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Capitalismo macchinico e plusvalore di rete - Matteo Pasquinelli

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lettura fatalistica delle nuove tecnologie come ostacolo perversoall’autonomia del vivente. 387. La macchina <strong>di</strong> Turing come motore <strong>di</strong> valorizzazione.Curiosamente, ancor oggi, tutte le metafore usate per descrivere la<strong>di</strong>mensione macchinica della conoscenza che evade la fabbrica e siestende alla società sono adottate dall’industrialismo: si vedano peresempio le espressioni ‘industrie culturali’, ‘industrie creative’ oanche la stessa ‘edu-factory’. A suo tempo, ricorda Caffentzis, illinguaggio <strong>di</strong> Marx era influenzato dalle scienze fisiche e chimiche,come l’immagine del lavoro ‘cristallizzato’ nelle macchine sta a<strong>di</strong>n<strong>di</strong>care. 39 Ma, più in generale, potremmo <strong>di</strong>re che ai tempi <strong>di</strong> Marxla macchina industriale era intesa come misura universale dell’uomo, e cosìdel lavoro. In termo<strong>di</strong>namica, non a caso, il termine ‘lavoro’ siriferisce <strong>di</strong> fatto all’energia trasferita da un sistema all’altro e watt ènotoriamente la misura del lavoro per unità <strong>di</strong> tempo. Ma quali sono ipara<strong>di</strong>gmi empirici e le misure empiriche che si possono usare oggiper descrivere il panorama della produzione?Accanto alla svolta macchinica del post-strutturalismo, nel<strong>di</strong>battito sul postmoderno è stata la cosiddetta svolta linguistica atener banco e ad essere maggioritaria per molti anni. Nel 1994Marazzi ebbe l’intuizione <strong>di</strong> fondere queste due ‘svolte’ e proporre lamacchina <strong>di</strong> Turing come modello <strong>di</strong> quella macchina linguistica chegoverna il lavoro e la produzione nel postfor<strong>di</strong>smo. 40 Il ‘linguaggio’del postfor<strong>di</strong>smo non è infatti solo il linguaggio della creatività edella virtuosità ma soprattutto un linguaggio logico-formale capace <strong>di</strong>esprimere istruzioni operative.Se <strong>di</strong>verse sono le concrezioni del general intellect edell’intellettualità <strong>di</strong> massa, qui si propone semplicemente lamacchina <strong>di</strong> Turing come il modello empirico più generale che si trovaa <strong>di</strong>sposizione per descrivere gli intestini del cosiddetto lavoro38Ve<strong>di</strong> per esempio la nozione <strong>di</strong> grammatisation in Stiegler 2009.39Ve<strong>di</strong> Mirowski 1989.40Marazzi 1994.19

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