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L'Adiconsum e l'energia - Note e consigli utili per il consumatore

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L’Adiconsum e l’energia<strong>Note</strong> e <strong>consigli</strong> <strong>ut<strong>il</strong>i</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>consumatore</strong>1. Quanto pesa la bolletta energetica sul b<strong>il</strong>ancio dellefamiglie?Mediamente ogni famiglia spende ogni anno 300 - 450 euro<strong>per</strong> l’elettricità, 800-1500 euro <strong>per</strong> <strong>il</strong> riscaldamento e circa2000 euro <strong>per</strong> i carburanti (<strong>per</strong> <strong>per</strong>correre in media 15.000km).Si tratta quindi di circa <strong>il</strong> 10-15% del reddito fam<strong>il</strong>iare.2. È possib<strong>il</strong>e contenere questa spesa e risparmiareenergia?Sì. Prima di tutto, <strong>per</strong> ridurre la spesa energetica dellefamiglie, sarebbe necessaria una maggiore concorrenza: neicarburanti, nell’elettricità e nel gas.Questi settori, infatti, nonostante la liberalizzazione, sonoancora dominati dalle Imprese ex monopoliste, chedeterminano i prezzi e condizionano lo sv<strong>il</strong>uppo dellaconcorrenza.Inoltre, ogni famiglia, con comportamenti accorti e con azionipuntuali, può realizzare importanti risparmi: <strong>il</strong> risparmioenergetico è la prima fonte rinnovab<strong>il</strong>e disponib<strong>il</strong>e subito.Le nostre case consumano troppa energia <strong>per</strong> <strong>il</strong> riscaldamentoinvernale e <strong>per</strong> <strong>il</strong> condizionamento estivo: con interventi miratiall’efficienza energetica degli edifici e degli impianti <strong>il</strong> risparmiopuò essere anche del 35-45%.Un notevole risparmio di carburante si può ottenere anche conuna guida attenta dell’auto e <strong>ut<strong>il</strong>i</strong>zzando veicoli di mediac<strong>il</strong>indrata e con motori recenti che consumano meno.3. Dove sono nascosti i maggior sprechi di energia nellenostre abitazioni?Non lasciamoci fuorviare dalla pubblicità che quando parla dirisparmio energetico suggerisce di cambiare le lampadine:1


Chi ha intenzione di investire <strong>per</strong> risparmiare energia non develasciarsi sfuggire questa occasione.Per ulteriori informazioni rivolgersi al Numero Verde dell’ENEA800 913 5205. Per i condomini è meglio la caldaietta individuale o <strong>il</strong>riscaldamento centralizzato con la contab<strong>il</strong>izzazione delcalore?Attenzione: nei condomini non è conveniente installare lecaldaiette individuali, <strong>per</strong>ché comportano un costo dimanutenzione di circa 100 euro l’anno, consumano di più esono meno sicure della caldaia centralizzata.Con <strong>il</strong> riscaldamento centralizzato, dotato di termoregolazione(valvole termostatiche su ogni radiatore) e di contab<strong>il</strong>izzazioneindividuale del calore, si hanno tutti i vantaggi delriscaldamento individuale (lo accendo quando ho bisogno) eminori costi di gestione.6. Come fare <strong>per</strong> risparmiare energia in un condominio?Poiché le decisioni condominiali sono diffic<strong>il</strong>i, la legge prevedemolte fac<strong>il</strong>itazioni <strong>per</strong> convincere i condomini ad intervenire<strong>per</strong> migliorare l’efficienza energetica dell’edificio condominiale.Oltre alla detrazione fiscale delle spese sostenute da ognicondomino, ecco le norme più importanti: la decisione riguardo gli interventi di riqualificazioneenergetica dell’edificio può essere presa dall’assembleadel condominio a maggioranza semplice, anziché con lamaggioranza dei due terzi; affidando la gestione del riscaldamento ad una impresache effettui gli investimenti di miglioramento energeticotramite <strong>il</strong> c.d. contratto servizio energia, sulla spesa diriscaldamento si pagherà l’IVA del 10%, anziché del20%; se si sceglie una Impresa ESCO <strong>per</strong> gestire <strong>il</strong> contrattoservizio energia, questa potrà anticipare, in tutto o inparte, <strong>il</strong> costo degli investimenti <strong>per</strong> conto dei condomini,recu<strong>per</strong>ando i soldi investiti con <strong>il</strong> risparmio conseguito.3


