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IL PROFESSORE - Italiaracing

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n. 8219 aprile2010A LONSO toppa in partenzapoi azzecca un sorpassocapolavoro su MA SSAmentre Hamilton “litiga”con VETTEL. InveceBUTTON guida e vince“alla Prost” e adessoil leader è...GP CINA<strong>IL</strong> <strong>PROFESSORE</strong>INGLESEFoto Mazzi


Registrazione al tribunale Civile di Bolognacon il numero 4/06 del 30/04/2003Direttore responsabile:Massimo Costa(info@italiaracing.net)Redazione:Stefano SemeraroMarco MinghettiMarco CortesiCollaborano:Carlo BaffiLeopoldo CanetoliSamanta CapaciniAntonio CaruccioMarco CortesiValerio FacciniAlfredo FilipponeDario LuccheseAlessio MorgeseClaudio PiliaGuido RancatiFrancesco SattaProduzione:Nicola DesiderioMarco MarelliFotografie:Photo4ActualfotoStudio MazziPhoto PellegriniMorAleRealizzazione:Inpagina srlVia Giambologna, 240138 BolognaTel. 051 6013841Fax 051 5880321info@inpagina-bo.it2


RIVOLUZIONE CULTURALENe sono passati di anni, da quando Mao condannava lo sport come esempio negativo di competitività capitalistica.Il comunismo oltre la muraglia c’è ancora, ma sempre più stinto, le passioni nel cuore dei sudditi dell’ex celeste impero sono mutate radicalmente.L’unica cosa che non cambia è il colore delle bandiere. In fondo, dalla stella al cavallino, sempre rosso è3


IN PUNTA DI ZANNABRAVO ALONSO!MEGLIO UN SORPASSO DA LEONE...4Ciao a tutti. Nonostante nel tempo trascorsodall’uscita del precedente articolo diquesta rubrica ad oggi la F.1 abbia fattotappa anche in Malesia (con una gara tuttosommato piuttosto divertente), questa voltavoglio incentrare il mio commento sul Gp diCina. E solo su un aspetto in particolare, nonostantegli spunti di discussione offerti dalla corsadi Shanghai siano numerosi.Mi aspetto che quel che sto per scrivervi possasollevare qualche polemica, ma voglio correreil rischio. La prenderò un po’ alla larga,premettendo e precisando alcune cose. Premettoche, nonostante oggi io corra solo sull’­handbike, nonostante abbia 43 anni, sono e misento soprattutto un pilota. E da pilota voglioragionare analizzando le due­tre cose piùimportanti successe durante la gara cinese.Non mi sento all’altezza, in quanto a velocitàpura, dei piloti che attualmente popolano ilMondiale di F.1. Questo non perché mi ritengauna “pippa”, ma perché oggi in F.1 dal punto divista velocistico sono tutti maledettamentebravi. Per come è concepita la massima espressionedell’automobilismo, oggi, chi è maledettamentebravo sul giro di qualifica ottiene lapole e chi è maledettamente bravo a tenere uncerto ritmo poi riesce a vincere le gare. A noispettatori televisivi, la F.1 ce la stanno vendendocosì.Per fortuna, però, in un campionato di diciannovegare accadono imprevisti che scombinanoquella che sembra quasi una sequenza dioperazioni matematiche, più che una garasportiva. Imprevisti come la pioggia, ad esempio.Ultimamente sta piovendo spesso. Sembrache l’abbiano fatto apposta, ma la mia è unabattuta, a programmare il calendario in periodie luoghi in cui le precipitazioni piovose sonopiù probabili. A tutto vantaggio dello spettacoloperché le gare sul bagnato solitamente sonobellissime.MASSA È VELOCEALONSO HA GENIONon sempre, dicevo, le gare sono una sequenzadi: faccio la pole­parto­vado via­vinco lagara. Talvolta qualcosa può andare storto. Unpilota, un essere umano può sbagliare una partenzaanticipandola di una frazione di secondo.Giustamente penalizzato, poi questo pilotasi trova nella condizione di dover “raddrizzare”la sua gara. In questo caso essere maledettamentebravi non basta. Occorre qualcosa dipiù. Qualcosa che possiedono solo alcuni fuoriclasse.Mi riferisco alla manovra di sorpassodi Fernando Alonso a Felipe Massa nella curvaa sinistra della corsia di decelerazione diingresso ai box. Ritengo quel sorpasso nettamentepiù significativo della pur importante elimpida vittoria di Button. Jenson sta smentendocoi fatti quanti ritenevano (ed io ero traloro) che avesse commesso un errore ad accasarsialla McLaren, in casa del “fenomeno”Hamilton. Auguro al campione del mondo incarica di proseguire su questa strada, in barbaai detrattori che, me compreso, continuano aritenerlo non un fuoriclasse istintivo come ilsuo compagno di squadra o come Alonso. Parlandodi Hamilton, ho più volte dichiaratoquanto lo stimo e cosa penso del suo talentoesplosivo. Di certo ha un po’ bisogno di “tarare”il suo acume tattico, e credo ci riuscirà conun po’ più di esperienza. Tornando al discorsoAlonso­Massa­Ferrari, beh, io credo che Felipeabbia un talento velocistico che anch’io invidio.Penso sia allo stesso livello dei migliori pilotidi F.1, Fernando compreso. Però a Massa mancauna cosa di cui Alonso dispone in quantitàesuberante: la capacità di inventare istintivamenteuna manovra di sorpasso, un’azione, undiversivo, un gesto atletico.Qualcuno, ahimè, scambia questa capacità raraper mancanza di correttezza. Così come i cambidi traiettoria di Hamilton nei confronti diPetrov nel Gp di Sepang. Non si trattava di scorrettezza:Lewis non ha compiuto manovrepericolose nei confronti del pilota russo, cercavasolo di non fargli prendere la scia. L’ingleseha zigzagato finchè l’altro non gli è arrivato sotto,allorquando un altro cambio di traiettoriaavrebbe significato portar via il muso della


