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omotossicologia e termalismo - tiroide - comunicazione online

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32diagnosi& terapia 05/09spazio-salute.itSalutelogie in quanto col tempo genera varidisturbi comportamentali. Le conseguenzepiù immediatamente evidentidi tale deficit sono:* una <strong>comunicazione</strong> interpersonalesuperficiale;* maggiore conflittualità per la difficoltàdi raggiungere scopi socialisenza compromettere il rapportocon l’altro;* un maggiore isolamento sociale;* una conseguenza più spiccatamentepsicopatologica che fa riferimentoalla durata e alla frequenza dell’abitudineall’utilizzo della <strong>comunicazione</strong>virtuale.Infatti clinicamente viene riconosciutocome rilevante una durata maggiore di2 ore continuative o di una frequenzadi utilizzo maggiore di due volte allasettimana.In quest’ultima situazione l’abitudine,comunque maladattiva, anche se puòapparire come una forma di dipendenza,secondo le classificazioni diagnosticheufficiali, tale abitudine va ufficialmenteinquadrata all’interno di unapiù vasta categoria diagnostica definitadalla più recente nosografia psichiatricainternazionale “Disturbi delcontrollo degli impulsi” o anche“Disturbi delle abitudini e degli impulsi”,secondo la classificazionedell’Organizzazione Mondiale dellaSanità. Tale categoria raggruppa varicomportamenti dove la persona èincapace di resistere ad un impulsoverso azioni persistentemente ripetute,anticipate da una sensazione ditensione, seguita da sollievo nelmomento dell’atto, come ad esempiola cleptomania, la piromania, lo strapparsii capelli, il gioco d’azzardo patologicocui si può assimilare anche ilcomportamento sessuale troppo disinvoltoed irresponsabile, le speseeccessive e la videoperstesia e anchel’uso eccessivo che si fa di internet.Se poi internet è per il suo utilizzatoreuna esperienza intensa, durevole efrequente allora rischia di creare condizionamenti,prevalentemente cognitivi,che si distinguono in base al tipodi utilizzo e in relazione ai rinforzi ricevuti.Tra questi sembrano più frequentiquelli derivanti da certe peculiaritàche fanno di internet un mondo diversoda quello realmente vissuto:La caratteristica pervasiva per cuiquasi tutto è gratuito, come nel“paese dei balocchi” porta alla pretesadi gratuità quando nella vita realesi trova a pagamento ciò che in internetsi raggiunge gratuitamente, ciòper trasposizione nella realtà quotidianadell’esperienza virtualela caratteristica per cui in internet nonci sono i limiti del mondo reale legatiprevalentemente alle convenzionisociali porta ad una serie di comportamentitrasgressivi e disinibiti durantela navigazione on line, infrequentinella realtà quotidiana italiana, cometrattare con il tu qualunque interlocutore,chattare con facilità con sconosciuti,esibirsi eroticamente, usaresproloquio, vedere immagini di sessoesplicito.L’assenza delle regole presenti neimodi di internet e la copertura dell’anonimatoportano spesso la trasgressionevirtuale alla truffa e alla molestiasessuale che possono anchedebordare dai confini virtuali.Ricadute più evidenti da parte di utilizzomaladattivo di internet derivano dalcondizionamento per cui anche nellavita quotidiana può continuare ilmondo virtuale, che comunque è fattodi persone, per cui le truffe iniziate ininternet si concludono realmentecome pure perdurano le molestie sessualifino alle violenze sessuali quandole pretese, alimentate dal “tutto èpossibile” si scontrano con un rifiuto.Inoltre emozioni intense suscitate insiti, filmati, giochi e situazioni interattivevirtuali rischiano di squilibrare ilsistema emotivo e portano facilmenteall’emulazione di quei modelli dirischio sperimentati virtualmente.Non tutte le persone che sperimentanouna <strong>comunicazione</strong> on line ancheprolungata per durata ed intensitàvivono la realtà con squilibri emotivi efuori dalle regole convenzionali.Prevalentemente succede a personeparticolarmente sensibili e patologicamentepredisposte. I clinici parlano aquesto proposito di vulnerabilità biopsichica,la stessa che conduce certepersone a indebitarsi in internet, agiocare patologicamente d’azzardo oad agiti sessuali abnormi.A parte chi lavora con internet, chi neabusa, con utilizzo eccessivo per duratae frequenza, lo fa per il piacere chene deriva o, per dirla con gli psicologiperché le sue navigazioni sono inqualche modo gratificate nell’immediato,quindi ne ricava piacere. Difatto navigare in internet è pur sempreun piacere, se pur secondario,artificiale, ed è innegabile che i piaceridella vita favoriscono il tono dell’umore,il senso di benessere e disoddisfazione personale e contribuisconoad incrementare la qualità

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