7. Conviene installare un pannello solare <strong>per</strong> l’acquacalda?Sì! Un pannello solare tecnologicamente valido, <strong>per</strong> unafamiglia di quattro <strong>per</strong>sone costa 1500 - 2.500 euro, ma siammortizza in pochi anni con la detrazione fiscale del 55% egarantisce l’acqua calda praticamente tutto l’anno.Purtroppo <strong>il</strong> nostro Paese è in forte ritardo, soprattutto nelleregioni del Mezzogiorno dove invece c’è più sole.8. È <strong>consigli</strong>ab<strong>il</strong>e acquistare elettrodomestici di classe A?A livello europeo abbiamo chiesto ed ottenuto l’etichettaenergetica sugli elettrodomestici, dove è indicata la classe diefficienza.Il limite di questa normativa è che l’etichetta energetica èun’autocertificazione del produttore, che l’efficienza indicatanell’etichetta non è garantita nel tempo e che, soprattutto inItalia, vi è una totale mancanza di controlli.Comunque, occorre valutare attentamente <strong>il</strong> maggior costorichiesto rispetto al risparmio possib<strong>il</strong>e.Tuttavia, pur con questi limiti, sarebbe necessario estenderel’etichetta energetica a tutti gli elettrodomestici, soprattutto aicondizionatori estivi.9. Come fare <strong>per</strong> avere ulteriori informazioni sui possib<strong>il</strong>iinterventi di risparmio energetico?Per informare i consumatori in termini concreti sui possib<strong>il</strong>iinterventi di risparmio energetico e sugli inventivi disponib<strong>il</strong>i,Adiconsum, nell’ambito del progetto Enerbu<strong>il</strong>ding, hapubblicato apposite Guide <strong>per</strong> <strong>il</strong> Consumatore, che riguardano:- <strong>il</strong> risparmio energetico nelle v<strong>il</strong>lette;- <strong>il</strong> risparmio energetico negli edifici condominiali;- l’efficienza energetica nelle nuove costruzioni.4


Le Guide possono essere consultate e scaricate dal sitowww.adiconsum.it e dal sito www.enerbu<strong>il</strong>ding.eu.10. A chi devo rivolgermi <strong>per</strong> avere una consulenzaqualificata e indipendente sugli interventi necessari e letecnologie più valide, e i relativi costi, <strong>per</strong> risparmiareenergia?Oggi questo è un problema serio, poiché quasi tutti gli es<strong>per</strong>tied i consulenti rispondono alle varie Imprese produttrici e nonsempre <strong>consigli</strong>ano le tecnologie migliori e i costi piùconvenienti.Adiconsum sta realizzando un progetto approvato dallaCommissione Europea <strong>per</strong> rispondere a questa esigenza. Ilprogetto prevede la formazione di un gruppo di EnergyAuditor, che su richiesta delle famiglie, faranno la diagnosienergetica dell’abitazione e <strong>consigli</strong>eranno gli interventi e letecnologie più opportune e convenienti, ipotizzando anchel’ammontare della spesa occorrente e indicando gli incentividisponib<strong>il</strong>i.Coloro che vogliono usufruire di questo servizio di Adiconsum,già da oggi possono rivolgersi agli es<strong>per</strong>ti Adiconsumchiamando <strong>il</strong> Numero Verde 800 985 280.11. È possib<strong>il</strong>e ridurre <strong>il</strong> peso delle tasse sullabolletta dell’energia?In tutti i Paesi europei l’energia è uno dei beni più tassati.Attualmente in Italia le tasse pesano: <strong>per</strong> circa <strong>il</strong> 60% suicarburanti; <strong>per</strong> <strong>il</strong> 45% sul gas metano e <strong>per</strong> circa <strong>il</strong> 20%sull’elettricità, tra Iva ed oneri di sistema.Adiconsum chiede una revisione delle imposte, delle accise edegli oneri di sistema che gravano sui prodotti ed i servizienergetici, in modo da trasferirne almeno una parte sullafiscalità generale, invece che su consumi di prima necessità.5


