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GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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112010<strong>di</strong>mensionegeometraOrgano ufficiale delComitato Regionaledei collegidei Geometri eGeometri laureati delFriuli Venezia GiuliaMensile - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


In<strong>di</strong>ce4 E<strong>di</strong>torialeLa nostra collaborazione per la definizionedei fabbricati nascosti al Catasto<strong>di</strong> Bruno Razza8 AMBIENTEAncora sull’amianto<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz13 EDILIZIAAutorizzazioni paesaggistiche semplificate<strong>di</strong> Lucio Barbiero16 CATASTOPresentate a Roma le ultime novitànel campo dell’Aggiornamento del Catasto<strong>di</strong> Luigi Francescutti<strong>di</strong>mensione geometra26 FISCOPiccola proprietà conta<strong>di</strong>na<strong>di</strong> Renzo Fioritti28 DIRITToC’è <strong>di</strong>stanza e <strong>di</strong>stanza<strong>di</strong> Marilisa Bombi32 CULTURAImpariamo a scrivere<strong>di</strong> Ettore Fieramosca36 PROFESSIONEEsame <strong>di</strong> stato per l'abilitazione all'eserciziodella libera professione <strong>di</strong> geometra40 ATTIVITA' DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI <strong>GORIZIA</strong>L’impegno nella nostra formazione<strong>di</strong> Silvio Martinelli11/2010


E<strong>di</strong>torialeLa nostra collaborazioneper la definizione dei fabbricatinascosti al CatastoGli spot ra<strong>di</strong>otelevisivi, invitano a rivolgersi all’Agenzia del Territorio.Per i tecnici professionisti che debbono eseguire il lavoro,nemmeno una parola<strong>di</strong> Bruno Razza<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>DidascaliaIl <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DGBruno RazzaCome ormai tutti sanno, il decreto Leggen. 78 del 1 maggio 2010, convertitocon mo<strong>di</strong>ficazioni nella legge n° 122del 30 luglio 2010, contiene l’articolo19, che è titolato “Aggiornamentodel Catasto”, impegna intensamentel’Agenzia del Territorio ed apre una serie<strong>di</strong> opportunità per noi.L’Agenzia è chiamata a recuperare contutte le sue forze, l’elusione fiscale deifabbricati nascosti e/o mai <strong>di</strong>chiarati alCatasto e per questo, deve cercare lacollaborazione degli altri attori delle vicendee<strong>di</strong>lizie, che in primis siamo noi,seguiti dai notai, dai Comuni e dalle altrefigure professionali abilitate.La Presidenza del Consiglio, andandoincontro alle necessità <strong>di</strong> far cassa e<strong>di</strong> sostenere l’Agenzia del Territorio,sponsorizza spot televisivi e ra<strong>di</strong>ofonici,che passano già da un po’ <strong>di</strong> temposui canali RAI, nei momenti <strong>di</strong> maggiorascolto ed invitano i citta<strong>di</strong>ni ad accatastarei fabbricati nascosti e sconosciutial catasto, entro il 31 <strong>di</strong>cembreprossimo.Naturalmente lo spot, invita a chiedereinformazioni al Catasto, chiamandol’apposito numero verde o andando <strong>di</strong>persona all’Agenzia del Territorio. C’èun omino in bicicletta che corre rapidamenteverso il Catasto a risolvere isuoi problemi.E’ chiaro che trattandosi degli accatastamentiper i quali la scadenza ultimaè il prossimo 31 <strong>di</strong>cembre, l’Agenziapreme affinchè il maggior numero possibile<strong>di</strong> immobili, vengano accatastatiper via or<strong>di</strong>naria, cioè con l’intervento<strong>di</strong>retto del tecnico professionistaesterno. Dopo la scadenza, subentrerannole ren<strong>di</strong>te presunte e gli accatastamentiin surroga, per i fabbricatiche non saranno stati ancora accatastati.Ma fino alla scadenza, il proprietariodel fabbricato da accatastare,deve attivarsi con il proprio tecnico <strong>di</strong>fiducia e produrre l’accatastamentonecessario.Allora perché questo bellissimo spot,non consiglia il bravo citta<strong>di</strong>no che sideve re<strong>di</strong>mere accatastando nei termini,a rivolgersi al suo tecnico <strong>di</strong> fiducia?Evidentemente non è che l’Agenziapossa <strong>di</strong>re: “vai da Tizio o vai da Caio”,ma un generico “tecnico <strong>di</strong> fiducia”,sarebbe stato più che sufficiente e<strong>di</strong>noltre, avrebbe consentito <strong>di</strong> snellirele procedure <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> spiegazioni,che pare le Agenzie debbano darealla marea <strong>di</strong> richiedenti, la quale dopol’apparire degli spot, è sensibilmente11/20104


11/2010<strong>di</strong>mensione geometraaumentata.Parlando a tutti i livelli <strong>di</strong>rigenzialidell’Agenzia <strong>di</strong> questo tema, sembrachiaro che sia al telefono verde, cheagli sportelli, tutti i funzionari catastalidebbano consigliare il citta<strong>di</strong>no chechiede spiegazioni, ad andare dal tecnico<strong>di</strong> fiducia, affinchè provveda conle procedure tecniche necessarie (tipimappali e docfa).Ma siccome l’Italia ha <strong>di</strong>verse latitu<strong>di</strong>nied è normalmente patria <strong>di</strong> santi,<strong>di</strong> poeti, <strong>di</strong> navigatori e <strong>di</strong> fantasisti, inogni Ufficio c’è <strong>di</strong> sicuro qualcuno cheinventa qualcosa, passando inosservatotra i meandri delle norme ed oggi,anche degli spot.Se il citta<strong>di</strong>no sprovveduto, seguendolo spot ra<strong>di</strong>otelevisivo, si presenta alfunzionario catastale chiedendo cosadeve fare per non avere fasti<strong>di</strong>, puòsentirsi <strong>di</strong>re ogni tipo <strong>di</strong> risposta, doveforse c’è anche spazio per qualche in<strong>di</strong>cazioneanche <strong>di</strong>versa da quella ufficiale,magari sotto traccia rispetto aquella trasparenza che noi, assiemeai vertici catastali, da anni auspichiamo,nella lotta ai faccen<strong>di</strong>eri interni edesterni dell’ambiente.Senza che nessuno si offenda, vi raccontoun simpatico aneddoto, senzacommenti.Recentemente in un grande Ufficio catastaledel Sud, hanno chiuso il bar internoed il ragazzo che faceva da anniil barista è stato licenziato. Ora sapetecosa fa? Farà il parcheggiatore abusivo(<strong>di</strong>rete voi) oppure venderà gelati nelchiosco <strong>di</strong> fronte. Ebbene no, ora presenta<strong>di</strong>ligentemente le pratiche docfae pregeo, per conto terzi.Come detto più volte, queste figure,sono quelle più <strong>di</strong>fficili da estirpare esono quelle che frenano le novità, il te-


Rubrica????????titolotitoloSottotitolo<strong>di</strong>Bene, se i funzionari catastali per determinareuna ren<strong>di</strong>ta presunta, impiegasseromezz’ora ciascuno del lorotempo lavorativo, non basterebbe unanno <strong>di</strong> mezz’ore, per calcolarle tutte,visto che si tratta <strong>di</strong> oltre due milioni e<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>DidascaliaPerchè questo bellissimospot non consiglia il bravocitta<strong>di</strong>no che si devere<strong>di</strong>mere, accatastando neitermini, a rivolgersi alsuo tecnico <strong>di</strong> fiducia?lematico, la qualità degli aggiornamenti,la serietà del nostro impegno.Ormai può darsi che <strong>di</strong> questi, non cene siano rimasti molti, ma il malcostumecontinua laddove si riescono amantenere antichi privilegi sotterranei,malcelati <strong>di</strong>etro l’ingenuità dei comportamentinormalmente coperti dauna sprovveduta dabbenaggine o dauna residua in<strong>di</strong>fferenza della vigilanza.Noi ormai da molti decenni, siamo <strong>di</strong>sponibilia farci parte <strong>di</strong>ligente con inostri clienti e con l’intera società, nelproporre il rispetto delle norme, nelprodurre gli accatastamenti <strong>di</strong> qualità,nel convincere l’utenza che il catasto èuna cosa seria.Per dopo il 31 <strong>di</strong>cembre 2010, la leggeprevede che ai fabbricati nascosti vengaassegnata una ren<strong>di</strong>ta presunta, inattesa dell’accatastamento.mezzo <strong>di</strong> unità immobiliari.Per questo, la norma prevede la possibilitàche l’Agenzia si convenzioni connoi, per avere dal mondo professionaleesterno un sensibile aiuto a chiuderein tempi ragionevoli, la campagna<strong>di</strong> assegnazione delle ren<strong>di</strong>te a questiimmobili.Eppure, ci sono certe latitu<strong>di</strong>ni e certiuffici, che vorrebbero fare tutto dasoli. Ma in quanto tempo? Da oggi allapensione o da oggi entro sei mesi oun anno?Quin<strong>di</strong> noi siamo qui, forse anche nondesiderati da qualcuno, ma <strong>di</strong>sponibilicome sempre a collaborare, anche congli straor<strong>di</strong>nari.Ma perché, per stimolare il lavoro giànostro, la collaborazione non è corrispostasubito e spassionatamente,anche da chi potrebbe pronunciareapertamente ed ufficialmente soltantoquelle poche paroline: “vai dal tuo tecnico<strong>di</strong> fiducia”?11/20106


