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Linee Guida per l'ascolto del Minore - Portale dell'infanzia e dell ...

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linee guida/2: l’ascolto <strong>del</strong> minoreNOTE1 La capacità di discernimento <strong>per</strong> i minoriche hanno compiuto gli anni 12 èpresunta ex legge (ex 155 sexies c.c.)e l’audizione è obbligatoria <strong>per</strong> cui adessa deve procedersi salvo che essa possaarrecare danno al minore. Nel casodi omesso ascolto il giudice deve rendereuna motivazione puntuale <strong>del</strong>la suadecisione (Russo, 2012).2 Tra questi ci si riferisce anche ai procedimentiche riguardano l’affidamentodei figli <strong>del</strong>le coppie di fatto semprepiù equiparati ai figli <strong>del</strong>le coppie coniugate,come anche nel decreto cheabolisce la dizione “figli naturali”, sostituendolacon la dizione “figli” tout court.3 Vedasi fonti normative interne all’ordinamentoitaliano in appendice.4 Il linguaggio egocentrico non ha <strong>per</strong>òsolo una accezione negativa, ma, rappresentandouna sorta di riflessione adalta voce che il bambino fa, ad esempio,<strong>per</strong> pianificare una sequenza di azionicomplesse, svolge l’importante funzionedi promuovere il linguaggio interioreche si svilup<strong>per</strong>à nelle età successive(Vygostkij, 1934).5 Per suggestione si intende un “processopsichico che conduce l’individuo adagire secondo suggerimenti esterni, provenientida <strong>per</strong>sonalità più forti <strong>del</strong>lasua o da situazioni ambientali particolarmentecariche di tensione emotiva,senza aver subito alcuna costrizione manifesta”(Maltese, 2012, p.22) allorchéscivola su un piano psicopatologico <strong>del</strong>lerelazioni familiari.6 Baker-Ward, Gordon, Ornstein, Larus,Clubb, 1993; Cassel, Bjorklund, 1995;Fivush, Hamond, 1990; Pillemer, 1993.7 Fivush, Schwarzmueller, 1998; Hamond,Fivush, 1991.8 Hildreth, Sweeny, Rovee-Collier, 2003;Rovee-Collier, Hartshorn, Di Rubbo,1999; Rovee-Collier, Hayne, 2000.9 King, Yuille, 1987; Cassel, Roebers,Bjorklund, 1996; Dent, Stephenson,1979; Dodd, Bradshaw, 1980.10 Il conflitto di lealtà riguarda la posizionein cui si trovano quei figli che ricevonoda parte di uno o entrambi i genitoricontinue richieste di alleanza versola propria posizione contro l’altro genitore.Se da una parte il figlio può accettarequeste “proposte” o in un certosenso generale, dall’altro poi s<strong>per</strong>imentasensi di colpa verso l’altro genitore.11 Diversa è la posizione <strong>del</strong>lo psicologoche lavora nei Servizi territoriali in quantoil Tribunale si rivolge al Servizio e nonal singolo o<strong>per</strong>atore, con richiesta prevalentedi indagine socio-ambientale erelazionale. Il lavoro effettuato dal Servizioterritoriale viene poi utilizzato dalgiudice che ascolterà o direttamente ilminore o indirettamente, come indicato,tramite il giudice onorario o il CTU.12 È stata indicata questa distinzione di fascedi età in linea con i principi <strong>del</strong>la psicologiaevolutiva, in termini di competenze<strong>del</strong> minore, indicati nel capitolo1. Si è a conoscenza, tuttavia, <strong>del</strong> fattoche esiste a questo proposito un dibattitoin letteratura che vede anticipateo posticipate alcune di queste tappe.Ad esempio, Rita Russo (2012) proponeuna distinzione tra l’ascolto dei minorisotto i 6/7 anni e quello con i minoritra i 7 e i 12 anni. Secondo il magistratonon si può parlare di ascolto insenso tecnico, <strong>per</strong> cui <strong>per</strong> il loro ascoltosarà eventualmente <strong>del</strong>egato un consulentetecnico. In questi casi se l’ascoltosi rende necessario è <strong>per</strong>ché emergonodagli atti di causa problematiche nellafunzione genitoriale. Per i minori trai 7 e i 12 anni saranno i genitori a fornireogni indicazione utile a valutare la capacitàdi discernimento in relazione alcaso concreto. Da una rassegna comparativa<strong>del</strong> diritto europeo in materiadi ascolto emerge che secondo