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VOLLEYSportDue compagini sarde nellaelite della pallavolomaschile e femminileNel 2005 due squadre sarde nella massima serie di volley: non era maisuccesso prima - Ma se raggiungere questo traguardo è stato un'impresadegna di figurare tra le pagine più belle della storia dello sport isolano, nonmeno arduo sarà difenderlo, superando tutti gli ostacoli disseminati lungo ilcammino della salvezzaDue squadre sarde nellamassima serie di volley:non era mai successo primadi questa stagione, che vede ilCagliari, sponsorizzato dalla Tiscali,debuttare nel firmamentodella pallavolo italiana mentrel’Airone Tortolì affronta il suosecondo campionato di Al femminile.Ma se raggiungere questotraguardo è stato un’impresa degnadi figurare tra le pagine piùbelle della storia dello sport isolano,non meno arduo sarà difenderlo,superando tutti gli ostacoli disseminatilungo il cammino dellasalvezza. Le prime tappe di questocammino hanno già dimostratoche ci sarà da lottare e da soffriresino alla fine, com’era del restoprevedibile. I rossoblu del Tiscalihanno chiuso il girone di andataall’ultimo posto in classifica(nonostante un avvio incoraggiante)per due passi falsi chesono stati fatali: la sconfitta negliscontri diretti con i toscani deiLupi Santa Croce, anche loro neopromossi,e con i veneti del GiottoPadova. La situazione però nonè assolutamente compromessa:sono solo due i punti che separanola squadra di Massimo Dagionidalla salvezza e davanti c’è ancoramezza stagione, con tutto ilgirone di ritorno da giocare.In grande difficoltà anche le ragazzedell’Airone che si sonocongedate dal 2005 con un ultimoposto in classifica ma anche conla consapevolezza di potersi salvareperchè Arzano e Santeramo(retrocedono le ultime due) hannopiù problemi delle ogliastrine. Lasquadra del presidente Nieddu intantoha fatto una scelta singolare:da metà dicembre si è trasferita algran completo nella penisola (aPiacenza prima e poi a Ravenna) efarà rientro in <strong>Sardegna</strong> solo pergiocare le partite in casa. Questoinedito trasloco - secondo quantohanno comunicato i dirigenti -darà la possibilità di giocare amichevolicon avversarie dello stessolivello, di assicurare alle giocatriciuna copertura sanitaria piùadeguata a limitare i danni dieventuali infortuni (l’organico èridotto all’osso) e di giocarsi cosìnel modo migliore le carte disponibilial tavolo della salvezza.L’inatteso trasferimento ha peròfatto scattare una ridda di voci suuna possibile vendita dei dirittidi Liliana Fornasiersportivi proprio ad una societàdella penisola; operazione chestrapperebbe alla <strong>Sardegna</strong> la serieAl femminile. I dirigenti peròsmentiscono categoricamentequeste anticipazioni.Sino alla fine dovranno lottareanche le formazioni che, alle spalledi queste due squadre-guida delvolley isolano, puntano a lorovolta al salto di categoria. L’Olbiain particolare nel campionatodi B i maschile, il Garibaldi LaMaddalena in quello di B2 e, incampo femminile, l’Alfieri Sigmache vuole riportare la <strong>Sardegna</strong> inBl, dove è assente da troppi anni.Delle tre a puntare più in alto èl’Olbia che, con il marchio Meridiana,ha l’ambizione di far atterrarela serie A2 maschile in Gallura.La società presieduta da FrancescoMarcetti ci ha provato anchelo scorso anno e quest’estatesi è ulteriormente rinforzata, anchese sta facendo i conti con unaserie di infortuni che le hannocomplicato la vita. Arrivare primia fine stagione però non basterà: inBl non ci sono promozioni dirette,le prime tre classificate dovrannocontendersi il passaporto per la seriesuperiore nei playoff che, inbuona sostanza, sono un altro campionato.Le avversarie più agguerritedella squadra gallurese sonoCittà di Castello, Bastia Umbra eOstia. L’Olbia comunque