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omotossicologia e termalismo - tiroide - comunicazione online

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Salute05/09 diagnosi & terapiaspazio-salute.it9barriera di tessuto fibroso che lo isoladai tessuti sani circostanti impedendonela migrazione in altri distretti.I sintomi più caratteristici, anche senon costanti, sono infiammazione,indolenzimento o dolore locale, eventualmentediffuso all’ascella corrispondente,indurimento, distorsione più omeno evidente della forma della mammella,asimmetria (questi ultimi rappresentanoabitualmente il primo segnaleche spinge a consultare un medicospecialista).Confermiamo comunque che il siliconeliberato, per qualsiasi ragione, dallarottura di una protesi mammaria nonha nulla a che vedere, da un punto divista patologico, con il silicone liquidoinfiltrato direttamente nei tessuti, verodelitto contro la persona perpetratoancora oggi si spera occasionalmenteda personaggi senza scrupoli né professione.La diagnosi può essere spesso postasulla base dei soli dati clinico-anamnesticieventualmente confermata perdirimere ogni dubbio da esami diagnosticiquali ecografia, mammografia o,meglio ancora, risonanza magnetica.Diventa a questo punto necessario sottoporsiad intervento chirurgico perrimuovere eliminare con la massimaaccuratezza ogni traccia del siliconefuoriuscito, rimuovere le vecchie protesi,asportare il tessuto fibroso ineccesso, responsabile della distorsionedella forma delle mammella.Verranno infine impiantate le nuoveprotesi mammarie scelte con precisioneinsieme alla paziente, prima dell’intervento.Le motivazioni che possono spingerealla sostituzione delle protesi mammariepossono anche essere altre e diverse:desiderio di incrementare ulteriormenteil volume del proprio seno o(meno frequentemente) di ridurlo,oppure rimediare ad un interventoeseguito imperfettamente; duole riconoscereche quest’ultimo motivo è oggipiuttosto frequente. La legislazione italiana,a differenza per esempio di quellafrancese, consente a chiunque inpossesso della sola laurea in medicinedi eseguire ogni tipo di intervento,anche di chirurgia estetica. La mancanzadi preparazione specifica e l’assenzadi qualunque controllo dei requisitiminimi hanno inevitabilmente provocatoun tale “annacquamento” professionaledel settore e un tale deterioramentodel prestigio della nostra specialitàda indurre il Ministero della Salutead attivarsi per provvedere con leggispecifiche ad una migliore regolamentazione.FARMACISTI & TERREMOTONel corso della puntata speciale del 6 maggiodi "Porta a Porta" le Farmacie Italianesono state invitate a collaborare alla raccoltadi fondi per la ricostruzione dell'Abruzzo.Nel corso della trasmissione la d.rssaRacca, presidente di Federfarma (sindacatodei Titolari di Farmacia) ha ipotizzato unaraccolta di contributi dei cittadini da farsiall'interno delle Farmacie. I cittadini potrannolasciare in Farmacia, entro una appositascatola-salvadanaio (vedi illustrazione) un'offertaper ricostruire le abitazioni dei terremotati.Ogni giorno nelle 17.000 farmacie italianeentrano più di 3.000.000 di persone;la raccolta quindi potrebbe essere particolarmentefruttuosa . Durante la trasmissione siè ipotizzato di raggiungere i 10 milioni diEuro e di poter quindi contribuire alla costruzionedi un Quartiere che verrà intitolato allaFarmacista deceduta a causa del terremoto.* Ma i Farmacisti non faranno solo una raccolta"passiva" del contributo volontario deicittadini, ma "attivamente" verseranno circa170.000.000 di Euro attraverso un prelievoautomatico sul fatturato che lo Stato ha promessodi devolvere interamente alla ricostruzionedell'Abruzzo.* In considerazione dell’importanza dellacifra, ci auguriamo che ciò avvenga veramentee che i soldi non vengano utilizzati peraltro scopo.

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