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Via Faentina, il sottopasso ritarda ancora - Il Reporter

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20 Febbraio 2010politicaAL VOTO. Verso <strong>il</strong> rinnovamento del governo toscano. Ecco chi sono gli aspiranti al “trono”Tre uomini e una donna per la RegioneSaranno Enrico Rossi (Pd, Sel, Idv, Prc,Pdci), Monica Faenzi (Pdl, Lega Nord),Francesco Bosi (Udc) e Alfonso De Virg<strong>il</strong>iis(Radicali) a sfidarsi <strong>il</strong> mese prossimoper la successione a Claudio MartiniPaola FerriSarà una corsa a quattro per la presidenza della Regione Toscana. A contenders<strong>il</strong>a poltrona di governatore sono tre uomini e una donna. Ad aprire ledanze delle candidature è stato Enrico Rossi, attuale assessore regionale aldiritto alla salute, che non ha avuto bisogno di primarie di sorta per esserescelto come rappresentante di Pd, Sinistra ecologia libertà, Italia dei Valori, RifondazioneComunista e Comunisti Italiani. La sua nomina è giunta un paio di mesi fa,mentre quella che si è fatta maggiormente attendere è stata quella di Monica Faenzi.Deputata e sindaco di Castiglione della Pescaia, la Faenzi correrà con la casacca delPdl e la squadra di supporto della Lega Nord, alleata di malavoglia in terre toscane.Dopo tanto tribolare a fine gennaio <strong>il</strong> suo nome è stato ufficializzato direttamente dalpremier S<strong>il</strong>vio Berlusconi, che l’ha preferita al candidato in pectore, l’ex An RiccardoMigliori. <strong>Il</strong> parlamentare si è fatto elegantemente da parte per lasciare spazio allaex italo forzuta bionda della Maremma, unica donna in lizza. Che si appresta a incalzarel’armata Rossi soprattutto sul terreno dell’immigrazione e dello sv<strong>il</strong>uppo economico.E <strong>il</strong> capitolo Cie (Centro di identificazione ed espulsione dei clandestini) hagià fatto scattare le prime scint<strong>il</strong>le tra i due. Nonostante l’apertura del candidato delcentrosinistra. Rossi ha infatti avanzato una “via toscana” ai centri di identificazione.“Non vogliamo centri di detenzione dove non si rispettino i diritti umani – ha recentementedichiarato – ma tanti piccoli Cie gestiti in collaborazione con volontariato emediatori culturali, dove gli immigrati privi di documenti possano essere trattenutinel rispetto della loro dignità. E dove, per quelli che sono disponib<strong>il</strong>i ad accoglie-Enrico RossiFrancesco BosiMonica FaenziAlfonso De Virg<strong>il</strong>iisre proposte di lavoro, possano essereavviati processi di regolarizzazione”.“L’idea mi fa sorridere – gli ha replicatola Faenzi – anzi arrabbiare. Gli italianiperdono anni per trovare un impiego eai clandestini sarebbe dato lavoro in tremesi”. La battaglia si preannuncia senzaesclusione di colpi, anche se per l’aspiranteprima govenatora della Toscanala strada è tutta in salita, considerato <strong>il</strong>vantaggio temporale del superassessoree <strong>il</strong> distacco in termini percentuali cheda decenni fa di questa regione una roccafortedella sinistra. A far da terzo equarto “incomodo” nel duello sarannoFrancesco Bosi e Alfonso De Virg<strong>il</strong>iis,candidati rispettivamente per l’Udc eper i Radicali. Sfumata l’ipotesi OlivieroToscani, <strong>il</strong> celebre fotografo scelto inprima battuta da Pannella e Bonino pertentare l’impresa, la nomina è ricadutasu De Virg<strong>il</strong>iis, noto imprenditore nonchéideatore del Premio InternazionaleGal<strong>il</strong>eo, prestigioso riconoscimento culturaleattribuito, tra gli altri, a RobertoBenigni. Dall’altra parte <strong>il</strong> deputato esindaco di Rio Marina Francesco Bosi,due volte sottosegretario alla difesa con<strong>il</strong> governo Berlusconi. I fiorentini loricorderanno anche nei panni di consiglierecomunale, carica che ha ricopertodal 1975 al ’90. Altri due personaggi,dunque, in grado di arricchire <strong>il</strong> quadrodi una campagna elettorale che si prof<strong>il</strong>atutt’altro che scontata.BILANCI. Conti in ordine ed “economia verde”, l’eredità dell’amministrazione uscente. Con qualche neo<strong>Il</strong> tesoretto della Toscana? Tutto in saluteLo sapevate che sanità e politiche sociali assorbono <strong>il</strong> 75 percento del b<strong>il</strong>ancio regionale? Si tratta di cifre da capogiro,attestate per <strong>il</strong> 2010 attorno a 6 m<strong>il</strong>iardi e 746 m<strong>il</strong>ioni di euro suun totale di 8 m<strong>il</strong>iardi e 890 m<strong>il</strong>ioni di spesa preventivata. Ed ègrazie al pareggio dei conti in ambito sanità, raggiunto nel 2006e mantenuto tra le tempeste di una diffic<strong>il</strong>e congiuntura economica,che la nostra regione si è potuta permettere di non frugareoltre nelle tasche dei contribuenti. Tant’è che la Toscana mantienela pressione fiscale più bassa d’Italia, eccezion fatta per leregioni a statuto speciale e la Bas<strong>il</strong>icata, forte del suo tesorettod’oro nero. <strong>Il</strong> contenimento dei costi della sanità pubblica ci haportato, tra l’altro, al centro della scena nazionale, a prenderci icomplimenti del ministro Giulio Tremonti e del premier Berlusconi.Ma non è stata solo la sanità a trascinarci sotto i riflettori inquesti ultimi cinque anni. La scorsa primavera ad attirare l’attenzionemediatica ci pensò la “legge regionale sull’immigrazione”.Una polemica per tutte: <strong>il</strong> diritto dei cittadini stranieri, clandestinicompresi, di accedere alle cure ospedaliere senza incorrere in unadenuncia per clandestinità. Sono state poi la tragedia di <strong>Via</strong>reggioe l’emergenza maltempo dello scorso Natale a farci salire malvolentieriall’onore delle cronache. E a mostrare a tutto <strong>il</strong> Paeseun popolo che si rimbocca le maniche e va avanti. Nonostantele risorse arrivino a spizzichi e bocconi dal governo centrale. Laregione di Martini è anche quella del “Piano casa” rivisto e correttoin salsa toscana. Così corretto da non attirare nemmeno unarichiesta per ampliare o ristrutturare baracca o castello che fosse.Per intravedere una via d’uscita dalla crisi, allora, meglio guardarealtrove. E investire in innovazione ed energie rinnovab<strong>il</strong>i.Perché la Regione ha deciso che la ripresa sarà “green”, anchegrazie ad appetitosi incentivi./P.F.992414INFORMAZIONE PROFESSIONALECOMPLETAMENTEGRATUITA

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