <strong>20</strong>0780%75%70%65%60%55%50%45%40%35%30%46,4%54,9%51,5%47,5%55,5%49,5%54,8%75,6%73,9%70,8% 72,6% 69,2%65,2%65,4% 66,8%62,0%59,3%HBV1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>0775%70%65%60%55%50%45%40%35%30%47,8%40,7%49,4%47,6%47,2%39,3%70%68,9%67,4%65%64,4% 64,9%62,9%60%58,6%58,9%57,6%57,9%55%51,9%47,6%50%HIV 45% 47,3%199119921993199419951996199719981999<strong>20</strong>00<strong>20</strong>01<strong>20</strong>02<strong>20</strong>03<strong>20</strong>04<strong>20</strong>05<strong>20</strong>06<strong>20</strong>0740%35%30%63,4%62,0%60,7% 61,2%60,3% 60,4%54,4% 55,0% 56,0%54,7%HCV1997 1998 1999 <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>07


CMCHIVDistribuzione percentuale delle nuove persone assistite, risultate positive al test per HIVsecondo il sesso – Periodo 1991 - <strong>20</strong>07<strong>20</strong>%18%16%14%12%10%8%6%4%2%0%17,2%10,8%13,9%8,9%10,0% 6,9%6,4%4,1%8,8%6,1%3,9%5,0%7,8%3,4%4,1%5,5%3,4%1,5%4,5%4,4%1,0%2,2%3,2%2,5%MaschiFemmine3,4% 2,6% 2,9% 1,8% 2,2%3,2%2,6%1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>076,0%1,3%1,1%Distribuzione percentuale delle persone già assistite, risultate positive al test per HIVsecondo il sesso – Periodo 1991 - <strong>20</strong>0740%35%30%25%<strong>20</strong>%29,2%36,6%26,3% 28,2% 26,0%19,4%19,3%25,7%19,0%22,2%19,8%<strong>20</strong>,0%27,6%15,9% 14,1%12,4%11,3% 14,2%15%10%5%0%17,6% 19,4% 15,1% 15,0% 15,5% 14,7%13,7%Maschi11,9%Femmine11,7%11,9%12,7% 14,3% 9,7% 10,6% 11,4%8,9%1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>07


CMCHBVDistribuzione percentuale delle nuove persone assistite, risultate positive al test HBVsecondo il sesso – Periodo 1991 - <strong>20</strong>0745%40%35%30%25%<strong>20</strong>%15%10%5%0%41,0%37,0% 35,4%33,6%27,1% 28,9%30,7% 29,9%26,8%31,4%31,7%31,9%23,9%27,3%21,0%25,7%26,0% 26,8%19,8%19,1%19,1%23,0%22,8%18,3% 16,5%15,6%12,5% 19,4% 12,6%13,1%17,0%14,2%10,6%10,1%Maschi14,0%Femmine1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>07Distribuzione percentuale delle persone già assistite, risultate positive al test per HBVsecondo il sesso – Periodo 1991 - <strong>20</strong>0765%60%55%50%45%40%35%30%57,0% 58,5% 58,7%57,5%54,5%55,5% 54,6%52,0%53,0%56,5%48,6%53,0%53,9%47,8%48,7%52,9%52,5%51,3%51,0%43,2%44,0%47,8%43,1%47,3%42,1%46,5%45,6%40,7%44,3%45,1%42,1%41,1% 41,6%Maschi39,5%Femmine1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>07


HCVDistribuzione percentuale delle nuove persone assistite, risultate positive al test per HCVsecondo il sesso – Periodo 1997 – <strong>20</strong>0750%45%40%44,3%44,1%42,3%42,4%36,8%37,0% 38,1% 34,6%CMC35%30%25%<strong>20</strong>%15%37,7%35,7%33,1%34,8%34,9%27,2%28,6%23,0%23,4%Maschi25,0%25,8% 26,0%<strong>20</strong>,1%Femmine<strong>20</strong>,1%1997 1998 1999 <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>07Distribuzione percentuale delle persone già assistite, risultate positive al test per HCVsecondo il sesso – Periodo 1997 - <strong>20</strong>0790%85%80%75%70%65%60%55%50%45%81,6%79,1%75,9%77,9%MaschiFemmine84,1%75,3%78,5%71,7%76,8%73,1%73,6%70,1%65,6%67,7% 67,8%63,8%73,0%71,2%67,1%69,5%73,3%70,4%1997 1998 1999 <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 <strong>20</strong>02 <strong>20</strong>03 <strong>20</strong>04 <strong>20</strong>05 <strong>20</strong>06 <strong>20</strong>07


ConclusionsCMC Necessità di incentivare l’offerta dello screening per le principalipatologie correlate alla dipendenza da sostanze Lo screening ed il testing devono tornare a costituire lo standardnell’approccio al paziente tossicodipendente− informare il paziente su tale opportunità− richiedere esplicitamente il consenso per il test HIV− in un contesto di counselling Opt-out strategy

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