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gennaio 2008 - Fidal Piemonte

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E se ciò vale per i risultati sportivi,ancor più vale per tutta quella fascia diattività che dovrebbe avere come primopresupposto quello della personalesoddisfazione e della salute.Capisco che ognuno vorrebbe poteravere uno spazio che ne valorizza losforzo come società, dirigente o atleta. Ilpoter organizzare un evento sul proprioterritorio spesso soddisfa questaesigenza ma, purtroppo, non sempre siconcilia bene con altre necessità.E’ un argomento spinoso, difficile eso bene anche rischioso, ma non vorreilasciarlo naufragare in un mare dimediocrità per non averlo messo inevidenza.Spero proprio che il <strong>2008</strong> possaessere l’anno in cui trovare l’occasione diaffrontare seriamente in un dibattitoquesto tema. Io il momento l’avrei già inp a r t e i n d i v i d u a t o : “ l a s e t t i m a n adell’atletica”.E’ l’idea che vorrei portare avanti percollegare adeguatamente due momenti dib e l l a a t l e t i c a i n P i e m o n t e c h ecasualmente si racchiudono proprio inuna settimana: il meeting internazionale ei campionati Italiani Junior-Promesse. Ilprimo sarà il venerdì 6 giugno, il secondoinizierà venerdì 13 giugno.Q u e l l a s e t t i m a n a i n t e r m e d i adovrebbe diventare “la settimanadell’atletica” nella quale ogni giorno vi siaun’iniziativa dedicata all’atletica:manifestazioni, dibattiti, incontri o altro,qualcosa che permetta di parlare delnostro sport per 8 giorni consecutivi.Spero proprio che questo progettosia realizzabile e ci permetta di ribadireancora una volta: “avanti tutta” conl’atletica piemontese.Stadio PrimoNebiolo di Torinosarà la sede dei CampionatiItaliani Junior e Promesse digiugno <strong>2008</strong> organizzati dalla<strong>Fidal</strong> <strong>Piemonte</strong>. Dopo questadata l’impianto saràprotagonista di lavori diristrutturazione(3)


EVENTITORINOWINTERPARKDal 15 al 17 febbraio <strong>2008</strong>Torino, capitale della montagna,rende omaggio nella sededell’Oval Lingotto al fitness e perl’occasione si trasforma inTORINO WINTERPARK.Non si tratta solo di una fiera,ma di una vera e propria chiaveper scoprire l’universo del fitnessche non è solo sudore, fatica,a l l e n a m e n t o , m a a n c h eattenzione al benessere e allacura di sè, a cominciare da unacorretta alimentazione. Insomma:un corpo più sano, una mente piùlibera.La Traversata delVillaggioeAthletic Partydi Myriam ScamangasLa <strong>Fidal</strong> <strong>Piemonte</strong>, dunque, saràpresente al Torino Winter Park con unostand all’interno del palazzo della fierache verrà animato, per tutti e tre i giornidell’evento, da un Athletic Party.Tre giorni dedicati all’atletica dagiocare e da sperimentare per i piùgiovani. I bambini tra gli 8 e gli 11 annipotranno divertirsi partecipando ad unpercorso – gioco nel quale sono inserititutti i movimenti di base che ricorrononelle specialità dell’atletica. Per i ragazzidai 12 anni in su invece la possibilità dicimentarsi direttamente nella corsa adostacoli, nella corsa piana, nei salti e neilanci su un breve rettilineo e sulle pedanepredisposte ad hoc. Presenti perdimostrazioni, informazioni e assistenza itecnici della Federazione di AtleticaLeggera e alcuni rappresentanti dellesocietà di atletica del territorio.Registrazione gratuita sul posto.Per quanto riguarda gli adulti invecel’appuntamento è per domenica mattinacon La Traversata del Villaggio. Sitratta di una Corsa-Camminata noncompetitiva di circa 7 km che prenderà ilvia domenica mattina alle ore 10.30davanti all’ingresso dell’Oval e che sisnoderà per le vie dell’attiguo VillaggioOlimpico. Quattro passi tra i vicoli chehanno visto pulsare la vita atletica e lapassione per lo sport durante le Olimpiadidi Torino 2006 e le Universiadi di Torino2007. Premio per i partecipanti l’ingressogratuito alla fiera. Iscrizione gratuita sulposto prima della partenza.Anche la <strong>Fidal</strong> <strong>Piemonte</strong>sarà presente alla Fiera delFitness con un suo spazioall’interno dell’Oval e con unevento la domenica mattinaaperto a tutti e a cui fin da orainvitiamo tutti a partecipare,specialmente i nostri amatori.(4)


Team Talento<strong>Piemonte</strong>:consuntivi e novitàper il <strong>2008</strong>di Antonio DottiNel primo caso sappiamo bene che illavoro per giungere alla realizzazione diun progetto tecnico è molto lungo,faticoso e pieno di insidie; chi si occupa,da tecnico, di questi problemi sa quantosia ardua e pericolosa la via da seguire.Spingere progressivamente le capacitàfisiche di un giovane verso risultati dieccellenza richiede che almeno intorno asé ci siano situazioni tranquillizzanti eambienti che dimostrino fiducia neiprogetti tecnici che andranno nel temporealizzati. Questo è quanto si è proposto ilComitato: sicurezza e fiducia.N e l s e c o n d o c a s o c re d o s i anecessario far parlare i dati: una solaatleta (e a lei ogni augurio di successo) hascelto la possibilità di trasferirsi altrove;tutti gli altri atleti (e non poteteUn’immaginedel TeamTalento<strong>Piemonte</strong>2007immaginare quante sono state, epressanti, le offerte giunte ai nostriragazzi) hanno deciso di continuare lastrada iniziata lo scorso anno. Ci pare chele scelte del Comitato Regionale si sianorivelate vincenti e quindi anche nel <strong>2008</strong>si andrà avanti per questa strada.Ovviamente sappiamo che lenecessità sono sempre maggiori, iproblemi crescono con il crescere delleprestazioni tecniche; per questo si èpensato, visto che in questo momento lepossibilità economiche sembranosussistere, di aumentare (sia pure inmisura leggera) sia l’ammontare dellaborsa di studio, sia il contributo per lespese mediche ed anche il contributo aitecnici personali degli atleti. Tutto ciò perdimostrare che il Comitato Regionaleaspetta fiducioso la maturazione degliatleti facenti parte del progetto.Di seguito potrete vedere le fasce disuddivisione degli atleti del Team Talento<strong>Piemonte</strong> <strong>2008</strong>, rimarcando però che,come già detto in passato, questi elenchisono in divenire e che quindi alla fine delmese di giugno e di ottobre verrannorivisti, e atleti appartenenti a fascePUNTOTECNICOCon il termine dell’anno si èesaurita la prima esperienza delTeam Talento <strong>Piemonte</strong> e quindi ètempo di fare bilanci per questoinizio di avventura.Due erano le finalità che ilp r e s i d e n t e d e l C o m i t a t oRegionale Maurizio Damilanoaveva indicato quando il progettoera stato presentato la scorsaprimavera :• aiutare i migliori atletipiemontesi, le loro società edi loro tecnici in modo daconsentire una tranquilla (perquanto nelle possibilità delcomitato) programmazionetecnica dimodochè questi atletip o t e s s e r otecnicamente;c r e s c e r e• e v i t a r e che s o c i e t àextraregionali profittassero dellavoro faticoso dei nostritecnici offrendo pochi euro edottenendo che i nostri ragazzisin dalle categorie giovanili,come novelli emigranti, sitrasferissero fuori regione(5)


