Bilancio d'Esercizio (Allegato D) - Azienda USL di Reggio Emilia

Bilancio d'Esercizio (Allegato D) - Azienda USL di Reggio Emilia Bilancio d'Esercizio (Allegato D) - Azienda USL di Reggio Emilia

13.07.2015 Views

gestione dei dati e le analisi statistiche. Altri temi rilevanti dell’infrastruttura Ricerca e Innovazione, per leimplicazioni progettuali e di cambiamento organizzativo, sono lo sviluppo d’iniziative di promozione dellasalute, nell’ambito della programmazione socio-sanitaria, finalizzate allo sviluppo dei progetti HealthPromoting Hospitals and Health Services (HPH), indirizzati al ri-orientamento organizzativo dei serviziauspicato dalla Carta di Ottawa (1986). In particolare l’attività di ricerca in questo settore è finalizzata aridurre le disparità nell’accesso ai servizi sanitari per quelle fasce della popolazione dove le diversità socioculturalisi trasformano in barriere formali e informali, inserendo tali iniziative nella cornice progettuale deiMigrant-Friendly Hospitals and Health Services, di cui l’Azienda USL di Reggio Emilia è coordinatrice a livellointernazionale.L’innovazione tecnologica e clinico-organizzativaL’Azienda USL di Reggio Emilia ha partecipato attivamente alle iniziative promosse dall’OsservatorioRegionale (ORI) e dal PriER (Programma regionale ricerca e innovazione). Di particolare interesse per lanostra azienda sono risultate essere quelle iniziative finalizzate allo sviluppo di metodi condivisi estandardizzati, sia di valutazione delle innovazioni tecnologiche e delle loro implicazioni nei contestiaziendali, sia di progettazione della ricerca sui servizi sanitari e i modelli clinico-assistenziali. A questo scopo,l’Azienda si è impegnata a collaborare con quelle iniziative promosse dall’ORI finalizzate a sperimentaresistemi innovativi di adozione delle nuove tecnologie. Oggi la nostra azienda si avvale di una modalità diselezione e valutazione delle piccole/medie tecnologie basata sull’Health Technology Assessment, attraversol’utilizzo di una specifica scheda di segnalazione delle proposte che permette di valutane sia l’appropriatezzaclinica che l’impatto organizzativo ed economico. Simile attenzione è rivolta alla selezione delle proposte diadozione di dispositivi medici. Ogni proposta di nuova acquisizione viene, infatti, valutata da unacommissione interdisciplinare che ne determina l’idoneità e l’inserimento in un apposito registro.Un’altra area di grande interesse ha riguardato le attività dei “Laboratori per le innovazioni clinicoorganizzative”promossi dall’ORI finalizzati ad approfondire gli aspetti metodologici della ricerca sui modelliassistenziali; confrontare le esperienze intraprese dalle Aziende sanitarie regionali e condividere modalità diresoconto scientifico dei progetti di ricerca presentati ai bandi regionali.Nel corso del 2010 L’Azienda USL di Reggio Emilia ha, inoltre, avviato un percorso di consultazione e diconfronto interno, coinvolgendo i dipartimenti e programmi aziendali, finalizzato a sviluppare il primo Pianoaziendale della ricerca. Gli incontri con i dipartimenti hanno consentito di individuare i bisogni di ricerca e leproposte di attività future da proporre al Board della Ricerca e al Collegio di direzione. Gli esiti di questaattività di “Horizon scanning”, unitamente all’analisi dei dati raccolti per l’Anagrafe della Ricerca e il Bilanciodi Missione, ha consentito di individuare le principali aree tematiche di intervento e le ipotesi di ricerca daconfrontare con le diverse opportunità di finanziamento. L’individuazione delle potenzialità di ricerca e dellearee tematiche maggiormente rappresentative delle competenze aziendali ci ha consentito di avviare unconfronto maggiormente proficuo con le altre aziende di Area Vasta al fine di coordinare meglio le proposteprogettuali interaziendali relative ai bandi regionali e nazionali della ricerca.75