Fernando Alonso in lotta con Michael SchumacherRenault con una ruotata. Johnny Herbert, tral’altro mio caro amico e ragazzo molto intelligente,membro del collegio dei commissari inMalesia, ha compreso perfettamente questacosa ed ha deciso giustamente di non punireHamilton.La realtà è che in manovre come quella di Alonsosu Massa si vede la differenza tra chi è solomeravigliosamente veloce e chi possiedeanche quel genio tale da meritarsi seduta stantelo status di prima guida. Se la Ferrari vuolevincere il Mondiale contro squadre e piloti dellivello eccelso presente oggi in F.1, deve puntaresu Fernando. Non per questo non devemettere in condizioni Felipe di vincere dellecorse, tutt’altro. Ma se dovessero riproporsisituazioni come quelle dell’Australia o dellaMalesia, nelle quali dopo una rimonta Alonsosi è trovato alle spalle di Massa, ecco, a mioavviso a quel punto, al muretto dei box delCavallino qualcosa dovrebbe accadere.Ho sempre apprezzato molto il motto: “Meglioun giorno da leone che cento da pecora”, e credodi aver dimostrato nella mia carriera disportivo di essere stato sempre più portato avivere giornate di gloria che ad effettuare calcoliche mi dessero soddisfazione a fine anno.Ciò è capitato in gare in cui qualcosa era andatostorto e, guidando la miglior macchina dellotto, nel miglior modo possibile, rimontavo inmodo sensazionale. Questo ha fatto sì che nelmio cuore restasse scritto qualcosa d’indelebile:i ricordi più belli. Se dovessi evidenziare imomenti migliori della mia carriera, be’, lilegherei a giornate in cui sono riuscito a farequalcosa di speciale piuttosto che a gare con lequali mi sono aggiudicato la coppa di vincitoredel campionato.MACCHINE DIABOLICHEP<strong>IL</strong>OTI ASSOPITIIo sono affezionato a questo genere di pilotache credo oggi sia incarnato da Lewis Hamiltone Fernando Alonso. Ossia a coloro che almomento opportuno sanno inventarsi qualcosadi diverso. Che riescono a vedere cose chegli altri non vedono (chissà che tra non moltoanche Vettel entri a far parte di questo “club”).Il mio ragionamento è romanticamente collegatoalla F.1 del passato ed alla F. Indy che hovissuto io, nelle quali i sorpassi erano possibilinel momento in cui avevi l’audacia di prepararee tentare una manovra a sorpresa (per glialtri ovviamente).Oggi se in F.1 i sorpassi sono un evento raro,non è per colpa dei piloti. Mi viene da riderequando sento dire che questi piloti non hanvoglia di sorpassare, che aspettano solo i pitstop. Non è vero: queste macchine sono diabolicheda questo punto di vista, ed evidentementegli interventi sul regolamento tecnico introdottiper favorire i sorpassi sono sbagliati. Tuttaviala maggioranza dei piloti sono assopiti daltorpore che la F.1 impone loro. Qualcuno peròche capisce in un battito di ciglia che c’è unapossibilità da sfruttare, fortunatamente c’è, eieri lo abbiamo visto bene.Concludo dicendo che la Ferrari sa di disporredi un pilota così, anche perché se lo è andato acercare essendo disposta a pagare un prezzoalto: non solo il suo ingaggio, intendo, maanche per il “sacrificio” di Raikkonen. La Ferrarice l’ha e deve cercare di sfruttarlo almeglio. Il plus di Alonso non è il bel carattereo il fatto che parli italiano. Schumacher ai tempidel Cavallino non lo faceva, mentre adessolo fa, forse per cercare di conquistare i tifosi italianicon la simpatia, dato che in pista, almenoper il momento, non riesce a far scaldare i cuori(e scusate la punta di malignità). La Ferraridovrebbe sfruttare al 100% in pista Alonso perun logico senso di convenienza. Tutto qui.5