12. La liberalizzazione dell’elettricità e del gas?Dal 1° luglio 2007 <strong>per</strong> l’elettricità e dal 1° luglio 2004 <strong>per</strong> <strong>il</strong>gas metano <strong>il</strong> mercato è libero.Per tutelare i piccoli consumatori la legge ha previsto <strong>il</strong> c.d.mercato di maggior tutela. Cioè, le famiglie e le piccoleimprese che non scelgono <strong>il</strong> c.d. mercato libero, possonorestare nel mercato di maggior tutela, continuando a pagarel’elettricità ed <strong>il</strong> gas secondo i prezzi di riferimento, fissatidall’Autorità <strong>per</strong> l’energia ogni tre mesi.Quindi, la possib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> le famiglie di scegliere una nuovaofferta sul mercato libero è una opportunità e non un obbligo.Oggi si può scegliere di passare ad offerte sul mercato libero enon più tenute a rispettare le tariffe dell’Autorità <strong>per</strong> l’energiae <strong>il</strong> gas.13. È conveniente passare al mercato libero?Le diverse offerte fatte dai vari gestori di elettricità e gas(Enel, Eni, Edison, Hera, Sorgenia, a2a, Acea, ecc.)attualmente comportano vantaggi di qualche decina di eurol’anno, (circa 30-40 euro, gas+elettricità). Anche <strong>per</strong> questomotivo sono poche le famiglie che hanno fatto questa scelta.14. Che cos’è <strong>il</strong> trova offerte?È un programma informatico messo in atto dall’Autorità <strong>per</strong>l’energia, che si trova sul sito internet www.autorita.energia.it,che serve a confrontare le varie offerte disponib<strong>il</strong>i. Al trovaofferte hanno dato l’adesione 12 o<strong>per</strong>atori.Infatti, inserendo i dati richiesti, <strong>il</strong> programma evidenzia tuttele offerte delle diverse Imprese ed aiuta i consumatori ascegliere quella più conveniente in relazione alla propriatipologia di consumo. Tuttavia, anche con questo strumento <strong>il</strong>confronto fra le varie offerte resta diffic<strong>il</strong>e, poiché ogni Società,oltre al prezzo, ha previsto premi, punti, bonus, ecc. che <strong>il</strong>trova offerte non considera.6


Avremo, quindi, in futuro una giungla di tariffe: ma <strong>il</strong><strong>consumatore</strong> può sempre tornare al mercato di maggior tutela,con i prezzi fissati dall’Autorità <strong>per</strong> l’energia, dando la disdettaal contratto firmato con l’Impresa sul mercato libero con unpreavviso di 30 giorni.Per sa<strong>per</strong>ne di più, visitare <strong>il</strong> sito www.autorita.energia.it,oppure scaricare dal sito Adiconsum www.adiconsum.it laGuida La liberalizzazione del mercato elettrico, ovverorivolgersi ad una sede territoriale di Adiconsum <strong>per</strong> ulteriori<strong>consigli</strong> e informazioni.15. Che cosa è la Tariffa Bioraria?È noto che <strong>il</strong> costo dell’elettricità nelle ore di punta è molto piùalto rispetto alle ore di bassa.Nella Tariffa Bioraria <strong>il</strong> prezzo dell’energia elettrica è più altorispetto al prezzo normale, dalle ore 8.00 alle 19.00 dei giorniferiali dal lunedì al venerdì ed è più basso rispetto al prezzonormale, <strong>per</strong> le ore notturne tra le 19.00 e le 8.00, dei giornidal lunedì al venerdì, oltre a tutte le ore del sabato, delladomenica e degli altri giorni festivi.La Tariffa Bioraria è tanto più vantaggiosa rispetto al prezzonormale, quanto più si riesce a concentrare oltre i due terzi deiconsumi elettrici nelle ore notturne, del sabato e dei giornifestivi: più si spostano oltre i due terzi i consumi verso le orepiù convenienti, più si risparmia.La Tariffa Bioraria è quindi senz’altro conveniente <strong>per</strong> lefamiglie in cui i genitori sono assenti da casa <strong>per</strong> lavorodurante <strong>il</strong> giorno e, in questi casi, <strong>per</strong>mette un risparmio moltoconsistente. Raramente sono vantaggiose se un fam<strong>il</strong>iaresvolge le faccende di casa durante <strong>il</strong> giorno.Se ci si accorge di consumare di più durante le ore di punta ela tariffa bioraria non conviene, si può tornare alla tariffanormale, dando 30 giorni di preavviso. Per verificare laconvenienza basta leggere i consumi effettuati nelle diversefasce orarie che sono indicati nelle bollette.7


