Annali 03 - Il riciclaggio - Movimento Internazionale per la Giustizia

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13.07.2015 Views

6L’ANALISI ECONOMICA DEL RICICLAGGIOUna volta definita la funzione economica del riciclaggio,ovvero la trasformazione di potere d’acquisto potenziale inpotere d’acquisto effettivo, è possibile coglierne non solo lapeculiarità ma anche la sua generalità.La definizione adottata, infatti, mantiene una sostanzialeunità tra tre aspetti che, secondo altri punti di vista,rappresentano tre diversi oggetti dell’azione di contrasto: iflussi finanziari; le ricchezze ed i beni intesi come momentiterminali di tali flussi, i soggetti titolari, o che comunqueabbiano la disponibilità di tali ricchezze e beni. Secondo ilmodello di analisi elaborato dalla dottrina si avrà, perciòsempre un soggetto che, commesso un reato che haapprofondito accumulazione di proventi illeciti, movimentaflussi da riciclare, al fine di accrescere successivamente le suedisponibilità finanziarie, attraverso un’attività di investimentonel settore legale o di riaccumulazione nel settore illegale.Il primo attore cruciale da mettere sotto osservazione èdunque l’organizzazione criminale (rectius, impresa criminale) 4 .qualunque reato produca proventi. Difatti lo svolgimento di una qualunque attivitàillegale può dover far fronte ad una peculiare categoria di costi di transazione, legatial fatto che l’utilizzo dei relativi proventi aumenti le probabilità di scoperta del reatoe quindi di incriminazione. Tali costi di transazione possono essere minimizzati dauna efficace azione di riciclaggio, attività la cui funzione economica peculiare èproprio quella di trasformare potere d’acquisto potenziale in effettivo; in questosenso il riciclaggio svolge una funzione monetaria illegale. L’Autore dimostra comela domanda di ripulitura originata dai costi di transazione legati ai ricavi di attivitàillegali e criminali venga soddisfatta dall’industria bancaria, cioè che esiste, in forzadi un elevato grado di opacità del sistema (asimmetrie informative), una funzionalitàdegli intermediari bancari e finanziari, all’attività di riciclaggio, a prescindere dallaloro consapevolezza. E’ questo il principale insegnamento che si trae dall’analisidelle tecniche di riciclaggio: gli intermediari coinvolti utilizzano in modo distorto glistrumenti di gestione del sistema dei pagamenti e di allocazione del credito perripulire i denari sporchi. Da qui il concetto dei anomalia dei flussi bancari: l’ipotesi èche quando una qualunque operazione finanziaria assolve la funzione illegale diripulitura, che si affianca o sostituisce alla funzione propria e legale, tale operazione,avuto riguardo anche ai profili dei soggetti economici coinvolti, presenta profili dianomalia.4 Per i contributi della letteratura sul tema dell’impresa criminale si rinvia a: A.BECCHI, M. TURVIANI (1993), “Domanda ed offerta nel mercato internazionale

L’ECONOMIA DEL RICICLAGGIO – PROFILI MICRO E MACROECONOMICI 7dei narcotici: effetti della proibizione”, in S. ZAMAGNI (a cura di) Mercati illegali emafie. L’economia del crimine organizzato, Bologna, Il Mulino. M. POLO (1995),Internal cohesion and competition among criminal, in G. FIORENTINI, S. PELTZAM, Theeconomics of organized crime, Cambridge University Press.J.F. PORACH, H. THOMAS, C.W.F. BADEN-FULLER (1994), Competitive groupsas cognitive communities: the case of scottish knitwear manufacturers, in Daems, H. Thomas(ed. By), Strategic groups, strategic moves and performance, Oxford, Pergamon.M. PUNCH (1996), Dirty Business, Exploring corporate misconduct. Analysis and Cases,Londra, Sage publ.G.M. REY (1995), “L’impresa criminale”, Bari, Laterza.P.L. SACCO (1995), “Dissussion”, in G. Fiorentini, S. Pieltzman, The economics oforganized crime, Cambridge University press.Cfr. BINI M., “Il poliformismo dell’impresa criminale” in “La criminalità comeimpresa” a cura di Alberto Bretoni, Egea, 1997.Gli studi di analisi economica del crimine concordano ormai sul fatto che lacriminalità organizzata prima ancora di essere un’associazione fra persone conintenti criminali è una formula organizzativa che tende ad assumere la formadell’impresa. L’espressione impresa criminale è, però, vaga e riferibile ad un insiemedi tipologie organizzative assai diverse tra loro. Non esiste infatti, l’impresacriminale tipica; l’illegalità dà luogo a condizioni specifiche legate ai mercati serviticui le imprese criminali rispondono sulla base di soluzioni eterogenee fra loro, inrelazione alle capacità organizzative, alla delega di responsabilità ed all’accertamentodel controllo.Come evidenziato in dottrina, cfr.POLLARI N., in “L’impresa criminale ed i suoieffetti sui mercati e sugli aggregati macroeconomici”, in Riv. della Guardia diFinanza, n. 3, 1999, pp. 1037 e ss., con riferimento all’aspetto della dimensione delleattività economiche criminali, onde valutarne l’impatto complessivo sull’economianazionale, si può operare una classificazione delle attività criminali, distinguendo tra:- attività illegali produttive di reddito, ossia svolte da operatori non autorizzati osecondo modalità diverse da quelle consentite per legge (contrabbando di t.l.e.,usura, gioco d’azzardo e scommesse clandestine, ecc.);- attività illegali redistributive di reddito (furti, rapine e estorsioni, truffe,corruttele e tangenti; frodi comunitarie ed altre violazioni finanziarie, ecc.);- attività produttive/distributive di beni o servizi illegali, ossia aventi un oggettoobiettivamente illecito ex se (traffico di stupefacenti, armi o materiali sensibili,gestione dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione edell’accattonaggio minorile, sofisticazioni e altre frodi alimentari, ecc.).Un’altra componente è, poi, costituita dalla produzione irregolare (non illecita) dibeni e servizi legali, ossia la cd. economia “sommersa”, di cui solo una parte èstimabile: si tratta di imprese legali che realizzano produzioni legali, ma chedisapplicano talune norme non direttamente incidenti sulla liceità dei processiproduttivi o dei prodotti offerti, quanto piuttosto attinenti ad obblighi di naturatributaria, previdenziale-contributiva, ecc.; per tale ambito, pertanto, non è esattoparlare di criminalità (tuttavia si riscontra che anche le imprese legali di derivazionecriminale effettuino tali pratiche elusive/evasive).

