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Bertarelli: Bertarelli: Marocco Marocco - Faac

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alla catena del Rif che, aspra e selvaggia, si estendeparallela al Mediterraneo a settentrione. Le montagneseparano la costa dal deserto a sud-est e sono lapiù recente scoperta del turismo marocchino.Vi si può praticare sci, alpinismo (alcune vette superanoi 4000 metri) e trekking, o incontrare uno dei pochissimileopardi del <strong>Marocco</strong> ancora viventi nelleforeste di cedri. L'Atlante è méta anche di suggestivisafari motociclistici per chi si sposta dalla costa versol'entroterra desertico. È proprio il deserto il terzoambiente caratteristico del <strong>Marocco</strong>. Offre paesaggimolto vari: pianure aride e steppose, abitate solo dasciacalli e dromedari e le dune del Sahara dove, traserpenti e scorpioni, appaiono, come miraggi di verde,le oasi.Sempre ai piedi dell'Atlante, un po' più a nord diAgadir e a 150 km dall'Oceano, si estende la “capitaledel sud”, la leggendaria e misteriosa Marrakech,una città che incarna più di ogni altra gli stereotipidella cultura e delle tradizioni del <strong>Marocco</strong>. La suastoria comincia nel 1070, quando un capo militaredella dinastia almoravide fece della piana di Hauz illuogo dell'accampamento del suo esercito.Fu con la dinastia almohade, sul finiredel dodicesimo secolo, che la cittàsi arricchì di opere architettoniche edivenne meta di poeti e filosofi, frai quali Averroè. La città ha acquisitogrande importanza alla fine dell'800e anche durante il periodo di dominazionefrancese.Con l'indipendenza, Marrakech haassunto l'aspetto e le dimensioniche conserva fino ad oggi: la cittàvecchia, la medina, racchiusaentro le mura, e la cittànuova. Il centro vitale diMarrakech è la piazzaDiemaa el Fnaa, attornoalla quale si dipana lacittà vecchia.La piazza, che si trovaal centro della medina econfina col suq, la kasbahe la moschea dellaKutubiya, cambia completamenteaspetto durantela giornata. Almattino e al pomeriggioè la sede di ungrande mercato all'aperto,con bancarelleche vendono le mercipiù disparate e consuonatori, incantatoridi serpenti e artigiani.Dal tramonto si animadi piccoli ristorantiimprovvisati, musicistie cantastorie.La particolarità nasce dal fatto che tutte le attività dellapiazza sono vissute dagli abitanti marocchini e soltantomarginalmente dai turisti. La Kutubiya, riconoscibileper il suo minareto alto quasi settanta metri, risale allafine del 1100. Imperdibili sono le caratteristiche decorazionie i fregi di maiolica bianca, turchese e blu e gli arabeschiscolpiti. I suq, i mercati coperti che si snodano suun dedalo di vicoli e piazzette, sono un'altra meta chechi visita la città non può tralasciare. Come non si puòmancare di visitare le Tombe Sa'didi, un complesso funerariofatto costruire alla metà del '500 dal sultanoAhmad al-Mansur. Si tratta di oltre cento sepolture ricchedi decorazioni in stucco e piastrelle di maiolica chefurono ritrovate nel 1917 e in seguito restaurate.Di interesse, a Marrakech, sono anche la kasbah, ilPalazzo Reale e quello che resta del Palazzo al-Badi. Maforse il vero gioiello della città, quello di cui vanno orgogliosigli abitanti, sono i numerosissimi giardini cheda secoli la abbelliscono. Una vera e propria tradizionebotanica che ha visto moltiplicarsi in ogni angolo diMarrakech parchi e straordinari giardini fin dal più lontanopassato.Come ad esempio l'Agdal (che appunto significa “giardino”)che è stato creato nel XII secolo dall'almohadeAbd el-Moumen; ma anche il giardino dellaMenara, circondato da cipressi dove il sultano incontravale sue favorite. Per non parlare poi delfamoso palmeto, che si estende su 13mila ettari econta oltre centomila alberi, e dei giardini creatinegli anni Venti dal pittore francese Majorelle perospitare bouganvillee, alberi di cocco, palme , banani,piante rare ed esotiche: un piccolo grande tesoroche è divenuta una delle più interessanti attrazionidella “capitale del sud”.23

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