LE NEW ENTRYEdoardo Sangiorgivelocità (100 - 200 metri)Andrea PaceGetto del PesoSafatleticaLorenzo MessinaSalto in AltoCus TorinoLe schede complete degli atleti sonoc o n s u l t a b i l i s u l s i t owww.fidalpiemonte.it nella sezionededicata al Team Talentoinferiori potranno slittare verso l’alto inbase ai risultati ottenuti nel corsodell’anno. Nessuno si senta escluso os o t t o s t i m a t o ; t u t t i l a v o r i n o c o ndeterminazione sapendo che il lorolavoro sarà riconosciuto.GRANDE NOVITA’Il comitato Regionale, conscio che lasituazione atletica dei GGSS militari ècambiata totalmente e che solopochissimi atleti ogni anno potrannousufruire della possibilità di continuare laloro carriera in questi corpi, ha deciso diiniziare un’operazione di aiuto economicoanche nei confronti della categoriaPromesse. Ovviamente per questacategoria si dovranno prendere in esameatleti che oramai hanno deciso diintraprendere la carriera di atletiprofessionisti (se non dal punto di vistadegli introiti certamente da quellodell’impegno e del tempo da dedicarealle loro specialità); a questi atleti non sichiede più di rappresentare il futuro edoffrire risultati di un certo interesse, ma diessere realtà consistenti, collocandosi trai primi atleti d’Italia.Si è deciso quindi di prendere inconsiderazione coloro che otterrannoquesti risultati:• titolo italiano della categoriaPromesse• posto in finale ai campionati italianiassoluti• risultato tecnico pari o superiore ai950 della tabella dei punteggiOvviamente chi riuscirà a realizzaretutti gli obiettivi potrà ottenere uncontributo maggiore.Per quanto riguarda la consistenzad e l l ’ i n t e r v e n t o d e l C o m i t a t o v irimandiamo ai successivi numeri diPiemontAtletica in quanto sono in fase did e fi n i z i o n e a l c u n i a c c o r d i d isponsorizzazione che consentiranno didefinire meglio quanto sarà possibileutilizzare per questo ulteriore progetto.TEAM TALENTOPIEMONTE<strong>2008</strong>FASCIA SUPER A• F e d e r i c o C h i u s a n o(Safatletica)• Marco Fassinotti (Safatletica)• A n d r e a G a l l i n a ( Te a mMercurio)• Kevin Ojiaku (Atl. Canavesana)• Valeria Roffino (Runner Team)• Federico Tontodonati (CusTorino)FASCIA A• S t e f a n o B a u d i n o ( A t l .Canavesana)• Eleonora D’Elicio (Cus Torino)• F r a n c e s c a G r a n g e ( A t l .Canavesana)• Davide Manenti (Safatletica)• Elisa Piccino (Sisport)FASCIA B• C a r l o t t a G u e r r e s c h i(Safatletica)• L o r e n z o C r o s i o ( A t l .Strambino)• Fabrizio De Leo (Cus Torino)• Alex Lisco (UGB)• V a l e n t i n a N e g r o ( A t l .Canavesana)• F r a n c e s c a R o a t t i n o(Safatletica)• Lorenzo Messina (Cus Torino)• Andrea Pace (Safatletica)• E d o a r d o S a n g i o r g i(Safatletica)• L u c a Z e c c h i n ( A t l .Alessandria)Rispetto al 2007 sono usciti dalTeam Talento <strong>Piemonte</strong> perchèpassati nella categoria promesse,Fabio Squillace e Stefano Fornara(Cus Torino), Alessandro Turroni(Cover Mapei), Daniele Martis(Safatletica), Tatiana Vitaliano(Derthona Atletica). Si tratta diun’esclusione che potrebbe esseremomentanea, visto quanto riportatonell’articolo per ciò che concerne lacategoria Promesse.Per scelta personale dell’atleta invecenon è inclusa nell’elenco del <strong>2008</strong>Elisa Borio (Safatletica).(6)