L’ECONOMIA DEL RICICLAGGIO – PROFILI MICRO E MACROECONOMICI 7dei narcotici: effetti del<strong>la</strong> proibizione”, in S. ZAMAGNI (a cura di) Mercati illegali emafie. L’economia del crimine organizzato, Bologna, <strong>Il</strong> Mulino. M. POLO (1995),Internal cohesion and competition among criminal, in G. FIORENTINI, S. PELTZAM, Theeconomics of organized crime, Cambridge University Press.J.F. PORACH, H. THOMAS, C.W.F. BADEN-FULLER (1994), Competitive groupsas cognitive communities: the case of scottish knitwear manufacturers, in Daems, H. Thomas(ed. By), Strategic groups, strategic moves and <strong>per</strong>formance, Oxford, Pergamon.M. PUNCH (1996), Dirty Business, Exploring corporate misconduct. Analysis and Cases,Londra, Sage publ.G.M. REY (1995), “L’impresa criminale”, Bari, Laterza.P.L. SACCO (1995), “Dissussion”, in G. Fiorentini, S. Pieltzman, The economics oforganized crime, Cambridge University press.Cfr. BINI M., “<strong>Il</strong> poliformismo dell’impresa criminale” in “La criminalità comeimpresa” a cura di Alberto Bretoni, Egea, 1997.Gli studi di analisi economica del crimine concordano ormai sul fatto che <strong>la</strong>criminalità organizzata prima ancora di essere un’associazione fra <strong>per</strong>sone conintenti criminali è una formu<strong>la</strong> organizzativa che tende ad assumere <strong>la</strong> formadell’impresa. L’espressione impresa criminale è, <strong>per</strong>ò, vaga e riferibile ad un insiemedi tipologie organizzative assai diverse tra loro. Non esiste infatti, l’impresacriminale tipica; l’illegalità dà luogo a condizioni specifiche legate ai mercati serviticui le imprese criminali rispondono sul<strong>la</strong> base di soluzioni eterogenee fra loro, inre<strong>la</strong>zione alle capacità organizzative, al<strong>la</strong> delega di responsabilità ed all’accertamentodel controllo.Come evidenziato in dottrina, cfr.POLLARI N., in “L’impresa criminale ed i suoieffetti sui mercati e sugli aggregati macroeconomici”, in Riv. del<strong>la</strong> Guardia diFinanza, n. 3, 1999, pp. 1<strong>03</strong>7 e ss., con riferimento all’aspetto del<strong>la</strong> dimensione delleattività economiche criminali, onde valutarne l’impatto complessivo sull’economianazionale, si può o<strong>per</strong>are una c<strong>la</strong>ssificazione delle attività criminali, distinguendo tra:- attività illegali produttive di reddito, ossia svolte da o<strong>per</strong>atori non autorizzati osecondo modalità diverse da quelle consentite <strong>per</strong> legge (contrabbando di t.l.e.,usura, gioco d’azzardo e scommesse c<strong>la</strong>ndestine, ecc.);- attività illegali redistributive di reddito (furti, rapine e estorsioni, truffe,corruttele e tangenti; frodi comunitarie ed altre vio<strong>la</strong>zioni finanziarie, ecc.);- attività produttive/distributive di beni o servizi illegali, ossia aventi un oggettoobiettivamente illecito ex se (traffico di stupefacenti, armi o materiali sensibili,gestione dell’immigrazione c<strong>la</strong>ndestina, sfruttamento del<strong>la</strong> prostituzione edell’accattonaggio minorile, sofisticazioni e altre frodi alimentari, ecc.).Un’altra componente è, poi, costituita dal<strong>la</strong> produzione irrego<strong>la</strong>re (non illecita) dibeni e servizi legali, ossia <strong>la</strong> cd. economia “sommersa”, di cui solo una parte èstimabile: si tratta di imprese legali che realizzano produzioni legali, ma chedisapplicano talune norme non direttamente incidenti sul<strong>la</strong> liceità dei processiproduttivi o dei prodotti offerti, quanto piuttosto attinenti ad obblighi di naturatributaria, previdenziale-contributiva, ecc.; <strong>per</strong> tale ambito, <strong>per</strong>tanto, non è esattopar<strong>la</strong>re di criminalità (tuttavia si riscontra che anche le imprese legali di derivazionecriminale effettuino tali pratiche elusive/evasive).

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