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MuseiGENNAIO 2006 • 19VISITA AI MUSEI DELLA SARDEGNALe Chiese e tesoridel Medio CampidanoLa nuova Provinia è ricca di bellissime chiese e di importanti raccoltedi opere d'arte - Il ruolo del consorzio “Sa Corona Arrubia”per la valorizzazione del patrimonio culturale della zonadi Gianfranco LeccisArea archeologica di Genna 'e maritorio, Casa Steri di Siddi, la mostra“Turcus e Morus” di Gonnostramatza.Altri Musei sono inpreparazione.Per informazioni Centro turismoCulturale 070/939999 oppure070/9341009 fax 070/9341135e.mail museoterritoriale@tiscali.itInternet www.sacoronarrubia.it.A Sanluri, uno dei centri principalidella zona, è diffusa, come indiverse altre località, la passioneper la storia medievale e si è costituitauna Compagnia d’armi medievali.Vi sono di discreto interessevari edifici e diverse chiese:la parrocchiale Nostra Signoradelle Grazie, barocco piemontese,col campanile in parte del sec.XVI, all’interno varie opere d’artesacra: dipinti (un “retablo” discuola sarda del sec. XVI forse diAntioco Mainas), arredi e variesculture lignee (tra l’altro due statuedi San Giuseppe con bambinoe di San Giovanni Battista, di legnointagliato, estofado de oro,policromato e dorato, opera diFrancesco Marsiello, scultore napoletanoresidente a Cagliari, del1633). Altre chiese sono l’Oratoriodi Sant’Anna, probabilmentedel sec. XVI, San Lorenzo, delsec. XIV ma forse più antica (unadelle due campane è datata 1320),con un pulpito secentesco ed unastatua di Nostra Signora d’Itria;San Pietro datata con un iscrizionedel 1377; San Martino vescovo,romanica. Nel convento deiCappuccini attiguo alla Chiesa diSan Francesco si trova il Museosulle vicende dell’Ordine in <strong>Sardegna</strong>,con sezioni storia ed arte,archeologica ed etnografica)visite su prenotazione tel. 070/9307107, ingresso a pagamento.Importante il Castello, detto diEleonora d’Arborea, del sec. XIV,l’unico abitabile dell’Isola. Fu teatrodi vari avvenimenti storicinel periodo giudicale e durante laconquista aragonese. All’internosi trova un Museo Storico, checontiene cimeli del periodo risorgimentale(dal 1800 al 1918), delleguerre coloniali di Libia edEtiopia e della guerra 1940-45;una raccolta di ceroplastiche dicirca 400 pezzi eseguite tra il1500 ed il 1900, epistolarioD’Annunzio - Villasanta; parcodelle artiglierie. Vicino sorgevauna fortezza di cui resta moltopoco, sa Potta de su Casteddu.tel. 070/9307105 - E’ di proprietàprivata dei conti Villasanta:i fondi ricavati dal pagamento dell’ingressosono destinati alla FondazioneGen. Nino Villasanta perla gestione e manutenzione delcomplesso; visitabile su appuntamento;a richiesta visite speciali eguide anche in lingue straniereNelle vicinanze di Sardara sorgeil castello del Monreale che hadato il nome alla zona. Il centrostorico è molto bello e ben risistematocon alcuni palazzetti di eccellentearchitettura, la Chiesaparrocchiale della Beata VergineAssunta (dove vi sono un organodel sec. XVIII e alcune pregevolisculture estofado de oro: le statuedi San Bartolomeo, tra le più belledella <strong>Sardegna</strong>, di bottega romanadella prima metà del sec.XVII, i busti di San Pietro e diSan Paolo, di bottega napoletanadi metà del sec. XVII; la Chiesa diSan Gregorio dei primi decennidel sec. XIV: che presenta nell’insiemeforme romaniche ma mostranel prospetto e negli archettitrilobati una sensibilità ormai gotica:all’interno una statua di SanGregorio Papa, di bottega napo-Nella nuova Provincia delMedio Campidano