GP CINASPETTACOLO IN PISTACHIAMATELEEMOZIONI6


Una pioggia di emozioni. Letteralmente.Il mondiale 2010 ha chiuso la sua tournéedi debutto in Oriente con successo.Sorpassi, brividi, magate. E poi incertezza,classifica fluida, ancora tanti piloticoinvolti nella gara per il titolo – sette inventi punti, anche se Button ha dato il primostrappo – rivalità e, perché no, errorie polemiche. Tutto fa spettacolo, il veronemico della F.1 è la noia. Una parte delmerito va al meteo, che ha bersagliatospesso e volentieri queste prime gare,scompigliando strategie e qualifiche,costringendo i team a ricalcolare in frettale tattiche di gara e i piloti ad affidarsipiù al talento che alle tabelline di marcia.Ma la pioggia ha rappresentato anche lostrumento e l’occasione per esaltare iltalento dei tanti ottimi piloti che quest’annoriempiono la griglia. Alonso,Hamilton, Massa, Vettel, Button, Schumacher,Rosberg, Kubica, Webber. VedereAlonso e Hamilton risalire la griglia comesalmoni furiosi dopo una qualifica ciccataè stato esaltante, ammirare l’intelligenzadi Button e la voglia di riscatto diVettel, la crescita imperiosa di Rosberg,ci ha riconciliati con una categoria chenegli anni passati aveva spesso provocatopiù sbadigli che entusiasmi. Ci è sembratodi essere ritornati un po’ alle stagionidei grandi duelli fra Senna e Prost,delle invenzioni di Villeneuve padre, dellescalmane di Mansell.Domenica a Shanghai Alonso ha chiestola fine della ricreazione, ha implorato (asuo modo: cercando di dare ordini ancheGiove Pluvio…) un Gran Premio “normale”.Senza tifoni e senza improvvisazioni.A noi, a dire il vero, andrebbe bene ancheche la stagione delle piogge continuassein Europa, se questo significherà replichealtrettanto interessanti. Non vorremmoche dopo il debutto bagnato e fortuna inOriente, il Circus dovesse deludere le piùtradizionali, e tradizionalmente più criticheplatee del vecchio Continente.Gli attori in scena però fino ad oggi hannodimostrato di saper interpretare almeglio le condizioni più difficili, e il fattoche il numero delle grandi vedette in cartellone– o dei galli nel pollaio, se preferite– sia cospicuo dovrebbe esseregaranzia di ulteriori spettacoli, di nuovemeraviglie. Insomma, anche se pioverà dimeno, non dovremmo corerre il rischiodi rimanere a secco di emozioni.7


8GP CINA<strong>IL</strong> VINCITORE


Il box McLaren in festa:Jenson Button vince il suo secondo Gpe si porta in testa al mondialeUN PROSTALL’INGLESE9