il DecretoBruxelles 2, l’età inferiore in cuipuò essere presunta la capacità di discernimentoè intorno ai dieci anni;mentre la capacità di discernimento puòessere esclusa prima dei sei anni (Velletti,in stampa). Tra i 6 e i 10 anni deveessere l’es<strong>per</strong>to a valutarla e ad effettuareeventualmente l’ascolto.13 Per i casi in cui vi è ostilità, difficoltà orifiuto o conflittualità pregiudizievole<strong>per</strong> il minore, la CTU <strong>per</strong>metterà un approfondimentoin termini sia motivazionaliche relazionali e ambientali.14 Contraddittorio anticipato: utile soprattuttonelle realtà in cui non sianostati adottati protocolli specifici. In unaapposita udienza - o comunque in unmomento anteriore all’ascolto - il giudiceinvita le parti a individuare le tematichesulle quali chiedono che vengasentito il minore. Vanno definite anchele modalità <strong>del</strong>l’ascolto, in modo chepossa essere individuata una procedurail più possibile condivisa e adattataalla peculiarità <strong>del</strong> caso specifico. Va individuataanche la forma con cui documentare<strong>l'ascolto</strong>, che deve riprodurrein modo esaustivo quanto detto dal minore.Contraddittorio posticipato: il pienoesercizio <strong>del</strong> diritto di difesa deve essereassicurato alle parti anche successivamenteall'audizione diretta da parte<strong>del</strong> giudice o indiretta da parte <strong>del</strong>lopsicologo. Il contraddittorio posticipatova realizzato mettendo tempestivamentea disposizione dei difensori la documentazione<strong>del</strong> contenuto <strong>del</strong>l'audizionee a ciascuna parte va riconosciutoil diritto di formulare deduzioni, osservazionie richiesta istruttoria al riguardo.15 Alcuni giudici, in particolare i giudici<strong>del</strong> Tribunale <strong>per</strong> i <strong>Minore</strong>nni, che hannoacquisito particolare competenza nell’ascoltodei minori, provvedono direttamenteall’ascolto di questi bambiniche comunque abbiano compiuto gli 8anni.16 Fanno eccezione i casi di violenza graveo abuso accertati i cui gli ex partnernon possono essere incontrati insieme.17 L’’utilizzo <strong>del</strong> Lausanne Trilogue Playclinico è una proposta o<strong>per</strong>ativa rispettoad una tecnica di osservazione <strong>del</strong>lerelazionifamiliari. Lo psicologo nel suolavoro potrà utilizzare ovviamente anchealtri sistemi di osservazione <strong>del</strong>lerelazioni riconosciuti e su cui vi è accordonella comunità scientifica di riferimento.18 Per la descrizione <strong>del</strong>la procedura di codificasi veda il manuale in Malagoli Togliatti,Mazzoni (2006).19 Il costrutto <strong>del</strong>la cogenitorialità si riferiscealla qualità <strong>del</strong>la coordinazione tragli adulti nei loro ruoli genitoriali e allacapacità di supportarsi a vicenda comeleaders <strong>del</strong>la famiglia (McHale, 1997).20 Per il colloquio con il minore valgono leindicazioni in merito alla struttura <strong>del</strong>ineatenel paragrafo dedicato all’ascolto<strong>del</strong> minore maggiore di 12 anni.21 Per una rassegna in merito si veda lamonografia di Kerig e Lindhal, 2001.22 Cass. sez. II 20.12.1994 n. 10971; Cass.sez. II 9.2.1995 n. 1457.23 Cass. sez. I 28.11.2001 n. 15133.24 Cass. sez. III 27.1.1981 n. 617; Cass. sez.I 19.4.2001 n. 5775; Cass. sez. I 3.1.2003n. 15.25 Cass. sez. III 5.12.1985 n. 6099; Cass.sez. II 14.8.1986 n. 5058; Cass. sez. II10.10.1989 n. 4054; Cass. sez. I18.1.1993 n. 4821.26 Cass. sez. I 18.1.1967 n. 161.27 Cass. sez. I 7.2.1996 n. 986; Cass. sez. I19.4.2001 n. 5775.28 Cass. sez. II 17.1.1970 n. 98; Cass. sez.II 8.3.1971 n. 635; Cass. sez. I 22.11.1991n. 12578.29 Cass. sez. lavoro 19.8.2002 n. 12231;Cass. sez. III 16.12.1971 n. 3691; Cass.sez. I 28.7.1989 n. 3527.30 Cass. sez. II 26.10.1995 n. 1113; Cass.sez. III 10.5.2001 n. 6502.31 Cass. sez. I 7.11.1989 n. 4644.32 Cass. sez. II 11.3.1995 n. 2865; Cass. sez.III 6.11.2001 n. 13686.33 Cass. sez. II 23.5.1981 n. 3401.85

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