AmbienteAncora sull’amiantoArt. 212 del D.Lgs. 152/2006 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni<strong>di</strong> Livio LacosegliazA <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciotto anni dalla messamesotelioma provocati dall’esposizio-al bando dell’utilizzo dell’amianto perne ad amianto (asbesto). Le provincela produzione dei materiali da impiega-che mantengono il primato <strong>di</strong> questere in moltissime attività nella vita quo-<strong>di</strong>sgrazie sono Trieste e Gorizia, cheti<strong>di</strong>ana, ancora oggi l’amianto rimanerisultano così essere le ban<strong>di</strong>ere nereal centro dell’attenzione degli ecolo-nazionali, assieme a Genova e La Spe-gisti e dei sanitari, per i danni che hazia. Queste province sono particolar-<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Livio Lacosegliazprovocato alla salute dell’uomo, e chepurtroppo, ancora oggi provoca.Risale al febbraio <strong>di</strong> quest’anno l’eventoconosciuto come Quarta Conferenzaregionale sull’amianto tenutasia Trieste, che ha avuto quale scopoprincipale, quello <strong>di</strong> prendere atto <strong>di</strong>ciò che è stato realizzato nel bienniotrascorso con il coinvolgimento dellaCommissione amianto ed in secondoluogo, quello <strong>di</strong> raccogliere proposteper migliorare l’azione <strong>di</strong> neutralizzazionedei prodotti ancora esistenti contenentiamianto e <strong>di</strong> renderli innocui.Non va <strong>di</strong>menticato a proposito, chesono 8400 i soggetti iscritti nel registroregionale degli esposti all’amianto,5072 hanno una malattia professionalericonosciuta, 1317 sono esposti domestici,2034 hanno subito un’esposizioneambientale e solo due debbonola loro malattia ad un hobby.Dall’anno 2000 al 2009, nella nostraregione sono stati registrati 522 casi <strong>di</strong>mente esposte al rischio inquinamentoda asbesto, dovuto alle loro caratteristicheintrinseche quali l’esistenzadel porto, dove si effettua il carico e loscarico <strong>di</strong> merci e nei pressi del quale,esistono industrie metalmeccaniche,delle costruzioni navali e <strong>di</strong> produzionechimica.Il settore e<strong>di</strong>le, presente in tutte le province,non registra casi preoccupanti<strong>di</strong> esposizione all’amianto, soprattuttoper le attente attuazioni delle normativeche vengono eseguite, in conseguenzadella tutela della sicurezza neiluoghi <strong>di</strong> lavoro.La commissione amianto, operantein ambito regionale con la stretta collaborazionedelle unità operative <strong>di</strong>prevenzione e sicurezza negli ambienti<strong>di</strong> lavoro, ha operato con impegnoal fine <strong>di</strong> monitorare il programma <strong>di</strong>sorveglianza sanitaria, intensificandola ricerca che ha contribuito alla realizzazionenel 2009, <strong>di</strong> tre progetti finaliz-11/20108


<strong>di</strong>mensione geometrazati allo stoccaggio dell’amianto e alladecontaminazione <strong>di</strong> siti contenentimateriali con amianto. Va ricordata, inparticolare la <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> Porcia nellaquale possono venir stoccati 100 milametri cubi <strong>di</strong> amianto. Questa strutturarappresenta al momento l’unicoriferimento concreto per la soluzionedel problema dello stoccaggio checoinvolge tutto il territorio regionale.Attualmente sono stati raccolti e stoccati5 mila metri cubi.La <strong>di</strong>scarica risulta pluricertificata peril grado <strong>di</strong> sicurezza che offre, vengonoinfatti monitorate costantementesia l’aria, che l’acqua del sottosuoloper accertare che non vi siano <strong>di</strong>spersioni<strong>di</strong> cellule nocive.L’assessore regionale all’ambiente,ha riba<strong>di</strong>to l’importanza <strong>di</strong> interveniresull’amianto in modo ra<strong>di</strong>cale, per lasciarealle nuove generazioni un ambientemigliore.Per questo motivo, ha detto, è necessariopensare a “sanare” il territoriodall’amianto e non soltanto a “stoccarlo”ed a proposito, ha sottolineatol’importanza <strong>di</strong> bonificare le aree inquinate,in modo da impe<strong>di</strong>re qualsiasi ulteriorecontaminazione. Infatti, ha promesso,che in fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizionedel “Piano per lo smaltimento dei rifiutiurbani” verrà fatto anche un pianostralcio per l’eliminazione dell’amianto.Nella prospettiva dell’eliminazionetotale dell’amianto, ci si avvicina semprepiù all’adozione del proce<strong>di</strong>mento<strong>di</strong> inertizzazione dell’amianto me<strong>di</strong>antefusione dello stesso (a 1600°) che lotrasformerebbe in un prodotto inerte,utilizzabile senza alcun pericolo.Il processo nella nostra regione non èancora operativo, però risulta evidenteche questo processo è l’unico chepuò garantire la completa bonifica e ilrisanamento dell’ambiente. Le forzepolitiche e la commissione regionaleamianto se ne stanno occupando, edè preve<strong>di</strong>bile che nel prossimo futurotale processo <strong>di</strong> inertizzazione venga911/2010


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>11/2010utilizzato. Come riscontriamo, la lottacontro l’eliminazione dell’amiantocontinua su <strong>di</strong>versi fronti, praticamentesenza tregua.Anche il D. lgs. 9 aprile 2008 n. 81,che regolamenta la sicurezza e la tuteladella salute dei lavoratori nei luoghi<strong>di</strong> lavoro, ne fa ampia <strong>di</strong>squisizione alcapo terzo, Protezione dai rischi connessial l’esposizione dell’amianto.L’articolato, molto dettagliato, trattadel campo <strong>di</strong> applicazione (art. 246)delle definizioni (art. 247) e degli obblighidel datore <strong>di</strong> lavoro riguardantel’in<strong>di</strong>viduazione della presenza <strong>di</strong>amianto (art. 248), la valutazione deirischi (art. 249), la notifica da inviareagli organi <strong>di</strong> vigilanza (art. 250), primadell’inizio dei lavori, delle misure<strong>di</strong> prevenzione e protezione (art. 251),delle misure igieniche (art. 252), delcontrollo dell’esposizione (art. 253),del valore limite (art. 254) e delle operazioniparticolari (art. 255).Per quanto riguarda i lavori <strong>di</strong> demolizioneo rimozione dell’amianto, se ne occupal’art. 256, i cui sette commi sono10tanto importanti che si ritiene <strong>di</strong> trascriverliintegralmente qui <strong>di</strong> seguito.comma 1) I lavori <strong>di</strong> demolizione o <strong>di</strong>rimozione dell’amianto possonoessere effettuati solo da impreserispondenti ai requisiti <strong>di</strong> cui all’art.212 del D. lgs. 3 aprile 2006 n. 152comma 2) Il datore <strong>di</strong> lavoro, primadell’inizio dei lavori <strong>di</strong> demolizioneo rimozione dell’amianto o <strong>di</strong> materialicontenenti amianto da e<strong>di</strong>fici,strutture, apparecchi e impianti,nonché dai mezzi <strong>di</strong> trasporto, pre<strong>di</strong>sponeun piano <strong>di</strong> lavoro.comma 3) Il piano <strong>di</strong> cui a comma 2prevede le misure necessarie pergarantire la sicurezza e la salute deilavoratori sul luogo <strong>di</strong> lavoro e laprotezione dell’ambiente esterno.comma 4) Il piano, in particolare, prevedee contiene informazioni suiseguenti punti:a. rimozione dell’amianto o dei ma-teriali contenenti amianto primadell’applicazione delle tecniche <strong>di</strong>


Generazione Breda.Da sempreil portonedelle famiglieitaliane.Le foto <strong>di</strong> questa campagna sono state realizzate con i <strong>di</strong>pendenti Breda ed i loro figli che ogni giorno con<strong>di</strong>vidono il successo <strong>di</strong> una grande azienda e <strong>di</strong> una grande famiglia.Foto Paolo Gallo - Art Director Asia BredaCon un portone Palpebra ® <strong>di</strong> Breda la tua casa è ancora più bella e più protetta. Tecnologia avanzata <strong>di</strong> produzione e sistemi brevettati per la sicurezzadei più piccoli, design italiano e ampie possibilità <strong>di</strong> personalizzazione rendono ogni portone Breda semplicemente unico. Come ogni famiglia italiana.La storia continua...Sponsor Platinum U<strong>di</strong>nese CalcioBreda Sistemi Industriali S.p.A. Via Cecilia Danieli, 2 - 33090 Sequals - PN - ItalyTel +39 0427 939311 - Fax +39 0427 939321 - breda@bredasys.com - www.bredasys.com


