13.07.2015 Views

Neuropenetrazione di HAART nella sindrome da ...

Neuropenetrazione di HAART nella sindrome da ...

Neuropenetrazione di HAART nella sindrome da ...

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ACTA BIOMED 2009; 80; Quaderno Multime<strong>di</strong>ale 1: 1-3 © Mattioli 1885A R T I C O L O O R I G I N A L E<strong>Neuropenetrazione</strong> <strong>di</strong> <strong>HAART</strong> <strong>nella</strong> <strong>sindrome</strong> <strong>da</strong>neuroimmunoricostituzione associata a LeucoencefaliteMultifocale ProgressivaCaterina Uberti-FoppaIstituto Malattie Infettive, Ospe<strong>da</strong>le San Raffaele-Università Vita&Salute - MilanoIntroduzioneL’impatto della <strong>HAART</strong> sulla neuropatologiaHIV-correlata si è manifestato non solo con una riduzionedell’incidenza <strong>di</strong> encefaliti <strong>da</strong> Toxoplasma, CMVe HIV, ma anche con la maggior frequenza <strong>di</strong> encefaliti<strong>da</strong> VZV e HSV e la comparsa <strong>di</strong> severe sindromi<strong>da</strong> immunoricostituzione.(1)Le attuali strategie terapeutiche delle neuropatologieHIV-correlate devono quin<strong>di</strong> considerare nonsolo la capacità <strong>di</strong> neuropenetrazione dei farmaci, maanche il delicato equilibrio <strong>di</strong> una potente <strong>HAART</strong> edella conseguente neuroimmunoricostituzione.Caso clinicoDonna, 49 anni, fumatrice <strong>da</strong> oltre 20 anni (30 sigaretteal giorno) con infezione <strong>da</strong> HIV nota <strong>da</strong>l 1999,persa al follow-up fino al 2006. Naive per terapia antiretroviralefino al 2006, <strong>da</strong>ta in cui si inizia 3TC,TDF ed EFV (linfociti CD4+ =311/mmc, 18%, HIV-RNA=30.641 cp/mL); la terapia viene autosospesa nelmaggio 2007.A luglio 2008 la paziente viene ricoverata per lacomparsa <strong>di</strong> tremore ingravescente alla mano <strong>di</strong> destra(<strong>di</strong>fficoltoso uso del mouse) ed herpes zoster multimetamericoal fianco destro, linfociti CD4+=421/mmc,HIV-RNA 23.471 cp/mL.La RMN cerebrale con mdc evidenzia un’alterazionedella sostanza bianca ponto-cerebellare associataad iperintensità capsulo-lenticolare bilaterale ed alterazionicortico-sottocorticali occipitali a destra efrontali bilaterali. (Fig. 1)Altri accertamenti ematochimici e strumentali:EEG = Anomalie onde lente <strong>di</strong>ffuse,attività <strong>di</strong>fondo globalmente rallentata, anomalie parossistichein regione temporale destra con <strong>di</strong>ffusione solo in corso<strong>di</strong> iperpnea;ECO color doppler TSA = Non stenosi emo<strong>di</strong>namicamentesignificative;Autoanticorpi ANA 1: 320 (pattern omogeneo),Lupus LA neg, cANCA neg;LIQUOR: 5 cell/mL, 50 mg/dL glucosio, 15mg/dL proteine;PCR per virus nel liquor cerebrospinale: JCV47.712 cps/mL, HIV-RNA > 75.000 cps/mL (22.000cps/mL plasma), EBV,HSV 1-2, CMV e VZV negativi.Figura 1. RMN all’insorgenza della sintomatologia


2 C. Uberti-FoppaNel sospetto <strong>di</strong> vasculite <strong>da</strong> VZV e/o encefalite<strong>da</strong> HIV e/o JCV veniva iniziata <strong>HAART</strong> con farmaciad elevata neuropenetrazione (lamivu<strong>di</strong>na 0,5+ abacavir1+ lopinavir/ritonavir 1; score <strong>di</strong> neuropenetrazione= 2,5) ed aciclovir 10 mg/Kg/ev per 3/giorno.Dopo un mese <strong>di</strong> terapia antiretrovirale si assistevaa peggioramento neurologico e neurora<strong>di</strong>ologicoper la comparsa <strong>di</strong> emi<strong>sindrome</strong> cerebellare destra conincapacità alla stazione eretta associata ad incremento<strong>di</strong>mensionale e <strong>di</strong> intensità <strong>di</strong> segnale <strong>di</strong> tutte le lesionicerebrali (Fig. 2).La determinazione quantitativa intratecale <strong>di</strong>mostravauna netta riduzione <strong>di</strong> HIV, quantità <strong>di</strong> JCVsolo lievemente ridotta, virus erpetici negativ (linfocitiplasmatici CD4+=471/mmc) (Fig. 3).Nel sospetto <strong>di</strong> <strong>sindrome</strong> <strong>da</strong> immunoricostituzioneassociata a Leucoencefalite Multifocale Progressiva,veniva eseguita terapia con metilprednisolone 1g/giorno per 3 giorni.Figura 4. Controllo neurora<strong>di</strong>ologico dopo 60 giorni <strong>di</strong> <strong>HAART</strong>Nel mese seguente la terapia steroidea si evidenziavaun netto miglioramento neurologico con capacitàa mantenere la posizione eretta, la paziente mantenevala terapia antiretrovirale in corso e proseguiva laterapia antierpetica con Talavir.Il controllo neurora<strong>di</strong>ologico eseguito a due mesi<strong>da</strong>ll’insorgenza della sintomatologia mostrava un incremento<strong>di</strong>mensionale e <strong>di</strong> intensità <strong>di</strong> segnale <strong>di</strong> tuttele lesioni in sede sovra e sottotentorialeLe lesioni sottotentoriali e frontali bilaterali venivanovalutate compatibili con PML, mentre le altrelesioni più profonde non risultarono tipiche per patologienote. Spettroscopia protonica positiva per <strong>da</strong>nnoneuro-assonale compatibile con PML (Fig. 4).In considerazione del miglioramento clinico, ilquadro neurora<strong>di</strong>ologico veniva interpretato <strong>di</strong>agnostico<strong>di</strong> PML associata a <strong>sindrome</strong> <strong>da</strong> neuroimmunoricostituzione;pertanto la paziente iniziava un programma<strong>di</strong> fisioterapia riabilitativa.DiscussioneFigura 3. JVC-DNA e HIV-RNA nel liquor ed obiettivitàneurologicaLa nostra paziente ha manifestato una LeucoencefaliteMultifocale Progressiva <strong>di</strong>agnosticata conRMN e PCR + per JCV su liquor, associata a neuroimmunoricostituzioneindotta <strong>da</strong> <strong>HAART</strong> (NeuroI-RIS).La prognosi della PML è infausta, con progressionee morte in 6 mesi <strong>da</strong>lla comparsa della sintomatologia.Numerosi stu<strong>di</strong> hanno <strong>di</strong>mostrato che la sopravvivenzaaumenta nei soggetti trattati con