La Tariffa Bioraria è prevista dall’Autorità <strong>per</strong> l’energia: inquesto caso bisogna richiederle direttamente alla Società cheattualmente ci fornisce l’elettricità sul mercato di maggiortutela.La Tariffa Bioraria è proposta anche da altre Società: <strong>per</strong>richiederla ci si deve rivolgere a una delle Società di venditache le offrono sul mercato libero.Per usufruire della tariffa bioraria è necessario avere installatoun contatore elettronico telegestito.Se <strong>il</strong> contatore installato è si elettronico, ma non ancoratelegestito, si può richiedere <strong>il</strong> collegamento alla Società localedi distribuzione, che è obbligata a fornirlo entro 3 mesi dallarichiesta16. È possib<strong>il</strong>e contrastare una pratica commercialescorretta?Con la liberalizzazione del mercato, <strong>il</strong> rischio, come è giàavvenuto in altri settori (v. telefonia), è che aumentino lepratiche commerciali scorrette (consumo presunto eccessivo,invio in ritardo della bolletta con penalità, addebiti <strong>per</strong> servizinon richiesti, ecc.). Già alcuni comportamenti in questo sensosono stati sanzionati dall’Autorità <strong>per</strong> l’energia.Allorquando si ritenga di essere stati vittima di una praticacommerciale scorretta, <strong>per</strong> prima cosa occorre presentare unreclamo all’o<strong>per</strong>atore seguendo le indicazione indicate nellabolletta: la Società deve rispondere entro 30 giorni.In caso di mancata risposta, o di risposta insoddisfacente chenon risolve <strong>il</strong> problema sollevato, è opportuno rivolgersi ad unoSportello Territoriale Adiconsum, <strong>il</strong> quale può attivare unaprocedura di conc<strong>il</strong>iazione, evitando di ricorrere al giudice.La conc<strong>il</strong>iazione consiste nel far esaminare <strong>il</strong> contenzioso da unrappresentante dei consumatori e da uno dell’azienda, i qualipossono concordare una soluzione che, se accettata, divienedefinitiva.8


Si tratta di una procedura gratuita: comporta solo l’adesionedel <strong>consumatore</strong> all’Adiconsum. Se <strong>il</strong> <strong>consumatore</strong> non èsoddisfatto o la conc<strong>il</strong>iazione si conclude con esito negativo,questi può sempre rivolgersi al giudice.17. Come vengono fissati dall’Autorità <strong>per</strong> l’energia iprezzi di riferimento dell’elettricità e del gas ?Molti si chiedono <strong>per</strong>ché i prezzi dell’elettricità e del gas dal 1°apr<strong>il</strong>e 2009, si sono ridotti solo di circa <strong>il</strong> 6-7%, mentre lariduzione del petrolio è stata molto più consistente.Ciò è dovuto al meccanismo di calcolo adottato dall’Autorità<strong>per</strong> l’energia. Esso prevede che i prezzi <strong>per</strong> <strong>il</strong> trimestresuccessivo vengano calcolati sulla base delle variazioni delprezzo del petrolio intervenute nei 9 mesi precedenti <strong>per</strong> <strong>il</strong> gase nei 6 mesi precedenti <strong>per</strong> l’elettricità.Questo ha come conseguenza che quando <strong>il</strong> petrolio aumenta iprezzi aumentano in ritardo e quando invece <strong>il</strong> prezzo delpetrolio si riduce le riduzioni avvengono in ritardo. Infatti, siprevede che dal prossimo 1° luglio i prezzi del gas metanoavranno una ulteriore riduzione.In questo anno, purtroppo i consumatori hanno ricevuto undanno, poiché la riduzione del prezzo del metano è arrivataalla fine della stagione invernale, ma si avranno dei benefici <strong>il</strong>prossimo inverni, qualora <strong>il</strong> prezzo del petrolio dovesseaumentare.18. Quali provvedimenti Adiconsum ritiene necessari<strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro?Per i carburantiE’ indispensab<strong>il</strong>e una maggiore concorrenza fra le compagniepetrolifere che, attualmente, di fatto fanno cartello.In altri Paesi una maggiore concorrenza è stata ottenuta<strong>per</strong>mettendo di realizzare i distributori anche presso i grandi9