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>demolizione, a meno che tale rimozionenon possa costituire peri lavoratori un rischio maggiore <strong>di</strong>quello rappresentato dal fatto chel’amianto o i materiali contenentiamianto vengano lasciati sul postob.fornitura ai lavoratori <strong>di</strong> idonei <strong>di</strong>-spositivi <strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduale;c. verifica dell’assenza <strong>di</strong> rischi do-vuti all’esposizione all’amianto sulluogo <strong>di</strong> lavoro, al termine dei lavori<strong>di</strong> demolizione o <strong>di</strong> rimozionedell’amianto;d. adeguate misure per la protezionee la decontaminazione del personaleincaricato dei lavori;e. adeguate misure per la protezionedei terzi e per la raccolta e lo smaltimentodei materiali;f. adozione, nel caso in cui sia previ-sto il superamento dei valori limite<strong>di</strong> cui all’art. 254, delle misure <strong>di</strong> cuiall’ 255, adattandole alle particolariesigenze del lavoro specifico;g. natura dei lavori, data <strong>di</strong> inizio eloro durata presumibile;h. luogo ove i lavori verranno effettua-ti;i. tecniche lavorative adottate per larimozione dell’amianto;l. caratteristiche delle attrezzatureo <strong>di</strong>spositivi che si intendono utilizzareper attuare quanto previstodalle lettere d) ed e).comma 5) Copia del piano <strong>di</strong> lavoroè inviata all’organo <strong>di</strong> vigilanza, almeno30 giorni prima dell’inizio deilavori. Se entro il periodo <strong>di</strong> cui alprecedente capoverso l’organo <strong>di</strong>vigilanza non formula motivata richiesta<strong>di</strong> integrazione o mo<strong>di</strong>ficadel piano <strong>di</strong> lavoro e non rilasciaprescrizione operativa, il datore <strong>di</strong>lavoro può eseguire i lavori. L’obbligodel preavviso <strong>di</strong> trenta giorniprima dell’inizio dei lavori non siapplica nei casi <strong>di</strong> urgenza. In taleultima ipotesi, oltre alla data <strong>di</strong> inizio,deve essere fornita dal datore<strong>di</strong> lavoro in<strong>di</strong>cazione dell’orario <strong>di</strong>inizio delle attività.comma 6) L’invio della documentazione<strong>di</strong> cui al comma 5 sostituisce gliadempimenti <strong>di</strong> cui all’art. 250 chetratta della notifica.comma 7) Il datore <strong>di</strong> lavoro provvedeaffinchè i lavoratori o i loro rappresentantiabbiano accesso alla documentazione<strong>di</strong> cui al comma 4.Gli articoli successivi trattano dell’obbligoche il datore <strong>di</strong> lavoro ha, <strong>di</strong> informarei lavoratori e <strong>di</strong> formarli inmodo da acquisire le conoscenzenecessarie in materia <strong>di</strong> protezionee prevenzione dall’amianto (art. 257e 258). Successivamente i lavoratoridovranno essere perio<strong>di</strong>camente sottopostia controllo sanitario (art. 259).Nel caso <strong>di</strong> esposizione superiore aquella limite, che è <strong>di</strong> un decimo <strong>di</strong>0.1 fibre per centimetro cubo <strong>di</strong> aria,misurata come me<strong>di</strong>a ponderata neltempo <strong>di</strong> otto ore, il datore <strong>di</strong> lavoroiscrive il soggetto nel registro <strong>di</strong> cuiall’art. 243. Quest’ultimo, provvede aconservare la cartella clinica per i successiviquarant’anni dall’esposizione(art. 260).Nei casi accertati <strong>di</strong> mesotelioma, siprovvede ad iscriverli nel registro nazionaledei Mesoteliomi, costituito etenuto presso l’ISPESL.11/201012


E<strong>di</strong>liziaAutorizzazioni paesaggistichesemplificatePer ora le norme statali approvate, sono efficaci soltanto nelle regioni astatuto “or<strong>di</strong>nario”<strong>di</strong> Lucio BarbieroIl mese <strong>di</strong> giugnoscorso il Consigliodei Ministri ha licenziatoil proce<strong>di</strong>mentosemplificatoper il rilasciodell’autorizzazionepaesaggisticaper gli interventi <strong>di</strong> modesta entità.Possiamo <strong>di</strong>re finalmente che è statadata attuazione all’art.146, comma 9Dlgs. 42/2004 denominato anche Co<strong>di</strong>ceUrbani, il quale appunto prevedel’attuazione <strong>di</strong> mo<strong>di</strong> ed iter per lo snellimentoe la concentrazione dei proce<strong>di</strong>mentiamministrativi.Le semplificazioni previste nella nuova<strong>di</strong>sposizione legislativa trovano imme<strong>di</strong>ataapplicazione nelle Regioni a StatutoOr<strong>di</strong>nario, mentre le Regioni a StatutoSpeciale e le Provincie autonome“per poter utilizzare le semplificazioniprocedurali dovranno entro 180 giornidalla data del 10 settembre 2010 adottare”le norme necessarie a <strong>di</strong>sciplinaretali proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> autorizzazionepaesaggistica semplificata nel rispettodei criteri fissati dal regolamento e<strong>di</strong>n conformità ai relativi stati e norme <strong>di</strong>attuazione.Dunque nel territorio regionale, per orasi continua ad operare con le procedurelegislative precedenti all’entrata invigore delle norme statali, tenendo presenteche qualora entro 180 giorni ( entroil 9 marzo 2011) la nostra Regionenon riesca a licenziare la normativa regionalesi dovrà operare con la normativasemplificata statale (regioni a statutoor<strong>di</strong>nario).E’ auspicabile che la struttura regionalepossa intervenire subito nella “regionalizzazione“della normativa, adattando ilpiù possibile le <strong>di</strong>sposizioni semplificate,alla varietà dei paesaggi regionali .Anche se le semplificazioni in parolanella nostra regione sono “congelate“,è comunque interessante ed utile peri nostri lettori, riassumere qui <strong>di</strong> seguitole semplificazioni <strong>di</strong> cui si tratta, chepossiamo <strong>di</strong>stinguere in tre<strong>di</strong>ci casi procedurali.a. in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> 39 tipologie <strong>di</strong> interventisoggetti a procedura semplificataal fine <strong>di</strong> dare certezza e uniformitàsull’intero territorio nazionale(si stima costituiscano il 75% del totaledei proce<strong>di</strong>menti autorizzativi);b. obbligo <strong>di</strong> confezionare l’istanza unicamentecon la relazione paesaggisticasemplificata, redatta da un tecni-13<strong>di</strong>mensione geometra11/2010


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>11/2010co abilitato che attesta la conformitàdell’intervento alla <strong>di</strong>sciplina del paesaggioe alla <strong>di</strong>sciplina urbanisticoe<strong>di</strong>liziavigente ;c. corsia preferenziale alle presentazionidei documenti per via telematicao tramite lo sportello unico (ove costituito,in casi <strong>di</strong> istanze <strong>di</strong> attivitàindustriali o artigianali);d. riduzione del 40% dei tempi massimidel proce<strong>di</strong>mento rispetto allaprocedura or<strong>di</strong>naria (si passa infattida 105 a 60 giorni);e. introduzione dello screening imme<strong>di</strong>atoal fine <strong>di</strong> verificare se l’interventoè soggetto alla procedura autorizzativaor<strong>di</strong>naria o semplificata, ovverosia esonerato ai sensi dell’art. 149;14f. previsione della verifica preliminaredella conformità dell’intervento alla<strong>di</strong>sciplina urbanistico-e<strong>di</strong>lizia vigente(in caso <strong>di</strong> contrasto non vi sarà luogoa procedere sulla domanda e <strong>di</strong>un tanto viene data comunicazioneal richiedente);g. previsione del <strong>di</strong>niego <strong>di</strong>rettodell’istanza da parte dell’Amministrazionecompetente, in caso <strong>di</strong> determinazionenegativa <strong>di</strong> conformità/compatibilità paesaggistica, senzanecessità <strong>di</strong> far intervenire il Soprintendente;h. possibilità per l’interessato – in caso<strong>di</strong> rigetto dell’istanza da partedell’Amministrazione competente -<strong>di</strong> richiedere la determinazione delSoprintendente, il quale con prov-


<strong>di</strong>mensione geometrave<strong>di</strong>mento definitivo, rilascia <strong>di</strong>rettamentel’autorizzazione o nega a suavolta l’istanza;i. previsione della motivazione per relationemda parte dell’Amministrazionecompetente in sede <strong>di</strong> rilasciodell’autorizzazione, conforme al parerevincolante favorevole del Soprintendente;n. imme<strong>di</strong>ata efficacia dell’autorizzazionepaesaggistica (non trova applicazionela moratoria <strong>di</strong> 30 giorni <strong>di</strong> cuial comma 11 dell’art. 146);o. facoltatività (e non obbligatorietà) <strong>di</strong>acquisire il parere delle Commissionilocali per il paesaggio.l. previsione del rigetto dell’istanza daparte del Soprintendente, in caso <strong>di</strong>parere negativo;m. previsione <strong>di</strong> non vincolatività delparere del Soprintendente, qualoral’area interessata dall’intervento siaassoggettata ad un vincolo o ad unpiano paesaggistico che contengaspecifiche prescrizioni d’uso;1511/2010


CatastoPresentate a Roma le ultime novitànel campo dell’Aggiornamentodel CatastoLa legge 122/2010, e la nuova versione <strong>di</strong> Pregeo,aprono nuovi scenari ed opportunità per la categoria dei Geometri<strong>di</strong> Luigi Francescutti<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Luigi FrancescuttiDal 1° Giugno ad oggi sono già trascorsipiù <strong>di</strong> quattro mesi <strong>di</strong> intenso lavorocon la nuova versione del “PREGEO10”; certamente tutti coloro che operanocon tale programma hanno avutomodo fin dall’inizio, <strong>di</strong> rendersi contodelle tante <strong>di</strong>fficoltà e delle criticitàche la complessa procedura facevaemergere ad ogni nuova prestazione:Tipo Mappale o Frazionamento chefosse, sia che si trattasse <strong>di</strong> un lavorosemplice o <strong>di</strong> uno più complesso.Sapevamo ed eravamo consapevoli,che nell’applicazione <strong>di</strong> Pregeo 10,avremmo incontrato tante <strong>di</strong>fficoltà,del resto è stato così ad ogni cambiamento<strong>di</strong> versione e certo eravamopreparati ma francamente a questecose, non ci si abitua tanto facilmenteed a conti fatti, è risultato che non cisiamo preparati abbastanza. Probabilmentetutto ciò anche a causa della pocasperimentazione, ma <strong>di</strong> sicuro, per lanostra premura <strong>di</strong> produrre gli elaboratie per la mancata conoscenza del nuovo.Le <strong>di</strong>fficoltà sono state maggiori <strong>di</strong>quelle che potevamo immaginare; coni buoni rapporti che intratteniamo tracolleghi, ci siamo sentiti spesso, personalmentee per telefono, per scambi<strong>di</strong> opinioni, domande, impressioni,soluzioni da cercare e trovare, ad ognielaborazione dei nostri dati. Colloqui <strong>di</strong>questo tenore: “Tu come fai? Secondote a quale tipologia appartiene questotipo? … La procedura mi da questa tipologia<strong>di</strong> errore…una volta corretto,ricompare ma…- È una modesta entitào come la considero?” … sono statiall’or<strong>di</strong>ne del giorno e molto consuetifino ad oggi e certamente ora continuerannoe si moltiplicheranno.In ogni caso, questi confronti tra colleghi,con scambi <strong>di</strong> pareri, <strong>di</strong> ipotesie presunte soluzioni, trovate spessoanche con l’aiuto della <strong>di</strong>sponibilità deiTecnici dell’Agenzia del Territorio (i qualianche interrompendo il loro lavoro, cihanno fatto sempre ed in ogni modo,portare a termine il nostro) ci hannofatto crescere e magari con un sospiro<strong>di</strong> sollievo, abbiamo preso atto cheper fortuna il buon vecchio Pregeo 9 cisalva sempre in corner. É altrettantovero però, che molti <strong>di</strong> questi problemisono stati affrontati e nel nostro piccolorisolti, solamente provando e riprovando,leggendo e rileggendo più e piùvolte le norme e tutte le circolari che inbreve tempo l’Agenzia ha emanato.Oggi infatti, grazie anche al lavoro delnostro Consiglio Nazionale ed alla col-11/201016