Gianni PedriniSPAZIOMASTERLa prima gara di Cross del<strong>2008</strong> si è svolta ad Asti il 6<strong>gennaio</strong>.Il Cross della Befana è statal’occasione per aprire ledanze invernali, con unacorsa ormai divenuta unaclassica e che, con un belp a e s a g g i o i n n e v a t o , h aaccolto i partecipanti aduna vera e propria festainvernale.Ottima la partecipazione con300 amatori e master ainastri di partenza, per nullascoraggiati dal clima, maimpegnati come sempre dalprimo all’ultimo metro.Befana d’oro perFalcon e Gibsondi Sebastiano ScuderiLa stagione del cross inizia ad Astisotto i migliori auspici.Il 6° Cross Nazionale della Befanavede schierati sui prati candidi di nevedell’Agriturismo dall’Ortolano a Valgera800 atleti, di cui oltre 300 Master, chealle 9 fanno da “apripista” su un terrenoancora ghiacciato, su cui devonopercorrere due giri di 3 km.La partenza affollata consiglia aimigliori un avvio velocissimo, così dopo300 metri sul tratto in leggera discesa ilgruppone è già sgranato; al comandouna decina di atleti tra cui si riconosconoi due Falco, Vincenzo degli AlpiniTrofarello e Gualtiero del Roata Chiusani,Gianni Pedrini del Cus Master, GiorgioCosta del Mezzaluna e GiovanniRavarino delle Frecce Bianche.VincenzoFalcoIl ritmo elevato consente a VicenzoFalco e Ravarino di passare al primo giroin poco più di 10’, a una decina disecondi il bolognese Giuseppe Affabile ePedrini, molto più staccato un terzettocon Costa, Gualtiero Falco e PaoloBertaia del Valenza.A 300 metri dall’arrivo Falco aumentail ritmo e va a vincere in 20’42” con 12”su Ravarino; a 34” Pedrini conquista ilpodio con 9” su Affabile. Arriva quindiBertaia a 1’01” dal vincitore seguito a 15”da Costa, a 21” da Falco e a 29” daCarbone.Nella gara femminile lotta a tre conl’albese Jane Beverley Gibson, AntonellaRabbia del Brancaleone e Marina Plavandel Baudenasca. E’ Gibson ad avere lameglio, vince in 26’17” staccando nelfinale di 11” Rabbia e di 29” Plavan. Alquarto posto a 47” Loredana Fausone delBrancaleone con 27” sulla compagnaAnna Sacco Botto, 1’27” su Nadia DalBen della Tranese, 1’42” su NormaSciarabba delle Frecce Bianche e 1’46”su Tiziana Caruso del Team 2000.Loredana Fausone(7)


Antonella Rabbia con Anna Sacco BottoJane Beverley Gibson(8)


L u i g i F a c e l l i ,o l i m p i o n i c o d aAcqui Termedi Myriam ScamangasLuigi Facelli fu uno dei primicampioni nella storia dell’atletica. Natoad Acqui Terme nel maggio del 1898,figlio di operai, entrò in fabbrica a soli 12anni come soffiatore di vetro e, secondoalcuni osservatori dell’epoca, quelcontinuo soffiare gli conferì quellastraordinaria resistenza derivata da unacapacità polmonare decisamentesuperiore. A 18 anni andò in guerra dovelavorò come telefonista. Cominciò a faresport nel suo reggimento nel 1919 ma sidedicò seriamente all’atletica solo nel1922. Nel 1923 vinse il primo titoloitaliano nei 400 ostacoli ma inizialmentesi dedicò anche al salto triplo, ai 400metri e agli 800 metri.Divenne ostacolista a tempo pienosolo nel 1928, l’anno delle Olimpiadi diAmsterdam; fino ad allora si dice cheprobabilmente fosse stato un po’ frenatodal complesso della statura (si sentivabasso come ostacolista con i suoi 1.75metri, ma aveva gambe molto lungherispetto al tronco).Nel 1924 diede il via alla sua carrierainternazionale partecipando a Bruxellesad una gara molto importante in cui fu ingrado di sconfiggere il bronzo el’argento olimpico e, con 54’’4 stabilì ilnuovo record italiano.Nel 1928 fu convocato per leOlimpiadi di Amsterdam; tanto era il suoentusiasmo nel partecipare ad un eventomondiale di tale calibro che, forte anchedella sua contemporanea decisione didedicarsi agli ostacoli a tempo pieno,rischiò il superallenamento.Infatti, tra gli aneddoti olimpici, siracconta (ma si tratta di fatto vero edocumentato) che Luigi Facelli e ilmezzofondista Luigi Beccali (campioneolimpico nei 1500 metri a Los Angelesnel 1932), colpevoli di troppo zelo negliallenamenti, furono costretti dairesponsabili della Nazionale Italiana apassare quindici giorni di assolutoriposo in un paese dell'Appenninotosco-emiliano. I carabinieri della localeATLETICAESTORIALuigi Facelli nacque ad AcquiTerme il 10 maggio 1898. È statoper undici volte campione italianodei 400 metri ostacoli. Vinse ilprimo titolo nel 1923 e l'ultimon e l 1 9 3 8 , q u a n d o a v e v aquarant'anni. Nel suo palmarèstroviamo un primo posto, nel '23,all'inizio della sua attività, nelcampionato italiano 110 ostacoli.Il suo record di primatista italianonei 400 metri ostacoli (52"4)resistette fino al 1950. Hapartecipato a quattro Olimpiadi,vinse tre volte i campionatiinglesi, storici i duelli con lordBurghley. Morì nel 1991. Nellavita, Luigi Facelli era soffiatore divetro.Un primopiano di LuigiFacelli(9)


