Bilancio d'Esercizio (Allegato D) - Azienda USL di Reggio Emilia

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13.07.2015 Views

ad un sistema integrato dialogante e coerente agli obiettivi. I servizi di assistenza domiciliare accreditati al31.12.2010 sono 32 a livello provinciale.L’area anziani rappresenta una parte rilevante del governo e della gestione della non autosufficienza, invirtù del numero degli ultrasettantacinquenni, in crescita costante e della rete storica di servizi socio-sanitariloro dedicati. Lo sviluppo di interventi negli anni precedenti si è orientato verso soluzioni di appoggio allascelta della domiciliarità (posti di sollievo, tipologie di servizi leggeri e flessibili quali appartamenti con servizied ampliamenti dei centri diurni). L’offerta residenziale conserva pressoché inalterata la rete già esistente,operando lievi incrementi, ma soprattutto una più omogenea modulazione della distribuzione dei posti suilivelli comunali. In coerenza con la programmazione triennale tale scelta ha salvaguardato l’indice di postiletto sulla popolazione target, pari al 3,3 a livello aziendale. L’investimento ha potenziato i servizi di aiutoalla permanenza a domicilio, ampliandone i beneficiari, attraverso l’offerta di pacchetti di aiuto domiciliare,di posti in Centro Diurno e di assegni di cura. Viene conservato il Coordinamento tra i SAA dei 6 Distretti el’Azienda USL, definito nell’atto di Indirizzo della CTSS quale strumento di raccordo ed omogeneità traterritori, consentendo progettazioni ed interventi interdipendenti e condivisi, in stretto raccordo con laprogrammazione e gli interventi di natura sanitaria dei Dipartimenti di Cure Primarie.Nell’area disabilità nel 2010 è stata incrementata l’azione di sostegno alla valutazione coordinata esistematica della rete integrata, iniziata nel 2009, a motivo della necessità di superamento dellaframmentazione di servizi nei territori. Le strutture per disabili presentano, a livello provinciale, ladisponibilità di 102 posti residenziali e di 295 posti semiresidenziali, accreditati al 31.12.2010. Si proseguenella valutazione tecnica di ricomposizione dell’offerta dei servizi a livello provinciale, in particolare suiservizi residenziali per disabili, che nell’approfondimento dei percorsi della gravissima disabilità acquisita. Il2010 ha visto ulteriori connessioni tra tutte le strutture residenziali volte a garantire una migliore definizionedei percorsi previsti dalla DGR 840/08, consentendo l’offerta di posti a 55 persone con gravissima disabilitàacquisita in 14 residenze in ambito provinciale. Dalla primavera 2010 presso la struttura riabilitativa diAlbinea è attiva l’offerta di 10 posti residenziali per la grave disabilità acquisita, che integra il piano generaledi programmazione della rete esistente. Prosegue il percorso di introduzione per i gravi portatori di disabilitàdei nuovi ausili informatici di comunicazione e controllo ambientale. Sul piano dell’accesso agli ausili per lamobilità personale e dell’adattamento degli spazi domestici la collaborazione con il CAAD provinciale haprodotto l’avvio degli sportelli di accesso e presa in carico a livello distrettuale. L’avvio dell’accreditamento ela verifica dell’impatto tariffario ha impegnato i servizi in modo particolare, a motivo dell’introduzione di unpercorso, non consolidato, di confronto tra la costruzione delle tariffe e il sistema di classificazione, avviatonell’autunno del 2009.Nel 2010 si sono mantenute forme di coordinamento e riflessione tra Distretti volte a predisporre i necessariraccordi per temi o aree tematiche socio-sanitarie che graviteranno sul FRNA: studio e ricomposizione della rete di interventi messi in campo a supporto della permanenza nelcontesto abituale di vita di minori non autosufficienti: si tratta di un ambito nel quale il nostroterritorio evidenzia bisogni importanti e interventi già in atto, che comportano l’esigenza di trovareconnessioni e strutturazioni di rete;55

