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intervento - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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Campagna Cantieri Sicuri <strong>20</strong>07SPISAL ASL <strong>20</strong> – ASL 21 – ASL 22A.R.P.A.V.Comitato Paritetico TerritorialeDirezione Provinciale del LavoroPolizia Municipale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>Situazioni sotto il Minimo EticoSCAVI E<strong>di</strong>lscuola (VR) – 09 luglio <strong>20</strong>07


Elementi significativi• Lavoratori esposti al rischio <strong>di</strong> seppellimentoper scavi a sez. ristretta con profon<strong>di</strong>tàsuperiore a m. 1,50 oppure eseguiti su scaviaperti ma a piè <strong>di</strong> scavo,• Lavoratori esposti al rischio <strong>di</strong> caduta dall’alto• Estese carenze <strong>di</strong> protezioni• Situazioni non sanabili nell’imme<strong>di</strong>atezzame<strong>di</strong>ante interventi <strong>di</strong> facile e rapida esecuzione


Se le carenze sono <strong>di</strong>rettamenteriscontrate - LE LAVORAZIONIA RISCHIO NON POSSONOCONTINUARESe emerge una carenza<strong>di</strong> tipo progettuale (genericità PSC,ecc.) è doveroso il coinvolgimento delCoor<strong>di</strong>natore per la Sicurezza in faseEsecutiva (CSE)


Cantieri sotto il “minimo etico <strong>di</strong> sicurezza”Fasi lavorative a rischio <strong>di</strong> seppellimento• Lavori <strong>di</strong> scavo con profon<strong>di</strong>tà superiore almetro e mezzo, in trincea, senza protezioni


Cantieri sotto il “minimo etico <strong>di</strong> sicurezza”Fasi lavorative a rischio <strong>di</strong> seppellimento• Lavori eseguiti entro scavi a “fronte aperto” macon postazioni <strong>di</strong> lavoro a piè <strong>di</strong> scavo e senzaalcun tipo <strong>di</strong> prevenzione


Lavori in trincea:Es. posa tubazioni, sottoservizi, manutenzioni, ecc.Rischio aggravato da: Tipo <strong>di</strong> terreno, Tipo <strong>di</strong> lavoro, Logistica – scavi a<strong>di</strong>acenti vie <strong>di</strong> transito automezzi- strade mantenute aperte a traffico veicolare- sollecitazioni fronte scavoLavori a piè <strong>di</strong> scavo, senza alcun tipo <strong>di</strong>prevenzione:• Esecuzione fondazioni, armo e <strong>di</strong>sarmo muri <strong>di</strong>fondazione, impermeabilizzazione, ecc. su scaviprossimi alla verticale• Scavi sovraccaricati da elementi strutturali


Soluzioni <strong>di</strong> prevenzione• <strong>Prevenzione</strong> Progettare la sicurezza - PSC – POS Evitare <strong>di</strong> operare a piè <strong>di</strong> scavo (scavi aperti) Operare negli scavi a sez. ristretta senza lenecessarie protezioni fino a m. 1,50• Sistemi <strong>di</strong> Protezione collettiva Definire la stabilità dello scavo anche me<strong>di</strong>antel’indagine geologica e/o tecniche esecutive Proteggere il ciglio superiore dello scavo Usare casseri metallici / sbadacchiature perscavi a sez. ristretta <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà > m. 1,50


Splateamento/SbancamentoSoluzioni• Indagine geologica – relazione geotecnica• Pianificazione della Sicurezza – PSC-POS• Esecuzione scavo con declivio stabile• Eliminazione infiltrazioni• Protezione del ciglio scavo / platea superiore