David Burghley in azione nella finaledi Amsterdam del 1928.Stretta dimano tra LuigiFacelli, a destra, eDavid Burghley, asinistraL’arrivo della finale dei 400 hs alleOlimpiadi di Los Angeles con la vittoriadi Robert Tisdallstazione, addirittura, avevano ricevutol'ordine di fermare i due atleti nel casofossero stati sorpresi a correre.Ma ecco arrivato il giorno della garaolimpica: da La Stampa del 30 luglio1928.“I lanci e salti non possono esserseguiti molto dal pubblico, che rivolge lasua attenzione alle gare podistiche.Queste si iniziano con le batterie dei 400metri ad ostacoli. I primi due arrivati diogni batteria entreranno nelle semifinali.In questa specialità partecipa un soloconcorrente italiano: il piemonteseFacelli, sul quale, però, molto si spera.Le prime eliminatorie non ci interessanodirettamente. Facelli, infatti, non correràche nella sesta che sarà anche l’ultima.Nondimeno lo spettacolo è bellissimo.Per compiere i 400 metri i concorrentidevono fare esattamente quasi un giro dipista e superare 8 ostacoli. I sei corridoric h e p a r t o n o p e r o g n i b a t t e r i ainteressano molto nel salto degliostacoli, dove, generalmente, vienedecisa la corsa. […] Dopo la quintaeliminatoria, che segna la vittoria dellosvedese Patterson, eccoci alla sesta edultima, dove partecipa il nostro Facelli.Non gridiamo l’augurio al nostrocampione, ma esso è nel nostro cuore elo accompagnerà per tutta la gara.Facelli che ha avuto la terza corsia, haavuto una brutta partenza. Oltre la primacurva egli appare in ultima posizione, manel rettilineo opposto all’arrivo, egli, conazione facile, guadagnando parecchionel salto degli ostacoli, si portaall’altezza dell’americano Cuhel, che è alcomando della corsa. Abbiamo per unmomento l’impressione che il nostrocampione possa passare, ma sulrettilineo finale l’americano accelera;Facelli non insiste e arriva secondo. Adogni modo egli è qualificato per lasemifinale, e va notato che il temposegnato dal vincitore Cuhel è finora ilmigliore perché sensibilmente inferiore aquello degli altri vincitori di batteria.Nella finale è in testa dopo la primacurva, in lotta con i primissimi fino ai 250metri poi, come dice lui stesso, sente “legambe di piombo in rettilineo”, causaanche il vento contrario e arrivanettamente ultimo.”Non tarderà però a prendersi larivincita: dopo due sole settimane dalladelusione olimpica infatti partecipò alleUniversiadi estive a Parigi che vinsedavanti a due semifinalisti olimpici.Nel 1929 tentò di migliorare ancora,incrementando le ore di allenamento, mafu costretto ad osservare un periodo diriposo per non andare in surmenage. Lasua preparazione normale consisteva,secondo quanto riporta la “Storiadell’Atletica Maschile” di Marco Martini,in lavoro di palestra in inverno (esercizi acorpo libero ed agli attrezzi, conpreferenza alla spalliera ed alla scala perfar lavorare le reni), accompagnato dauna sgroppata su terreno erboso ognidomenica. Poi, a metà febbraio, iniziavail lavoro in pista, ma solo a maggioquello tecnico sull’ostacolo. Facelliteneva i 15 passi fra barriera e barrierafinchè poteva, poi cambiava a 17.(10)


Nel 1932 si aprirono di nuovo leporte dell’Olimpiade, questa volta aLos Angeles; era quello il suo obiettivostagionale e così prima delle OlimpiadiFacelli non si impegnò al massimo. ALos Angeles, dopo aver vinto la suabatteria, però, capì di non averepossibilità per la finale. In semifinaleinfatti rischiò l’eliminazione e si salvaòtuffandosi sul filo. E infatti in finale “ilnostro, con un ginocchio anche un po’gonfio per aver urtato alcuni ostacoli,pur battendosi ottimamente non è maiin gara.” Fu però anche frazionistadella 4x100 con Giuseppe Castelli,Ruggero Maregatti e Edgardo Toettiche vinse il bronzo dietro la Germaniae gli Stati Uniti.Partecipò più volte, come si èdetto, ai Campionati Inglesi, occasioninelle quali non gli mancarono le rivinciteolimpiche e le sfide con lord BurghleyDavid George Brownlow Cecil, campioneolimpico ad Amsterdam nel 1928 e chenel 1946 divenne presidente della IAAF(a lui è ispirata la figura di Lord Lindsaynel famoso film “Momenti di Gloria”).Nel 1935 chiuse la carriera a livellointernazionale che tanta fortuna e famagli aveva dato, ma continuò a gareggiarein patria; nel 1938 partecipò ancora aicampionati italiani all’età di 40 anni e fusostenuto da tutto il pubblico. La follaimpazzisce per la grande prova del40enne Facelli, che entra nel rettilineofinale insieme a Radaelli. Questilentamente cede, ma rinviene Russo;Facelli resiste, respinge i suoi attacchitra il chiasso assordante dei presenti. Ècampione d’Italia per la 25sima volta.Luigi viene portato in trionfo.Questo fu il suo ultimo titolo, magareggiò ancora l’anno successivo,anche se solo per divertimento.Dopo la carriera agonistica restò nelmondo dell’atletica continuando lacarriera di allenatore, già intrapresaquando ancora era un atleta: tutte lefonti infatti sono concordi nelriconoscerlo come tecnico di OndinaValla ai tempi dell’Olimpiade di Berlinodel 1936. Tra i suoi allievi ancheOttavio Missoni.Luigi Facelli morì nella sua AcquiTerme nel 1991 che pochi anni dopo glidedicò una via e un Memorial di atleticala cui prima edizione si è disputata nel2007.Luigi Facelli portabandiera in un incontro della Nazionale(11)


ATLETICAEARTIFIGURATIVEScene di corsa raffiugate suun’anfora greca del IV sec. a.C.To r n a a s c r i v e r e p e rP i e m o n t A t l e t i c a M a r c oCandellone. Il tema è sempre larappresentazione dell’atleticaattraverso l’arte e i mezzi dicomunicazione. Se nel numerodi novembre i protagonistierano i fumetti, strumentoletterario del ‘900, si torna alclassico con la pittura e lascultura. Arti figurative ancoraattuali ma che hanno esaltato ilgesto sportivo soprattuttonell’età classica greco-romana.Come erano belligli atleti di unavoltadi Marco CandelloneLe arti figurative – scultura e pittura,per intenderci - nel corso dei secolihanno raffigurato l’essere umano, le sueattività ed il suo ambiente sottomolteplici aspetti: ritrattistica, naturamorta, iconografia religiosa, rievocazionebellica o celebrativa, rappresentazionedel paesaggio e quant’altro.S c a r s a m e n t e r a p p r e s e n t a t o ,viceversa, risulta il gesto sportivo,probabilmente anche perché lo sport hasofferto un lunghissimo periodo di oblio,o quanto meno di marginalità tra le varieattività umane, che possiamo collocaretra la fine delle Olimpiadi classiche (392d.C.) e l’inizio delle Olimpiadi moderne(1896 d.C.).L’atletica è regina degli sport permeriti di primogenitura e soprattutto difisiologia. Il gesto atletico, infatti, èmeccanicamente il più puro: corsa, salto,lancio costituiscono atti sportivi di per sè,ma anche la base di quasi tutte le altreattività sportive, specialmente di squadra.Proprio per questo fu uno tra i pochisport praticati nella classicità: atletica,pugilato, lotta, ginnastica. E proprio perquesto è uno degli sport più rappresentatidall’arte figurativa della Grecia antica, ilprimo dei due periodi che abbiamopoc’anzi identificati come “età d’oro”della pratica sportiva.Addirittura, a nostra memoria(peraltro assolutamente fallibile), ilN o v e c e n t o , c h e p u r e h a v i s t ol ’ a ff e r m a z i o n e d e l l o s p o r t c o m efenomeno socioculturale di massa, nonbrilla per ampiezza di rappresentazioneartistica dello sport medesimo, sia dalpunto di vista qualitativo che quantitativo.Tornano alla mente la statua di PaavoNurmi fuori dello stadio olimpico diHelsinki ed il discusso bronzo raffiguranteUlrike Meyfarth nuda, opere che nonhanno certo lasciato una tracciasignificativa nella storia dell’arte, ma solonella memoria dell’appassionato sportivo.L’arte greca classica ha, viceversa,riservato un posto in prima fila allaRaffigurazionepittorica delsalto in lungo(12)


