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Primo PianoGENNAIO 2006 • 7POLITICA REGIONALEApprovata la leggeche riformail trasporto pubblicoVoto unanime del Consiglio regionale per il riordino del settore nel quale sonoattualmente presenti 52 operatori locali - La Regione si dovrà dotare di un Pianoregionale dei trasporti e di Programmi triennali regionali per il trasporto pubblico,contestualmente a Province e Comuni - Viene istituita l'Agenzia regionale per iltrasporto pubblico - L'Azienda regionale sarda trasporti (Arst) diventerà una societàdi diritto privato a capitale pubblicodi Gherardo GherardiniCon voto unanime il Consiglioregionale ha approvato,alla fine di novembre,la legge che riforma il trasportopubblico locale, in attuazionedella normativa nazionale cherisale al 1999. Un settore nel qualesono attualmente presenti 52operatori locali, dove la Regionespende circa ottanta euro all’annoper ogni cittadino e solo il 6-7 per cento dei sardi utilizza ilmezzo di trasporto pubblico.A seguito della nuova disciplina,la Regione si dovrà dotare diun Piano regionale dei trasporti edi Programmi triennali regionaliper il trasporto pubblico, contestualmentea Province e Comuni,ai quali viene affidato il compitodi varare i Piani provinciali ed iPiani urbani del traffico.Nella legge viene poi istituital’Agenzia regionale per il trasportopubblico, con il compitodi gestire e coordinare l’attuazionedei Piani e in particolare leprocedure concorsuali per l’affidamentodella gestione, avvalendosiper la selezione del personaledelle risorse umani presentinell’amministrazione e successivamentedi personale esternodi elevata professionalità, assuntotramite concorso pubblico.La riforma prevede anchel’istituzione di un fondo regionaledei trasporti finalizzato acoprire le spese di investimentoe la privatizzazione dell’Aziendaregionale sarda trasporti(Arst), che diventerà quindi unasocietà di diritto privato a capitalepubblico.Il dibattito in aula, articolatosinel corso di due sedute, è statoaperto dal relatore Salvatore Mattana(Ds), che ha ricordato che “lalegge in discussione rappresentala sintesi di quattro progetti dilegge, presentati da Giunta, Udc,Ds e Psd’Az”. Dopo aver elogiatoil lavoro della Commissione, cheha dimostrato maturità politicalavorando in un costruttivo climadi collaborazione tra maggioranzae minoranza, ha auspicato l’approvazionedella nuova normativa,che “rivoluzionerà l’interocomparto” e permetterà di “realizzareun sistema di trasporto internopiù moderno, efficiente, rispettosodei diritti e della domanda diservizio che giunge dalla comunitàsarda”.Il primo ad intervenire nella discussionegenerale è stato LucianoUras (Rif. Com.), per il quale“l’elemento qualificante dellanuova legge sta nella pianificazionedei servizi, come riconoscimentodelle funzioni del sistemadelle autonomie locali”. Dopoaver espresso perplessità sullaprivatizzazione dell’Arst (“menomale che è rimasta nel controllopubblico”), Uras ha sottolineatol’esigenza della massima tuteladei lavoratori e del diritto dei cittadinialla mobilità.“Questa legge – ha detto MariaGrazia Caligaris (Sdi-Su) – consentiràalla Giunta di operare inun quadro di certezza, venendo acolmare una grave carenza legislativa.Sarà finalmente possibileoperare in un sistema di trasportisostenibile dal punto di vista economico,ambientale e sociale”.L’oratrice ha quindi auspicatol’attuazione dell’accordo di programmaper il trasferimento delleferrovie in concessione e l’ammodernamentodella rete ferroviariaisolana, garantendo nel contempoi diritti dei lavoratori e potenziandoi servizi per le fasce piùdeboli di utenza. “A questo proposito– ha concluso – attendocon fiducia la predisposizionedella Carta