si considerapronta per il grande salto: dalGENNAIO 2006 • 31punto di vista organizzativo, dell’impiantistica(con l’apertura delGeo Village) ed anche del pubblico.Il movimento pallavolistico inGallura sta crescendo, la squadragià ora è seguitissima e una A2 richiamerebbegli appassionati ditutta la zona.Alla promozione punta anche ilGaribaldi che in B i c’era sino acinque stagioni fa. Affidata adAndrea Schettino (ex giocatore)la squadra maddalenina ha nel fattorecampo un~arma in più. Per ledirette concorrenti (Trasimeno,già battuto nel girone di andata,Sora e Zagarolo su tutti) non saràfacile raccogliere punti nell’isolae su questo il Garibaldi fa affidamentoper chiudere la stagione invetta alla classifica. Intanto si ècongedato dal 2005 con il primatosolitario. In questo campionatola formula è meno severa: chi arrivaprimo, infatti, passa direttamentein B i ed evita l’insidia deiplayoff, ai quali accedono lesquadre classificate dal secondoal quarto posto. Inutile dire che idirigenti maddalenini puntano adevitare gli spareggi promozione:durano troppo, sono molto costosiper le lunghe trasferte e soprattuttotroppo rischiosi.In campo femminile alle spalledell’Airone Tortolì non c’è nessunasquadra sarda in Bl, anche sel’Alfieri Sigma sembra pronta perritornarci. Sfiorati i playoff loscorso anno la società cagliaritana,che dalla passata stagione hafatto tutt’uno con la Sigma perrafforzare organico e risorse, haintenzione di dare la sua improntaal campionato. La squadra èquella della passata stagione conun anno di esperienza in più, e conl’importante rientro della capitanaKatia Spano. Le ragazze delconfermatissimo Walter Langiudovranno contendere la promozionea formazioni esperte comeLadispoli, Narni e Monterotondoma sono partite con il piede giustoe gli ingredienti sembrano essercitutti per una stagione fortunata.Il velocista nigeriano DejiAliu, tesserato per l’AmsicoraCagliari, miglior sprinter dell’annonei 100 e 200 metri, con itempi rispettivamente di 10.46 e20 e 97. Massimo Spiga, altroamsicorino, interprete principalee assoluto protagonista negli 800e 1500 metri.Migliori prestazioni stabilitefermando i cronometri rispettivamente1’53 e 07 e 3’52 e 52.E sempre per il club cagliaritano,ultracentenario, con sede nellostorico impianto dove il Cagliarivinse lo scudetto, eccospuntare la gazzella keniana diJoseph Lomala. E’ lui il re delfondo nell’isola con i primi postinella graduatorie del 2005 nei3000, 5000 e 3000 metri siepi.Abbiamo scelto tre grandinomi di una annata da ricordareper l’Amsicora, che primeggia leclassifiche anche in altre specialità.Da Giorgio Rossu nei 400 adostacoli ad Emanuele Petino nelsalto in alto con la misura di 2metri e 05. Per non parlare dellestaffette 4 per 100 ( Ruggiu, Rassu,Amici e Campus) e 4 per 400( Nieddu, Tarquini, Murgia eRossu) che si sono piazzate davantirispettivamente alla Jolaodi Iglesias e al Cus Sassari. Unrisultato significativo per il sodaliziodel patron Ruggeri, dovuto,è vero, ad atleti che provengonodall’estero, ma anche tanti braviatleti nostrani ed a tecnici preparatiche lavorano sodo per raggiungeretraguardi prestigiosi.Tanto di cappello dunque all’Amsicora,anche per quanto haATLETICA LEGGERAI migliori atleti del 2005di Andrea Porcusaputo conquistare in termini dirisultati, in campo nazionale.Scorrendo le classifiche 2005 meritanospazio altri atleti e società.Ad iniziare dal mitico PhilemonKipkering, una vita per lacorsa, degno artefice a livellomondiale del fondo. L’atleta keniano,tesserato per l’AtleticaGonnesa, è in testa nei 10 milametri. Alle sue spalle il consocioGiuseppe Garella.Kipkering lo troviamo al comandodella graduatoria anchenella maratonina di poco più di21 chilometri.Primi posti assoluti anche perAlessio Cubeddu, Libertas campidano,nel salto triplo, 