affigurazione dello sport e dello sportivo,sia nella pittura ceramica che nellas c u l t u r a , c o n u n a s o r t a d icomplementarietà dei ruoli.La pittura ceramica (quanto meno,ciò che è pervenuto fino a noi) sio c c u p a v a i n p r e v a l e n z a d e l l araffigurazione del gesto sportivo,nell’ambito di un ruolo didattico/documentario che la possibilità dirappresentare scene di grande respiro esviluppo grafico riserva a questo tipo diespressione artistica: la pittura puòraccontare delle storie, la scultura èmaggiormente atta a raffigurare unindividuo o al massimo un eventocircoscritto.Troviamo così raffigurata nellatecnica del rosso su nero l’atletica in variedelle sua specialità: la corsa, il lancio delgiavellotto, il salto in lungo con e senzacontrappesi, la corsa in armi.La statuaria si occupa invecedell’individuo, nel rispetto del canoneclassico dell’arte greca per cui latendenza è quella di raffigurare il Mito,quindi dei ed eroi. E veri e propri eroierano i vincitori olimpici: risulta che fosseabituale celebrare i trionfatori dei Giochicon statue di bronzo, purtroppo andate inlarghissima parte perdute e a noipervenute perlopiù sotto forma di copiemarmoree di epoca romana. Ma tra ilpoco che è rimasto ci sono alcunicapolavori della storia dell’arte mondiale:il più noto è certo il Discobolo di Mirone(455 a.C.) conservato presso il MuseoNazionale Romano di Roma; ma non dam e n o s o n o l ’ A t l e t a d i F a n o el’Apoxyòmenos di Lisippo (370 a.C. – 300a.C. circa), il primo conservato in Americanel Getty Museum, il secondo nella Cittàdel Vaticano al Museo Pio Clementino,per non parlare dello Zeus o Posidonebronzeo provenente dall’Artemision econservato al Museo Nazionale di Atene,encomiabile raffigurazione del lancio di ungiavellotto, tanto perfetto che un tecnicodei lanci contemporaneo potrebbe usarloper insegnare la posizione agli allievi.(13)


SALUTEEATLETICALEGGERALa sedentarietà fa diminuire iltono muscolareUn buon livello di elasticitàmuscolare, resistenza e forza, èparticolarmente importante inuna società dove spesso imuscoli sono poco sollecitatiper le grandi comodità che cicircondano. Spesso si assistead un aumento preoccupanted e l l e p a t o l o g i e l e g a t eall’ipocinesia..Ma cosa sarà mai questostrano vocabolo?Cosa succede nelcorpo quando ci simuove poco?di Shuela CuratolaSi tratta di un termine chederiva dal greco (hypo = poco, scarso echinesis =movimento) e che vuol diremancanza di movimento.Spesso sembra quasi che ildesiderio di mantenersi in forma e avereun fisico allenato sia un bisognosecondario, come se fosse solo uncapriccio di chi ha il tempo e i mezzi perinseguire ideali di bellezza, senzapensare che invece è l’unico mezzo perrimanere in buona salute.La scarsa attività fisica non facrescere i muscoli e fa diminuire il lorotono (ipotrofia = diminuzione dellaquantità di fibre muscolari), ma procuraanche patologie molto più gravi legate adisturbi cardiovascolari, obesità,problemi scheletrici, depressione estress.A livello dell’apparato locomotore,l’ipocinesia porta alla debolezza deimuscoli e legamenti, che perdonoprogressivamente la loro elasticità, edelle articolazioni che, diminuendo ilproprio grado di torsione, vanno incontromaggiormente ad infortunio. I problemilegati alla diminuzione della muscolaturaportano a problematiche alla colonnav e r t e b r a l e ( l o m b a l g i e e a l t r einfiammazioni, iperlordosi, ipercifosi cheportano alla deformazione delle normalicurvature della colonna) nonché agli artii n f e r i o r i ( q u i n d i d i s t u r b i n e l l adeambulazione), ma anche agli apparatic o m e q u e l l o c a r d i o v a s c o l a r e ,respiratorio.Con l’avanzare dell’età le patologiescheletriche vanno incontro a fenomenidi artrosi che determinano dolori forti allearticolazioni e quindi problemi dimovimento.A livello circolatorio l’ipocinesi portaad una progressiva riduzione dellacapacità contrattile del cuore. A parità dicarico lavorativo, sia a riposo che sottosforzo, il muscolo cardiaco risponde allesollecitazioni con l’aumento dellafrequenza. L’elasticità delle paretideigrossi vasi diminuisce. L’effetto è unprogressivo deterioramento del sistemavasale (vene, arterie, capillari) che sitraduce in una cattiva ossigenazionePiramidedell’attivitàfisicaL’attività fisica è consigliabilead ogni età(14)


L’obesità èuna delleconseguenzedell’ipocinesiad e g l i o rg a n i e a p p a r a t i c h e d iconseguenza accelerano il proprioinvecchiamento.A livello respiratorio la scarsaattivazione dell’apparato ne limita lacapacità funzionale. Il valore dellaventilazione massima diminuisce e siriduce l’elasticità polmonare (i polmonisono infatti costituiti da tessutom u s c o l a r e ) , c o n c o n s e g u e n t epeggioramento degli scambi respiratori ecattiva ossigenazione dei tessuti.Il problema dell’ipocinesia non èlegato solo alla degradazione dellefunzioni respiratorie, ma al fatto che cisono alcune funzioni che non vengonoproprio attivate, di conseguenza il corposi abitua a bassi livelli di prestazione edinizia a percepire ogni stimolo come unosforzo molto stressante da affrontare.L’ i p o c i n e s i a p o r t a a n c h e aproblematiche a livello cognitivo. Moltepersone, anche giovani, non essendoabituate all’attività fisica, percepisconoin modo stressante i compiti motori chevengono loro assegnati, li recepisconocome eccessivi e non fattibili; questaincertezza motoria si ripercuote anchesulla formazione del carattere e sullastima di sé.Il tessuto muscolare che costituisce i polmoni può risentire dell’ipocinesia(15)


