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28 • GENNAIO 2006EmigrazioneTORINOLa lotta dei sardi in Piemonteper ottenere i beneficidella continuità territorialeALESSANDRIAUn'Isola per la ricerca:le pianteper la medicinaLa consapevolezza di lottareper una giusta causa, qual è quelladella continuità territoriale, cidà forza, speranza, coraggio eperseveranza – ha scritto il presidentedel circolo “Sant’Efisio” diTorino in una lettera inviata all’assessoredei Trasporti dellaRegione <strong>Sardegna</strong>, Sandro Brocciae al presidente della RegionePiemonte, Mercedes Bresso - nelpercorrere la strada, che non abbandoneremomai, di una rivendicazioneper noi Sardi irrinunciabile.Vogliamo nuovamente richiamarel’attenzione sull’importanteproblema della continuità territorialeper la <strong>Sardegna</strong>, stimolatistavolta, noi Sardi residentiin Piemonte, dalla prossima edizionedelle Olimpiadi invernali,che si terranno a Torino, peravanzare una proposta al riguardo.Le Olimpiadi invernali porterannoin questa città migliaia dituristi da ogni parte del mondo,con notevoli benefici economici.Come mai, di fronte a questo avvenimentodi risonanza mondiale,non si provvede a praticaresconti sulle tariffe aeree, da e perla <strong>Sardegna</strong>, applicando intanto,almeno in quel periodo, la continuitàterritoriale per l’aeroportodi Caselle?Dubitiamo che qualcuno ci abbiapensato. Dopo infinite proteste,dopo numerosi cortei organizzatinell’aeroporto torinese diCaselle; dopo innumerevoli incontri,proposte, progetti, riunioni,dibattiti, polemiche, denuncee ricorsi vari anche tra le stesseCompagnie aeree, la <strong>Sardegna</strong> èancora, eternamente “lontana”.I voli continuano a essere “pochi”,e troppo “cari”.Il Circolo Sardo “Sant’Efisio”di Torino – ricorda Loddo - daanni si batte in prima linea per ilriconoscimento della continuitàterritoriale (valida attualmentesolo per Roma e Milano) ancheper l’aeroporto di Caselle, perchéappunto è un nostro inviolabilediritto, e non capiamo come mainon si riesca a sciogliere questonodo, diventato sempre più inestricabile,quando si pensi che inPiemonte vivono oltre 53 milafamiglie di origine isolana. Questadiscriminazione vergognosa einammissibile, tra cittadini dipari diritto, non è solamente unostravolgimento della legge, maanche, in fondo, un assurdo giuridicoe costituzionale. Eppurenessuno se ne cura, soprattutto lanostra classe politica, sia isolanache nazionale, impotente, coi fatti,a sbloccare la situazione, anchese tutti riconoscono il disagioin cui si trova la <strong>Sardegna</strong> per lasua “insularità”.Siamo convinti – ha scrittoLoddo - che se la <strong>Sardegna</strong> nonriesce a farsi valere nell’ottenimentodi questo diritto irrefutabile,e su cui tutti concordano, dubitiamoseriamente della suavantata autonomia e della suaostentata e decantata rinascita.Qui non è in gioco soltanto il prestigiodella sua classe politica,ma anche la reputazione, la dignitàdi un intero popolo, da sempretrascurato, che lotta per la difesae la conquista dei suoi dirittiall’insegna della giustizia.Manca, alla nostra classe dirigente,quello scatto d’orgoglio,che fa battere i pugni al tavolodel Governo, quando è in gioco ilriconoscimento dei nostri diritti.Manca, alla classe politica sarda,l’indispensabile unione di intenti,continuamente minacciata daposizioni faziose, come s’è vistoultimamente nella riunione delConsiglio Regionale del 3 Agostoscorso, dove, in tema di continuità,“sono riaffiorate divisionie accuse reciproche”.Ultimamente siamo venuti aconoscenza, attraverso il MessaggeroSardo, che i fondi dellacontinuità territoriale, inclusinella Finanziaria, sono stati dirottati“per finanziare investimentinegli aeroporti di RomaFiumicino e di Torino, nell’ambitodella sicurezza, in vista delleOlimpiadi invernali del prossimomarzo 2006". Alla nostra delusionesi aggiunge quest’altrabeffa, che ci lascia sbalorditi.Leggiamo ancora sul MessaggeroSardo dello scorso Luglioproseguela lettera del presidentedel circolo Sant’Efisio - che l’assessoreRegionale dei trasporti ,Sandro Broccia, avrebbe annunciatoche “sarà convocata unanuova conferenza dei servizi percostruire, insieme ai soggetti interessati,lo schema di un nuovodecreto sulla continuità”.Ebbene, in quel decreto - cosìci si lascia intendere - “sarannofinalmente contenute le nuovetratte che allargheranno l’orizzontedella continuità territoriale”,includendo quindi, oltreRoma e Milano, anche Bologna,Torino, Pisa, Verona, Napoli ePalermo.BELGIOConsiderando poi che la GiuntaSoru ha messo a punto un progettosulla continuità territorialecon riferimento anche all’aeroportodi Caselle, dovremmo averegiustificato motivo di ben sperare.Poste queste premesse –conclude Loddo - sarà la voltabuona? O sarà un’altra presa ingiro? Staremo, comunque, a vedere.La verità, prima o poi, verràa galla.Sullo