NeuroIRIS e <strong>HAART</strong>3<strong>HAART</strong> (sopravvivenza me<strong>di</strong>a >12 mesi),pertantoattualmente la <strong>HAART</strong> viene considerata come “stan<strong>da</strong>rdof care” per la PML.L’utilizzo <strong>di</strong> terapia antiretrovirale ad elevataneuropenetrazione può indurre una risposta immunitariaintratecale causa <strong>di</strong> NeuroIRIS nel 20% dei soggettitrattati (2).I fattori prognostici <strong>di</strong> NeuroIRIS sono l’inizio <strong>di</strong><strong>HAART</strong> efficace nei 30 giorni precedenti l’insorgenzadella <strong>sindrome</strong> ed una marcata riduzione della viremiaplasmatica e intratecale, fattori entrambi presentinel nostro caso clinico.Questo caso enfatizza sia la necessità <strong>di</strong> monitoraggiodella risposta immunitaria indotta <strong>da</strong> <strong>HAART</strong>in alcuni <strong>di</strong>stretti peculiari quali il SNC, sia la valutazionedello score <strong>di</strong> neuropenetrazione e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>neuroprotezione della <strong>HAART</strong>, che dovrebbe esseresuperiore a 1,5 (3).Infatti in questa paziente, lo score <strong>di</strong> neuropenetrazionedella prima <strong>HAART</strong> utilizzata nel 2007(score=1), si associa a scarso controllo della replicazionevirale intratecale.Al contrario, l’elevato score della <strong>HAART</strong> iniziataper la terapia della PML (score=2,5) ha indotto unarapi<strong>da</strong> negativizzazione della viremia con verosimileimmunoricostituzione intratecale.In questo caso rimane non chiaro il significatodella negatività della PCR per VZV nel liquor.In corso <strong>di</strong> infezione <strong>da</strong> HIV, nell’era post-<strong>HAART</strong>, vengono descritte con maggior frequenzavasculiti cerebrali <strong>da</strong> VZV che si associano a manifestazionicutanee a <strong>di</strong>stanza ed a negatività della PCRper VZV nel liquor cerebrospinale. Nel nostro casoclinico la negatività <strong>di</strong> VZV all’interno del SNC puòessere quin<strong>di</strong> interpretata come un falso negativo.Il caso descritto enfatizza come la gestione delpaziente HIV stia <strong>di</strong>ventando sempre più complessa.La nostra paziente è nettamente migliorata con l’utilizzodel metilprednisolone ed il mantenimento <strong>di</strong><strong>HAART</strong> ad elevata neuropenetrazione.La terapia della neuroIRIS in corso <strong>di</strong> PML èaneddotica e non abbiamo ancora chiare linee gui<strong>da</strong>.Uno stretto monitoraggio clinico, neurora<strong>di</strong>ologico,viro-immunologico plasmatico ed intratecale può aiutarea <strong>di</strong>agnosticare e trattare precocemente la <strong>sindrome</strong>neurologica <strong>da</strong> immunoricostituzione.Bibliografia1. Gray F., Chrétien F,Vallat-Decouvelaere AV., Scaravilli F:The Changing Pattern of HIV Neurophatology in the<strong>HAART</strong> era. J Neuropathol Exp Neurol 2003; 62 (5): 429-440.2. Vencrely A, Bienvenu B, Gasnault J, Thiebault JB, SalmonD, Gray F. Fulminant inflammatory leukoencephalopathyassociated with <strong>HAART</strong>-induced immune restoration inAIDS-related progressive multifocal leukoencephalopathy.Acta Neuropathol. 2005 ; 109 : 449-455.3. Letendre S, Marquie-Beck J, Capoparelli E, Best B, CliffordD, Collier AC, et al: Vali<strong>da</strong>tion of the CNS Penetration-EffectivenessRank for Quantifying Antiretroviral PenetrationInto the Central Nervous System. Arch.Neurol 2008;65(1):65-70.In<strong>di</strong>rizzo per la corrispondenza:Caterina Uberti-FoppaE-mail: caterina.uberti@hsr.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!