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Capitalismo macchinico e plusvalore di rete - Matteo Pasquinelli

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la macchina si installa su una precedente <strong>di</strong>visione del lavoro, è perespandersi ad un livello ulteriore e ad una più alta scala <strong>di</strong>complessità.Grazie all’applicazione della macchina e del vapore la <strong>di</strong>visione dellavoro ha potuto assumere tali <strong>di</strong>mensioni che la grande industria,<strong>di</strong>staccata ormai dal suolo nazionale, <strong>di</strong>pende unicamente dalmercato mon<strong>di</strong>ale, dagli scambi internazionali, da una <strong>di</strong>visione dellavoro internazionale. Infine, la macchina esercita tale influenza sulla<strong>di</strong>visione del lavoro, che quando nella fabbricazione <strong>di</strong> un prodottoqualsiasi si è trovato il mezzo <strong>di</strong> produrre a macchina qualche parte<strong>di</strong> esso, la sua fabbricazione si <strong>di</strong>vide imme<strong>di</strong>atamente in duegestioni in<strong>di</strong>pendenti l’una dall’altra. 14Logicamente, nel primo libro del Capitale il capitolo sulle macchinesegue il capitolo sulla <strong>di</strong>visione del lavoro. E, in prospettiva, la<strong>di</strong>visione del lavoro può essere considerata già come una sorta <strong>di</strong>macchina astratta. La lezione importante che qui appren<strong>di</strong>amo daMarx è precisamente il rifiuto del determinismo tecnologico. 15 FuMarx il primo a suggerire che ogni macchina è sempre lariterritorializzazione <strong>di</strong> precedenti relazioni <strong>di</strong> potere. Tanto quantola <strong>di</strong>visione del lavoro è plasmata dai conflitti sociali e dallaresistenza dei lavoratori, allo stesso modo procede l’evoluzionetecnologica. Le parti del ‘meccanismo’ sociale ‘aggiustano’ se stessealle composizione tecnica a seconda del loro grado <strong>di</strong> resistenza econflitto. Le macchine sono forgiate dalle forze sociali ed evolvono inaccordo ad esse.Pure le macchine informatiche sono la cristallizzazione <strong>di</strong>tensioni sociali. Se accettiamo questa intuizione politica, che significaguardare alle relazioni sociali e ai conflitti sostituiti dalle macchineinformatiche, abbiamo finalmente una metodologia per chiarire legeneriche definizioni <strong>di</strong> ‘società dell’informazione’, ‘società dellaconoscenza’, ‘società della <strong>rete</strong>’, ecc. Tanto quanto le macchineindustriali non rimpiazzarono già i cavalli vapore degli operai, ma unintero insieme <strong>di</strong> relazioni sviluppate nel periodo manifatturiero, così14Marx 1847.15Ve<strong>di</strong> anche MacKenzie 1984.8

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