stesso tema con toni polemicie accuse ha preso posizioneanche Ercole Cucca, un sardoche abita e lavora in Piemonte, aVolpiano, in provincia di Torino,dove è stato eletto consiglierecomunale nelle file di AN. Cucca,che è nato a Escalaplano – hascritto una lettera aperta ai Consigliregionali di <strong>Sardegna</strong> e Piemontee a tutti i consigli comunalie provinciali dell’Isola, allaquale si sente legato da un “fortesenso di appartenenza, quel legamecon la ‘terra madre’ che in noisardi non potrà mai venire meno”– per prendere posizione sul temadella “via crucis” della continuitàterritoriale.Cucca da una lettura in chiavedi schieramento politico sul problemadell’attuazione della continuitàterritoriale scaricandosulla Giunta della Regione <strong>Sardegna</strong>presieduta da Renato Soru,le responsabilità di non aver utilizzatole risorse messe a disposizionedal Governo “per risolvereil problema”. “Con le risorse previstein finanziaria – sostieneCucca - sarebbe stato possibilegarantire a tutti i Sardi di volarea tariffe di gran lunga inferioririspetto a quelle attualmente invigore e contemporaneamente sisarebbe potuto rendere più ‘appetibile’la <strong>Sardegna</strong> per centinaiadì migliaia di turisti, che nonostanteil desiderio di recarsi nell’Isola,vengono scoraggiati dall’altissimocosto del trasporto”.La festa del circolo di HornuOltre 700 persone,in maggioranza sardi, hanno partecipato il 19 novembre alla festa annuale del circolo deiSardi nel Borinage a Horn. La serata è stata allietata dall’esibizione di famosi cantanti giunta dalla<strong>Sardegna</strong>. Con Maria Luisa Congiu e Franceschinu Demuru si sono esibiti Pasqualino Puligheddu(chitarra), Peppinu Bande (fisarmonica), Giuseppe Orrù (launeddas), e la corista Emanuela Bande.Applaudito anche il gruppo di ballo Speranza D’Italia, che ha eseguito balli tradizionali di tutte le regioniItaliane. Nella foto il presidente del circolo Carlo Murgia con gli artisti sardi e la sala gremita di pubblico.La comunità sarda in provinciadi Alessandria è molto numerosae rappresentata da personeinserite nella società con ruoliattivi e spesso importanti. IlCircolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”di Alessandria è un puntodi riferimento anche per moltialessandrini che amano e rispettanola <strong>Sardegna</strong> e la <strong>Sardegna</strong>risponde portando non soloaccoglienza ma anche conoscenza.Il convegno, “Un’isola per laricerca: le piante per la medicina”,che si è svolto presso PalazzoGuasco il 29 ottobre 2005, èuno dei momenti che il circoloha organizzato per portare adAlessandria un frammento di ciòche la <strong>Sardegna</strong> può mettere adisposizione nel campo della ricerca.Il pubblico, che ha partecipatonumeroso ed è stato salutatodal sindaco, Mara Scagni, daRita Rossa della Provincia diAlessandria, da Raimondo Ibbaconsigliere della Regione <strong>Sardegna</strong>,ha dimostrato interesse perle tematiche affrontate da relatoridi elevatissimo livello come ilprof. Giovanni Appendino, ilprof. Mauro Ballero, il prof.Mauro Serafini, la dott.ssa FloraAndreucci, la dott.ssa Lucia Maxiaed il prof. Paolo Modenesi.Ha condotto i lavori il prof. RobertoBarbato.Non tutti i relatori sono sardi,anzi, ma tutti hanno trattato deiloro studi su un laboratorio acielo aperto come il tema richiedeva.Le tematiche del convegnosono state introdotte da unfilmato “Frores” di Franco Fais.Al convegno ha partecipato ToninoMulas, presidente dellaFASI.La ricchezza della <strong>Sardegna</strong> èdata dal suo essere isola cosìstaccata dalla penisola che hapermesso di formare endemismiparticolari utili per studi a carattereinternazionale.È una caratteristica di tutte leisole lontane.È il secondo anno consecutivoche il circolo organizza un convegnoa carattere scientifico etutto ciò si è potuto realizzarecon l’aiuto delle istituzioni piemontesi,Comune e Provincia diAlessandria, la Regione Piemontee con il contributo anchedella Fondazione Banco di <strong>Sardegna</strong>,Ottica Technè, il ConsorzioSmaltimento Rifiuti di Alessandria,la Cantina Sociale diJerzu, la circoscrizione Europistadi Alessandria.L’Università del PiemonteOrientale “Avogadro” e la Fasihanno dato il loro patrocinio.I supporter, equamente distribuitifra le due regioni, hannocreduto nella serietà del progettoe nella sua realizzabilità.Questo appuntamento si sperapossa proseguire negli anni perportare ad Alessandria e ai suoiabitanti importanza della conoscenza.Il circolo ha promosso questainiziativa per opera del suo presidenteAntonio Sanna e delgruppo culturale condotto dallaprof.ssa Franca Cannas e rappresentatoda Licia, Tonina e FrancescoPinna, Sebastiano Tettei,Simone De Muru e tanti altrisoci, ciascuno dei quali ha datoun notevole ed essenziale contributoper la riuscita del convegno.

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