13.07.2015 Views

Il contenzioso tra Università e feudatario - Morreseemigrato.ch

Il contenzioso tra Università e feudatario - Morreseemigrato.ch

Il contenzioso tra Università e feudatario - Morreseemigrato.ch

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Il</strong> governo dei Borboni si era proposto di ridurne ancora il peso. Cosic<strong>ch</strong>é re Carlo rivendicònuovamente il pagamento del relevio; negò ai feudatari l'arbitrio di imporre pene e tributi non<strong>ch</strong>é laprecedenza nella vendita dei prodotti delle loro terre; ostacolò nei paesi feudali l'esclusiva baronale suiforni e sui mulini <strong>ch</strong>e costringeva i poveri abitanti a cibarsi di focacce cotte sotto la cenere. Più in generale ilgoverno promosse, an<strong>ch</strong>e con danaro, il riscatto delle città feudali e fece <strong>ch</strong>iaramente capire <strong>ch</strong>e i feudataripotevano vantare solo i diritti concessi legalmente: il possesso dei beni feudali, ove non supportato daspecifici documenti, an<strong>ch</strong>e se detenuto da secoli, doveva ritenersi acquisito arbi<strong>tra</strong>riamente con laforza. Le azioni legali delle <strong>Università</strong> contro i baroni vennero di fatto incoraggiate; basti pensare <strong>ch</strong>enel 1806, all'abolizione della feudalità, davanti ai competenti tribunali risulteranno pendenti circatremila cause di questo tipo 7 Ciò aiuta a capire come mai nell'intero Regno la litigiosità <strong>tra</strong> <strong>feudatario</strong>ed <strong>Università</strong>, non<strong>ch</strong>é <strong>tra</strong> feudatari confinanti ed <strong>Università</strong> limitrofe, fosse così elevata: cedere su diun punto, per quanto insignificante, poteva mettere in forse diritti ed abusi molto più importanti.Morra 8 non fece eccezione a tale regola: le liti <strong>tra</strong> il principe di S. Angelo e quello di Morra, e <strong>tra</strong>questi e l'<strong>Università</strong> di Morra costellarono l'intero secolo XVIII e lasciarono buona <strong>tra</strong>ccia an<strong>ch</strong>e nelsuccessivo.Tornando alle contestazioni del 1734, non c'è dunque da meravigliarsi se Goffredo Morra ribaltòpuntigliosamente le accuse mossegli, lamentando a sua volta una serie di abusi commessi dai cittadiniai propri danni; nelle more della discussione, per non perdere colpi, continuò intanto ad esercitarequelle sue prerogative consolidatesi nei secoli più per <strong>tra</strong>dizione <strong>ch</strong>e per diritto riconosciuto. Diconseguenza, tanto per citare un esempio, quando nel 1737 Francesco Consigliere si aggiudicò lavendita delle ghiande del bosco per 220 ducati, questi dové prima depositare nelle sue mani unasomma corrispondente alla rivendicata terza parte.L'anno successivo, nel 1738, gli Amminis<strong>tra</strong>tori di Morra, sostenendo <strong>ch</strong>e il Bosco era daintendersi come Difesa dell'<strong>Università</strong>, vi vietarono con apposito bando il taglio degli alberi ed ilpascolo dell'erba; il principe ricorse immediatamente al Sacro Consiglio per<strong>ch</strong>é, coerentemente con lesue tesi, solo la Bagliva feudale avrebbe potuto emanare tale bando dato <strong>ch</strong>e il Bosco era Difesafeudale concessa in uso ai cittadini sotto peso di prestazioni: inoltre sosteneva <strong>ch</strong>e l'<strong>Università</strong> nonavrebbe potuto nominare uno specifico Giudice della Bagliva, <strong>ch</strong>e si sarebbe configurato un reato di lesagiurisdizione, essendo nella loro generalità i bos<strong>ch</strong>i del Regno proprietà dei baroni. Per rincarare ladose il principe ai primi del 1742 si rivolse ancora al Sacro Regio Consiglio <strong>ch</strong>iedendo in prima personala proibizione del taglio della legna e la <strong>ch</strong>iusura del pascolo nel periodo 8 aprile-4 ottobre: il 13 giugno1742 il Sacro Consiglio aderì in buona parte alla sua ri<strong>ch</strong>iesta stabilendo <strong>ch</strong>e i cittadini potevanoraccogliere solo i rami sec<strong>ch</strong>i, provocando così il ricorso dell'<strong>Università</strong> <strong>ch</strong>e non riconosceva alprincipe la proprietà del bosco. Perdurando la lite e non potendo intervenire la locale corte dellaBagliva, nel frattempo i cittadini, approfittando della incertezza del diritto, tagliavano e devastavano ilBosco a loro piacimento; come a dire <strong>ch</strong>e mentre <strong>Università</strong> e <strong>feudatario</strong> litigavano sulla proprietà delbene, questo era indifeso dagli abusi dei singoli.Intanto nel 1741 an<strong>ch</strong>e per Morra arriva il momento di adempiere a quel gigantesco censimentofiscale <strong>ch</strong>e Carlo di Borbone aveva comandato sotto il nome di Catasto Onciario: erano tenuti alledi<strong>ch</strong>iarazioni dei redditi e delle proprietà tutti i cittadini morresi, ivi compresi il barone e gliecclesiastici. Queste di<strong>ch</strong>iarazioni, dette releve, furono an<strong>ch</strong>'esse oggetto di dispute <strong>tra</strong> <strong>feudatario</strong> ed<strong>Università</strong> dato <strong>ch</strong>e vi venivano riflessi i rispettivi punti di vista. Cosic<strong>ch</strong>é il sindaco e gli Elettiritennero opportuno far allegare al volume delle releve una relazione aggiuntiva, stesa in presenza delnotaio Donato Leone 9 , nella quale l'<strong>Università</strong> di<strong>ch</strong>iarava false le attribuzioni feudali di diverse terredenunciate dal principe Goffredo Morra; vi vengono elencati tredici elementi di contestazione e <strong>tra</strong>questi il Bosco, le due taverne (una in paese e l'al<strong>tra</strong> sull'Ofanto), tre mulini, l'orto annesso al giardinodel palazzo baronale.7 Domenico de Marco, pag. 23, Civiltà del '700 a Napoli, Ediz. STIAV - FI - 1979.8 Nella terminologia feudale i centri abitati si distinguevano, in ordine di importanza crescente, in: Ville, Casali,Castelli, Terre, Città. Morrà era definita "Terra".9 Donatus Leo, nell'originale; fu il responsabile della compilazione del catasto onciario di Morra, la cui versionedefinitiva è datata 1753.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!