avvio dei percorsi e delle prese in carico integrate per persone con problemi di salute mentale,come da indicazioni regionali, sia per la gestione coerente ed integrata di soluzioni territoriali, siaper soluzioni di residenzialità a bassa soglia. Gli ambiti in cui Aziende Usl ed Enti Locali sonochiamati a integrarsi, definiti dal Programma Attuativo Salute Mentale sono: sostegno al reddito,politiche abitative, inserimenti lavorativi, assistenza domiciliare, promozione della salute mentale,sussidiarietà orizzontale (nel significato di incentivare le iniziative di volontari e associazioniimpegnati nel sostegno alla persona), prevenzione. Su questi ambiti è stato avviato un percorso diapprofondimento e confronto tra i modelli gestionali ed organizzativi di Area Vasta Emilia Nord, tesoad arricchire, anche in ambito provinciale, ulteriori ipotesi di sviluppo ed integrazione con la rete deiservizi socio sanitari. Promozione della ricerca in ambito socio sanitario. Il 2010 ha registrato l’avvio di 2 importantiiniziative cui l’Azienda USL di Reggio Emilia ha partecipato:1. la prima con tutte le Direzioni delle Attività Socio-Sanitarie della Regione e coordinata dalCERGAS Bocconi sulle funzioni di integrazione sociosanitaria emergenti. Si è affrontato unpercorso di benchmarking sistematico sulla fotografia delle risorse e dei servizi socio-sanitaripresenti in ogni azienda, sulla mappatura della geografia dei produttori, sull’analisi deglistrumenti di governo dei produttori, sui meccanismi di accesso ai servizi da parte degli utenti.L’obiettivo raggiunto ha riguardato l’identificazione di alcune principali funzioni: di networkmanagement; di presidio della produzione; di orientamento della geografia dei produttorisociosanitari; di esercizio della committenza; di presidio dei meccanismi di gatekeeping.2. la seconda nella partecipazione ai progetti regionali di modernizzazione sulla presa in caricosocio-sanitaria, analisi e valutazione dei modelli organizzativi delle Aziende dell’Area VastaEmilia Nord. Il progetto è volto a migliorare le attuali modalità di integrazione, attraverso laconoscenza di elementi chiave che caratterizzano i diversi sistemi sociosanitari nell’area delladisabilità presenti nelle diverse realtà territoriali distrettuali, finalizzato a predisporre indirizzicomuni di miglioramento e a implementare fra le aziende sanitarie una rete di monitoraggiodella presa in carico socio-sanitaria. Il progetto si propone di arrivare alla definizione di uno opiù modelli operativi di riferimento (organizzazione, procedure e sistemi operativi) per la reteintegrata sociosanitaria per la disabilità, coerente con gli indirizzi regionali e che superi lecriticità eventualmente riscontrate.1.12 L’Assistenza Ospedaliera1.12.1 Riorganizzazione ospedalieraLa rete ospedaliera della provincia di Reggio Emilia costituisce un sistema ben integrato tra le aziendesanitarie pubbliche e gli ospedali privati accreditati, sviluppatosi in coerenza con una programmazioneorientata ad eliminare le ridondanze nell’ambito dell’offerta e strutturata per dare un’adeguata risposta aibisogni di cura ospedaliera espressi dal territorio di riferimento.56