centri commerciali, che potrebbero attuare sconti di 5-10cent/litro.Questa proposta nel nostro Paese è contrastata dallecompagnie petrolifere e dai distributori. Anche le Regioniimpediscono con lacci e lacciuoli questa liberalizzazioneprevista dai provvedimenti Bersani. Ad oggi sono soltanto 30 idistributori presso i centri commerciali sulle oltre 20.000pompe in Italia.Tuttavia, una maggiore concorrenza potrà esserci solo se idistributori potranno acquistare <strong>il</strong> carburante direttamente sulmercato, senza essere obbligati ad prenderlo soltanto dallacompagnia petrolifera proprietaria dell’impianto didistribuzione.Per l’elettricitàUna prima importante azione di giustizia riguarda <strong>il</strong>trasferimento dei c.d oneri impropri (attualmente pari a circa <strong>il</strong>10%) dalle bollette elettriche, alla fiscalità generale.La voce più importante è relativa al c.d. CIP6. Essa dovevaessere un contributo <strong>per</strong> sv<strong>il</strong>uppare le energie rinnovab<strong>il</strong>i (sole,vento, acqua, biomasse, ecc.), ma la lobby dei petrolieri hafatto aggiungere anche la parolina assim<strong>il</strong>ate, così che lamaggior parte delle risorse vanno ad energia elettrica non dafonti rinnovab<strong>il</strong>i.Ma negli oneri impropri, oltre agli incentivi <strong>per</strong> le fontirinnovab<strong>il</strong>i, vi sono anche altre voci che dovrebbero essere acarico della fiscalità generale: gli oneri <strong>per</strong> lo smantellamentodelle centrali nucleari dimesse, i costi dell’energia elettricavenduta a prezzo scontato alle Ferrovie dello Stato,all’industria dell’amianto, a quella siderurgica, ecc.Per ridurre le tariffe elettriche sarebbe anche necessariomodificare d <strong>il</strong> mix produttivo, oggi fortemente squ<strong>il</strong>ibrato sulgas metano (assai costoso). Una soluzione potrebbero esserele centrali a carbone, ma queste hanno grandi emissioni dianidride carbonica, che contrasta con <strong>il</strong> Protocollo di Kyoto,che vede anche l’Italia deve rispettare.10