GP CINA<strong>IL</strong> VINCITOREStefano Semeraro“Il mio idolo era Prost”. Jenson Button lo aveva detto la settimanascorsa, lo ha ripetuto domenica in gara. Non a parole, ma con i fatti.Con una condotta di gara assennata, anzi scaltra. Con la grandecapacità di sfruttare al meglio (l’ottima) macchina che si trova,gestendo al meglio secondi e pneumatici, approfittando senza pietàdegli errori altrui, non importa se commessi dal compagno disquadra o dagli avversari “esterni”.Prost lo chiamavano “il professore”, per il rigore, la freddezza e lasapienza con cui si comportava in gara, ma i tifosi di Senna, il suogrande avversario, gli avevano appioppato anche un soprannomemaligno, irridente: “o cauteloso”. Per la prudenza, quasi la paviditàsecondo loro, con cui Alain si comportava sotto la pioggia, quandoera necessario danzare sul filo del pericolo.Era, sarebbe, sarà sempre sbagliato confondere però l’ intelligenza,la razionalità, con la codardia. Prost amava calcolare, ma quandoc’era da combattere non si tirava indietro, e i suoi leggendari duellicon Senna stanno lì a documentarlo. Il modo in cui Button ha vintoin Australia, e ancora di più a Shanghai, fidandosi del proprio cervelloe della sensibilità del proprio… posteriore per leggere al meglioi momenti della gara sono stati degno del suo maestro francese. Nonsi è risparmiato, non ha corso di conserva, copiando le tattiche altruitanto per non sbagliare, anzi, ha rischiato; ma calcolando con astuziai rischi che correva.In una delle gare più incasinate della storia non si è fatto prenderedal panico, non si è fatto coinvolgere nella bagarre.Però è rimasto in pista con le gomme da asciutto quando iniziava apiovere e tutti si precipitavano ai box per montare le coperture dabagnato. Ha approfittato, certo, della ingenuità di Alonso alla partenzache è costata la penalità allo spagnolo, si è piazzato in testaalla gara e lì è rimasto.La saggezza, l’esperienza di Aramis­Button di fronte alla guasconeriadi D’Artagnan­Hamilton, talento favoloso ma ancora ineducato,che sbaglia, rimonta, sportella, zigzaga, insomma fa casino. Che entusiasma,ma che per ora subisce, a 11 punti distacco in campionatodal compagno di squadra. Alonso e Hamilton assomigliano più a Sennae Mansell, Jenson è più cartesiano, forse meno veloce, ma nondifetta certo di classe e di personalità. Decide lui le strategie, ancheazzardando – e domenica ha sfruttato l’ulteriore azzardo dellaMcLaren, che aveva puntato su un assetto da bagnato già dal venerdì­ ma poi sa assumersene le conseguenze, guidando con coraggioma senza mai staccare il cervello. A Shanghai è arrivato in fondo conle gomme ridotte a pianelle da cucina per riuscire a staccare Hamilton,e alla fine ha rischiato anche il patatrac. Fuoripista a cinque giridalla fine, ma il professore inglese se l’è cavata.Un po’ di aiuto dalla dea bendata serve a chiunque.“E’ stato bravo a restare in piste con quelle gomme”, gli ha riconosciutoAlonso. “Ma se in quel giro ci fosse stato un po’ più di ventoo un po’ più di pioggia in più sarebbe finito nella sabbia e gli avremmodato tutti del cretino”.Il confine è sempre strettissimo, difficile da individuare, fra genialatae follia, fra fortuna e scalogna, in pista come nella vita.C’è chi decide di fregarsene e chi decide di fare una fatica in più, quelladi pensare. Non di non rischiare mai, di cautelarsi troppo, ma dirischiare al momento giusto, quando davvero può servire. Buttonha fatto due soste, Hamilton quattro. “Via radio mi hanno detto chepotevo fare il pit­stop se ritenevo che l’asfalto fosse troppo bagnato,io ho deciso di continuare. Ritengo che ad Hamilton dal box abbianodetto le stesse cose. Decidere la cosa giusta al momento giustoha fatto la differenza”. Oui, je suis Jensòn Buttòn. C’è un coraggio dell’intelligenzache non tutti, là fuori, sanno apprezzare.Jenson Button176 GP disputati9 vittorie7 pole26 podii387 punti in carriera1 titolo iridatoCosì nel 20104 GP disputati2 vittorie60 punti10


GP CINAALONSO E HAM<strong>IL</strong>TON“Felipe era più lento, poi l’ho visto in difficoltà.Se ne parlerà tanto perché guidiamo una Ferrari,ma è stato un sorpasso normalissimo”FERNANDO ALONSO12


Dopo l’errore in partenzaFernando Alonso si è fatto largo in pistariuscendo poi a raccogliereil quarto posto finale13