ad un sistema integrato <strong>di</strong>alogante e coerente agli obiettivi. I servizi <strong>di</strong> assistenza domiciliare accre<strong>di</strong>tati al31.12.2010 sono 32 a livello provinciale.L’area anziani rappresenta una parte rilevante del governo e della gestione della non autosufficienza, invirtù del numero degli ultrasettantacinquenni, in crescita costante e della rete storica <strong>di</strong> servizi socio-sanitariloro de<strong>di</strong>cati. Lo sviluppo <strong>di</strong> interventi negli anni precedenti si è orientato verso soluzioni <strong>di</strong> appoggio allascelta della domiciliarità (posti <strong>di</strong> sollievo, tipologie <strong>di</strong> servizi leggeri e flessibili quali appartamenti con servizied ampliamenti dei centri <strong>di</strong>urni). L’offerta residenziale conserva pressoché inalterata la rete già esistente,operando lievi incrementi, ma soprattutto una più omogenea modulazione della <strong>di</strong>stribuzione dei posti suilivelli comunali. In coerenza con la programmazione triennale tale scelta ha salvaguardato l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> postiletto sulla popolazione target, pari al 3,3 a livello aziendale. L’investimento ha potenziato i servizi <strong>di</strong> aiutoalla permanenza a domicilio, ampliandone i beneficiari, attraverso l’offerta <strong>di</strong> pacchetti <strong>di</strong> aiuto domiciliare,<strong>di</strong> posti in Centro Diurno e <strong>di</strong> assegni <strong>di</strong> cura. Viene conservato il Coor<strong>di</strong>namento tra i SAA dei 6 Distretti el’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong>, definito nell’atto <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo della CTSS quale strumento <strong>di</strong> raccordo ed omogeneità traterritori, consentendo progettazioni ed interventi inter<strong>di</strong>pendenti e con<strong>di</strong>visi, in stretto raccordo con laprogrammazione e gli interventi <strong>di</strong> natura sanitaria dei Dipartimenti <strong>di</strong> Cure Primarie.Nell’area <strong>di</strong>sabilità nel 2010 è stata incrementata l’azione <strong>di</strong> sostegno alla valutazione coor<strong>di</strong>nata esistematica della rete integrata, iniziata nel 2009, a motivo della necessità <strong>di</strong> superamento dellaframmentazione <strong>di</strong> servizi nei territori. Le strutture per <strong>di</strong>sabili presentano, a livello provinciale, la<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> 102 posti residenziali e <strong>di</strong> 295 posti semiresidenziali, accre<strong>di</strong>tati al 31.12.2010. Si proseguenella valutazione tecnica <strong>di</strong> ricomposizione dell’offerta dei servizi a livello provinciale, in particolare suiservizi residenziali per <strong>di</strong>sabili, che nell’approfon<strong>di</strong>mento dei percorsi della gravissima <strong>di</strong>sabilità acquisita. Il2010 ha visto ulteriori connessioni tra tutte le strutture residenziali volte a garantire una migliore definizionedei percorsi previsti dalla DGR 840/08, consentendo l’offerta <strong>di</strong> posti a 55 persone con gravissima <strong>di</strong>sabilitàacquisita in 14 residenze in ambito provinciale. Dalla primavera 2010 presso la struttura riabilitativa <strong>di</strong>Albinea è attiva l’offerta <strong>di</strong> 10 posti residenziali per la grave <strong>di</strong>sabilità acquisita, che integra il piano generale<strong>di</strong> programmazione della rete esistente. Prosegue il percorso <strong>di</strong> introduzione per i gravi portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilitàdei nuovi ausili informatici <strong>di</strong> comunicazione e controllo ambientale. Sul piano dell’accesso agli ausili per lamobilità personale e dell’adattamento degli spazi domestici la collaborazione con il CAAD provinciale haprodotto l’avvio degli sportelli <strong>di</strong> accesso e presa in carico a livello <strong>di</strong>strettuale. L’avvio dell’accre<strong>di</strong>tamento ela verifica dell’impatto tariffario ha impegnato i servizi in modo particolare, a motivo dell’introduzione <strong>di</strong> unpercorso, non consolidato, <strong>di</strong> confronto tra la costruzione delle tariffe e il sistema <strong>di</strong> classificazione, avviatonell’autunno del 2009.Nel 2010 si sono mantenute forme <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e riflessione tra Distretti volte a pre<strong>di</strong>sporre i necessariraccor<strong>di</strong> per temi o aree tematiche socio-sanitarie che graviteranno sul FRNA: stu<strong>di</strong>o e ricomposizione della rete <strong>di</strong> interventi messi in campo a supporto della permanenza nelcontesto abituale <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> minori non autosufficienti: si tratta <strong>di</strong> un ambito nel quale il nostroterritorio evidenzia bisogni importanti e interventi già in atto, che comportano l’esigenza <strong>di</strong> trovareconnessioni e strutturazioni <strong>di</strong> rete;55

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