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>"Il Pensiero del Bosco",opera esposta in unamanifestazione, svoltasia Roma, organizzata dalCorpo Forestale delloStato e realizzata da unafamiglia <strong>di</strong> intagliatori,padre e figlio, anch'essiforestali.laborazione instaurata con il verticedell’Agenzia del Territorio, siamo informatisu tutto, ad<strong>di</strong>rittura qualche voltaabbiamo la fortuna <strong>di</strong> conoscere lecose <strong>di</strong> nostro interesse, prima dellostesso personale periferico dell’Agenzia.Un tempo trascorrevano anche alcunimesi dall’emissione <strong>di</strong> una nuovanorma o circolare esplicativa, primache noi professionisti ne avessimo conoscenza.Potevamo considerarlo un vero colpo<strong>di</strong> fortuna, quando qualcuno <strong>di</strong> noi conosceva<strong>di</strong>rettamente qualche <strong>di</strong>rigenteo tecnico dell’ufficio e magari graziea questa conoscenza, riusciva ad ottenerequalche fotocopia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizionia loro riservate, da fotocopiare a nostravolta.A ben pensarci, le mo<strong>di</strong>fiche alle proceduredel Catasto dei Terreni nel periodoantecedente al Pregeo, non erano moltofrequenti. C’era stata un’importanteunificazione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e modalitàoperative con il D.P.R. 650/72, qualchecircolare interna ecc. e non molto altro.Le nuove tecnologie, l’informatica,internet ed il rapporto collaborativo inatto, ci consentono <strong>di</strong> avere conoscenzadelle novità in tempi molto rapi<strong>di</strong>,praticamente nella stessa giornatadell’emissione ufficiale e della firma daparte del Direttore dell’Agenzia e spessoanche prima.11/201018


Per questo aggiungo che ognuno devefarsi scrupolo <strong>di</strong> parlare con i colleghi,evidenziare i problemi, frequentare ilCollegio ed i colleghi della CommissioneCatasto, consultare i vari siti delCollegio, dell’Agenzia, <strong>di</strong> Geoweb edanche gli altri che trattano questi argomenti.Naturalmente tutte le anomaliedella nuova procedura riscontratee segnalate opportunamente ( ed ancherisolte ove possibile in tempi più omeno brevi) in tutto il territorio nazionale,sono state raccolte dai responsabilidel nostro Consiglio Nazionale facentiparte del tavolo tecnico <strong>di</strong> lavoro pressol’Agenzia del Territorio.Infatti, Bruno Razza e Pino Mangione(anche Presidente AGIT) ed anche altricolleghi <strong>di</strong>sponibili, si sono prestatia raccogliere tutti questi elementi perpoi trasferirli alla Direzione Generaledell’Agenzia ed alla Sogei, i quali ascoltandoe recependo tanti suggerimenti,si sono convinti <strong>di</strong> tenerne conto nelmettere a punto una versione nuovae migliorata del programma. Così,siamo stati invitati alla presentazioneufficiale ed in anteprima, della nuovaversione <strong>di</strong> Pregeo 10, organizzata dalnostro Consiglio Nazionale con la DirezioneCentrale dell’Agenzia, che si ètenuta il 15 <strong>di</strong> ottobre scorso a Roma.Nel corso della presentazione, tenutasinella sala “Trilussa” della Cassa Nazionale<strong>di</strong> Previdenza ed Assistenza Geometri,gremita <strong>di</strong> colleghi provenienti datutt’Italia, il presentatore e moderatoredell’evento, il nostro noto ed apprezzatoConsigliere Nazionale Bruno Razza,ha esposto in un rapido resoconto, leultime e più importanti novità per lanostra categoria: l’emissione del D.L.78 tramutato nella L. 122 del 30 Luglio2010; il provve<strong>di</strong>mento del Direttoredell’Agenzia del 16/09 n.47477 sullapossibilità per noi <strong>di</strong> ottenere le planimetrieNCEU (già in vigore ed attuabiledal 20/10 us.) conservando scrupolosamenteagli atti in nostro possesso, ladelega conferitaci dai nostri clienti; lacertificazione <strong>di</strong> conformità tra lo stato<strong>di</strong> fatto e le planimetrie; la possibilità<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare dei certificatori in materiacatastale (prestando però attenzione: asolo ciò che, come da Bruno Razza stessoaffermato, “è in or<strong>di</strong>ne” può esserecertificato; per contro, ciò che “non èin or<strong>di</strong>ne” è bene che, con la professionalitàe lo scrupolo che ci <strong>di</strong>stingue,venga messo in or<strong>di</strong>ne). Altra importantepossibilità sarà per noi quella, previoun breve corso <strong>di</strong> istruzione ed unaspecifica convenzione con l’Agenzia,<strong>di</strong> attribuire la Ren<strong>di</strong>ta presunta a queifabbricati che non risultano censiti. Sela Ren<strong>di</strong>ta, comè previsto entro brevitempi, verrà attribuita provvisoriamentedall’Ufficio, è possibile che la stessaper svariati e comprensibili motivi saràpiù alta del dovuto e quin<strong>di</strong> dovrà esserenostra cura consigliare bene i nostriclienti nel procedere spe<strong>di</strong>tamenteall’aggiornamento necessario, evitandocosì maggiori costi. E’ seguito unbreve ma significativo intervento delPresidente Fausto Savol<strong>di</strong> sulle tanteopportunità <strong>di</strong> lavoro che ci aspettano inaccordo con l’Agenzia del Territorio; haparlato sul mantenimento della nostraspecifica competenza e conoscenza inmateria catastale, sulla grande responsabilitàcivile che il nostro lavoro comprende,sul grande numero <strong>di</strong> colleghiche si occupano ed operano in modoesclusivo con il Catasto, su tante altrenovità ed opportunità che aspettanosia i nostri giovani studenti che i nostrigiovani colleghi e su altre nuove pro-19<strong>di</strong>mensione geometra11/2010


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>11/201020spettive <strong>di</strong> lavoro in corso <strong>di</strong> definizionee perfezionamento.L’Ing. Franco MAGGIO – Direttore CentraleCartografia, Catasto e PubblicitàImmobiliare dell’Agenzia, - ci ha poiesposto una serie <strong>di</strong> novità scaturitedalla reciproca collaborazione e graziealla raccolta dei suggerimenti pervenutigli;ci ha nuovamente parlato dellapossibilità <strong>di</strong> “scaricare” le planimetrieNCEU e l’elaborato planimetrico, in alcuneprovince già da luglio; ma ci haanche consigliato <strong>di</strong> usare tale modalitàcon parsimonia, dato l’aumento consistente<strong>di</strong> accessi al sito dell’Agenzia,che potrebbe creare qualche problema<strong>di</strong> sovraffollamento dei server e dellabanca dati.Ci ha parlato delle unità immobiliari noncensite, dell’attribuzione della Ren<strong>di</strong>taPresunta, della necessità <strong>di</strong> provvederea completare il censimento <strong>di</strong> tuttele U.I.; <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> elusione o evasionefiscale; <strong>di</strong> responsabilizzazione delcitta<strong>di</strong>no, <strong>di</strong> sanzioni per chi non provvedead accatastare (che ora sono minime,ma che via via <strong>di</strong>venteranno piùelevate), <strong>di</strong> una campagna pubblicitariacon spot ra<strong>di</strong>ofonici e televisivi a curadell’Agenzia, per stimolare ed invitarei proprietari ad accatastare soprattuttoi fabbricati nascosti e mai <strong>di</strong>chiarati alCatasto. In sostanza, grazie al controlloincrociato con AGEA, con i Comuni econ il costante e perio<strong>di</strong>co rilevamentofotografico del territorio, non ci sarà piùtregua per il non accatastato. L’instancabileIng. Flavio Ferrante, Capo AreaCartografia della Direzione Centrale,ci ha poi esposto una nutrita serie <strong>di</strong>dati ed informazioni sui risultati più chesod<strong>di</strong>sfacenti che questo primo periodo<strong>di</strong> lavoro ha prodotto in tutta Italia;dati che, a livello nazionale, confermanola vali<strong>di</strong>tà della procedura. Si pensiche nel mese <strong>di</strong> Agosto, dopo circa tremesi dall’attivazione della procedura <strong>di</strong>Pregeo 10 e <strong>di</strong> monitoraggio dell’attività,sono già stati trattati 30.628 lavori.Di questa notevole quantità, in alcuniUffici viene presentato oltre l’80% <strong>di</strong>atti per l’approvazione automatica e <strong>di</strong>questi, oltre il 60% è stato approvato invia completamente automatica, alleggerendoquin<strong>di</strong> <strong>di</strong> molto il lavoro degliUffici. Un altro 30% ha dovuto esseresmaltito <strong>di</strong>rettamente dal personaledell’Agenzia. Solo un’ esigua quantitàera errata, ed una quantità ancoraminore, ha dovuto essere annullata.Aggiungo però, che le slides da Luipresentate con una certa enfasi, mi èparso fossero concentrate in due zonedel Sud o del centro, probabilmente“le più <strong>di</strong>ligenti e virtuose” in questofrangente. Avrei voluto poter approfon<strong>di</strong>rela conoscenza dei dati e dellasituazione delle nostre aree, che mipare sia significatamente meno rosea.La nuova versione <strong>di</strong> Pregeo 10, oltread aver corretto tanti piccoli errori, ampliatola casistica delle possibilità senzaaumentare il numero delle tipologie, haanche mo<strong>di</strong>ficato sostanzialmente l’interfaccia;anche per questo nella nuovaversione, all’aiuto in linea del programmaè stata aggiunta una parte che riguardale spiegazioni sulle mo<strong>di</strong>ficheeffettuate. Ferrante ha riba<strong>di</strong>to infine lasua sod<strong>di</strong>sfazione per la grande collaborazione,già evidenziata e rinsaldatain occasione del convegno nazionaleSIFET a Cagliari nel Giugno <strong>di</strong> quest’anno,tra i vertici dell’Agenzia del Territorioed il nostro Consiglio Nazionale;collaborazione che evidenzia la nostraprevalenza in materia catastale e chenoi, (come ricordatoci dal Presidente