GP CINA<strong>IL</strong> VINCITOREBox in festa all’arrivodi Lewis Hamiltonper la doppietta McLaren14Stefano SemeraroEroi o sciagurati. Dipende da che lato li guardate.Dal versante del pubblico più bacchettonee da quello dei commissari più rigidi, oppureda quello dei piloti e degli appassionati veri.Lewis Hamilton e Fernando Alonso sono dueagonisti puri, adrenalinici. Qualcuno li ha chiamatibulli, ma il termine non rende l’idea, nonimposta bene il problema, anche perché se nonsei comunque un po’ “bullo”, se non hai vogliadi arrivare primo, infilare l’avversario, sverniciarloall’occorrenza, non corri in macchina.Specie in F.1.Alonso a Shanghai ha probabilmente buttatouna gara che avrebbe potuto vincere per colpadi una partenza anticipata (di de decimi), di uneccesso di aggressività che gli è costato caro.Drive­trough e una rimonta furiosa, dal sedicesimoal quarto posto. Alonso ha ammesso l’errore,ma non ha voluto che si tirassero in ballogli altri start ciccati in Australia e in Malesia:“Come nell’atletica, ho fatto una falsa partenzae sono stato punito giustamente. Ma non eronervoso, i precedenti non c’entrano nulla, hofatto un errore e basta. Però un errore inconcepibile,non riesco a perdonarmi”.Per redimersi però Alonso ha cavato dal cascoun colpo da prestigiatore assoluto, il sorpassoall’entrata del corridoio dei box sul povero FelipinhoMassa. Dovevano rientrare tutti e due, ilbrasiliano davanti e l’asturiano di dietro, maFernando non è bicampeon del mondo percaso. Ha capito che entrando dopo sarebbe statopenalizzato dal traffico, ha visto Massa incerto,lo ha guatato, e quando ha visto il fianco scopertodel rivale zac! le ruote sull’erba e via. Finoa ieri si era tanto parlato di equilibrio alla Ferrari,di prima guida non assegnata: be’, conquella mossa Alonso la leadership se l’è presadi forza, senza chiedere permesso. La Ferrarinon aveva diversificato le strategie (come, inparte, aveva fatto invece la McLaren), e l’incertezzarischiava di penalizzare il risultato? Ghepensi mi, ha deciso l’hombre vertical. “Tra compagnici si deve rispettare”, aveva detto Massaalla vigilia. “Non mi ero accorto di avere Fernandoalle spalle”, ha commentato con signorilitàun po’ ingessata dopo la gara. “Ho fattopatinare le gomme, lui si è infilato, io ho allargatoper evitare un incidente”. Un signore. O


“Non me ne sono nemmeno reso conto,Sebastian mi ha un po’ spinto a destra,ma non mi è sembrato nulla di grave”LEWIS HAM<strong>IL</strong>TONforse un nuovo Barrichello. “Adesso non montiamopolemiche”, ha replicato brusco Alonso.“Felipe era più lento, poi l’ho visto in difficoltà.Se ne parlerà tanto perché guidiamo una Ferrari,ma è stato un sorpasso normalissimo”.Certo, come no. Il sorpasso del padrone.Proprio come quello che ha tentato ancheLewis Hamilton – guarda caso sempre nellacorsia box – ai danni di Sebastian Vettel. Il tedeschinoera già in movimento sulla pit­lane,Lewis lo ha affiancato e preso anche a ruotateper una ventina di metri. Ma Vettel non è unozerbinho, ha resistito. Hamilton ha dei precedenti,nel 2008 tamponò Raikkonen fermo alrosso della pit­lane, ma alla fine a beccarsi lareprimenda dei commissari di gara (fra i qualic’era Wurz, tedesco come Vettel ma ex collaudatoreMcLaren…) è stato lui. “Ma come, ilcattivo sono io?E’ stato lui a stringermi, ero nettamente davanti.Ho pensato: ma vuole affettarmi le gomme?Non so proprio perché lo ha fatto”.Sebastian lo sa benissimo, in realtà. Hamiltonè stato costruito per arrivare primo, hal’ego espanso dei fuoriclasse da combattimento,soffre fisicamente, come Alonso,come Schumacher, come tutti i piloti di razza(letta la rubrica di Zanardi su questonumero?) quando non lo fanno passare oquando qualcuno vuole passare loro. Vedi lozigzag davanti a Petrov a Sepang (“ma cosaho fatto di sbagliato?”) o il téte­a­téte conVettel: “Non me ne sono nemmeno reso conto,Sebastian mi ha un po’ spinto a destra,ma non mi è sembrato nulla di grave”.L’ennesima gara da pirata, la sua. Sorpassi –a Rosberg, a Schumacher – posizioni perse eriguadagnate, tattiche sbagliate (“Jenson hasempre scelto bene le gomme, io no”), e staccateda incorniciare. Con lo svantaggio,rispetto ad Alonso, di avere un compagno disquadra in formissima. Che ha provato adinseguire, ma che non ha raggiunto. Certo,qualche volta si ha l’impressione che davantial rigido regolamento della Fia tutti i pilotisiano uguali, ma che alcuni, Hamilton oggi,Schumacher ieri, siano più uguali degli altri.Ma fino a quando la F.1 sarà una questione dicoraggio e di talento, di intelligenza e diazzardo, il dio delle corse ci conservi i “duri”come Lewis e Fernando.15