vi sonodiversi Musei di un certointeresse e molte belle chiesedove spesso si trovano splendideopere d’arte, di livello e qualitànon inferiori ai Musei. Questaprovincia provenendo da Cagliariinizia a Serramanna, grosso centroagricolo, di origine punica,dove si trova la Chiesa parrocchialedi San Lorenzo, gotico-catalanadel sec. XVI, che ha un altocampanile ottagonale e all’internovari particolari interessanti tra cuila cappella di Santa Maria con unarco trionfale scolpito ed un retabloscultoreo. Nel Museo parrocchialesi trovano varie opere d’artesacra, tra cui due statue estofadode oro di San Carlo Borromeoe di Sant’Angelo (l’angelo custode)di bottega napoletana del‘600.Museo delle tradizioni e dellememorie religiose, Chiesa Sant’Angelo,piazza Venezia 1, tel.070/9130248 aperto Martedì eGiovedì 16-19 Sabato 10,30-12,30 17-20 chiedere confermatel. 334/3131893 ingresso gratuito;Internet web.tiscali.it/museo_serramannaNella regione centrale dellaMarmilla e zona adiacente, è digrande importanza il fatto che, daalcuni anni, è sorto il ConsorzioTuristico “Sa Corona Arrubia”(la Corona rossa, il nome derivada un punto specifico della giaradi Serri), creato tra alcuni comuniper la valorizzazione della zona,che ha avviato diverse importantiiniziative, e ora ampiamente sviluppatosi.L’iniziativa deriva dall’ideadi creare qualcosa per farconoscere una zona interna, cherimane al di fuori degli itinerarituristici, e favorire delle possibilitàdi lavoro. È una zona ricchissimadi testimonianze dell’antichità,in particolare del periodo nuragico,e di monumenti, soprattuttochiese e opere d’arte sacra. Lasede è a Villanovaforru ma le iniziativeriguardano molti dei centriabitati che formano quasi una cittàdi 36.000 abitanti. Sono stati individuativari circuiti: le sepolturemegalitiche, i nuraghi e le fortezzenuragiche, le chiese, i retabli,le statue estofado de oro, i piccolipaesi e i paesi scomparsi, iMusei, i luoghi del verde e naturalistici,elencati in una Guida delterritorio con la descrizione deivari paesi, in vendita nella zona. IlConsorzio ha ideato un bigliettounico valido per un anno per la visitadi 7 musei che consente lapossibilità di visitare l’intera zonain differenti occasioni. I Museiche partecipano sono: il Castellodi Sanluri, gli archeologici di Sardara,Villanovaforru, Villanovafranca,il Naturalistico del Terriletanadella fine del sec. XVI. Importanteè il pozzo detto fontanade is dolus (fontana dei dolori),noto ora come pozzo sacro di Sant’Anastasia,nei cui pressi in undeposito votivo furono trovate ceramichedi varie epoche ora conservatenel Museo di Cagliari, e lavicina chiesa bizantina; ben realizzatoil Museo archeologico VillaAbbas che contiene reperti rinvenutinella zona dal periodo romanoa quello medievale. NelMuseo esiste un percorso tattile,per non vedenti.Gestito da Coop. Villa Abbastel/fax. 070/9386183 orario 9-13/16-17 (estivo 17-20), chiuso lunedì;ingresso a pagamento visiteguidate su prenotazione e pergruppi nel centro storico e nel territorioInternet www.coopvillabbas.sardegna.itNelle vicinanze del paese cisono le terme di Santa Maria, leTermae Neapolitanae utilizzatedai romani, con i resti ancora visibili,e le rovine del castello diMonreale, una piazzaforte delgiudicato di Arborea. Sono in corsolavori di restauro del castello,della cinta muraria, che aveva benotto torri, e dell’antico borgo; sirenderà più agevole l’accesso, conuna scalinata, e con automezzi navetta.Villanovaforru è un piccolocentro che ha solo 700 abitantima grazie ad un’eccellente