Infine sono urgenti e indispensab<strong>il</strong>i massicci investimenti sullarete di trasmissione, sia <strong>per</strong> ridurre i rischi di black-out, siasoprattutto <strong>per</strong> eliminare le strozzature della rete medesima,che fanno aumentare <strong>il</strong> costo dell’elettricità ed impedisconoadeguati rifornimenti dal mercato europeo. Su questo temaAdiconsum effettuerà un importante Evento pubblico <strong>il</strong>prossimo 4 giugno.Per <strong>il</strong> gas metanoIn questo comparto energetico la concorrenza è praticamenteinesistente. L’attuale sostanziale situazione di monopolio potràessere su<strong>per</strong>ata soltanto incrementando l’fferta di gas metanoe favorendo l’ingresso di nuovi o<strong>per</strong>atori, oltre all’attualesoggetto dominante.Ciò potrà ragionevolmente avvenire nel medio <strong>per</strong>iodo con larealizzazione di nuovi rigassificatori, oltre quello giàfunzionante al largo di Rovigo, insieme all’aumento dellecapacità di stoccaggio del gas.Il funzionamento di altri rigassificatori e nuove capacità distoccaggio, possono rappresentare <strong>per</strong> l’Italia, oltre che unaaumento dell’offerta di gas, l’ingresso di nuovi o<strong>per</strong>atori equindi una maggiore concorrenza. Ciò significherebbe ancheuna diversificazione delle fonti di approvvigionamento e quindiuna maggiore sicurezza nelle forniture, che anche di recentesono state a rischio.19. L’energia nucleare consentirà di abbattere labolletta elettrica <strong>per</strong> le famiglie?In Francia <strong>il</strong> costo dell’energia elettrica <strong>per</strong> una famiglia è circala metà di quello che paghiamo noi, ma lì, come è noto, <strong>il</strong>nucleare è da anni un sistema e lo smaltimento delle scorie èco<strong>per</strong>to <strong>per</strong> buona parte dalle spese m<strong>il</strong>itari.La costruzione di una centrale nucleare in Italia ha un costo trevolte su<strong>per</strong>iore ad una centrale termica. In aggiunta bisognaconsiderare che la tecnologia disponib<strong>il</strong>e attualmente, rischia11


di diventare vecchia nell’arco di 20-30 anni, cioè quandoqueste centrali entreranno in funzione.Quindi i vantaggi del ritorno all’energia nucleare con le attualitecnologie, rischiano di essere discutib<strong>il</strong>i e marginali, oltre chedi diffic<strong>il</strong>e gestione relativamente all’ubicazione degli impianti.20. È conveniente investire nel fotovoltaico?Con <strong>il</strong> fotovoltaico si produce energia elettrica dal s<strong>il</strong>icio. Ils<strong>il</strong>icio è un materiale costoso, la cui lavorazione è fortementeinquinante.Un impianto fotovoltaico <strong>per</strong> produrre energia sufficiente <strong>per</strong>quattro <strong>per</strong>sone, comporta un investimento di circa 20.000euro. L’energia così prodotta ha un costo circa 5 voltesu<strong>per</strong>iore a quello normale, che è co<strong>per</strong>to dal Conto Energia,che <strong>per</strong>mette all’investitore di rientrare dalle spese in circa 10anni, i cui costi sono co<strong>per</strong>te dalle bollette elettriche pagate datutti noi .Quindi, gli incentivi <strong>per</strong> questa tecnologia vanno sostenuti <strong>per</strong>gli impianti destinati all’autoconsumo ed in relazioneall’esigenza di sv<strong>il</strong>uppare la ricerca su polimeri meno costosi emeno inquinanti.Per questo Adiconsum, nell’iniziativa realizzata <strong>il</strong> 27 apr<strong>il</strong>e2009, ha chiesto al Governo una profonda rimodulazione degliattuali incentivi destinati alle fonti energetiche rinnovab<strong>il</strong>i, inmodo da garantire <strong>il</strong> raggiungimento degli obiettivi dell’UnioneEuropea, ma anche di evitare che in prospettiva diventino unonere <strong>per</strong> le bollette delle famiglie, che potrebbe essere bensu<strong>per</strong>iore al famigerato CIP6.21. Perché i costruttori di auto dichiarano consumi nonveritieri?Questo è un problema che riguarda l’intero settoreautomob<strong>il</strong>istico. Adiconsum sta denunciando questa praticacommerciale scorretta all’Antitrust. Lo scarto fra quantodichiarato e <strong>il</strong> reale può anche raggiungere <strong>il</strong> 30-50%.12