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 DICEMBRE 1999 N. 554REGOLAMENTO D’ATTUAZIONE DELLA LEGGE QUADRO IN MATERIA DI LAVORIPUBBLICI 11 FEBBRAIO 1994 N. 109, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONISezione III – Progetto definitivoArt. 25 - Documenti componenti il progetto definitivo1. Il progetto definitivo, redatto sulla base delle in<strong>di</strong>cazioni del progetto preliminareapprovato e <strong>di</strong> quanto emerso in sede <strong>di</strong> eventuale conferenza <strong>di</strong> servizi, contienetutti gli elementi necessari ai fini del rilascio della concessione e<strong>di</strong>lizia,dell’accertamento <strong>di</strong> conformità urbanistica o <strong>di</strong> altro atto equivalente.2. Esso comprende:a) relazione descrittiva;b) relazioni geologica, geotecnica, idrologica, idraulica, sismica;c) relazioni tecniche specialistiche;d) rilievi planoaltimetrici e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> inserimento urbanistico;e) elaborati grafici;f) stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale ove previsto dalle vigenti normative ovvero stu<strong>di</strong>o<strong>di</strong> fattibilità ambientale;g) calcoli preliminari delle strutture e degli impianti;h) <strong>di</strong>sciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici;i) piano particellare <strong>di</strong> esproprio;l) computo metrico estimativo;m) quadro economico.


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 DICEMBRE 1999 N. 554REGOLAMENTO D’ATTUAZIONE DELLA LEGGE QUADRO IN MATERIA DI LAVORIPUBBLICI 11 FEBBRAIO 1994 N. 109, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONIArt. 27 - Relazioni geologica, geotecnica, idrologica e idraulica del progettodefinitivoLa relazione geologica comprende, sulla base <strong>di</strong> specifiche indagini geologiche, laidentificazione delle formazioni presenti nel sito, lo stu<strong>di</strong>o dei tipi litologici, dellastruttura e dei caratteri fisici del sottosuolo, definisce il modello geologico-tecnicodel sottosuolo, illustra e caratterizza gli aspetti stratigrafici, strutturali,idrogeologici, geomorfologici, litotecnici e fisici nonché il conseguente livello <strong>di</strong>pericolosità geologica e il comportamento in assenza ed in presenza delleopere.La relazione geotecnica definisce, alla luce <strong>di</strong> specifiche indagini geotecniche, ilcomportamento meccanico del volume <strong>di</strong> terreno influenzato, <strong>di</strong>rettamente oin<strong>di</strong>rettamente, dalla costruzione del manufatto e che a sua volta influenzerà ilcomportamento del manufatto stesso. Illustra inoltre i calcoli geotecnici per gliaspetti che si riferiscono al rapporto del manufatto con il terreno.Le relazioni idrologica e idraulica riguardano lo stu<strong>di</strong>o delle acque meteoriche,superficiali e sotterranee. Gli stu<strong>di</strong> devono in<strong>di</strong>care le fonti dalle qualiprovengono gli elementi elaborati ed i proce<strong>di</strong>menti usati nella elaborazione perdedurre le grandezze <strong>di</strong> interesse.Art. 28 - Relazioni tecniche e specialistiche del progetto definitivo1. Ove la progettazione implichi la soluzione <strong>di</strong> questioni specialistiche, questeformano oggetto <strong>di</strong> apposite relazioni che definiscono le problematiche ein<strong>di</strong>cano le soluzioni da adottare in sede <strong>di</strong> progettazione esecutiva.


DECRETO MINISTERIALE 11 MARZO 1988Il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 11.03.88 detta le"Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni esulle rocce, la stabilità dei pen<strong>di</strong>i naturali e dellescarpate, i criteri generali e le prescrizioni per laprogettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere <strong>di</strong>sostegno delle terre e delle opere <strong>di</strong> fondazione".Le norme si applicano a tutte le opere pubbliche e private darealizzare sul territorio della Repubblica, così come<strong>di</strong>sposto dall'art. 1 della LEGGE n° 64 del 02/02/74, ivicomprese le zone <strong>di</strong>chiarate sismiche ai sensi dell'art. 3,titolo II della citata Legge, nonchè alle opere speciali <strong>di</strong> cuial punto D dell'art. 1 della stessa Legge (ponti, <strong>di</strong>ghe,serbatoi, tubazioni, torri, costruzioni prefabbricate in genere,acquedotti, fognature).