regionale dei servizidi mobilità, con particolare riferimentoai disabili e agli anziani”.Pur con qualche rilievo critico,Giuseppe Atzeri (Psd’Az) ha manifestatoapprezzamento perché“buona parte della proposta dilegge sardista è stata recepita neltesto finale”. “Notiamo con piacere– ha detto – che in questoprovvedimento c’è attenzioneper le zone interne, si evita lospopolamento e si danno rispostealle fasce deboli”. Di legge “buona(anche se migliorabile)” haparlato Gavino Manca (Margherita),che ha auspicato la massimaECONOMIA<strong>Sardegna</strong> al secondo postoper l'attuazionedel programma europeoDai dati di monitoraggio finanziario al 31 ottobre 2005 del Quadro Comunitario di Sostegno Obiettivo1, 2000-2006, recentemente diffusi dal Ministero dell’Economia e Finanze, emerge che nella Regione<strong>Sardegna</strong>, le domande di pagamento presentate a valere sul POR hanno comportato nel complesso,un buon livello di attuazione finanziaria. Il rapporto tra pagamenti complessivi e costo totale del Programmaper il periodo 2000-2006, è pari al 42,3%, e supera di gran lunga la media dei pagamenti effettuati sui rimanentiProgrammi Operativi Regionali dell’Obiettivo 1 (35%), collocando la <strong>Sardegna</strong> al 2° posto dietro alMolise. Il grado di realizzazione rispetto al target di spesa prefissato è pari al 97,2%, nettamente al di sopradella media del Quadro Comunitario di Sostegno - Obiettivo 1 (95%, alla medesima data).Il positivo andamento dell’attuazione del POR <strong>Sardegna</strong> 2000-2006. e’ emerso nella riunione del Tavoloregionale di partenariato svoltasi all’Assessorato della Programmazione. Hanno partecipato i rappresentantidelle Province, delle Associazioni di categoria, le Rappresentanze sindacali e quelle degli Enti locali.Relativamente ai singoli Fondi va evidenziato il livello della spesa sul FESR, che incide per il 61,4% sulcontributo comunitario totale al POR. La performance finanziaria su tale fondo risulta, infatti, ben al disopra della media dell’intero Programma Operativo Regionale, sia in termini di capacità di impegno chedi spesa, pari, quest’ultimo indicatore, al 44% del costo totale programmato. Rispetto al valore atteso, l’importoriflette un grado di “realizzazione” dell’obiettivo di spesa pari al 103,8%. Questo dato consente allaRegione di accedere ad una apposita premialità.Relativamente agli altri Fondi (FSE, FEOGA, SFOP) il livello medio della spesa si colloca al di sopra dellamedia registrata nelle altre Regionitempestività nella predisposizionedel regolamento attuativo euna grande attenzione ai serviziminimi e all’Agenzia regionaleper il trasporto pubblico locale,che dovrà avere la flessibilità necessaria.I pesantissimi ritardi accumulatinei confronti della altre regionisono stati ricordati da EugenioMurgioni (Fortza Paris), ilquale ha sostenuto che “il provvedimentoin esame, coinvolgendogli enti locali, permetteràdi raccogliere le indicazioni necessarieper la realizzazione diun intervento di ammodernamentodell’intero comparto,un’esigenza particolarmentesentita da tutti”. Secondo AlbertoSanna (Ds) “questa legge diriforma favorirà la creazione diun importante polo dei trasportinell’isola, sviluppando anche ilsistema portuale, integrando gliinterventi sardi con quelli previstinel piano nazionale. Sarannonecessari – ha concluso – investimentiingenti, ma esiste lapossibilità di ottenerne dalloStato e dall’Unione europea”.I ritardi accumulati nel delicatosettore dei trasporti sono statiricordati anche da Franco IgnazioCuccu (Udc), il quale ha comunqueammesso che il provvedimentoin esame consentirà diavviare un’attenta programmazionedegli interventi e garantireil diritto dei cittadini ad una mobilitàcerta