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ISTRUZIONI TECNICHE - Regione Toscana

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della macchina direttamente sull’elemento strutturale, mediante un tassello di fissaggio ed unapiastra d’appoggio dotata di viti di regolazione, al fine di ridurre lo stress del prelievo al minimo elimitare il più possibile le vibrazioni innescate. I campioni prelevati vengono quindi trasferiti inlaboratorio per essere sottoposti a prova di compressione fino a rottura.Il prelievo del campione deve essere effettuato rigorosamente in una delle due aree indagateprecedentemente con il con metodo Sonreb, al fine di poter correlare i dati derivanti da entrambele tipologie d’indagine.Il carotaggio deve essere passante in modo da consentire il prelievo di un provino indisturbato,salvo i casi imprevisti di interruzione delle operazioni di carotaggio dovuti, ad esempio, aintercettazione di barre di armatura o altro (cavedi, pluviali inclusi, tracce di cavi elettrici etc.).Al fine di garantire il controllo delle operazioni di prova la R.T. prescrive l’esecuzione di indaginiultrasoniche in laboratorio anche sulle carote estratte, così da verificare la coerenze tra le lettureUS in situ e quelle sulla carota prelevata.Per la metodologia da utilizzare nell’esecuzione dei carotaggi si rimanda all’ALLEGATO E.2L’esecuzione delle indagini secondo modalità differenti da quelle prescritte dalla R. T.,valutata da tecnici regionali appositamente incaricati, comporta la non accettazione deirisultati e la mancata corresponsione dei finanziamenti regionali previsti.2.4.2.2 PROVE DISTRUTTIVE SULL’ACCIAIOLa <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> non contempla l’esecuzione di prelievi di spezzoni di barre d’armatura, comeinvece attualmente previsto dalle Norme Tecniche allegate all’Ordinanza PCM N° 3274 del20.03.03, a causa sia delle difficoltà operative connesse alle operazioni di prelievo e di ripristino,sia per l’eccessiva riduzione della capacità portante derivante dal prelievo stesso.2.5 ELABORAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DATI DI PROVAI risultati delle prove in situ e di laboratorio riportati sul Certificato Prove Materiali e sulle SchedeProve Qualità Calcestruzzo, vengono elaborati dai tecnici del Servizio Sismico Regionale in unarelazione tecnica finale sulla qualità del calcestruzzo e sullo stato di salute dell’edificio per carichiverticali.L’interpretazione dei dati raccolti con le metodologie descritte precedentemente è un problema chenon trova soluzione in nessuna normativa in quanto non esiste attualmente uno standardnazionale di riferimento per operare nel campo dell’esistente.Solo nelle recenti Norme Tecniche allegate all’Ordinanza PCM n° 3274 del 20.03.03 si riconosce lanecessità di eseguire valutazioni di sicurezza ed interventi di adeguamento sismico su edificiesistenti solamente in seguito all’acquisizione, mediante verifiche in situ, di informazioni sullecaratteristiche meccaniche dei materialiLa normativa, tuttavia, non fornisce indicazioni su:• modalità di esecuzione delle prove;• formule da utilizzare per l’interpretazione dei dati di prova;• modalità di correlazione tra i dati derivanti da indagini distruttive e non distruttive.Vista la natura sperimentale dell’attività condotta dalla R.T. e le carenze legislative suddette, ilServizio Sismico della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>. ha elaborato un proprio standard di riferimento a livelloregionale, basato sia sulle teorie e sulle formulazioni presenti in letteratura tecnica, sia sulconfronto di dati rilevati nelle stesse aree d’indagine, ma con metodologie differenti.

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