Con successiva Circolare LL.PP. 24/9/1988 n. 30483 sonostate emanate le istruzioni riguardanti le indagini <strong>di</strong> cui alD.M. 11/03/88.Le norme prevedono che la relazione geotecnica è sempreobbligatoria, mentre la relazione geologica lo è nei Comuni<strong>di</strong>chiarati sismici in applicazione della L. 2/2/74 n° 64 edattualmente alla O.P.C.M. n. 3274 del <strong>20</strong>03, nelle areesoggette a vincoli particolari (vincolo idrogeologico ex R.D.n. 3267/1923, vincolo paesaggistico ex L.1497/39, conestensione L. 431/85 Galasso) ed in ogni caso per le operepreviste alle sezioni E, F, G, H I, L, M e O del D.M. 11/03/88.


RELAZIONE GEOTECNICA (SULLE INDAGINI - SULLE FONDAZIONI)La relazione geotecnicaAll'art. A.2. del D.M. 11/03/88 si legge che "le scelte <strong>di</strong> progetto, i calcoli ele verifiche devono essere sempre basati sulla caratterizzazionegeotecnica del sottosuolo ottenuta per mezzo <strong>di</strong> rilievi, indagini eprove".I risultati delle indagini, degli stu<strong>di</strong> e dei calcoli geotecnici devono essereesposti, come si evince dai punti B.5 e C.2 del D.M. 11/03/88 ed anchedal comma A.3. della Circ. LL.PP. 24/9/1988 n. 30483 (istruzioniapplicative) in una relazione geotecnica, parte integrante degli attiprogettuali, costituita dai seguenti elaborati:a) una relazione geotecnica sulle indagini, che illustra le indagini suiterreni e sulle rocce finalizzate a ricostruire il modello reale del terreno,cioè a supportare il Progettista nelle scelte progettuali. Essacomprenderà <strong>di</strong> norma:…….omissis……..Metodologie <strong>di</strong> scavo delle fondazioni, stabilità dei fronti <strong>di</strong> scavo;


TIPOLOGIA DELL'OPERA ODELL'INTERVENTORELAZIONE GEOLOGICARELAZIONE GEOTECNICAINDAGINISPECIFICHEAREE SENZAVINCOLIAREE CONVINCOLI (1)AREE SENZAVINCOLIAREE CONVINCOLI (1)OPERE DI FONDAZIONE (Sez.C)PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTE (2)OPERE DI SOSTEGNO (Sez.D)PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTE (2)MANUFATTI DI MATERIALISCIOLTI Sez. E)PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTE (2)GALLERIE E MANUFATTISOTTERRANEI (Sez. F)PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTESTABILITA' DI PENDIINATURALI E DI FRONTI DISCAVO (Sez. G)PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTEFATTIBILITA' GEOTECNICA DIOPERE SU GRANDI AREE(Sez. H)PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTEDISCARICHE COLMATE(Sez. I)PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTEEMUNGIMENTI DI FALDEIDRICHE (Sez. L)PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTECONSOLIDAMENTO DEITERRENI (Sez. M)PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTEDRENAGGI E FILTRI (Sez. N) PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTEANCORAGGI (Sez. O) PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTA PRESCRITTE


DENOMINAZIONE TERREANGOLI DI DECLIVIONATURALE PER TERREASCIUTTE UMIDE BAGNATEROCCE DURE 80 - 85° 80 - 85° 80 - 85°ROCCE TENERE E FESSURATE, TUFO 50 - 55° 45 - 50° 40 - 45°PIETRAME 45 - 50° 40 - 45° 35 - 40°GHIAIA 35 - 45° 30 - 40° 25 - 35°SABBIA GROSSA NON ARGILLOSA 30 - 35° 30 - 35° 25 - 30°SABBIA FINE (NON ARGILLOSA) 30 - 40° 30 - 40° 10 - 25°TERRA VEGETALE 35 - 45° 30 - 40° <strong>20</strong> - 30°ARGILLA, MARNE (TERRA ARGILLOSA) 40 - 50° 30 - 40° 10 - 30°TERRE FORTI 45 - 55° 35 - 45° 25 - 35°Tabella degli angoli <strong>di</strong> naturale declivio.“Guida pratica all’antinfortunistica antinfortunistica nei cantieri e<strong>di</strong>li” <strong>Ulss</strong> <strong>di</strong> Reggio Emilia


