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Via Faentina, il sottopasso ritarda ancora - Il Reporter

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culturaIL CAsO. Sono molti i musei fiorentini chiusi o accessib<strong>il</strong>i solo a orari ridotti. Eccone una mappaGallerie chiuse, istruzioni per l’uso35Annalisa CecionesiLe lunghe code all’ingresso dei più famosimusei della città non sono l’unico travagliodei turisti che arrivano a Firenze.Talvolta si vedono costretti a rinunciarea una visita per via di orari d’apertura poco flessib<strong>il</strong>i(se non risicati) o per la chiusura di un museoper motivi di restauro o riordino. L’evento piùspiacevole è proprio trovarsi di fronte a una portasbarrata, seppur per colpa di sacrosante operazionidi restauro. E’ <strong>il</strong> caso della Galleria Casa RinaldoCarnielo, in piazza Savonarola, con le suesculture di fine Ottocento, chiusa da tempo perrestauro. Si dovrà attendere anche per ammirarele collezioni del Novecento del Forte Belvedere,altro museo civico, tra le quali spicca la raccoltadi Alberto Della Ragione, anch’essa attualmentechiusa al pubblico. Si trova invece in piazzaPitti, ma sempre chiusa al pubblico, la preziosacollezione del Museo delle Carrozze. Più contenutosarà <strong>il</strong> rammarico dei visitatori del Museodi Palazzo Davanzati, conosciuto come “museodella casa fiorentina antica”, aperto solo parzialmente<strong>ancora</strong> una volta a causa di un restauro.Chiuso per ristrutturazione dallo scorso novembreè <strong>il</strong> Museo di Storia della Scienza, in piazzadei Giudici, fondato nel 1927 dall’Università diFirenze. L’inaugurazione del nuovo allestimentoè prevista per maggio quando <strong>il</strong> nome verràcambiato in Museo Gal<strong>il</strong>eo. Lo scorso settembreinvece sono partiti i lavori di restauro alla Tribunadegli Uffizi, che termineranno nel giugno2011. Ma <strong>il</strong> turista riparte a bocca asciutta anchea causa delle poco indulgenti modalità d’aperturadei musei. Alcuni, di competenza comunale,hanno orari ridotti all’osso. <strong>Il</strong> Museo Bardini, inOltrarno, è aperto solo tre giorni la settimana (sabato,domenica e lunedì), mentre la FondazioneBuona notizia: <strong>il</strong> museodi Storia della scienzariaprirà i battenti a maggioSalvatore Romano, situata nell’antico cenacolo afianco alla Chiesa di Santo Spirito, è aperta esclusivamente<strong>il</strong> sabato, per di più solo la mattina neimesi invernali. Alcuni musei presentano analoghelimitazioni. E’ <strong>il</strong> caso del Museo delle Sculture,al primo piano del Museo di Orsanmichele,aperto solo <strong>il</strong> lunedì, o di alcuni cenacoli, comequello di Ognissanti e di Fuligno, in via Faenza,aperti tre mattine a settimana. Mentre i musei diSanta Maria Novella e di Palazzo Vecchio, tra iLa galleria Carnielomaggiori della città, sono chiusi nei giorni festivi,in barba ai turisti della domenica. Per visitare altrimusei occorre invece ricordarsi la prenotazione:è obbligatoria per <strong>il</strong> Museo di Casa Martellie per V<strong>il</strong>la Corsini a Castello, uno degli esempipiù rappresentativi dell’architettura fiorentina deltardo barocco, recentemente presentata al pubblicodopo i lavori di restauro. Prima di partire perFirenze, cari turisti, armatevi di carta e penna: occorrepianificare attentamente l’agenda.Una sala del Museo BardiniFOCUs. Antonella Nesi, curatrice del Bardini, traccia un b<strong>il</strong>ancio dei primi mesi di visite<strong>Il</strong> museo è dentro la casa dell’antiquarioi piace perché è un museo strano,“Mnon è un museo normale”. E’ unodei commenti che compaiono sul libro deidesiderata di un “originale e inaspettato”museo fiorentino, quello intitolato a StefanoBardini, in via dei Renai, nei pressi diPonte alle Grazie. Un museo dalla forte vocazioneinternazionale, riaperto al pubblicolo scorso apr<strong>il</strong>e dopo quasi dieci anni. Unaccurato restauro lo ha riconsegnato allacittà così come l’aveva concepito <strong>il</strong> suo fondatore,l’antiquario Stefano Bardini, dopolo stravolgimento successivo alla sua morte,avvenuta nel 1922. E’ l’impatto scenograficoa impressionare <strong>il</strong> visitatore, ancorpiù delle singole opere. Salendo la scalinataimmersa tra i tappeti antichi si approda allasaletta che ospita “l’Atlante” del Guercino.Poco distante, sculture e dipinti emergonodall’aristocratico blu delle pareti e in unangolo spunta l’originale “Porcellino” diPietro Tacca. “<strong>Il</strong> b<strong>il</strong>ancio dei primi diecimesi d’apertura - spiega Antonella Nesi,curatrice del museo - è positivo. Tra apr<strong>il</strong>ee maggio ad esempio sono state registrateoltre 8 m<strong>il</strong>a presenze”. Una buona affluenzaconsiderando l’odierna crisi del turismo, iproblemi di trasporto in Oltrarno, la scarsacomunicazione esterna del museo e l’aperturalimitata di soli tre giorni settimanali.“Abbiamo un pubblico molto motivato edeterogeneo dal punto di vista delle provenienze- racconta Antonella Nesi - Tra questespiccano gli anglosassoni, con i quali lostesso Bardini aveva instaurato un rapportopriv<strong>il</strong>egiato”. In cantiere, oltre al crocefissogiottesco che già si può ammirare adagiatosotto <strong>il</strong> bisturi dei restauratori, vi è l’aperturadi tre sale del pianterreno pronte ad ospitarepiccole mostre. Presto sarà visitab<strong>il</strong>e laCollezione Corsi, costituita da dipinti ineditirealizzati tra <strong>il</strong> ‘300 e <strong>il</strong> ‘700. /A.C.CENTRO ASSISTENZA FUNERARIA• Servizi funebri• Cremazioni• Fiori• NecrologiTel. 055.6580040 (diurno e notturno)<strong>Via</strong> G.Caponsacchi 5/r, <strong>Via</strong> A.F Doni 41/r Firenze10272521093437

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