GP CINAROSBERGNUMEROUNICO16


Stefano SemeraroPapà Keke sarà contento. E’ dall’inizio delMondiale che il piccolo – si fa per dire,ormai – Nico si sta comportando bene, manella roulette cinese di Shanghai il figliod’arte ha fatto uscire forse il suo numeromigliore. Secondo terzo posto di fila, dopoi due quinti del Bahrein e di Melbourne, unrendimento più costante – anche se conmeno lampi – di quello di Button, e infattiora il tedesco è secondo in campionato propriodietro l’inglese della McLaren.La scelta giusta all’inizio, quella di tenere leslick anche sotto la pioggia, la testa dellagara tenuta dal terzo al 19esimo giro primadi arrendersi all’assalto di Button. Ha cedutola seconda posizione ad Hamilton solodurante l’ultimo stint, quando le sue gommehanno cominciato a degradarsi, il suo èun comunque podio meritatissimo – il primotutto motorizzato Mercedes dal 1955 –che gli ha attirato anche i complimenti diNorbert Haug e di Ross Brawn. “Nico è sicuramenteil giovane pilota che ha fattomeglio in questa prima parte della stagione”,ha detto il boss della Mercedes, eBrawn ha aggiunto: “Ha guidato molto benein condizioni molto difficili. In più il team èstato perfetto nei pit-stop e nel fare le giustescelte di strategia. Abbiamo perso il vantaggioche avevamo per colpa della safetycar, ed è un peccato, ma Nico ha veramenteavuto una grande giornata”.Aggiungete che il suo compagno di squadra,un certo Michael Schumacher, le sta prendendodi santa ragione, ed avrete il quadrodella soddisfazione che regna in casaRosberg. L’ex-fenomeno di Kerpen è passatodal 10 in pagella fisso di qualche anno faal 10 posto in classifica di oggi, si deprimee si autoaccusa: “Lo ammetto, non ho fattoun buon lavoro. Ho usurato troppo le gommee non ho potuto difendermi (da Massae da Petrov!, ndr). Devo abituarmi a questonuovo tipo di gomme, e non sarà una questionetanto veloce”. Nico invece è al settimocielo: “All’inizio ho seguito il consigliodi Jock Clear e di tutta la squadra sulle gomme,anche se con le slick ero lì pregavo chesmettesse di piovere! Ma era la scelta giusta,ed è stato bello rimanere un po’ in testa.In seguito, con le intermedie, ho sofferto unpo’ il consumo, e ho dovuto arrendermi aJenson.Credo che in questo weekend abbiamo attoun buon passo verso la direzione giusta, esono sicuro che non abbiamo ancoraespresso tutto il nostro potenziale, sonoproprio contento di arrivare in Europa conquesta carica di ottimismo”. La battagliacon Button e la McLaren è appena iniziata.Quella per il ruolo di prima guida è già finita?“Be’, non esageriamo”, ha risposto Nico.“Però sono contento, perché prima dell’iniziodel campionato speravo proprio dipotermi confrontare alla pari con Michael”.Obiettivo raggiunto. E superato…Con il suo terzo posto NicoRosberg ha completatoun podio tutto Mercedes.Evento che non accadevadal lontano 195517


