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Linee Guida per l'ascolto del Minore - Portale dell'infanzia e dell ...

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linee guida/2: l’ascolto <strong>del</strong> minorenore sarà inserito in un processo di valutazionepiù ampio e complesso. All’internodi tale procedura l’ascolto ècorrelato alle capacità cognitive edespressive <strong>del</strong> minore e avviene in manieraindiretta <strong>per</strong>ché l’indagine vieneeseguita da un terzo rispetto al giudice.È doveroso che lo psicologo che e-spleta una CTU segua una metodologiaarticolata che prevede più momenticlinico-valutativi.I colloqui congiuntiSolitamente sono previsti in diversimomenti <strong>del</strong>la consulenza alcuni colloquicongiunti con entrambi i genitori.16Il colloquio congiunto consente diosservare le modalità di rapporto tra idue ex partner, attraverso la valutazione<strong>del</strong>la capacità o meno di dialogare,<strong>del</strong>l’entità e <strong>del</strong>la modalità attraversocui si esprime il conflitto, <strong>del</strong>lecapacità negoziali e soprattutto <strong>del</strong>laattenzione di ognuno di ascoltare le ragioni<strong>del</strong>l’altro. Se il colloquio avvienenella fasi iniziale l’anamnesi è finalizzatain senso clinico attraverso la rilevazionesulle rappresentazioni che ciascunoha <strong>del</strong>la storia di coppia e i vissutirispetto alla condizione attuale. Ilfocus è mantenuto sulla comune responsabilitàgenitoriale, si cerca un’alleanzadefinendo come obiettivo <strong>del</strong>consulente che entrambi si riapproprino<strong>del</strong> potere decisionale ovvero <strong>del</strong>ruolo genitoriale <strong>del</strong>egato “temporaneamente”a terzi al fine di garantireal figlio quello che viene definito dirittoalla bi genitorialità o meglio <strong>del</strong>la cogenitorialità.Si ha così anche la possibilitàdi individuare la reciproca valutazione<strong>del</strong>la idoneità genitoriale identificandoin che cosa ognuno critica oapprezza le modalità educative <strong>del</strong>l’altro.La reciproca disponibilità all’ascoltofornisce informazioni anche sullecapacità di quei genitori di ascoltareil figlio.I colloqui individualiNegli incontri individuali con ciascungenitore viene offerta la possibilità diri<strong>per</strong>correre e ripensare alla storia <strong>per</strong>sonale,al rapporto con la famiglia d’originein uno “spazio altro” dalla conflittualità.Va precisato che i colloquinon hanno una valenza terapeutica eche si tratta di interventi che hanno72comunque una valutazione diagnosticaall’interno <strong>del</strong> contesto giuridico. Ilconsulente, inoltre, deve essere attentoa non colludere con le fantasie manipolatoriedei partecipanti, ma anchealle proprie modalità di rapportarsi allacommittenza, rappresentata dal giudice.Il colloquio individuale nelle situazionipiù conflittuali può essere ancheutilizzato <strong>per</strong> “evacuare” i contenutipiù aspri, le reciproche denigrazionie accuse prima di cercare di stimolarele parti in causa a riflettere suipropri problemi irrisolti con le figuregenitoriali che sono stati “trasferiti” nelrapporto coniugale onde porre le basiaffinché ognuno dei due partner possacominciare ad analizzare il propriocontributo al “fallimento” <strong>del</strong>la relazionedi coppia e quindi capire l’utilitàdi un <strong>per</strong>corso <strong>per</strong>sonale di riflessionecon finalità psicoterapeutica da compieresuccessivamente alla consulenza.Indagine psicodiagnosticaIl consulente può disporre che i genitorivengano sottoposte ad indaginitestologiche mediante l’utilizzo di reattivipsicologici di tipo proiettivo (Rorschach,Wartegg, Reattivi di Disegno)e questionari di <strong>per</strong>sonalità (MMPI 2,MCMI-III). I test vengono impiegati comeun supporto ai colloqui <strong>per</strong> integrarela valutazione di tipo clinico. Siprevede anche una restituzione finalealle parti <strong>per</strong> un ulteriore lavoro comunedi costruzione di senso e di rinarrazione<strong>del</strong>la propria storia <strong>per</strong>sonalee familiare. Le risultanze dei test,oltre a <strong>del</strong>ineare le principali caratteristichedi <strong>per</strong>sonalità, potranno consentiredi evidenziare i meccanismi dicollusione di coppia che sostengono ilconflitto e quindi dare indicazioni relativead eventuali interventi di sostegnoalla genitorialità da effettuare altermine <strong>del</strong>la consulenza.Indagine ambientaleSi riferisce alla valutazione <strong>del</strong> contestofisico e relazionale in cui il minoreè inserito che comprende l’abitazione,la scuola che frequenta e altriambienti con cui egli eventualmente èa contatto, in particolare quello deinonni. Tale indagine può essere svoltaanche attraverso valutazioni dedottedai colloqui clinici con le parti e daidocumenti agli atti. Pertanto la visitadomiciliare, la visita a scuola, o l’incontrocon i nonni o eventuali conviventi,sono o<strong>per</strong>azioni rimesse alla valutazione<strong>del</strong> consulente. Qualora vengaeffettuata la visita domiciliare il CTUvaluterà non solo la strutturazione deglispazi fisici, indice <strong>per</strong>altro <strong>del</strong> modoin cui sono strutturati gli “spazi” familiari,ma <strong>del</strong>ineerà un quadro <strong>del</strong>laqualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong> minore e <strong>del</strong>la retefamiliare e sociale intorno a lui finoa rappresentarsi le possibili risorse chepossono essere attivate <strong>per</strong> il suo benessere.La visita domiciliare <strong>per</strong>mettedi ricercare ciò che non è visibile,ma che è comunque trasmesso attraversoemozioni e sensazioni che i luoghisuscitano: nella casa si possono trovareelementi che appartengono “all’archiviodisseminato” <strong>del</strong>la famiglia,ovvero le atmosfere <strong>per</strong>cepite, gli oggetti,le nuove narrazioni raccolte. Èaltresì utile osservare la presenza dinuovi partner, nonni o altri adulti significativi,come questi si relazionanocon il minore e viceversa.Altro strumento significativo è la visitaalla scuola al fine di comprenderecome il minore vive il rapporto con icompagni, nei giochi e nello studio; leosservazioni degli insegnanti potrebberoessere utili <strong>per</strong> appurare se i comportamenti<strong>del</strong> minore sono cambiatio meno dopo la separazione dei genitorie se le problematiche familiari hannoinciso o stanno incidendo sull’impegnoscolastico.L’indagine ambientale, che includeuna “lettura multiforme” <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>minore in famiglia, nel contesto scolasticoe nel tempo libero è fonte, dunque,di informazioni che collegate alcolloquio, ai test e alle altre indagini,forniscono un quadro più completo <strong>del</strong>funzionamento familiare <strong>del</strong>la famigliaseparata, <strong>del</strong>le risorse su cui il bambinopuò contare e soprattutto <strong>del</strong>le sueattitudini, preferenze, esigenze e bisogni.Osservazione genitori-figliAscoltare il minore attraverso laprocedura <strong>del</strong> “Lausanne TriadicPlay clinico” (LTPC) 17Dal 2003 nel gruppo di ricerca coordinatodalla prof.ssa Malagoli Togliatti,si è scelto di adottare una proceduraspecialistica di osservazione <strong>del</strong>lerelazioni familiari: il LTPC 18 (MalagoliTogliatti, Mazzoni, 2006), che consen-

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