Bilancio d'Esercizio (Allegato D) - Azienda USL di Reggio Emilia
Bilancio d'Esercizio (Allegato D) - Azienda USL di Reggio Emilia Bilancio d'Esercizio (Allegato D) - Azienda USL di Reggio Emilia
- Prevenzione della morte materna correlata al travaglio e/o parto: nel 2010 è proseguita l’attività diapplicazione e monitoraggio della profilassi tromboembolica; è proseguita l’attività di sensibilizzazionealla diagnosi e trattamento precoci della sepsi.- Prevenzione della violenza su operatore sanitario: nel corso del 2010 è stato attivato un gruppo dilavoro aziendale. E’ programmata per il 2011 la redazione del documento “Sistema di rilevazione dellecondizioni di rischio”.• Partecipazione al sistema di monitoraggio nazionale degli eventi sentinella (SIMES):l’Azienda USL ha partecipato al SIMES, mediante le segnalazioni di Eventi Sentinella alla Regione e laconduzione di interventi di analisi con le Unità Operative interessate.• Adozione della procedura di gestione degli eventi critici per la sicurezza del paziente e per l’azienda ecostituzione delle unità di crisi:nel corso del 2010 è stata adottata la Procedura Gestione dei flussi informativi interni ed esterni relativiad eventi avversi. Il progetto terminerà nel 2011 con la definizione delle modalità di gestione dell’eventoe di attivazione dell’unità di crisi.• Alimentazione del data base regionale dei sinistri: il data base è regolarmente aggiornato.• Mantenimento/sviluppo della attività di ascolto e mediazione con rendicontazione delle attività secondola modulistica regionale e partecipazione al coordinamento regionale: è stata svolta l’attività richiesta,per la quale sono stati inviati nei tempi previsti i report in Regione.• Mantenimento in uso e sviluppo degli strumenti dell’apprendimento organizzativo in materia di gestionedel rischio:- Incident reporting: è stata adottata la nuova procedura aziendale, con successivi interventi formativi intutti gli ospedali e nei Dipartimenti territoriali;- analisi delle cause profonde degli incidenti per la sicurezza del paziente e degli operatori: sono staticondotte due analisi con due diverse Unità operative, relativamente ad eventi avversi gravi;- audit clinico e organizzativo: sono proseguiti i due audit clinici sistematici su alcune decine di indicatori di governo clinico e disicurezza, tramite revisione delle cartelle cliniche e con il coinvolgimento diretto degli operatori; è proseguito, con ampliamento del campione osservato, l’audit sull’appropriatezza e la gestionedel cateterismo vescicale.- analisi di processo FMEA/FMECA: è stata condotta in un ospedale l’analisi con metodo FMECA delprocesso della gestione informatizzata dei farmaci con sistema monodose.• Nel corso del 2010 è proseguito il progetto, non ancora terminato, volto a migliorare la relazione e lacomunicazione con i pazienti e i familiari dopo eventi avversi gravi. Il progetto si sviluppa in strettacollaborazione con i rappresentanti dei cittadini nell’ambito dei Comitati Consultivi Misti (CCM).Inoltre, sono stati condivise con i CCM alcune proposte di modifica della procedura per l’acquisizione delconsenso informato e le modalità e gli strumenti informativi per pazienti e familiari da attuare in caso diisolamento infettivo ospedaliero.73
• Gestione del rischio infettivo:- è stato formulato il programma annuale 2010 di gestione del rischio infettivo (sorveglianza,prevenzione e controllo delle infezioni associate alle cure -ICA);- è stato redatto il report consuntivo con indicati i problemi evidenziati, le iniziative avviate e i risultatiraggiunti;- è stata ulteriormente consolidata l’attività di sorveglianza delle ICA, tramite:- utilizzo della procedura interaziendale di segnalazione dei patogeni sentinella, anche in modointegrato con le strutture territoriali;- partecipazione al sistema regionale di segnalazione rapida di epidemie e dei patogeni sentinella,estensione della sorveglianza delle infezioni del sito chirurgico a tutte le branche chirurgiche(chirurgia generale, ortopedia, ginecologia, urologia, oculistica) e informatizzazione della schedaSIChER;- sorveglianza in terapia intensiva: è stata condotta la ricognizione delle attività di sorveglianzadelle infezioni nelle due Unità Operative di terapia intensiva, con incontri con ciascuna UnitàOperativa, in modo da garantire per il 2010 la sorveglianza delle infezioni delle vie urinarie edelle batteriemie e da permettere per il 2011 l’adeguamento delle modalità di raccolta delleinformazioni a quanto previsto dal SITIER;- illustrazione multidisciplinare in ogni ospedale dei dati relativi alle infezioni del sito chirurgico,degli isolamenti microbiologici e dei profili di resistenza, del monitoraggio dell’utilizzo diantibiotici;- è proseguito in ogni ospedale il monitoraggio mensile sull’applicazione della corretta procedura