GP CINARED BULLDI POLEIN PEGGIOStefano SemeraroBelli ma fragili. Veloci ma incerti. Il destino delteam austriaco quest’anno sembra fatto di esaltantifrustrazioni (o di frustrate esaltazioni, sepreferite). Vettel e Webber hanno le facce un po’così, di quelli che potrebbero vincere sempre einvece finora ci sono riusciti una volta sola, inMalesia.Partivano da una doppietta in prima fila, dallaPole di Vettel, ma hanno fatto come i gamberi.Sesto e ottavo, non il massimo per chi ha nelmirino il campionato. Colpa di strategie sbagliate,stavolta, di poca lucidità nel caos cinese delGp, oltre che di un ritmo insufficiente in gara.Dalle stelle di Sepang alle secche di Shanghai,insomma, con la magra soddisfazione di avercomunque messo punti in cascina in una giornatastorta, e di aver verificato la ritrovata salutedel motore che, pur sottoposto a notevolestress…meteorologico, ha retto bene.Alla partenza i redbullini si sono fatti sorprendereda quel mariuolo di Alonso – e fin qui nulladi grave vista la sanzione che sarebbe arrivata­, al secondo giro hanno deciso entrambi dicambiare le gomme per montare le intermediee da qui è iniziato lo smottamento. Tre e quattrogiri dopo erano di nuovo ai box, per rimontarele slick, poi sono arrivati il duello di Vettelcon Hamilton in pit­lane, e l’incapacità dientrambi di spuntare una gara veramente daprotagonisti. Hanno ottenuto, è vero, il secondoe terzo giro veloce in gara, appena inferiori adHamilton e migliori di Button, e questo dicequanto senza pioggia la loro gara sarebbe statadiversa. Più brillante, forse vincente. Ma nemmenola storia piccola della F.1, come quella conla s maiuscola, si fa con i “se” e con i “ma”.Il risultato è che Vettel alla vigilia era appena adue punti dal leader del Mondiale e ora si ritrovaa 15, mentre la Red Bull è a 36 dalla McLarenfra i costruttori. “E’ stata una gara caotica e difficile”,ha ammesso Sebastian. “Ogni due giric’era qualcuno da passare, o da cui essere passato,e ho anche perso molto tempo nel primopit. Partivamo dalla pole, è vero fine è statoimportante finire sesti e ottavi, anche se si eravisto che con il tempo buono eravamo i più veloci”.Webber, da buon australiano, l’ha messa giù piùcruda: “Siamo stati spazzati via. Non eravamoabbastanza veloci in gara, molto semplice. Colpadelle condizioni di gara, che erano moltomutevoli. Lo so, è stato così per tutti, ma lanostra macchina diventa particolarmente sensibilequando il meteo è variabile. Ho provatoanche a montare le gomme intermedie, per cercaredi guadagnare qualche posizione, un po’ hafunzionato (è risalito dal dodicesimo postoall’ottavo, ndr) ma non avevamo il ritmo giusto”.Christian Horner ha riconosciuto onestamenteche “sesto e ottavo posto non era proprio quelloche ci aspettavamo”, ma ha dato parte dellacolpa alla confusione: “Mark è stato sfortunatoquando ha danneggiato l’ala anteriore e ha persoparecchio tempo, Seb si è fatto un po’ ingabbiaredalla lotta con Hamilton e Sutil. Più cheuna gara è stata una lotteria, di Gp così non sene vedono molti. Pioveva, poi si asciugava,quando parti in testa sulla griglia non hai moltoda guadagnare da condizioni come queste.Però devo ammettere che con una strategiasimile alla nostra Lewis Hamilton e la McLarenhanno fatto meglio. Bravi loro”. In Europa, pergli “abatini” della F.1, dotati ma delicati, arriverannogli esami di maturità.18


Vettel raggiantedopo la pole del sabato.La gara, invecemsarà poi totalmenteda dimenticare19


GP CINALE PAGELLE20KUBICANONSBAGLIAMAIJenson Button 9Una vittoria dedicata ai suoi tanti, troppi, detrattori. L’inglese mostraancora una volta dopo Melbourne un’invidiabile feeling con la pioggia,grazie anche ad assetti pensati proprio per un asfalto a scarsaaderenza. Il tutto però è condito da una condotta di gara perfetta. Sealtri piloti giocano ad Holiday on Ice lui bada al sodo e vince ancorauna volta la personale battaglia con il compagno di squadra.Nico Rosberg 8,5Chissà la pressione che deve continuamente sopportare a cospettodi sua Maestà il Kaiser. Ma il figlio d’arte sembra non preoccuparsitroppo e sia in qualifica sia in gara viaggia a distanze siderali dall’ingombrantepresenza. Sotto l’acqua viaggia che è un piacere e il podiofinale è la naturale conseguenza di una maturità ormai consolidata.Fernando Alonso 8Se la moviola non fosse ancora stata inventata, lo spagnolo a Shanghaiavrebbe riscritto la storia in fatto di partenze. Purtroppo i replayimplacabili hanno subito fatto chiarezza sullo scatto prodigioso cheaveva proiettato il ferrarista davanti a tutti sin dalla prima curva.L’errore c’è, ed evidente, però non si perde d’animo e comincia unagara tutta d’attacco culminata con il fulmineo sorpasso a Massa nellacorsia di decelerazione verso i box. Avercene, di piloti così.Robert Kubica 7,5Ottavo in qualifica, il polacco con i rally nel sangue compie un altropiccolo capolavoro portando al quinto posto una Renault su cui nessunoad inizio stagione avrebbe puntato un centesimo. Senza sbagliareuna virgola centra il terzo risultato utile consecutivo. Non acaso, dicono, a Maranello il suo stile piace molto.