ESEMPIO SOLUZIONI - Natural declivio


ESEMPIO SOLUZIONI - Natural declivio


ESEMPIO SOLUZIONI TECNICHE


ESEMPIO SOLUZIONI TECNICHE


ESEMPIO SOLUZIONI TECNICHE


ESEMPIO SOLUZIONI TECNICHE


ESEMPIO SOLUZIONI TECNICHE


ESEMPIO SOLUZIONI - Lavori in trincea


Riscontro con le Norme <strong>di</strong> Legge - Violazioni


Riscontro con le Norme <strong>di</strong> Legge - Violazioni


Riscontro con le Norme <strong>di</strong> Legge - Violazioni


Riscontro con le Norme <strong>di</strong> Legge - Violazioni


Riscontro con le Norme <strong>di</strong> Legge - Violazioni


Piano <strong>di</strong> Sicurezza e Coor<strong>di</strong>namento - PSCD.Lgs. 494/96ART. 12 Piano <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento…..omissis….h) misure generali <strong>di</strong> protezione contro il rischio <strong>di</strong> seppellimentoda adottare negli scavi;…..omissis….Allegato II^Elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e lasalute dei lavoratori <strong>di</strong> cui all'articolo 11, comma 1.1) Lavori che espongono i lavoratori a rischi <strong>di</strong> seppellimento o <strong>di</strong>sprofondamento a profon<strong>di</strong>ta' superiore a m 1,5 o <strong>di</strong> caduta dall'altoda altezza superiore a m 2, se particolarmente aggravati dalla naturadell'attivita' o dei proce<strong>di</strong>menti attuati oppure dalle con<strong>di</strong>zioni ambientalidel posto <strong>di</strong> lavoro o dell'opera.


D.P.R. 222/03Capo II - PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTOArt. 2. - Contenuti minimi…..omissis….d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive eprotettive, in riferimento:1) all'area <strong>di</strong> cantiere, ai sensi dell'articolo 3, commi 1 e 4;…..omissis….4. Il PSC é corredato da tavole esplicative <strong>di</strong> progetto, relative agliaspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria e, ovela particolarità dell'opera lo richieda, un profilo altimetrico e unabreve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o ilrinvio a specifica relazione se già redatta.Art. 3. - Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area <strong>di</strong> cantiere,all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni3. In riferimento alle lavorazioni, il coor<strong>di</strong>natore per la progettazionesud<strong>di</strong>vide le singole lavorazioni in fasi <strong>di</strong> lavoro e, quando lacomplessità dell'opera lo richiede, in sottofasi <strong>di</strong> lavoro, ed effettual'analisi dei rischi presenti, facendo particolare attenzione oltre cheai rischi connessi agli elementi in<strong>di</strong>cati nell'articolo 12, comma 1, deldecreto legislativo n. 494 del 1996


D.P.R. 222/03Allegato I - Elenco in<strong>di</strong>cativo e non esauriente degli elementi essenziali utilialla definizione dei contenuti del psc <strong>di</strong> cui all'art. 2, comma 2.1. Gli apprestamenti comprendono: ponteggi; trabattelli; ponti su cavalletti;impalcati; parapetti; andatoie; passerelle; armature delle pareti degli scavi;gabinetti; locali per lavarsi; spogliatoi; refettori; locali <strong>di</strong> ricovero e <strong>di</strong> riposo;dormitori; camere <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cazione; infermerie; recinzioni <strong>di</strong> cantiere.2. Le attrezzature comprendono: centrali e impianti <strong>di</strong> betonaggio; betoniere; grù;autogrù; argani; elevatori; macchine movimento terra; macchine movimentoterra speciali e derivate; seghe circolari; piegaferri; impianti elettrici <strong>di</strong> cantiere;impianti <strong>di</strong> terra e <strong>di</strong> protezione contro le scariche atmosferiche; impiantiantincen<strong>di</strong>o; impianti <strong>di</strong> evacuazione fumi; impianti <strong>di</strong> adduzione <strong>di</strong> acqua, gas, edenergia <strong>di</strong> qualsiasi tipo; impianti fognari.