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sarà possibile replicare <strong>di</strong> “n” volte leoperazioni effettuate con il modellocensuario per una particella, così comesopprimere una o due particelle e lacostituzione <strong>di</strong> una o due, estesa ad“n” volte ed aggiunta la combinazionemultipla del criterio. Ha poi effettuato<strong>di</strong>versi esempi pratici <strong>di</strong> compilazionedei Modelli censuari <strong>di</strong> alcune tipologie,presentando infine una tabella <strong>di</strong>confronto delle <strong>di</strong>versità tra l’attualeversione e quella nuova. L’Ing. DemetrioPoma ed il Geom. Fabrizio Bisti,ci hanno presentato poi alcune novitàevolutive che <strong>di</strong>verranno operative inseguito e che sono: un’estensione del<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Altra opera in fase <strong>di</strong>realizzazione daidue forestali:un cinghiale ricavatoda un tronco <strong>di</strong> abete.Savol<strong>di</strong>) non dobbiamo lasciarci sfuggire;prova ne è questa presentazione aiCollegi dei Geometri, temporalmentetenutasi ad<strong>di</strong>rittura prima della presentazionealle Agenzie Provinciali. L’ing.Salvatore D’Amico, dell’Ufficio sistemicartografici e metodologie operative,ci ha esposto velocemente quali sonostate le correzioni degli errori nella versionein uso; i nuovi controlli inseriti nelservice pack della procedura Pregeo 10e l’aumento a “n” numeri <strong>di</strong> particelletrattate. Ad esempio è stato correttoil malfunzionamento della proceduranell’emissione dei <strong>di</strong>agnostici <strong>di</strong> errori<strong>di</strong> elaborazione che, sebbene rimossi,non venivano eliminati a seguito <strong>di</strong>nuova elaborazione; è stato consentitol’impiego <strong>di</strong> più <strong>di</strong> due PF in presenza<strong>di</strong> un Punto Ausiliario; è stato stabilitoche Punti vertice e <strong>di</strong>rezione, non devonoessere considerati oggetto delrilievo. Nella nuova versione, l’estratto<strong>di</strong> mappa conterrà tutti i PF che ricadonoentro un raggio <strong>di</strong> 1000 m dal centrodel rilievo; aumenterà il numero <strong>di</strong>particelle trattabili nel caso <strong>di</strong> tipologieche ne consideravano solo una o due;trattamento <strong>di</strong> approvazione automaticaper i tipi particellari e per gli atti <strong>di</strong>rettifica <strong>di</strong> misure errate; un adeguamentoalle tipologie già esistenti; lagestione delle particelle Demaniali, <strong>di</strong>quelle multiqualità (la doppia coltura aseguito <strong>di</strong> accertamenti AGEA); la realizzazione<strong>di</strong> una procedura assistitaper l’in<strong>di</strong>viduazione ed il suggerimentodella corretta tipologia dell’atto <strong>di</strong>aggiornamento. In fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>gitazionedella Ditta, inoltre nel caso <strong>di</strong> errore <strong>di</strong>qualche dato, sarà possibile recuperarel’intestazione corretta <strong>di</strong>rettamente dalfile dall’estratto. Nel caso <strong>di</strong> Tipo mappaleper nuova costruzione, dovrannoessere presenti almeno due punti perl’inquadramento dell’oggetto del rilievonella particella; la fusione <strong>di</strong> particelle o<strong>di</strong> particelle derivate che non <strong>di</strong>venterannoEnte Urbano, sarà possibile solose le stesse avranno la medesima qualitàe classe; sarà aggiunto l’inserimentoautomatico <strong>di</strong> controllo delle stazioniisolate e numerose altre correzioni oltread aggiunte <strong>di</strong> nuove funzioni. Ciè stata presentata infine una serie <strong>di</strong>novità che verranno inserite in un’ulte-11/201022


FiscoPiccola proprietà conta<strong>di</strong>naDecadenza delle agevolazioni nelle permuteavvenute entro il quinquennio<strong>di</strong> Renzo Fioritti<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>11/2010Renzo FiorittiSu istanza <strong>di</strong> un notaio, in merito adun atto <strong>di</strong> permuta (avvenuto entro ilquinquennio dall’acquisto), l’Agenziadelle Entrate ha risposto con la Risoluzionen.324/E del 30 luglio 2008, cheresta valida anche dopo la conversionecon Legge n.25 del 26.02.2010 del D.L.30.12.2009 n.194 (art. 2 agevolazioni inmateria <strong>di</strong> piccola proprietà conta<strong>di</strong>na)ed in particolare ha precisato:- in base al combinato <strong>di</strong>spostodell’art.1, primo comma, della L.604/1954 e successive mo<strong>di</strong>ficazionied integrazioni e dell’art. 28, ultimocomma, della L. 454/1961, alcuni attitassativamente in<strong>di</strong>cati, aventi ad oggettofon<strong>di</strong> rustici, qualora siano postiin essere per la Piccola Proprietà Conta<strong>di</strong>na,godono dell’esenzione dall’imposta<strong>di</strong> bollo, mentre le imposte <strong>di</strong>registro ed ipotecarie sono applicatein misura fissa; restano all’1% quellecatastali;- tra gli atti in parola rientrano anchegli “atti <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta” e gli “atti<strong>di</strong> permuta, quando per ambedue ipermutanti, l’atto sia posto in essereesclusivamente per l’arrotondamentodella proprietà conta<strong>di</strong>na”;Ferme restando tutte le <strong>di</strong>sposizioniriguardanti i requisiti per il go<strong>di</strong>mento26delle agevolazioni per la Piccola ProprietàConta<strong>di</strong>na, anche in base alla L.25/2010 (conversione D.L. 194/2009),va analizzata la <strong>di</strong>sposizione dell’art.7, primo comma, della L. 604/1954 inbase alla quale:“decade dalle agevolazioni tributariel’acquirente, il permutante o l’enfiteutail quale, prima che siano trascorsicinque anni dagli acquisti fatti a normadella presente legge, aliena volontariamenteil fondo o i <strong>di</strong>ritti parziali su<strong>di</strong> esso acquistati, ovvero cessa dalcoltivarlo <strong>di</strong>rettamente”.Più precisamente si rende necessarioattribuire l’esatto significato al termine“alienazione”. L’Agenzia ritiene chedetto termine ricomprenda qualunquetrasferimento della proprietà del fondo,in<strong>di</strong>pendentemente dalla causagiuri<strong>di</strong>co/economica che lo determina;appurato ciò, deve ritenersi che anchela permuta, <strong>di</strong>a luogo all’alienazionevolontaria della proprietà <strong>di</strong> cose o <strong>di</strong><strong>di</strong>ritti (nel caso <strong>di</strong> specie <strong>di</strong> tratta <strong>di</strong> unterreno) tra due contraenti.Al riguardo, la Corte <strong>di</strong> Cassazione haprecisato che “le permute, intervenutefra gli acquirenti contestualmenteall’acquisto <strong>di</strong> terreni con le agevolazionifiscali previste a favore della


<strong>di</strong>mensione geometrapiccola proprietà conta<strong>di</strong>na dalla leggen. 604/1954, comportano la decadenzadei benefici fiscali per violazionedell’art. 7 della citata legge” (cfr.Corte <strong>di</strong> Cassazione 9 aprile 1981, n.2042).-Sulla base delle argomentazioni soprariportate <strong>di</strong>scende che la permuta(in quanto negozio idoneo a trasferirela proprietà <strong>di</strong> un bene a favore <strong>di</strong>un terzo), ove comporti il passaggio afavore <strong>di</strong> terzi <strong>di</strong> un fondo acquistatonell’ultimo quinquennio con i benefici<strong>di</strong> cui alla legge n.604 del 1954, comportauna causa <strong>di</strong> decadenza dalleagevolazioni per la Piccola ProprietàConta<strong>di</strong>na. Deve concludersi chel’alienazione <strong>di</strong> un fondo acquistatocon l’agevolazione in parola, avvenutaprima del decorso <strong>di</strong> cinque anni dalsuo acquisto, comporta la decadenzadei benefici fiscali goduti. Con la Risoluzionen. 325/E del 30 luglio 2008l’Agenzia delle Entrate, in merito alleagevolazioni fiscali previste a favoredella piccola proprietà conta<strong>di</strong>na, haprecisato che quanto già qui e negliarticoli precedenti, citato sull’argomento,vale anche per le società agricolee precisamente, per quelle aventii seguenti requisiti:- società <strong>di</strong> persone: qualifica <strong>di</strong> IAP;iscrizione nella relativa gestioneprevidenziale da parte <strong>di</strong> almenouno dei soci- società <strong>di</strong> capitali o cooperative:qualifica <strong>di</strong> IAP; iscrizione nella relativagestione previdenziale da parte<strong>di</strong> almeno un amministratore.2711/2010


