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Capitalismo macchinico e plusvalore di rete - Matteo Pasquinelli

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<strong>plusvalore</strong>, che si trova appunto ad essere continuamente assorbitonelle macchine e condensato nelle merci in questo modo.L’informazione è l’essenziale della forza-lavoro, è ciò che l’operaioattraverso il capitale costante trasmette ai mezzi <strong>di</strong> produzione sullabase <strong>di</strong> valutazioni, misurazioni, elaborazioni per operarenell’oggetto <strong>di</strong> lavoro tutti quei mutamenti della sua forma che glidanno il valore d’uso richiesto. 10La seguente frase <strong>di</strong> Alquati potrebbe essere intesa ante-litteram comeil primo postulato del cosiddetto capitalismo cognitivo ebisognerebbe ricordarne sempre la data: 1963.Il lavoro produttivo si definisce nella qualità delle informazionielaborate e trasmesse dall’operaio ai mezzi <strong>di</strong> produzione, con lame<strong>di</strong>azione del capitale costante. 11Qui si può facilmente applicare la tipica <strong>di</strong>stinzione ‘organica’ <strong>di</strong>Marx: l’informazione viva è continuamente prodotta dai lavoratori peressere trasformata in informazione morta ed essere cristallizzata nellemacchine e nell’intero apparato burocratico. La me<strong>di</strong>azione dellamacchina lungo il ciclo stesso dell’informazione è chiara: laburocrazia interna alla fabbrica è una specifica <strong>di</strong>visione del lavoroche viene rispecchiata, implementata ed estesa dalla cibernetica. Ineffetti, l’importante intuizione avanzata da Alquati è questocontinuum che unisce burocrazia, cibernetica e macchinari: lacibernetica <strong>di</strong>svela la natura macchinica della burocrazia <strong>di</strong> fabbrica eal tempo stesso il ruolo ‘burocratico’ delle macchine, in quanto esse<strong>di</strong>ventano apparati <strong>di</strong> feedback per controllare il lavoratore ecatturarne la conoscenza ed esperienza del processo produttivo.L’informazione valorizzante è ciò che entra nella macchinacibernetica ed è trasformata in una sorta <strong>di</strong> conoscenza macchinica.Nello specifico, è la <strong>di</strong>mensione numerica della cibernetica chepermette <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ficare la conoscenza dei lavoratori in bit e,conseguentemente, <strong>di</strong> trasformare i bit in numeri della pianificazione10Alquati 1963, p. 121.11Alquati 1963, p. 121.6

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