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Bilancio d'Esercizio (Allegato D) - Azienda USL di Reggio Emilia

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L’obiettivo complessivo perseguito nel 2010 ha riguardato la qualificazione e il consolidamento dei modelliorganizzattivi degli ospedali del Presi<strong>di</strong>o delineati dal nuovo Atto <strong>Azienda</strong>le secondo logiche <strong>di</strong> rete integratae competenze <strong>di</strong>stintive, il consolidamento dell’integrazione con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> perle funzioni <strong>di</strong> 2° livello, il potenziamento dell’offerta <strong>di</strong> servizi garantiti dalla rete ospedaliera provinciale instretta integrazione e continuità con i Servizi territoriali.Area chirurgicaPer i <strong>di</strong>partimenti chirurgici ospedalieri l’obiettivo principale è la gestione flessibile, sicura ed efficiente delcomparto operatorio con una programmazione delle sedute operatorie per le <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline orientata alrispetto dei tempi <strong>di</strong> attesa per gli interventi monitorati dalla Regione, secondo l’accordo Stato-Regioni.Nell’ambito del governo clinico nel 2010 l’obiettivo principale ha riguardato lo sviluppo <strong>di</strong> un progettodenominato “Sale operatorie Sicure” gestito da un gruppo <strong>di</strong> lavoro aziendale multiprofessionale emulti<strong>di</strong>sciplinare che ha affrontato l’elaborazione <strong>di</strong> documenti, procedure e istruzioni operative rispondentiai 16 obiettivi previsti dalle Raccomandazioni del Ministero della Salute e della Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna.L’azienda ha partecipato inoltre al progetto regionale SOS.net per l’implementazione e la valutazione dellericadute della check-list regionale sulla sicurezza del processo chirurgico presso i comparti operatori <strong>di</strong>Scan<strong>di</strong>ano e Montecchio. È proseguita la partecipazione ai progetti regionali Sicher (monitoraggio delleinfezioni del sito chirurgico) e LASER (prevenzione della sepsi).Chirurgia generaleUn’area <strong>di</strong> primario interesse per quanto attiene la riorganizzazione delle attività e la riqualificazionedell’offerta, secondo i principi sopra esposti, è quella della chirurgia generale.In questo ambito sono evidenziabili quattro aspetti specifici:1. la concentrazione della casistica più complessa, delle procedure e della tecnologia più sofisticate, ingenere in ospedale, con un service-mix appropriato che consente l’attivazione programmata oestemporanea <strong>di</strong> competenze accessorie;2. la contestuale <strong>di</strong>fferenziazione dell’offerta per le prestazioni <strong>di</strong> base con sviluppo <strong>di</strong> competenze evocazioni specifiche tra le <strong>di</strong>verse strutture della rete, evitando duplicazioni, ridondanze e<strong>di</strong>seconomiche competizioni;3. la ripartizione delle funzioni e dei ruoli delle <strong>di</strong>verse unità operative rispetto ai percorsi stabiliti nellarete per l’emergenza-urgenza;4. la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> tecniche e percorsi terapeutici che consentano la minimizzazione del contatto trapazienti e struttura.Nel 2010 è proseguita la riqualificazione complessiva dell’attività <strong>di</strong> chirurgia generale presso l’Ospedale <strong>di</strong>Scan<strong>di</strong>ano, con sviluppo e potenziamento della chirurgia in day surgery, video laparoscopica, proctologica eflebologica. Il modello organizzativo in una prima fase realizzata nel 2009 ha sviluppato un’integrazione conl’équipe chirurgica dell’Ospedale <strong>di</strong> Correggio, consentendo un’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorseprofessionali e strutturali e un ampliamento del bacino <strong>di</strong> utenza e della casistica <strong>di</strong> riferimento. La secondafase, nel 2010, ha previsto la separazione logistica e organizzativa della degenza or<strong>di</strong>naria dalla degenza in57

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