Coor<strong>di</strong>natore per la Sicurezza in fase <strong>di</strong> Progettazione - CSPD.Lgs. 494/96 – art. 4 c.1 lett.a)-Se non ha previsto tutto quanto sopra esposto nel PSCCoor<strong>di</strong>natore per la Sicurezza in fase Esecutiva – CSE - D.Lgs. 494/96art. 5 c.1 lett.a)-Se non verifica quanto previsto nel PSC durante le fasi “critiche” - Scavi,art. 5 c.1 lett.b)-Se non aggiornato il PSC/POS e l’estensione dello scavo fino al limite <strong>di</strong> proprietà èdovuto a varianti in corso d’opera.-art. 5 c.1 lett. f)- nel caso in cui nel PSC sia ben definito come operare, l’impresa non esegue ed ilCSE lo accerti senza adottare provve<strong>di</strong>menti.


Datore <strong>di</strong> lavoroCombinato <strong>di</strong>sposto:D.Lgs. 626/94 – art. 4 c.2) – Valutazione del rischioD.Lgs. 494/96 – art. 2 c.1 lett. f-ter)piano operativo <strong>di</strong> sicurezza: il documento che il datore <strong>di</strong> lavorodell'impresa esecutrice re<strong>di</strong>ge, in riferimento al singolo cantiereinteressato, ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 19 settembre 1994, n. 626.Art. 6. - Contenuti minimi del piano operativo <strong>di</strong> sicurezzah. le procedure complementari e <strong>di</strong> dettaglio, richieste dal PSC quandoprevisto;- Se non ha in<strong>di</strong>cato nel POS le attrezzature, le opere provvisionali(puntellazioni, sbadacchiature, ecc.) definito le modalità esecutive pergli scaviD.Lgs. 626/94 – art. 4 c.5 lett. f) – se non ha correttamente vigilato econsentito ai lavoratori <strong>di</strong> eseguire gli scavi in <strong>di</strong>fformità a quantodefinito dal PSC /POS


D.P.R. 164/56Art. 12 c.2) Splateamento e sbancamentoQuando per la particolare natura del terreno o per causa <strong>di</strong> piogge, <strong>di</strong>infiltrazione, <strong>di</strong> gelo o <strong>di</strong>sgelo, o per altri motivi, siano da temere frane oscoscen<strong>di</strong>menti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento delterreno.Art. 12 c.5) Splateamento e sbancamentoAi lavoratori deve essere fatto esplicito <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> avvicinarsi alla base dellaparete <strong>di</strong> attacco e, in quanto necessario in relazione all'altezza dell'escavo oalle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accessibilità del ciglio della platea superiore, la zonasuperiore <strong>di</strong> pericolo deve essere almeno delimitata me<strong>di</strong>ante opportunesegnalazioni spostabili col proseguire dell'escavo.Art. 13 c.1) Pozzi Scavi e CunicoliNello scavo <strong>di</strong> pozzi e <strong>di</strong> trincee profon<strong>di</strong> più <strong>di</strong> m. 1,50, quando la consistenzadel terreno non <strong>di</strong>a sufficiente garanzia <strong>di</strong> stabilità, anche in relazione allapendenza delle pareti, si deve provvedere, man mano che procede lo scavo,alla applicazione delle necessarie armature <strong>di</strong> sostegno.Art. 14) Deposito <strong>di</strong> materiali in prossimità degli scaviE' vietato costituire depositi <strong>di</strong> materiali presso il ciglio degli scavi.Qualora tali depositi siano necessari per le con<strong>di</strong>zioni del lavoro, si deveprovvedere alle necessarie puntellature.

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