BACHECAGIUDICIL’immagine del Logo IAAFCon il 46° Consiglio, tenuto adOsaka il 23 agosto 2007, la IAAFha approvato le modifiche del RTIche sono entrate in vigore coneffetto dal 1° novembre 2007. Lemodifiche apportate, ben oltre ilcentinaio, riguardano per lo piùinterventi formali. Di seguito lev a r i a z i o n i p r a t i c h e c h emaggiormente vengono adinteressarci.Reg. 125 – Arbitri.Sono stati inseriti:• al punto 2 – L’Arbitro dellaCamera d’Appello, in caso diquestioni disciplinari, hagiurisdizione dalla primachiamata in Camera d’Appellosino al luogo di svolgimentodella gara. L’Arbitro nominatoper sorvegliare la partenza ha laq u a l i fi c a d i A r b i t r o a l l apartenza.• al punto 3 – Alla fine diciascuna gara, i risultati devonoe s s e r e i m m e d i a t a m e n t ecompletati, firmati dall’Arbitrodella gara e consegnati alSegretario GeneraleRegolamentotecnicointernazionale7a parteLe modifiche della IAAF invigore dal 1° novembredi Luigino Iorioz• al punto 5 – Egli deve averel’autorità di ammonire o escluderedalla competizione ogni atletaresponsabile di comportamentoa n t i s p o r t i v o o i m p r o p r i o . L ea m m o n i z i o n i d e v o n o e s s e r ecomunicate mostrando all’atleta uncartellino giallo, le esclusionimostrando un cartellino rosso. Leammonizioni e le esclusioni devonoessere riportate sui risultati dellarelativa gara.Come si vede, ora abbiamo anchel’Arbitro alle partenze. Non è più l’Arbitroalle corse che deve provvedere asorvegliarle.OscarPistoriusReg. 144 – Assistenza agli atleti.Qui le variazioni attengono alcomportamento che deve essereconsiderato assistenza. Nel merito sonostati aggiunti 2 paragrafi e la parola“stessa” al paragrafo “c” come segue.• c – Andatura fatta in corsa dapersone non partecipanti alla corsastessa….• e – L’uso di qualsiasi espedientetecnico che incorpori molle, ruote oqualsiasi altro elemento che dia unvantaggio all’utilizzatore rispetto ad unaltro atleta che non lo usi.• f – L’uso di qualsiasi altraapplicazione che abbia l’effetto diaumentare le dimensioni di una partedell’equipaggiamento oltre il massimopermesso in queste regole o checonsenta all’utilizzatore un vantaggioche non potrebbe avere usandol’equipaggiamento previsto in questeregole.Come si può capire benissimo, i dueparagrafi aggiunti potrebbero esserechiamati con un nome, in quantochiaramente a lui riferiti: Oscar Pistorius.(16)


Reg. 145 – Squalifiche.Al punto 2, al primo paragrafo dopo“questa squalifica”. - Se un atleta èammonito per una seconda volta, ais e n s i d e l l a R e g o l a 1 2 5 . 5 p e rcomportamento antisportivo o condottascorretta in una gara, deve esseresqualificato in quella gara. Se l’atletariceve una seconda ammonizione inun’altra gara, deve essere squalificatosolo in questa seconda gara.Al secondo paragrafo, dopo “nonsaranno considerate valide”. – Tuttavia,le prestazioni conseguite in unprecedente turno di qualificazione diquella gara, o in altreprecedenti gare o in proveindividuali di gare multiple,d e v o n o e s s e r econsiderate valide.Reg. 146 – Reclami eAppelli.Al punto 4, lettera “a”,dopo “ai sensi della regola162.7” – Quando non c’èsqualifica di alcun atleta ,ai sensi della Regola162.7, l’Arbitro deve averel’autorità di dichiarare lagara nulla e di disporne lasua ripetizione se, nellasua opinione, lo richiedeun criterio di giustizia.Nota: Il diritto dir e c l a m o e d a p p e l l osussiste a prescinderedalla circostanza che sia in uso o menoun’apparecchiatura di controllo dellefalse partenze.Alla lettera “b”, a seguire “diritti ditutti gli interessati”. – Se la provaoggetto di reclamo accade durante leprime tre prove di una gara in cuigareggiano più di otto atleti, e l’atletaaccederebbe alle tre prove finali solo seil reclamo fosse accolto, l’Arbitro puòconsentire all’atleta di gareggiare nelletre prove finali “sub judice”, al fine disalvaguardare i diritti di tutti gliinteressati.segue.Il punto 6 viene sostituito da quantoLa Giuria d’Appello consulterà tuttele persone interessate. Se la Giuriad’Appello ha dei dubbi, possono esserep r e s e i n c o n s i d e r a z i o n e a l t r edocumentazioni disponibili. Se taledocumentazione, inclusa ogni provaanche video utilizzabile, non è risolutiva,sarà rispettata la decisione dell’Arbitro.Il punto 7 è ex novo. – La decisionedella Giuria d’Appello (e, in assenza diuna Giuria d’Appello, la decisionedell’Arbitro) sarà definitiva. Non ci saràpossibilità di ulteriore diritto di appello,incluso l’appello al CAS(Corte Arbitrale dello Sport).Reg. 147 – Gare miste.La nuova regola ora recita così: - Intutte le competizioni che si svolgonocompletamente nello stadio non sono,normalmente, permesse gare miste trauomini e donne. Comunque, gare mistein competizioni che si svolgonocompletamente nello stadio, possonoessere permesse nei concorsi e nellegare di corsa 5000 metri o superiori intutte le competizioni, ad eccezione diquelle tenute ai sensi della Regola 1dalla a) alla h). In caso di competizionitenute ai sensi della Regola 1 punti i) e j),gare miste possono essere permesse inp a r t i c o l a r i c o m p e t i z i o n i , s especificatamente permesse dalleAssociazioni d’Area o dalle FederazioniNazionali interessate.Questa nuova lettura della Regola èforse una delle più importanti variazioniapportate. Dovrebbe risolvere alcunepiccole diatribe. Si tenga presente chese sulle corse dà un limite, nei concorsino.Se un atleta primadella partenza alzauna mano deve essereammonito, ma non èuna partenza falsaReg. 162 – La partenza.Il punto 5 va completatoa g g i u n g e n d o d o p o“posizione di pronti” –Quando un atleta, dopo ilcomando “ai vostri posti” o“pronti”, e prima dello sparodella pistola o di unaapparecchiatura di partenzaapprovata, non esegue laprocedura di partenza, peresempio alzando una manoe/o alzandosi in piedi inc a s o d i p a r t e n z a d a iblocchi, senza una validaragione (tale ragione deveessere valutata dall’Arbitrocompetente), l’Arbitro loammonirà per condottaimpropria.Nota – In questo caso, cosìcome quando una ragioneestranea è considerata lacausa della mancata partenza, uncartellino verde deve essere mostrato atutti gli atleti per indicare che una falsapartenza non è stata commessa danessun atleta.Reg. 166 – Suddivisioni turni ebatterie, sorteggi e qualificazioni nellegare in pista.Al punto 4, dove si parla del numerodei sorteggi, che passano da 2 a 3, siintende come segue.Verranno quindi effettuati tresorteggi:(17)