DirittoC’è <strong>di</strong>stanza e <strong>di</strong>stanzaLe norme che fissano le <strong>di</strong>stanze in e<strong>di</strong>lizia, sono tutte fissatenell’interesse generale, per cui inderogabili dai singoli<strong>di</strong> Marilisa Bombi<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Marilisa BombiC’è <strong>di</strong>stanza e <strong>di</strong>stanza. La <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong>sicurezza quando si viaggia in auto, c’èpoi la <strong>di</strong>stanza prossemica stu<strong>di</strong>ata perprima (guarda caso) dagli statunitensi,i quali hanno fissato anche un precisolimite: la <strong>di</strong>stanza "intima", che è quellache va dal contatto corporeo vero eproprio, fino ai 45 centimetri.Ma questa viene da noi riservata a chici è caro, e misura <strong>di</strong> fatto non una <strong>di</strong>stanzafisica, quanto una <strong>di</strong>stanza psicologica.Insomma, la <strong>di</strong>stanza è semprerelativa, perché lo spazio si formae si mo<strong>di</strong>fica attraverso le relazioni trale persone.Tutto ciò è il frutto <strong>di</strong> rapporti e convenzionisociali. Un esempio? Il senso <strong>di</strong><strong>di</strong>sagio che si prova quando si entra inun ascensore pieno <strong>di</strong> gente. Improvvisamenteci si trova in un ambiente ristretto,a pochi centimetri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza daperfetti estranei. Se quin<strong>di</strong>, la <strong>di</strong>stanzatra persone può avere mille sfaccettature,non<strong>di</strong>meno la situazione è più chiaraquando si parla <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, perché anessuno fa piacere vedere che gli altriti guardano, mentre sei in casa.Lo ha spiegato molto bene il Consiglio<strong>di</strong> Stato, sez. IV con la decisione n. 4181depositata il 30 giugno 2010, nel trattarel’interessante questione collegata adun <strong>di</strong>niego della domanda <strong>di</strong> condonoe<strong>di</strong>lizio, relativo alla trasformazione inveranda <strong>di</strong> un preesistente balcone. Ilbalcone era costruito con struttura continuaad andamento angolare, in corrispondenzadell’angolo nord-est <strong>di</strong> une<strong>di</strong>ficio, che non avrebbe rispettato (aseguito del condono) le <strong>di</strong>stanze stabilitedallo strumento urbanistico approvatoo adottato.Va chiarito, ad onor del vero, che il casoin esame era stato trattato alla luce<strong>di</strong> una legge della provincia <strong>di</strong> Bolzanoche espressamente imponeva, ancheper i casi <strong>di</strong> condono, il rispetto dellenorme <strong>di</strong> PRG.Ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ciò, il fatto assume unacerta rilevanza, in quanto la previsionespecifica dell’esclusione della sanabilità(e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ogni possibilità <strong>di</strong> derogaanche pattizia) delle opere lesive delle<strong>di</strong>stanze dai confini e dagli e<strong>di</strong>fici deifon<strong>di</strong> limitrofi, prescritte dagli strumentiurbanistici locali, deve ritenersi del tuttocoerente con la natura pubblicisticadegli interessi coinvolti.Infatti, secondo un consolidato orientamentogiurisprudenziale <strong>di</strong> legittimità,le norme degli strumenti urbanisticilocali, che impongono <strong>di</strong> mantenerele <strong>di</strong>stanze fra fabbricati o <strong>di</strong> questi dai11/201028


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>11/201030confini <strong>di</strong> proprietà, non sono derogabili,perché <strong>di</strong>rette, più che alla tutela <strong>di</strong>interessi privati, a quella <strong>di</strong> interessi generalie pubblici.La questione invece, collegata alle normesulle <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> cui all’art. 873 delco<strong>di</strong>ce civile (istituite in altre epocherispetto ai nostri tempi, quando le costruzionie le esigenze abitative ed ilreciproco rispetto della privacy, eranomolto <strong>di</strong>versi agli orientamenti attuali),ci richiama alla motivazione delle stesse,che sono state dettate principalmentea tutela <strong>di</strong> reciproci <strong>di</strong>ritti soggettividei singoli e miranti unicamente,ad evitare la creazione <strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>niantigieniche e pericolose, come talisuscettibili <strong>di</strong> deroga, me<strong>di</strong>ante convenzionetra i privati.Secondo la norma <strong>di</strong> attuazione delPRG, nel caso in esame da parte delConsiglio, la <strong>di</strong>stanza dai confini era fissatain 5 metri, mentre quella tra fabbricatiin 10 metri.La chiusura del balcone e la conseguentecreazione <strong>di</strong> una veranda, comportavanouno spostamento della facciataperimetrale dell’e<strong>di</strong>ficio, ossia della“superficie coperta”, rilevante ai fini delcalcolo delle <strong>di</strong>stanze.Ciò in quanto l’originario balcone, trattandosi<strong>di</strong> sporgenze aperte con aggettonon superiore ad un metro ed ottanta,era senz’altro conforme alla <strong>di</strong>sciplinadello strumento urbanistico localesulle <strong>di</strong>stanze, ed era <strong>di</strong>venuto illegittimosolo a seguito della avvenuta chiusuradello stesso, trasformandosi quin<strong>di</strong>in veranda.Si tratta comunque <strong>di</strong> una materia molto<strong>di</strong>scussa, che crea spesso interpretazioni<strong>di</strong>verse tra gli operatori dell’e<strong>di</strong>liziae significativi contenziosi tra le parti,soprattutto anche in mancanza <strong>di</strong> normepiù cogenti e chiare nei piani regolatorie nelle leggi dell’e<strong>di</strong>lizia.


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CulturaImpariamo a scrivere<strong>di</strong> Ettore FieramoscaOgni tanto ci imbattiamo nelle problematiche della lingua italiana. Relazioni, computi, capitolati,perizie oppure semplici lettere, spesso mettono in crisi tutti i tecnici. Una voltanella scuola per Geometri, ci si chiedeva perché mai si dovesse stu<strong>di</strong>are italiano, storia,latino, matematica, materie che facevano perdere tempo e non concedevano lo spazionecessario alle materie tecniche, quali costruzioni, estimo, topografia.Oggi, tutti sappiamo quanto si sbagliava.Ogni giorno ci accorgiamo <strong>di</strong> quanto sia importante, per qualunque professione, saper leggeree scrivere correttamente, conoscere la grammatica, le declinazioni, i congiuntivi e magari anche le basidel latino, la matematica, la geometria e la lingua inglese.E’ ormai evidente, che nella scuola, dalle elementarialle superiori, è in<strong>di</strong>spensabile che si stu<strong>di</strong> (da parte degli studenti) e che si insegni (da parte degliinsegnanti), le materie fondamentali della cultura generale, <strong>di</strong>venute sempre più importanti nella vita<strong>di</strong> ogni giorno, ma spesso, non è così.Perciò abbiamo colto con piacere questo scritto, pubblicato sullarivista “il Geometra Ligure”, redatto dal collega Ettore Fieramosca, ed abbiamo subito chiesto il permessoper pubblicarlo anche noi, con l’intento che sia <strong>di</strong> buon auspicio per tutti noi e per coloro che “zoppicano”in italiano.Bruno Razza<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Sarà capitato a tutti <strong>di</strong> leggerequalche lettera o relazione tecnica,scritta da un collega o da altrotecnico (magari laureato), contenenteerrori <strong>di</strong> ortografia o sintassio con uso improprio <strong>di</strong> parolealle quali si intende assegnare unsignificato che non hanno. A voltepuò trattarsi <strong>di</strong> lapsus o <strong>di</strong> errori<strong>di</strong> stampa sfuggiti ad una affrettatarilettura, ma - purtroppo -molto spesso ci imbattiamo in autenticierrori dovuti ad ignoranza,ossia mancata conoscenza, dellalingua italiana. È vero che la stradadella nostra lingua è cosparsa<strong>di</strong> "bucce <strong>di</strong> banana", ma proprio11/201032


per questo motivo ci dobbiamoimpegnare a guardare bene dovemettiamo i pie<strong>di</strong>. Cominciamoa verificare come si scrivono alcuneunità <strong>di</strong> misura che usiamopiù frequentemente ed i rispettivisimboli: metro, kilometro, grammo,kilogrammo si scrivono conla lettera minuscola ed i loro simbolisono, rispettivamente: m, km,g, kg; ricor<strong>di</strong>amo anche che i simbolidevono essere scritti dopo ilvalore numerico e senza il puntino<strong>di</strong> abbreviazione. Particolareattenzione richiedono le unità <strong>di</strong>misura il cui nome deriva da quello<strong>di</strong> scienziati; il nome dell'unità<strong>di</strong> misura va scritto con la letterainiziale minuscola (ampére, volt,watt), ma il simbolo dovrà esserescritto con la lettera maiuscola(A, V, W); unica eccezione paresia il simbolo L per litro, anziché lminuscola che potrebbe confondersicon il numero 1. Se il simboloderivante dal nome <strong>di</strong> unoscienziato deve essere precedutodal multiplo kilo (ad esempiokW) si scriverà k minuscola e simbolomaiuscolo. L'unità <strong>di</strong> misuradella temperatura assoluta, ilkelvin, il cui simbolo un tempo siscriveva °K analogamente a quellousato per in<strong>di</strong>care i gra<strong>di</strong> Celsius(°C), oggi va scritto semplicementeK (maiuscolo perché minuscoloè il simbolo del multiplokilo). Ancora qualche esempio <strong>di</strong>simboli (si noti - tra l'altro - che ilsimbolo della grandezza fisica èscritto in corsivo per <strong>di</strong>stinguerlodai simboli delle unità <strong>di</strong> misura):Sui manuali o su altri supportilunghezza (L) metro marea (A) metro m 2quadrovolume (V) metro cubo m 3velocità (v) metro al m/s 'secondopressione (p) pascal Pa<strong>di</strong> informazione (Internet) si possonotrovare, logicamente, tuttii dati riguardanti le grandezze fisiche,le unità <strong>di</strong> misura ed i relativisimboli del SI (Sistema internazionale<strong>di</strong> unità <strong>di</strong> misura).Tuttavia, il volume che non devemancare presso il nostro posto<strong>di</strong> lavoro, tenuto a portata <strong>di</strong> manoe ripetutamente consultato,è il vocabolario. Il vocabolario ciaiuta a sciogliere i dubbi che possonoassalirci sul vero significato<strong>di</strong> una parola, sull'ortografìa, nellaricerca <strong>di</strong> un sinonimo o <strong>di</strong> uncontrario, sull'uso <strong>di</strong> una preposizionelegata ad un verbo. Sonoinnumerevoli le informazioni e gliaiuti che si possono trarre da unbuon vocabolario; si riscopre, tral'altro ad esempio, l'uso correttodell'accento:dove va messodà (verbo dare)là (avverbio <strong>di</strong> luogo)né (congiunzione negativa e non)sé (pronome, che se seguito da stessosi scrive senza accento)sì (affermazione)dove non va messoqui, qua, su (avverbi)ne (avverbio e pronome)fa (avverbio tempo fa)33<strong>di</strong>mensione geometra11/2010