ed efficiente. Per AntonelloLicheri (Rif. Com.) occorreràun attento monitoraggio delsistema e un approfondito esamedelle necessità oggettive dei cittadini,per evitare che la privatizzazionedell’Arst si traduca in unfallimento. “Si devono garantire imigliori servizi a tutti i cittadini -ha detto – e il servizio pubblico èin grado di farlo”.Mario Diana (An) si è detto“non pienamente convinto dellabontà del provvedimento” e neha sottolineato quelle che, a suoparere, si paleseranno come carenzenella fase dell’attuazione(“non sono previste agenzie provinciali,sono poco chiare le normesui servizi in concessione,manca un quadro di coordinamento”).“Comunque – ha concluso– il testo nel suo insieme èrilevante e può essere migliorato”.“Con questa legge – ha dettoChicco Porcu (Progetto <strong>Sardegna</strong>)– si comincia ad entrare nel vivodella stagione delle riforme, chetoccheranno la vita dei cittadini eincideranno profondamente anchenei settori economici”. Dopoaver descritto gli aspetti salientidella nuova normativa, Porcu haaffrontato il tema dell’Arst, affermandoche “forse non abbiamocompiuto il passo decisivo, perchéla cogestione pubblico-privatoavrebbe meritato una privatizzazionereale, più ampia”. “Comunque– ha sottolineato – moltiaspetti del provvedimento sonoancora migliorabili”.Il presidente della Commissionetrasporti, Giuseppe Pirisi (Ds),ha detto che “la nuova legge favoriràil riequilibrio territoriale equello socio-economico, frenandolo spopolamento delle zoneintere, riducendo i consumi energetici,limitando le cause dell’inquinamentoambientale”. Illustrandogli spetti più significatividel testo all’esame dell’aula,Pirisi ha ricordato “la garanziadei servizi minimi, la previsionedi un’adeguata programmazione,il “concerto” che dovrà caratterizzarele decisioni più importanti,il riconoscimento di particolarifunzioni a Province e Comuni”.Ha concluso ringraziandola Commissione per “l’eccellentelavoro svolto”.Il dibattito è stato chiuso dall’assessoreregionale dei trasporti,Sandro Broccia, che ha indicatoin 550 milioni di euro la sommanecessaria per la ristrutturazionedella rete infrastrutturalesarda. L’esponente della Giuntaha focalizzato i progetti sui qualista lavorando l’esecutivo perdare risposte adeguate alla mobilitànell’isola, dove “solo 8 personesu 100 utilizzano il trasportopubblico, contro una mediaitaliana di 16”. Si punta in particolare,ha detto Broccia, sullarete ferroviaria: a cominciare dalrifacimento di alcune stazionicome quelle di Villamassargia,Abbasanta, Siliqua, Assemini edi Via del Fangario a Cagliari,mentre sono in fase di progettazionequelle di Carbonia e diSassari. Entro i prossimi quattroanni, ha annunciato poi l’assessore,entreranno in servizio 22nuovi treni (tre dei quali sin dalgennaio 2006), “che andranno amodificare profondamente il parcorotabile”. Novità anche per lalinea ferroviaria che collega Decimomannu,Assemini, Elmas eCagliari, con “l’aumento del 50per cento dei servizi e il passaggioa 28 corse giornaliere”.“Nel piano di rilancio dell’Arst– ha ancora detto Broccia – è previstoil rinnovo totale del parcoautovetture, per renderlo ecocompatibile.Gli attuali 430 autobus sono imeno moderni e i più inquinantid’Italia”. L’assessore ha infineanticipato che la Giunta avrebbequanto prima adottato una deliberazioneper l’acquisto di nuoviautobus con dotazioni per i disabili.Concludendo, Broccia haosservato che “essere arrivati allariforma del trasporto pubblico rappresentaun risultato rilevante e altamentemeritorio, non solo peravere finalmente recepito i provvedimentidello Stato e dell’Unioneeuropea, ma anche per averliadattati alla difficile realtà sarda”.

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