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Capitalismo macchinico e plusvalore di rete - Matteo Pasquinelli

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stesso <strong>di</strong> accumulazione del capitale si è trasformato... non consistepiù, come in epoca for<strong>di</strong>sta, in investimento in capitale costante e incapitale variabile (salario), bensì in investimento in <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong>produzione e captazione del valore prodotto all’esterno dei processi<strong>di</strong>rettamente produttivi”. 42 Le macchine cibernetiche, in altre parole,fuggono dalla fabbrica e gradualmente trasformano la cooperazionesociale e la comunicazione in forze produttive. E’ <strong>di</strong>fficile oggitrovare un virtuoso, come Virno definì il lavoratore postfor<strong>di</strong>sta, 43 lacui ‘performance’ non sia me<strong>di</strong>ata da un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong>gitale.La svolta linguistica ha tentato gli economisti tanto quanto iprimi stu<strong>di</strong>osi della cultura <strong>di</strong>gitale. Le <strong>di</strong>scipline umanistiche hannoformato il campo della teoria dei nuovi me<strong>di</strong>a sin dall’inizio, cosìfacendo importando una metodologica che inquadrava il co<strong>di</strong>ce<strong>di</strong>gitale principalmente come testo (talvolta celebrato fin pure comepoesia!) e i linguaggi <strong>di</strong> programmazione come fondamentalmentesimili ai linguaggi naturali. 44 Questa confusione è stata prodotta nellapercezione accademica e popolare anche dal primo debutto storicodelle prime macchine <strong>di</strong> Turing, usate dagli Alleati per decrittare ico<strong>di</strong>ce segreti delle forze armate tedesche durante la seconda guerramon<strong>di</strong>ale. Alla voce ‘Code’ del lessico Software Stu<strong>di</strong>es, FriedrichKittler cita Alan Turing stesso quando spiegava che i computer eranostato creati molto probabilmente con lo scopo principale <strong>di</strong>deco<strong>di</strong>ficare il linguaggio umano. 45 A proposito Alexander Gallowayha sottolineato che “il co<strong>di</strong>ce è un linguaggio, ma un tipo moltospeciale <strong>di</strong> linguaggio. Il co<strong>di</strong>ce è l’unico linguaggio che è eseguibile”. 46 EKittler stesso ha rimarcato: “non esiste alcune parola nel linguaggioor<strong>di</strong>nario che faccia quello che <strong>di</strong>ca. Nessuna descrizione <strong>di</strong> unamacchina mette la macchina in azione”. 47 Invero l’eseguibilità delco<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>gitale non deve essere confusa con la performatività dei42Marazzi 2009, p. 77.43Ve<strong>di</strong> Virno 1993.44Ve<strong>di</strong> Kittler 1999 e Manovich 2001.45Kittler 2008.46Galloway 2004, traduzione mia.47Kittler 1999b, traduzione mia.21

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