14.97;Alessio Massa, Jolao Iglesias,nel getto del peso, misura 13.88,Alberto Concu, Cus Sassari, nellamarcia dieci chilometri e GigiBecca, sempre del sodalizio sassarese,nel decathlon.Nella gara più faticosa ,42 chilometri,la maratona, guida laclassifica Riccardo Devenutodella Delogu Nuoro, davanti adAntonio Pillittu dell’AtleticaSerramanna.Grandi soddisfazioni sono arrivatedalle donne e in particolarmodo dalle atlete del Cus Cagliari.Risultati importanti in camporegionale, ma soprattutto in quellonazionale.Le regine incontrastate del nostromovimento, sono, senza ombradi dubbio, Aurora Salvagno,Cus Sassari, unica atleta sardapresente agli ultimi mondiali nellastaffetta 4 per 100 , vincitricedi un titolo italiano di categoria,nonché seconda agli assoluti e finalistaagli europei juniores.Poi si prosegue con la nuorese,peperina e grintosa, Sara Palmas,del club universitario cagliaritano,prima nella lista nelle specialità800 e 1500 metri, dove ha fattoregistrare i tempi rispettivamentedi 2.08 e 43 e 4.15 e 33.Sara Palmas ha vinto un titoloitaliano indoor e la medagliad’argento nella gara all’aperto.Ancora tra le protagoniste del2005 non poteva mancare ClaudiaPinna, sempre marchio CusCagliari.Ha più volte migliorato variprimati regionali e la troviamo alprimo posto della graduatorie nei3000, 5000 e 10.000 metri. Si èclassifica terza agli “ italiani”.Tra le elette dell’anno appenatrascorso, anche Donatella Faedda,che ha centrato la finale neicampionati assoluti nei 400 metrie ben si è comportata anche nei400 ad ostacoli.Faedda è la prima delle sardenella graduatoria dei 400 metri,alle spalle di atlete di assolutovalore internazionale quali DebbieAnn Parris e Aida Diop.La cussina registra un tempo di55 secondi e 23 centesimi.E come non segnalare la bella ebrava Francesca Brogi, altra stardel Cus Cagliari, che primeggiale classifiche nel salto in lungo,con la misura di 6 metri e 01 e nelsalto triplo con il miglior balzodell’anno a 13, 25.Tra le degne comprimarie diqueste specialità, CarlottaMulas,sempre Cus ed EmiliaCarboni del Cus Sassari.Se le atlete del sodalizio universitariohanno ottenuto e continuanoad ottenere risultati cosisignificativi in quasi tutte le specialità,il merito è indubbiamentedi un grande tecnico che sichiama Pompilio Bargone.Da decenni al Cus Cagliari,Bargone ha trascinato le sue atletealla conquista di uno storicosecondo posto ai campionati italianiassoluti di società. Mai nessunsodalizio sardo aveva centratoun traguardo del genere.“ Devo dire che il 2005 è statoun buon anno per il settore femminile-rimarca Bargone – Oltreche per il nostro club anche perqualche altra società.Tra le atlete, a parte quelle giàcitate, segnalerei Zahra Bani chenel lancio del giavellotto ha vintoil titolo italiano ed ha partecipatoai mondiali, portando i nostricolori alla rassegna iridata”.Ma l’elenco delle atlete universitariein testa alle graduatorie, èpiuttosto lungo.Da Erica Barani nei 100 metriad ostacoli a Elena Meuti nel saltoin alto.Ancora Alessandra Corvagliaprima nel lancio del martello eGiuseppina Bottero leader dellacinque chilometri.Ma anche le staffette 4 per 100e 4 per 400 parlano Cus Cagliari.Per rompere l’impero, in qualchealtra specialità, ci sono leamsicorine.Tra le quali Manuela Mancanumero uno nella maratonina, 21chilometri, mentre nella maratonala regina è Maria Grazia Pirasdella società Runners di Cagliari.Insomma tra Amsicora in campomaschile e Cus Cagliari, in quellofemminile, c’è poco spazio pergli altri sodalizi. Anche se tuttoil movimento isolano non puòche essere soddisfatto di come laregina tra le discipline si imponeall’attenzione dell’opinione pubblicasportiva.E il 2006 si spera dia ulteriorisegnali di positività per questaatletica da record.

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