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scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

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’Contributi<strong>Notiziario</strong> S.I.M. 22 (9-12) pp. 23-25 sett.-<strong>di</strong>c. 2004 marzo 2005Ritrovamenti malacologici alle isole Tremiti(Adriatico meri<strong>di</strong>onale)Pasquale Micali*, Morena Tisselli** & L. Giunghi**Key Words: Mollusca, taxonomy, new records, Adriatic sea.Riassunto: Si segnalano alcune specie interessanti, rinvenutealle isole Tremiti (Adriatico meri<strong>di</strong>onale).Durante una breve vacanza alle isole Tremiti, nel settembre2004, sono stati raccolti manualmente in immersionealcuni ch<strong>il</strong>ogrammi <strong>di</strong> detrito tra 20 e 25 m <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà.I campioni sono stati raccolti alla base delle paretirocciose del versante settentrionale delle isole <strong>di</strong> S.Nicola e Capraia. Il fondo è <strong>di</strong> tipo sabbioso-detriticonegli spazi aperti, detritico-fangoso nelle aree riparate.Nel detrito sono state rinvenute alcune specie interessanti,che meritano una segnalazione, anche per contribuirealla nuova e<strong>di</strong>zione della “Checklist delle speciedella fauna italiana”.Emarginula tenera Locard, 1892Rinvenuti otto esemplari. Specie che sembra assentesulle coste adriatiche italiane, frequente invece lungo lecoste croate (Chiarelli & Micali, 2003), a profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>poche decine <strong>di</strong> metri. In Bodon et al. (1995) questa specieè elencata col numero 017.0.011.0 e nelle note si affermache mancano segnalazioni a nord del Golfo <strong>di</strong>Taranto. Pertanto questo rinvenimento è interessante,sia per ampliare l’area <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, che per in<strong>di</strong>carecome questa specie viva anche a modeste profon<strong>di</strong>tà.Alvania aspera (Ph<strong>il</strong>ippi, 1844) (Fig. 1)Rinvenuti do<strong>di</strong>ci esemplari, in gran parte predati.Questa specie è presente nel Me<strong>di</strong>terraneo orientale,mar Egeo (Zenetos & Aartsen, 1995) e coste croate (Vio& De Min, 1996 e Giannuzzi-Savelli et alii, 1997), maistata segnalata lungo le coste italiane. Questa è pertantola prima segnalazione per le nostre coste, anche se lungole coste croate è stata segnalata (Vio & De Min, 1996)fino a Punta Salvore (Croazia), poche decine <strong>di</strong> ch<strong>il</strong>ometridal confine italiano.Alvania zetlan<strong>di</strong>ca (Montagu, 1815)Rinvenuti tre esemplari molto freschi, del tipico colorebruno. Questa specie si rinviene normalmente a profon<strong>di</strong>tàmolto maggiori. Frequente nei detriti <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tàdell’Arcipelago Toscano.Alvania sp. (Fig. 2)Rinvenuti quattro esemplari. Specie ancora non inquadratatassonomicamente, benché presente in gran partedelle collezioni; non particolarmente rara, ma confusacon altre specie sim<strong>il</strong>i <strong>di</strong> questo gruppo. Segnalata perla Croazia da Chiarelli & Micali (2003) come Alvania sp.Questa specie è figurata in Giannuzzi-Savelli et. al.(1997) ai numeri 371 e 372, sotto <strong>il</strong> nome <strong>di</strong> Alvania <strong>di</strong>spar<strong>il</strong>isMonterosato, 1890.La descrizione originale (Monterosato, 1890) <strong>di</strong> A. <strong>di</strong>spar<strong>il</strong>iscosì recita: “Specie del gruppo della Montagui per averecome questa le coste interrotte, da non potersi confonderecon nessuna delle specie <strong>di</strong> questo gruppo, tutte colorite e litorali.La nostra specie ha un maggior numero <strong>di</strong> coste, l’apicepiù sott<strong>il</strong>e, ed è incolore come la più parte delle conchigliecoralligene. – Numerosi frammenti e pochi esemplari perfettiai Funnazzi; uno a Sciacca”. Questa specie, nei lavori successivi,non sarà più segnalata dall’Autore. Si tratta pertanto<strong>di</strong> una specie <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà e molto rara. Inoltre ladescrizione originale parla <strong>di</strong> apice “più sott<strong>il</strong>e” rispettoad A. montagui, mentre gli esemplari rinvenuti alleisole Tremiti, così come quelli fotografati in Giannuzzi-Savelli et. al. (1997), ed altri esaminati da varie località,mostrano un apice grande e ottuso. Varie altre caratteristicheportano a ritiene che non si tratti <strong>di</strong> A. <strong>di</strong>spar<strong>il</strong>is.Non volendo ipotizzare una <strong>di</strong>versa determinazione <strong>di</strong>questa specie, si auspica che vengano condotte ricerchesulla collezione Monterosato, allo scopo <strong>di</strong> <strong>il</strong>lustrare i tipidelle specie da lui istituite.Petalopoma elisabettae Schiaparelli, 2002 (Fig. 3)Rinvenuti due esemplari, <strong>di</strong> cui solo uno completo <strong>di</strong>protoconca. Specie basata su esemplari rinvenuti aPortofino (GE), senza in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione geografica.Segnalata per la Croazia da Chiarelli & Micali(2003) a poche decine <strong>di</strong> metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà. Questaspecie si confonde con i giovan<strong>il</strong>i <strong>di</strong> Tenagodus obtusus(Schumacher, 1817) (Fig. 4) da cui si può <strong>di</strong>stingueremolto fac<strong>il</strong>mente solo quando è presente la protoconca(più schiacciata in T. obtusus e più slanciata ed avvolta aspirale in P. elisabettae).Metaxia cf. excavata (Locard, 1897) (Fig. 5)Rinvenuto un esemplare in buono stato <strong>di</strong> conservazio-P. Micali, M. Tisselli & L. Giunchi, Ritrovamenti malacologici alle isole Tremiti (Adriatico meri<strong>di</strong>onale)* via Papiria, 17 - 61032 Fano (PU) - e-ma<strong>il</strong>: lino.micali@virg<strong>il</strong>io.it ** via Novara, 19 - 48020 San Zaccaria (RA) - e-ma<strong>il</strong>: motissel@tin.it23

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