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>nelle forme verbali: egli fa, io so, egli sa,iodo, egli va, io sto, egli sta.Anche per l'uso corretto dell'apostrofo,che in<strong>di</strong>ca un'elisione, occorrepiù attenzione. Come articoloindeterminativo si scriveràun senza apostrofo se reggeun maschile (un amico) e un' conl'apostrofo se regge un femminile(un'amica) e nelle forme verbaliimperative fà (fai), stà (stai), và(vai). Ricor<strong>di</strong>amo che fa e va (in<strong>di</strong>cativo)non vogliono né l'accento,né l'apostrofo. Per in<strong>di</strong>care unpoco si è sempre scritto un po';in questi ultimi tempi alcuni giornalistie scrittori, anche autorevoli,hanno preferito un pò; com'ènoto, la lingua è in continua evoluzione,ma, personalmente, nontrovo giustificazione all'abbandonodella regola che vuole l'apostrofoin presenza <strong>di</strong> un'elisionee in questo caso appena citatopo' non è altro che l'elisione <strong>di</strong>poco. A proposito <strong>di</strong> giornalisti,vorrei fare una raccomandazione,assumendomene tutte le responsabilitànella deprecata ipotesiche qualcuno si sentisse offeso:non pren<strong>di</strong>amo esempio dacome viene usata la lingua italianain televisione! Un errore che,purtroppo, è piuttosto ricorrenteè l'uso del termine transare conla pretesa <strong>di</strong> considerarlo l'infinitodel verbo il cui participio passatoè transatto; ricor<strong>di</strong>amo chel'infinito del verbo in questione ètransìgere. Altro errore che piuttostofrequentemente si riscontrariguarda il genere della parolatrave che viene usata al maschilema che è femminile; perla precisione il vocabolario in<strong>di</strong>cache la forma maschile è <strong>di</strong>alettalee t(arcaica o desueta). Circa lemaiuscole ricor<strong>di</strong>amo che i punticar<strong>di</strong>nali vanno scritti con l'inizialemaiuscola (Nord, Sud, Est,Ovest); con la maiuscola anche ilnome <strong>di</strong> un popolo, con la minuscolaìl suo aggettivo (gli Italiani, iGenovesi, ma i poeti italiani, i navigatorigenovesi). La lingua italiana,certamente, non è povera<strong>di</strong> vocaboli, tuttavia, molto spesso,ricorriamo all'uso <strong>di</strong> vocaboliinglesi; se proprio vogliamo usarenomi inglesi ricor<strong>di</strong>amo che,al plurale, non si devono scriverecon la "s" richiesta per il pluraledella lingua originale; si scriverà:i computer e non i computers,i film e non i films, i box e non iboxes. In questi ultimi tempi, responsabilii telefoni cellulari coni loro messaggi e la fretta che avvolgetutto e tutti, si scrive: xkénon 6 venuto? 0 cose analoghe,per cui tutto quanto sopra accennatoperde significato e, forse, èstato inutile scriverlo.La scuola,sicuramente, ha le sue responsabilità,ma se gli episo<strong>di</strong> accadutiultimamente in due localitàdella Toscana, dove i can<strong>di</strong>dati<strong>di</strong> altrettanti concorsi sono statitutti bocciati (e molti erano laureati)per gli strafalcioni contenutinei loro elaborati, si ripetesseropiù frequentemente, forse siotterrebbe un maggior impegnoda parte <strong>di</strong> tutti a scrivere più correttamente.11/201034


in primo pianoil calorecaminettiEDILIZIA - CERAMICHE - FERRAMENTAwww.e<strong>di</strong>liziazanello.cominfo@e<strong>di</strong>liziazanello.comSEDETALMASSONS (UD)via cesare battisti, 21tel. 0432 76 60 29fax 0432 76 60 41FILIALE - SHOW ROOMPOZZUOLO DEL FRIULI (UD)via IV Genova, 30tel. 0432 66 53 52fax 0432 66 53 93


ProfessioneEsame <strong>di</strong> stato per l'abilitazioneall'esercizio della libera professione<strong>di</strong> geometraSESSIONE 2010Questo è il periodo in cui si tengono gli esami <strong>di</strong> abilitazione all’eserciziodella professione <strong>di</strong> Geometra. In questa occasione, i temi scritto grafici,sono abbastanza interessanti ed hanno stimolato i nostri can<strong>di</strong>dati. Quipubblichiamo integralmente le tracce delle due prove, riservandoci un commentocomplessivo al termine delle prove orali.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Prima prova scrittograficaUn Comune deve realizzare in unazona non sismica una sala polifunzionale.L'e<strong>di</strong>ficio dovrà avere unacopertura in parte a capriate e inparte a terrazza, non dovrà superarel'altezza <strong>di</strong> 6 m alla linea <strong>di</strong>gronda e non superare 400 m 2 <strong>di</strong>superficie.Esso sarà composto da:• un ingresso-guardaroba;• un bar con saletta <strong>di</strong> ristoro;• un percorso mostre;• una saletta per riunioni e<strong>di</strong>battiti;• una sala per biblioteca edemeroteca con una superficienon superiore a 30 m 2 , per lacusto<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 2000 volumi e ilprestito <strong>di</strong> libri ai soci;• un ufficio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione ed unasegreteria;• locali accessori (bagni, locali<strong>di</strong> ripostiglio, deposito, CT,ecc.).Il can<strong>di</strong>dato, scelta la scala <strong>di</strong> rappresentazionee qualunque elementoritenuto utile o necessarioper la progettazione, esegua la planimetriadel fabbricato corredatada due prospetti ed una sezionedell'e<strong>di</strong>ficio.Il geometra completi l'elaboratocon l'esecuzione <strong>di</strong> un particolarecostruttivo della capriata.Infine il can<strong>di</strong>dato esponga in unabreve relazione i criteri adottati perla progettazione e in riferimento alaregione <strong>di</strong> appartenenza, le caratteristichedei materiali usati per lacostruzione del fabbricato.Seconda prova scrittograficaUn costruttore si rivolge ad un professionistaper un duplice incaricato.11/201036


1. Valutare un'area e<strong>di</strong>ficabile adestinazione residenziale le cuinorme <strong>di</strong> attuazione prevedono iseguenti parametri urbanistici:in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità: 1 m 3 / m 2rapporto <strong>di</strong> copertura: 0,50altezza massima: 7 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini <strong>di</strong> altreproprietà: 5 marretramento delle costruzioni dalfilo stradale: 10 mL'area è <strong>di</strong> forma rettangolare <strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni 50 m x 60 m formatada un unica particella catastale.Sono demandati alla scelta delcan<strong>di</strong>dato, con riferimento ad unazona <strong>di</strong> sua conoscenza, l'assunzionedei dati necessari alla stima,adottando il proce<strong>di</strong>mentoche ritiene opportuno.Sarà inoltre necessario procedereallo spianamento dell'area per laquale sono state misurate le seguentiquote:Q A= 120,07 mQ B= 123,42 mQ C= 125,00 mQ D= 122,96 m<strong>di</strong> quattro piani fuori terra più unpiano interrato, composto dalleseguenti unità condominiali:- un ufficio A al piano pilotis <strong>di</strong> 150m 2 <strong>di</strong> superficie reale con giar<strong>di</strong>no<strong>di</strong> uso esclusivo e cantina<strong>di</strong> 12 m 2 ;- n. 2 alloggi uguali per piano, B 1,B 2, C 1e C 2, rispettivamente <strong>di</strong>100 e 120 m 2 <strong>di</strong> superficie reale,con balconi <strong>di</strong> 12 m 2 e cantina<strong>di</strong> 10 m 2 ;- n. 2 alloggi B 3e C 3uguali percomposizione e grandezza aquelli sottostanti, ma collegatiinternamente con una mansarda<strong>di</strong> 70 m 2 ;- n. 7 autorimesse uguali <strong>di</strong> 24m 2 , al piano interrato.Il fabbricato è dotato <strong>di</strong> ascensore,le unità B hanno esposizionea Nord e prospicienza verso stradae le unità C son esposte a Sude affaccio verso il cortile.Assumendo opportunamente i datinecessari al calcolo delle superficivirtuali, il can<strong>di</strong>dato determinii millesimi <strong>di</strong> proprietà generale,<strong>di</strong> proprietà particolare e la tabellascale e ascensore secondol'art. 1124 c.c.AC=78,103 m<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>La quota <strong>di</strong> progetto sarà quella delpunto E posto sul lato AD ad una<strong>di</strong>stanza da A <strong>di</strong> 6,80 m. Calcolarei volumi <strong>di</strong> riporto e sterro.2. Re<strong>di</strong>gere il regolamento <strong>di</strong> condominiocon relative tabelle millesimaliper il riparto delle spesecomuni del Condominio EDE-LWEISS. Trattasi <strong>di</strong> un fabbricato11/201038