c) uno per i quattro atleti o squadremeglio classificati per determinarel’assegnazione delle corsie 3, 4, 5, e 6;d) uno per gli atleti o squadre quintee seste classificate, per l’assegnazionedelle corsie 7 e 8;e) uno per gli atleti o squadresettime e ottave classificate, perl’assegnazione delle corsie 1 e 2.Quando vi sono meno di 8 corsie ilsuddetto metodo dovrebbe essereapplicato con le necessarie modifiche.Reg. 168 – Corse con ostacoli.Il punto 7 viene sostituito da quantosegue.Ogni atleta deve saltare ciascunostacolo. La non osservanza di questaregola comporta la squalifica.In aggiunta, un atleta deve esseresqualificato se:trascina un piede o una gamba al disotto del piano orizzontale dalla partesuperiore di ciascun ostacolo, almomento del passaggio;salta un ostacolo al di fuori dellapropria corsia o a giudizio dell’Arbitro,abbatte deliberatamente un ostacolo.Reg. 169 – Corse con Siepi.Alla fine del punto 6 aggiungere laNota: La profondità dell’acqua nellafossa, rispetto al livello della pista, puòessere ridotta da un massimo di 70 cmad un minimo di 50 cm. L’inclinazionedel fondo della fossa deve essereuniforme, come indicato nel disegno. Siraccomanda che tutte le nuove fossesiano costruite con la profondità piùbassa.A precisazione, il disegno nelle notedi variazione non c’è. Lo si vedrà quandoarriverà il nuovo RTI relativo al solo <strong>2008</strong>.Reg. 170 – Staffette.Punto 11 - Segni di riferimento.Quando tutta o la prima frazione di unagara di staffetta si effettua interamente incorsia, un concorrente può fare unsegno di riferimento sulla pista,all’interno della propria corsia, usandonastro adesivo, delle dimensionimassime di 5 cm per 40 cm, di colorediverso, che non si confonda con altremarcature permanenti della pista. Nonpossono essere usati altri segni diriferimento.Il punto 17 è sostituito da quantosegue: - Solo quattro atleti tra quelliiscritti alla competizione, sia per questagara che per qualsiasi altra gara,p o s s o n o e s s e r e u s a t i p e r l acomposizione della staffetta per ciascunturno. Comunque, quando una squadraha preso parte ad un turno di gara,soltanto due atleti in più possono essereu t i l i z z a t i c o m e s o s t i t u t i n e l l acomposizione della squadra per i turnisuccessivi. Se una squadra non rispettaquesta Regola, sarà squalificata.Reg. 180 – Condizioni generali –ConcorsiSegnali.Quanto presente al punto 3 devepremettersi la lettera a)., e vieneaggiunta lettera b).b) Per i lanci effettuati da unapedana circolare, un atleta può usareNuovenorme sullaprofonditàdell’acqua nellafossa delle siepi(nella foto ValeriaRoffino - Foto<strong>Fidal</strong> )(18)


solo un segnale. Questo segnale puòessere posto esclusivamente sul terrenonella zona immediatamente dietro oadiacente alla pedana. Deve essereprovvisorio, posizionato solo per ladurata di ciascuna prova di ogni atleta enon dovrà ostacolare la vista dei giudici.Nessun segnale personale (tranne quellisecondo la regola 187.21) può esseredisposto all’interno o al lato della zona dicaduta.Prove.Al terzo comma del punto 6 – Inentrambi i casi:la quarta e la quinta prova sarannoeffettuate nell’ordine inverso dellaclassifica risultante dopo le prime treprove. L’ordine di gara per l’ultima provasarà l’ordine inverso della classificadopo la quinta prova.Allorché l’ordine è stato cambiato edesiste una parità per qualsiasi posizione,gli atleti in parità dovranno gareggiarenello stesso ordine previsto dal sorteggioiniziale.Termine della prova (nuova aggiunta)7 – Il giudice non dovrà alzare labandierina bianca, per indicare unaprova valida, fino a che la prova non èstata completata.Il completamento di unap r o v a v a l i d a s a r àdeterminato come segue:nel caso di salti verticali, una voltache il giudice ha determinato che non cisia stata infrazione secondo le regole182.2, 183,2 o 183,4;nel caso di salti orizzontali, una voltache l’atleta lascia l’area di atterraggio inconformità con la regola 185.1.nel caso dei lanci, una volta chel’atleta lascia la pedana o la pista inconformità con la regola 187.17Ritardi. (nuove note aggiunte)Nota (III): Per il primo tentativo diogni atleta, una volta entrato in gara, iltempo concesso per tale prova sarà diun minuto.Nota (IV): Quando si determina ilnumero degli atleti rimasti in gara sidevono includere anche quegli atleti chepotrebbero partecipare allo spareggioper il primo posto.Reg. 181 – Condizioni Generali –Salti in elevazione.Paritàc) se la parità permane ancora:Se essa concerne il primo posto, iconcorrenti in parità devono effettuareun salto all’altezza successiva,determinata in conformità della regola181.1, dopo l’ultima altezza superatadagli atleti in parità. Se non si addivienead una decisione, l’asticella sarà alzata oabbassata, se sbagliano, di 2 cm per ilSalto in Alto e 5 cm per il Salto conl’Asta.I concorrenti, quindi, effettuerannoun salto a ciascuna altezza finché laparità sarà risolta(II) Se la parità riguarda qualsiasialtro piazzamento, i concorrenti debbonoessere classificati alla pari.Nota: Questa Regola (c) non siapplica alle gare di Prove Multiple.Da quanto esposto in (I), iconcorrenti in parità dovranno saltare laprima altezza successiva a quellaI concorrentieffettueranno unsalto a ciascunaaltezza finchè laparità sarà risoltasuperata, indipendentemente sequalcuno, passando, era uscito ad unaaltezza superiore.Reg. 183 – Salto con l’AstaLa GaraAl punto 2 è stata aggiunta la Nota(II): Non è fallo se l’asta tocca i materassinel corso del tentativo, dopo lo staccodalla cassetta d’imbucata.Reg. 185 – Salto in Lungo.La gara. E’ stato aggiunto al punto1) la Nota (V), e sostituito il punto 2).Nota (V): Salvo quanto previsto dalprecedente paragrafo 1(b), se unconcorrente stacca prima di raggiungerela tavola di stacco, ciò non deve, perquesto, essere considerato un fallo.2 - Il primo contatto del piededell’atleta con il bordo o il terreno al difuori della zona di caduta, quandoabbandona la zona di caduta, deveessere oltre la linea di atterraggio dellapiù vicina impronta lasciata nella sabbiadalla linea di stacco iniziale. (vediparagrafo 1(f)).(19)


