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Calonico 3808 - admin.ch

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<strong>Calonico</strong>Comune di <strong>Calonico</strong>, distretto di Leventina, Cantone TicinoSviluppo dell’insediamentoCenni di storia e di evoluzioneIl villaggio si trova citato come Callonego nel 1227, comeCallonico nel 1300. Fino al secolo XVI facevaparte della Vicinanza di Chiggiogna da cui dipese an<strong>ch</strong>eecclesiasticamente fino al 1602, nonostante ilvillaggio disponesse, sin dal XIII secolo, della <strong>ch</strong>iesadi S. Martino, eccentrica rispetto al resto del villaggio(0.0.13). Unico elemento sopravvissuto dell’edificomedievale, dopo le trasformazioni del secolo XVII è ilcampanile romanico. All’interno dell’abitato si trovala Cappella di S. G. Battista, del XVII secolo (1.0.1). Neipressi della <strong>ch</strong>iesa è documentata l’esistenza di unafortificazione di epoca imprecisata.Il 10 dicembre del 1681 il villaggio subì gravi danni perun incendio. Nel 1834 un uragano decimò gli edificidel villaggio; l’evento determinò la sostituzione di partedegli edifici con l’alzato in legno con altri in sola muratura.Al pari della maggior parte degli insediamentiticinesi, a partire dalla seconda metà del secoloXIX, il villaggio si spopolò. Decaddero le attività ruralidell’allevamento e le colture di montagna, principaliattività economi<strong>ch</strong>e tradizionali, quali quella delle castagne,della segale e dell’orzo, generi <strong>ch</strong>e, sappiamo,erano oggetto di lavorazione nel mulino datato1813 (0.0.17) e in un mulino <strong>ch</strong>e si trovava, in epocaprecedente a tale data, più a monte.La Carta Siegfried del 1872 mostra i due insiemi componentil’insediamento, entrambi di dimensioni minoririspetto a quelle attuali, soprattutto l’insieme secondario(0.1) del quale compare solo l’estremitàsettentrionale. Non era ancora presente la carrozzabile<strong>ch</strong>e oggi aggira il villaggio a monte.Il dato demografico informa di una popolazione di93 abitanti nel 1745, 122 nel 1850. Evidentemente ilfenomeno migratorio dovette essere molto importantein <strong>Calonico</strong> se nel 1900 la popolazione era di soli81 residenti, e continuò an<strong>ch</strong>e nel secolo successivo,giungendo il numero dei residenti a 48 nel 1950. Nel1980 il numero dei residenti si ridusse addirittura a31. La risalita a 50 nel 1990 sarà da collegarsi a unarivalutazione del villaggio in senso residenziale. Il datodel 2000, di nuovo in calo, registra 42 residenti. Oggi<strong>Calonico</strong> si propone come luogo di villeggiatura estiva.Ne sono segno i recenti inserimenti residenziali nellacornice naturale all’edificazione (0.0.15) e i numerosiriattamenti entro i nuclei edificati, in particolareall’interno del nucleo secondario (0.1).L’insediamento attualeRapporti spaziali fra le partiSito e situazioneL’insediamento, esposto a sud-ovest, si colloca all’altezzadi 961 metri, in un’ampia radura prativa ondulata,denominata «Prato Bello» (I), compresa fra un pendiodi sfondo in forte pendenza (II) e uno strapiomboverso valle sul cui orlo si colloca, su uno speroneroccioso, con una straordinaria esposizione sul fondovalle,la <strong>ch</strong>iesa parroc<strong>ch</strong>iale di S. Martino (0.0.13).Da valle, pertanto, la <strong>ch</strong>iesa risulta l’unica emergenzavisibile dell’insediamento. L’arrivo al villaggio, <strong>ch</strong>esi offre all’aprirsi della radura, si ha dopo un percorsorelativamente lungo della strada attraverso il bosco.L’insediamento è collegato con valle, in corrispondenzadi Lavorgo, dalla carrozzabile <strong>ch</strong>e, oltre <strong>Calonico</strong>,prosegue fino ai 1557 metri del Monte Angone; versosud, la stessa carrozzabile unisce <strong>Calonico</strong> con ivillaggi del versante sinistro fino a Sobrio.Relazione tra le partiL’insediamento consta di due nuclei edilizi, separatidalla lieve incisione del Riale Garolgia (0.0.21), notevolmentediversi quanto a consistenza e qualitàdell’edificazione e nei quali sono ancora ben leggibilile rispettive funzioni originarie un tempo più marcate:una parte prevalentemente utilitaria (0.1), conun’edificazione lenta e a volumi piccoli, oggi in buonaparte riconvertiti a funzione abitativa, disposta sulpiano del Prato Bello in diretta continuità con la campagnacircostante e i pascoli, ed una parte prevalentementeabitativa (1), su uno stretto scalino leggermenteelevato rispetto alla radura prativa in primopiano (I). Con entrambi, e in particolare con il nucleoprincipale, è molto intenso il rapporto della la <strong>ch</strong>iesaparroc<strong>ch</strong>iale (0.0.13) <strong>ch</strong>e, grazie an<strong>ch</strong>e alla suacollocazione elevata rispetto al prato attraverso il qualesi stabilisce la relazione a vista, assume il peso di6

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