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Attività del Collegio <strong>di</strong> GoriziaL’impegno nella nostra formazioneA quasi un anno dall’istituzione della formazione obbligatoria, è tempo <strong>di</strong>riflessioni e <strong>di</strong> migliorie<strong>di</strong> Silvio Martinelli<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Silvio MartinelliCome tutti sappiamo dopo la fase sperimentale,dal 01 gennaio 2010 la FormazioneProfessionale Continua degli iscrittialla nostra categoria, è <strong>di</strong>ventata obbligatoria.Sitratta <strong>di</strong> un risultato concreto,ormai copiato ed adottato anche da altrecategorie professionali, voluto con tenaciadal nostro Consiglio Nazionale fin dalCongresso <strong>di</strong> Palermo e quin<strong>di</strong>, da tutticoloro che credono nelle reali capacitàdella nostra categoria.Ormai ognuno <strong>di</strong>noi comprende bene quanto sia necessarioe qualificante per noi Geometri, ilfatto <strong>di</strong> effettuare un costante aggiornamentoprofessionale sui vari temi che interessanola nostra attività, per collocarcisu un mercato sempre più attento ed informato,offrendo prestazioni professionaligarantite da uno standard qualitativoomogeneo e significativo. Chi scrive èprofondamente convinto della necessità<strong>di</strong> una formazione professionale seria ecostante, per qualunque professionista,proprio a garanzia della qualità e competenzanella prestazione che deve fornirealla committenza. Per questo, quale Presidentedell’Associazione dei Geometri eGeometri Laureati della Provincia <strong>di</strong> Gorizia,associazione che si occupa dell’organizzazione<strong>di</strong> corsi e seminari formativiper conto ed in sinergia con il CollegioProvinciale, mi sembra utile sottolinearealcune considerazioni sull’attività svoltanel corso del 2010. A partire dal mese <strong>di</strong>febbraio, sono stati organizzati una ventina<strong>di</strong> eventi tra corsi e seminari formativiper un totale <strong>di</strong> oltre 330 ore <strong>di</strong> formazione(alcuni eventi sono tuttora in corsoe termineranno nel 2011, pur con i cre<strong>di</strong>tiformativi riferiti all’annata 2010). Se si valutanopoi le presenze agli eventi, per unCollegio piccolo come il nostro, i dati statisticisono oltremodo confortanti. Questocommento non vuole essere soltantouna semplice analisi <strong>di</strong> sterili cifre, mauna convinta sottolineatura <strong>di</strong> un anno <strong>di</strong>attività, vissuto “intensamente”.Tutti sappiamoche i cre<strong>di</strong>ti formativi vanno acquisitiper certificare il mantenimento dellaqualità delle nostre prestazioni, ma piùche badare al raggiungimento dei numerinecessari, temendo un eventuale provve<strong>di</strong>mento<strong>di</strong>sciplinare da parte del Collegio<strong>di</strong> appartenenza, dobbiamo essereconsapevoli della necessità <strong>di</strong> acculturarci,visto che nella vita non si è mai finito<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, figurarsi nel professareun’attività tecnica come la nostra, in continuaevoluzione. Allo stesso modo però,siamo consapevoli delle <strong>di</strong>fficoltà che unserio aggiornamento professionale, comportaper tutti i Geometri iscritti in attività.11/201040


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Mi riferisco non solo all’aspetto economico,che rappresenta il problema maggioreper tutti noi e specialmente per i colleghipiù giovani, ma soprattutto all’impiegodel tempo necessario (per frequentarele lezioni ed i relativi approfon<strong>di</strong>menti,per gli spostamenti sino alla sede dei corsi,per gli orari, per la durata, per la concentrazionenecessaria, ecc.) che dobbiamosottrarre all’attività professionale e più<strong>di</strong> qualche volta, anche a quello che ci piacerebbede<strong>di</strong>care agli affetti ed alla famiglia.Perquanto riguarda l’aspetto economico,sappiamo che docenze e logisticasono onerosi, ma l’obbiettivo sino ad oraperseguito dall’Associazione è stato quello<strong>di</strong> mantenere tali oneri a livello moltobasso, coprendo unicamente i costi, ripartendolitra i partecipanti agli eventi, in manierapiù “indolore” possibile. Inoltre peragevolare i colleghi che non superano i 30anni <strong>di</strong> età, sono state deliberate ed applicate,a partire dall’anno in corso, delleagevolazioni sulle quote <strong>di</strong> iscrizione chepossono arrivare sino alla riduzione del30% del costo. Più <strong>di</strong>fficile indubbiamenteè la possibilità <strong>di</strong> intervenire sul fattore“tempo”. La programmazione <strong>di</strong> corsi eseminari avviene in fasce orarie ad “impattolimitato”, ossia con <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o temporalestu<strong>di</strong>ato appositamente per gravareil meno possibile sia nei confronti dellasfera lavorativa, che <strong>di</strong> quella privata efamiliare dell’iscritto. Questo criterio devetuttavia conciliarsi con la <strong>di</strong>sponibilitàdei docenti e delle se<strong>di</strong> in tali orari, impresanon sempre semplicissima. Un altroobiettivo perseguito con queste attivitàe metodologie, è stato quello <strong>di</strong> organizzarela quasi totalità degli eventi formativiin luoghi <strong>di</strong>versi del territorio provinciale,spesso nelle periferie più como-11/201042


de e raggiungibili, per dar modo ai colleghi<strong>di</strong> partecipare senza dover ricorrere atrasferte impegnative.Su questi aspetti,la responsabilità dei <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> categoriae noi tra quelli, sarà proprio quella <strong>di</strong>confrontarsi nell’imme<strong>di</strong>ato futuro dellanostra categoria, con questi temi e conqueste opportunità, non rinunciando allaformazione, ma incentivandola cercando<strong>di</strong> ottimizzare e calmierare i costi da sosteneree razionalizzando il più possibile,gli accessi, i luoghi e gli orari degli eventi.Già oggi, i corsi “e-learning” vanno in tale<strong>di</strong>rezione (ne sentiremo parlare a breve),consentendo agli iscritti <strong>di</strong> poter svolgereuna formazione professionale “on-line”,senza essere costretti a spostamenti,sostenendo una verifica finale pressoil Collegio <strong>di</strong> competenza. Oltre a questesemplici considerazioni mi sia concessoanche un ringraziamento. I risultati confortantiottenuti nella nostra realtà, non sonosolo il frutto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e aritmetiche masono soprattutto la evidente testimonianzadel tempo e delle risorse profuse daparte <strong>di</strong> quanti (in piena <strong>di</strong>sponibilità e volontariato)hanno collaborato a vario titolocon l’Associazione ed il Collegio, nella realizzazionedegli eventi programmati. Sonocerto che tale impegno continuerà e saràprofuso anche in futuro ed il programmaformativo per il 2011 (già in fase <strong>di</strong> avanzatapreparazione), ne è la prova. Concludoqueste piccole riflessioni, con l’auspicioche il conseguimento dei cre<strong>di</strong>ti formativiprofessionali possa rappresentare perogni iscritto, una buona occasione per unaeffettiva crescita personale e professionale,stimolando l’entusiasmo per una maggiorfrequentazione della sede del Collegioche è deve essere ritenuta per antonomasia,il luogo d’incontro tra i colleghi,per lo scambio <strong>di</strong> conoscenze, <strong>di</strong> notiziee <strong>di</strong> opportunità, nell’accrescimento e miglioramentodel nostro lavoro, <strong>di</strong> ognuno<strong>di</strong> noi e della nostra categoria.Nota <strong>di</strong> redazione<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Continuando con la tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> de<strong>di</strong>carela copertina a elementi archittettonici tipicidella nostra Regione, per il prossimo anno 2011è stato scelto dalla redazione il tema“I Portali”Sono gra<strong>di</strong>te foto inviate <strong>di</strong>rettamente alla redazione, avendo l’accortezza <strong>di</strong> chiedere l’autorizzazioneai proprietari per la pubblicazione al fine <strong>di</strong> rispettare la normativa sulla privacy.11/201044


in copertina“I “I poggioli pozzi del del Friuli Friuli Venezia Giulia”Cassacco Località Lucinico (Ud) - Comune <strong>di</strong> Gorizia (Go)<strong>di</strong>mensione<strong>GEOMETRA</strong>Organo ufficiale del ComitatoRegionale dei collegi dei geometri egeometri laureati del Friuli Venezia GiuliaDIRETTORE RESPONSABILEbruno razzaCOMITATO DI DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)elio miani (Ud)COORDINATORE DI DI REDAZIONEGloria Gobetti (Ud)ProprietàOrgano ufficiale del ComitatoRegionale dei collegi dei geometri e egeometri laureati del Friuli Venezia GiuliaE<strong>di</strong>tore, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI <strong>GEOMETRI</strong> E E <strong>GEOMETRI</strong>LAUREATI DELLA PROVINCIA DI DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri e Geometri laureatidel Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 U<strong>di</strong>neTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl Il presente numero è stato chiuso per la la stampail il ????????????. 09 Novembre Tiratura 2010. Tiratura ?????? copie 3000 copieSTAMPALa Tipografica srlVia Julia, 2733030 Via Julia, Basaldella 27 <strong>di</strong> Campoformido (Ud)Tel 33030 0432 Basaldella 561302 <strong>di</strong> Campoformido (Ud)Fax Tel 0432561750561302Per Fax invio 0432 materiali: 561750 anna@tipografica.itPer invio materiali: ale@tipografica.it<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>PubblicitàSCRIPTA Scripta Manent MANENT Srl srlViale Pier della Paolo Vittoria, Pasolini 13 2/A33100 33040 U<strong>di</strong>ne Pradamano U<strong>di</strong>neTel. 0432 0432505900- e-mail: posta@scriptamanent.smufficio@scriptamanent.smAUTORIZZ. DEL DEL TRIBUNALE DI DI UDINEN. N. 42/92 DEL DEL 21.11.92PREZZO DI DI COPERTINA € 2,00 2,00ARRETRATI € 3,00 3,00ABBONAMENTO 12 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,005/2010Questo perio<strong>di</strong>co è associatoall’Unione Questo perio<strong>di</strong>co Stampa Perio<strong>di</strong>ca è associatoItalianaall’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana46

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