perl’igiene della mani;- è proseguita la formazione sulle precauzioni standard e sulle precauzioni aggiuntive;- sono stati condotti interventi di audit sull’appropriatezza e la gestione del cateterismo vescicale (vedisopra).1.15 Ricerca & InnovazioneNel 2010 con l’implementazione del nuovo assetto organizzato dell’Azienda USL di Reggio Emiliaconseguente alla deliberazione del nuovo Atto Aziendale, è stata istituita la SOS “Ricerca e Innovazione”come parte integrante del Programma per lo sviluppo organizzativo del Governo Clinico.Ciò ha consentito di rafforzare un percorso, iniziato 3 anni prima, finalizzato a creare le condizioni di unpieno governo dell’esercizio delle attività di ricerca e dei processi d’innovazione tecnologica nell’Azienda USLdi Reggio Emilia. Si è optato per un modello organizzativo che rendesse possibile l’integrazione fra i diversilivelli di competenza del processo della ricerca: il Board aziendale della Ricerca e il Collegio di Direzione perla definizione delle priorità e la valutazione delle proposte, l’infrastruttura aziendale per il coordinamentogenerale del percorso e per le connessioni interne (Collegio di Direzione e Dipartimenti) ed esterne conl’Area Vasta Emilia Nord e la Regione ed infine l’unità di epidemiologia per il supporto tecnico-scientifico, la74
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• Gestione del rischio infettivo:- è stato formulato il programma annuale 2010 <strong>di</strong> gestione del rischio infettivo (sorveglianza,prevenzione e controllo delle infezioni associate alle cure -ICA);- è stato redatto il report consuntivo con in<strong>di</strong>cati i problemi evidenziati, le iniziative avviate e i risultatiraggiunti;- è stata ulteriormente consolidata l’attività <strong>di</strong> sorveglianza delle ICA, tramite:- utilizzo della procedura interaziendale <strong>di</strong> segnalazione dei patogeni sentinella, anche in modointegrato con le strutture territoriali;- partecipazione al sistema regionale <strong>di</strong> segnalazione rapida <strong>di</strong> epidemie e dei patogeni sentinella,estensione della sorveglianza delle infezioni del sito chirurgico a tutte le branche chirurgiche(chirurgia generale, ortope<strong>di</strong>a, ginecologia, urologia, oculistica) e informatizzazione della schedaSIChER;- sorveglianza in terapia intensiva: è stata condotta la ricognizione delle attività <strong>di</strong> sorveglianzadelle infezioni nelle due Unità Operative <strong>di</strong> terapia intensiva, con incontri con ciascuna UnitàOperativa, in modo da garantire per il 2010 la sorveglianza delle infezioni delle vie urinarie edelle batteriemie e da permettere per il 2011 l’adeguamento delle modalità <strong>di</strong> raccolta delleinformazioni a quanto previsto dal SITIER;- illustrazione multi<strong>di</strong>sciplinare in ogni ospedale dei dati relativi alle infezioni del sito chirurgico,degli isolamenti microbiologici e dei profili <strong>di</strong> resistenza, del monitoraggio dell’utilizzo <strong>di</strong>antibiotici;- è proseguito in ogni ospedale il monitoraggio mensile sull’applicazione della corretta procedura perl’igiene della mani;- è proseguita la formazione sulle precauzioni standard e sulle precauzioni aggiuntive;- sono stati condotti interventi <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t sull’appropriatezza e la gestione del cateterismo vescicale (ve<strong>di</strong>sopra).1.15 Ricerca & InnovazioneNel 2010 con l’implementazione del nuovo assetto organizzato dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>conseguente alla deliberazione del nuovo Atto <strong>Azienda</strong>le, è stata istituita la SOS “Ricerca e Innovazione”come parte integrante del Programma per lo sviluppo organizzativo del Governo Clinico.Ciò ha consentito <strong>di</strong> rafforzare un percorso, iniziato 3 anni prima, finalizzato a creare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> unpieno governo dell’esercizio delle attività <strong>di</strong> ricerca e dei processi d’innovazione tecnologica nell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong><strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. Si è optato per un modello organizzativo che rendesse possibile l’integrazione fra i <strong>di</strong>versilivelli <strong>di</strong> competenza del processo della ricerca: il Board aziendale della Ricerca e il Collegio <strong>di</strong> Direzione perla definizione delle priorità e la valutazione delle proposte, l’infrastruttura aziendale per il coor<strong>di</strong>namentogenerale del percorso e per le connessioni interne (Collegio <strong>di</strong> Direzione e Dipartimenti) ed esterne conl’Area Vasta <strong>Emilia</strong> Nord e la Regione ed infine l’unità <strong>di</strong> epidemiologia per il supporto tecnico-scientifico, la74