Riguardo alle attività di ricerca l’Azienda USL di Reggio Emilia nel 2010 è stata coinvolta in progetti attivatigrazie ai finanziati, sia dai bandi regionali di Modernizzazione e del Programma Regione-Università; sia daibandi nazionali di Ricerca Finalizzata e AIFA e sia dai bandi Europei. In particolare i dipartimenti aziendalinel 2010 hanno attivato specifiche azioni riguardo ai seguenti progetti:1. efficacia e durabilità dei nuovi ipoglicemizzanti ad alto costo nel diabete di tipo 2 non complicato,coordinato dalla Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma;2. valutazione dell’efficacia antidepressiva dell’attività fisica standardizzata associata a farmaco inanziani con depressione, coordinato dall’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena;3. requisiti clinici e gestionali validati a supporto dei sistemi di gestione informatizzata della terapia:definizione, condivisione e adozione negli specifici CPOE/EMAR delle Aziende AVEN;4. sviluppo, attivazione e verifica di un modello di gestione del follow-up condotto dal MMG in donnecon tumore della mammella diagnosticato in fase precoce e curato radicalmente; coordinatodall’Azienda USL di Reggio Emilia;5. equality assessment: innovazione e sviluppo organizzativo per l’equità nella programmazione,accesso ed erogazione dei servizi sanitari: coordinato dall’Azienda USL di Reggio Emilia;6. la presa in carico sociosanitaria – Analisi e valutazione dei modelli organizzativi delle Aziendedell’Area Vasta Emilia Nord, coordinato dall’Azienda USL di Piacenza;7. ossigenoterapia domiciliare a lungo termine: identificazione dei determinanti di appropriatezza esperimentazione del monitoraggio telematico, coordinato dall’Azienda USL di Modena.La ricercaNel corso del 2010 i professionisti dell’Azienda USL di Reggio Emilia sono stati coinvolti in 145 progetti diricerca, di cui 73 già in corso almeno dall’anno precedente, 29 appena iniziati e 43 conclusi durante l’anno.La Tabella riportata di seguito mostra la distribuzione delle attività di ricerca per strutture aziendalicoinvolte. Si nota un coinvolgimento di quasi tutti i dipartimenti aziendali; infatti, non solo l’attività di ricercaha contraddistinto i dipartimenti ospedalieri (complessivamente 46% del totale), in particolare quellointernistico (31%), Chirurgico (4%) Riabilitazione (10%) e Diagnostica per Immagini (1%), ma anche iDipartimenti Sanità Pubblica (12%), Cure Primarie (8%) e Farmaceutico (6%). Va notato che il settoreinfermieristico si è dimostrato attento alla ricerca, realizzando il 5% dei progetti aziendali, così come gli staffdel Programma Governo Clinico che insieme hanno realizzato il 17% della totalità dei progetti di ricerca;nella maggior parte dei casi si è trattato di progetti trasversali finalizzati a migliorare l’organizzazione el’accesso dei servizi, l’appropriatezza e la sicurezza delle prestazioni sanitarie.76