Le case automob<strong>il</strong>istiche si rifanno ad una normativa europeache riguarda le prove su banco e non su strada, che dannorisultai teorici e non reali.Anche <strong>il</strong> livello di inquinamento (euro 3, euro 4, ecc.) non èscritto sul libretto di circolazione.In altre parole, tutta la normativa sulle auto che dovrebbefornire una corretta informazione al <strong>consumatore</strong>, ècompiacente verso le case automob<strong>il</strong>istiche sia riguardo alconsumo, che rispetto ai livelli di inquinamento.Adiconsum sollecita l’Autorità <strong>per</strong> la concorrenza e <strong>il</strong> mercato asanzionare anche queste pratiche commerciali scorrette.22. A chi spetta e chi paga <strong>il</strong> Bonus Sociale?Adiconsum, insieme alle organizzazioni sindacali, si è battuta<strong>per</strong> l’introduzione di una tariffa sociale sia nell’elettricità chenel gas <strong>per</strong> le famiglie meno abbienti.Il risultato ottenuto riguarda un Bonus Sociale in cifra fissa,corrisposto come sconto sulle bollette elettriche e del gas allefamiglie aventi diritto.Hanno diritto al Bonus Sociale <strong>per</strong> l’elettricità ed <strong>il</strong> gas lefamiglie aventi un ISEE pari o inferiore a 7.500 euro all’anno e,<strong>per</strong> l’elettricità, anche quelle con un fam<strong>il</strong>iare che ha bisognodi <strong>ut<strong>il</strong>i</strong>zzare apparecchiature elettriche salvavita.Mentre gli importi del Bonus Sociale <strong>per</strong> l’elettricità sono giàstati definiti, quelli <strong>per</strong> <strong>il</strong> Bonus Sociale <strong>per</strong> <strong>il</strong> gas dovrebberoessere determinati dall’Autorità <strong>per</strong> l’energia entro <strong>il</strong> prossimomese di giugno.Ricordiamo che <strong>il</strong> Bonus Sociale <strong>per</strong> l’elettricità parte dal 2008,<strong>per</strong> quelli che ne hanno fatto domanda entro <strong>il</strong> 30 apr<strong>il</strong>e 2009,mentre quello <strong>per</strong> <strong>il</strong> gas parte dal 2009.La domanda <strong>per</strong> ottenere <strong>il</strong> Bonus Sociale deve esserepresentata al Comune di residenza, ma una apposita13


convenzione <strong>per</strong>mette ai CAAF CISL di svolgere tutte lepratiche necessarie.Il Bonus Sociale <strong>per</strong> l’elettricità e <strong>per</strong> <strong>il</strong> gas è pagato da tutti gliutenti del servizio elettrico e del gas (famiglie e imprese):siamo quindi tutti noi che in modo solidale paghiamo questasocialità. Il Bonus Sociale quindi non è a carico dello Stato,come spesso qualche ministro afferma.Per sa<strong>per</strong>ne di più e <strong>per</strong> verificare chi ne ha diritto visitare <strong>il</strong>sito www.autorita.energia.it e rivolgersi ai CAAF CISL.CONCLUSIONIPer abbattere la bolletta energetica <strong>il</strong> primo e più r<strong>il</strong>evanteintervento è quello di risparmiare energia: tutti noi siamointeressati e ciascuno può fare la propria parte, anche <strong>per</strong>chépossiamo <strong>ut<strong>il</strong>i</strong>zzare incentivi molto consistenti.Una seconda azione, tutta politica, è aumentare laconcorrenza, ma salvaguardando <strong>il</strong> forte ruolo indipendentedell’Autorità <strong>per</strong> l’energia e <strong>il</strong> gas, <strong>per</strong> tutelare gli interessi deiconsumatori e <strong>per</strong> combattere tutte le pratiche commercialiscorrette che esplodono nel passaggio al mercato liberodell’energia.In terzo luogo occorre sv<strong>il</strong>uppare la ricerca sia sulle fontienergetiche rinnovab<strong>il</strong>i, sia sul nucleare di quarta generazionee soprattutto mantenere una diversificazione sulle fontienergetiche.Adiconsum intende continuare a proseguire la sua iniziativa, incollaborazione con la CISL, <strong>per</strong> <strong>il</strong> raggiungimento di tutti e tregli obiettivi.14

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