Nota: Questo primo contatto èconsiderato uscita.Reg. 187 – Condizioni Generali –Lanci.ProveAl punto 17 – Un concorrente nondeve lasciare la pedana circolare o dirincorsa fino a che l’attrezzo non hatoccato il terreno. Per i lanci effettuati dauna pedana circolare, quando l’atletalascia la stessa il primo contatto con laparte superiore del cerchio metallico, o ilterreno all’ester no dellap e d a n a , d e v e a v v e n i r ecompletamente dietro la lineabianca tracciata all’esternodella pedana e che passaidealmente per il centro dellapedana stessa.Nota: Il primo contattocon la parte superiore delcerchio metallico o il terrenoall’esterno della pedana èconsiderata uscita. Nel caso diLancio del Giavellotto, quandoun concorrente lascia lapedana di rincorsa il primocontatto con le linee parallele,o con il terreno all’esternodella pedana, deve avvenirecompletamente dietro l’arco ele linee agli estremi dell’arcostesso, tracciate ad angolo retto con lelinee parallele. Una volta che l’attrezzoha toccato il terreno, l’atleta saràconsiderato uscito dalla pedana setocca o supera una linea (verniciata oteorica ed indicata dai segnalatori al latodella pedana) disegnata attraverso lapedana, quattro metri dietro la lineafinale dell’arco di lancio. E’ daconsiderarsi ugualmente uscito dallapedana l’atleta che, nel momento in cuil’attrezzo tocca il terreno, si trova dietroquesta linea e all’interno della pedana.Reg. 188 – PesoLa Gara.Al punto 1) è stata aggiunta la Nota:Le tecniche di lancio a ruota (ad esempiocon una qualsiasi forma di salto mortale),dove le braccia passano sopra la testa,non sono autorizzate (cartwheeling).Trattasi di una tecnica praticata daun’atleta tedesca che lancia in quelmodo oltre 15 metri. E’ molto difficile daspiegare, se non con foto o filmati, ma èindubbiamente un numero adatto alcirco.Reg. 191 – Lancio del Martello.Il punto 7 alla voce “Il Martello” èstato sostituito da quanto segue.La maniglia. La maniglia deve esseresolida e rigida, fatta di un solo pezzo,senza giunti mobili di qualsiasi natura. Latotale deformazione della manigliasottoposta ad una tensione di carico di3,8 KN dovrà non superare i 3 mm. Essadeve essere attaccata con un anello alfilo in modo tale che non possa ruotareentro l’avvolgimento del filo, così daincrementare la lunghezza globale delmartello. La maniglia deve avere unaimpugnatura curva o diritta, con unalunghezza massima interna di 110 mm.La forza minima di rottura della manigliadeve essere di 8 KN (800 kgf).La manigliadeve esseresolida e rigida,fatta di un solopezzoQuesto significa che l’unica misurarichiesta per le maniglie sono quei 110mm di lunghezza massima interna. Lalarghezza, la presa della maniglia, aquesto punto può avere qualsiasimisura, purché venga rispettata lalunghezza massima interna.Reg. 260 – Primati Mondiali.Al punto 22 il paragrafo f) è statocosì sostituito. -I tempi di reazione,quando possibile, devono essere rilevatiin tutte le gare con partenza a terra edove l’uso dei blocchi di partenza èobbligatorio.Dal 1° Gennaio 2009.Per tutti i record fino ai 400 metricompresi, previsti dalla regola261 e 263, devono essere usatie funzionare i blocchi dipartenza collegati ad unaapparecchiatura di rilevazionedelle false partenze, approvatadalla IAAF secondo la regola161.2, in modo che i tempi dir e a z i o n e s i a n o o t t e n u t icorrettamente.Reg. 261 – Gare per le qualisono riconosciuti i primatimondiali all’aperto.E ’ c o n t e m p l a t o i lc r o n o m e t r a g g i ocompletamente automatico e ilcronometraggio manuale.Per tutte le gare fino ai 400metri, compresa la 4x100, iprimati sono riconosciuti solo con ilc ro n o m e t r a g g i o c o m p l e t a m e n t eautomatico.Per tutte le gare dagli 800 metri in sui primati sono riconosciuti sia con ilc ro n o m e t r a g g i o c o m p l e t a m e n t eautomatico, sia con il cronometraggiomanuale.Quanto descritto è una sintesi dioltre 20 pagine che trattano sullevariazioni dalle quali è stato tratto quelloche può maggiormente interessare,stante il fatto che moltissime di questevariazioni sono per lo più formali,. Indiversi casi la variazione si limita alcambio o all’aggiunta di una parola.(20)

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