In particolare, è indispensabile procedere ad un’attenta analisi con valutazione delle eventualiincongruenze nelle letture ultrasoniche e sclerometriche rilevate su i due punti di prova efacilmente individuabili sulla base dei valori della deviazione standard relativa alle letture; èopportuno anche valutare la corrispondenza fra velocità ultrasonica misurata in situ e quellamisurata in laboratorio sulla carota estratta, nonché l’attendibilità delle prove dirette sulla base delcorretto rapporto diametro provino/diametro max inerte, peso specifico e snellezza dei provini.Nell’ interpretazione dei dati è importante evidenziare l’esistenza o meno di omogeneità e coerenzatra i dati ottenuti con il metodo diretto e quelli derivanti dal metodo diretto.Per gli elementi indagati con entrambi i metodi, la prova diretta, ritenuta più affidabile, può essereutilizzata per validare il risultato fornito dal Metodo Sonreb.Nel caso di buona coincidenza fra i valori di resistenza ottenuti, il Metodo Sonreb può essereconsiderato affidabile anche per gli elementi non indagati con prova diretta.Sono accettabili differenze percentuali al massimo del 20% tra Resistenza stimata con il metodoSonreb e Resistenza media cubica in situ, ricavata dalla prova diretta. (ottenuta come media deivalori forniti dalle tre differenti formulazioni riportate in ALL. M.1). Nel caso di differenzepercentuali superiori al 20%, si assumerà come valore di riferimento effettivo della resistenzacaratteristica dell’elemento quello ottenuto con la prova distruttiva, metodo di indagine ritenuto piùaffidabile.Nel caso in cui, per tutti gli elementi indagati sia con prova diretta che con prova indiretta, i valoridi resistenza ottenuti con i due differenti metodi mostrino una differenza percentuale contenuta ecostante, si terrà conto della possibilità che tale differenza possa interessare anche il valore diresistenza ottenuto su elementi indagati con la sola prova indiretta.In questo caso il valore della resistenza ottenuto su elementi strutturali indagati con solo MetodoSonreb, potrà essere scalato o aumentato sulla base della differenza percentuale rilevata sui pilastriindagati con i due metodi.Sulla base dei dati così raccolti, il Professionista o l’Ufficio Tecnico competente deve fornire unapropria valutazione sulla qualità del calcestruzzo, dando motivazione di eventuali risultati inferioriai limiti imposti dalla normativa attualmente vigente, e riportando sempre le annotazionieventualmente presenti sul certificato emesso dal Laboratorio incaricato, che possano aiutare nellacomprensione dei risultati.Si ricorda, infine, di tenere conto della normativa di riferimento vigente all’epoca della costruzionedell’edificio oggetto delle indagini, che potrebbe presentare prescrizioni di resistenza del cls menorestrittive di quelle attuali.
ALL. M.3TABELLA RIASSUNTIVA DEI DATI DI PROVAI dati contenuti nelle tabelle in All. M.1 e M.2 dovranno essere raccolti nella tabella riassuntiva diseguito riportata, avendo cura di evidenziare i valori di resistenza del calcestruzzo inferiori al limiteimposto dalla normativa vigente per il calcestruzzo strutturale.A tal proposito si ricorda che tale limite minimo è fissato a 150 kg/cmq nel D.M. LL. PP. 16/01/96(normativa tecnica per le strutture in c.a.), mentre, per gli edifici di nuova costruzione costruiti inzona sismica, nella recente Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n°3274 del20/03/2003 il limite minimo è stato innalzato a 250 kg/cmq (normativa sismica).L’Ufficio Regionale ritiene, quindi di procedere nella verifica della qualità del cls sugli edificiesistenti assumendo come riferimento minimo da soddisfare quello contenuto nel D.M. LL. PP.16/01/96, che fissa il limite minimo per il calcestruzzo strutturale pari a 150 kg/cmq.