capacitàamministrativa ed allavalorizzazione delle risorse storiche,ha saputo creare uno sviluppoturistico culturale, tra l’altrosono sorti alberghi e bed & breckfastche hanno portato alcuniposti di lavoro ed un miglioramentoeconomico. Prima di arrivareal paese si trova il parco archeologicodi Genna Maria (ilnome autentico era Genna ‘emari, porta del mare, ma vennemodificato da geografi piemontesi,com’è avvenuto in molti altricasi), un complesso nuragicocomposto da un nuraghe in concidi marna e arenaria, costruito apartire dal sec. XIII a.C., circondatoda un antemurale con cinquetorri e da un villaggio dove visono ampie tracce di piccole fonderiee laboratori. E’ situato inuna posizione strategica in quantopuò controllare il territorio dalgolfo di Cagliari a quello di Oristanononché le vie di accesso peril massiccio del Gennargentu. Ilvillaggio fu abbandonato improvvisamentenel VIII sec. a.C.e poi in parte riutilizzato comesantuario in epoca punica e romana.Recentemente sono statirinvenuti frammenti paleobotanici,risalenti alla prima età del ferrofra IX e VIII sec. a.C., di pane,cereali, legumi e vite coltivata. Inpaese, nella Chiesa parrocchialedi San Francesco d’Assisi, sec.XVI, vi sono diverse statue ligneeestofado de oro, di bottegasarda e di scuola napoletana. E’stato realizzato, nell’antico MonteGranatico, un Museo civicoarcheologico con reperti rinvenutinella zona dal Neolitico all’etàromana con annesso laboratoriorestauro.La zona archeologica e il Museosono gestiti dalla Coop. “Turismoin Marmilla” tel. 070/9300232 Museo 070/9300050orario 9,30-13/15,30-18 (19 da 1/4 a 30/9), chiuso lunedì, ingressoa pagamentoNella vicina Lunamatrona dasegnalare nella Chiesa parrocchialedi San Giovanni Battista,sec. XVI, il retablo di Santa Mariaattribuito ad Antioco Mainas, sec.XVI, ed un pulpito di pannelli ligneipolicromi del 1691. Nelle vicinanzesi trovano alcuni piccolipaesi con belle chiese che conservanonotevoli opere d’arte sacra ealtri particolari come le caratteristichecase, spesso con magnificiportali. A Ussuramanna si trovaun Museo delle erbe spontanee edella cultura contadina.A Siddi c’è la Chiesa parrocchialedella Visitazione della BeataVergine, sec. XVIII, con interessantiarredi lignei, e in periferiala Chiesa di San Michele Arcangelo,sec. XIII, romanica coninflussi arabi: sull’architravedella navata minore sono scolpitele figure di Adamo ed Eva edella caduta di Lucifero ad operadi San Michele, curiosamente rovesciata.In paese si trovano ilMuseo civico Ornitologico, neilocali che un secolo e mezzo faospitavano l’Ospedale Managu,l’unico mai esistito in questazona, dove si trovano oltre 200esemplari divisi in 21 ordini e 50famiglie, quasi tutte presenti nell’habitatsardo, con rarità come ilgobbo ruginoso o la gallina prataiolae il fiorancino, l’uccellopiù piccolo d’Europatel. 070/9399800 347/5116787orario 10-13/16-19, chiuso lunedì,ingresso a pagamentoed il Museo delle tradizioniagroalimentari della <strong>Sardegna</strong> dicasa Steri, una tipica casa campidanese:si possono visitare i localiper l’abitazione, quelli relativialla trasformazione dei prodottiagricoli, i ricoveri per gli animalida lavoro e da cortile. In particolaresi può seguire la “storiaalimentare” con i modi tradizionalidi produrre, trasformare econservare il cibov. Roma, 2 tel. 070/9341028349/6304621 orario dal 15/9 al15/6 domenica 9,30-13; dal 16/6al 14/9 domenica 16-20, negli altrigiorni su prenotazione minimo20 persone; ingresso a pagamento

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