gestione dei dati e le analisi statistiche. Altri temi rilevanti dell’infrastruttura Ricerca e Innovazione, per leimplicazioni progettuali e <strong>di</strong> cambiamento organizzativo, sono lo sviluppo d’iniziative <strong>di</strong> promozione dellasalute, nell’ambito della programmazione socio-sanitaria, finalizzate allo sviluppo dei progetti HealthPromoting Hospitals and Health Services (HPH), in<strong>di</strong>rizzati al ri-orientamento organizzativo dei serviziauspicato dalla Carta <strong>di</strong> Ottawa (1986). In particolare l’attività <strong>di</strong> ricerca in questo settore è finalizzata aridurre le <strong>di</strong>sparità nell’accesso ai servizi sanitari per quelle fasce della popolazione dove le <strong>di</strong>versità socioculturalisi trasformano in barriere formali e informali, inserendo tali iniziative nella cornice progettuale deiMigrant-Friendly Hospitals and Health Services, <strong>di</strong> cui l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> è coor<strong>di</strong>natrice a livellointernazionale.L’innovazione tecnologica e clinico-organizzativaL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> ha partecipato attivamente alle iniziative promosse dall’OsservatorioRegionale (ORI) e dal PriER (Programma regionale ricerca e innovazione). Di particolare interesse per lanostra azienda sono risultate essere quelle iniziative finalizzate allo sviluppo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> con<strong>di</strong>visi estandar<strong>di</strong>zzati, sia <strong>di</strong> valutazione delle innovazioni tecnologiche e delle loro implicazioni nei contestiaziendali, sia <strong>di</strong> progettazione della ricerca sui servizi sanitari e i modelli clinico-assistenziali. A questo scopo,l’<strong>Azienda</strong> si è impegnata a collaborare con quelle iniziative promosse dall’ORI finalizzate a sperimentaresistemi innovativi <strong>di</strong> adozione delle nuove tecnologie. Oggi la nostra azienda si avvale <strong>di</strong> una modalità <strong>di</strong>selezione e valutazione delle piccole/me<strong>di</strong>e tecnologie basata sull’Health Technology Assessment, attraversol’utilizzo <strong>di</strong> una specifica scheda <strong>di</strong> segnalazione delle proposte che permette <strong>di</strong> valutane sia l’appropriatezzaclinica che l’impatto organizzativo ed economico. Simile attenzione è rivolta alla selezione delle proposte <strong>di</strong>adozione <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci. Ogni proposta <strong>di</strong> nuova acquisizione viene, infatti, valutata da unacommissione inter<strong>di</strong>sciplinare che ne determina l’idoneità e l’inserimento in un apposito registro.Un’altra area <strong>di</strong> grande interesse ha riguardato le attività dei “Laboratori per le innovazioni clinicoorganizzative”promossi dall’ORI finalizzati ad approfon<strong>di</strong>re gli aspetti metodologici della ricerca sui modelliassistenziali; confrontare le esperienze intraprese dalle Aziende sanitarie regionali e con<strong>di</strong>videre modalità <strong>di</strong>resoconto scientifico dei progetti <strong>di</strong> ricerca presentati ai ban<strong>di</strong> regionali.Nel corso del 2010 L’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> ha, inoltre, avviato un percorso <strong>di</strong> consultazione e <strong>di</strong>confronto interno, coinvolgendo i <strong>di</strong>partimenti e programmi aziendali, finalizzato a sviluppare il primo Pianoaziendale della ricerca. Gli incontri con i <strong>di</strong>partimenti hanno consentito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i bisogni <strong>di</strong> ricerca e leproposte <strong>di</strong> attività future da proporre al Board della Ricerca e al Collegio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione. Gli esiti <strong>di</strong> questaattività <strong>di</strong> “Horizon scanning”, unitamente all’analisi dei dati raccolti per l’Anagrafe della Ricerca e il <strong>Bilancio</strong><strong>di</strong> Missione, ha consentito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le principali aree tematiche <strong>di</strong> intervento e le ipotesi <strong>di</strong> ricerca daconfrontare con le <strong>di</strong>verse opportunità <strong>di</strong> finanziamento. L’in<strong>di</strong>viduazione delle potenzialità <strong>di</strong> ricerca e dellearee tematiche maggiormente rappresentative delle competenze aziendali ci ha consentito <strong>di</strong> avviare unconfronto maggiormente proficuo con le altre aziende <strong>di</strong> Area Vasta al fine <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare meglio le proposteprogettuali interaziendali relative ai ban<strong>di</strong> regionali e nazionali della ricerca.75

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