Robert Kubicaquinto sottola bandiera a scacchi21


22GP CINALE PAGELLE


Felipe Massa durante unodei suoi quattro pit stopVitaly Petrov 7+Il russo parte a metà schieramento ma trova il modo di esaltarsi inuna giornata all’apparenza proibitiva per un novellino. Anche luiopta per rimanere in pista senza troppi cambi gomme e combattecon le unghie e con i denti con tutti quegli che gli passano a tiro. Afarne le spese anche Schumacher. Roba da raccontarlo ai nipoti nelladacia in riva al Don.Lewis Hamilton 7Il pupillo della McLaren non si è smentito nemmeno questa volta.Velocissimo lo è per davvero, ma tanta grazia sembra non essereaccompagnata da un raziocinio che, in gare difficili come quella diShanghai, non guasterebbe. La sua guida è tutta imperniata sul giroveloce e sull’intimidazione dei rivali. La lotta ruota contro ruota conuno stupefatto Vettel nella corsia box forse passerà alla storia comeuno dei momenti più eccitanti del Mondiale 2010. Peccato che nelfrattempo il suo compagno di squadra veleggiasse apparentementeindisturbato verso un'altra vittoria.Sebastian Vettel 6,5Perfetto il sabato con una qualifica da urlo, il tedeschino che tuttidavano per vincente anche in condizioni di pista bagnata non è riuscitonell’impresa. La tattica delle quattro soste non era evidentementela strategia vincente, e alla fine finisce dietro anche a pilotiche cambiano gomme in continuazione come lui. Un bello smaccoper il “baby Schumi”, già additato da tutti come nuovo uomo dellapioggia.Mark Webber 6Spalla fedele del più quotato compagno nelle qualifiche, anche l’australianoin gara non riesce a portare la Red Bull nelle zone alte dellaclassifica. Forse a complicare le cose un assetto molto rigido chemale si adatta ad una pista mai completamente asciutta.Adrian Sutil 6Porta la Force India sulla quinta fila dello schieramento confermandoancora una volta che dopo i campioni affermati lui è il primo deipiloti dal budget umano, e finisce negli scarichi di Michael Schumacherad un passo dal punticino iridato.Jaime Alguersuari 6Lo spagnolo della Toro Rosso continua il suo apprendistato in F.1 eil Gp cinese dimostra che passi avanti sono stati fatti. Comincia conbaldanza e ad un certo punto è addirittura in quinta posizione. Poile quattro soste ai box ne rallentanto la marcia, ma l’impressione èche passo dopo passo il ragazzo stia sbocciando.Felipe Massa 6Impalpabile in qualifica, Felipe vive la domenica uno dei momentisportivi più brutti della sua carriera. Superato, anzi ridicolizzato, dalcompagno Alonso al rientro box, il brasiliano va in tilt e non ne azzeccapiù una. Solo nel finale si riscatta compiendo un bel sorpasso aidanni dell’”amatissimo” Schumi, strappandogli la nona posizione.23


GP CINALE PAGELLEMichael Schumacher 6--Del campione affamato e infallibile non c’è più traccia. In una garadura e difficile, ideale per esaltare i piloti con le svaligiate di esperienza,l’ex cannibale della F.1 finisce per fare la figura della comparsa.E sentirlo commentare gli errori commessi come un… Barrichelloqualsiasi fa quasi un po’ compassione.Rubens Barrichello 5Stesso discorso fatto per il suo ex compagno Schumacher. Esperienzatanta, ma non basta per evitare le zone d’anonimato.Tramontano gli dei, si assopiscono gli scudieri.Heikki Kovalainen 5Battuto in qualifica dal compagno Trulli, in gara porta la sua Lotusad un onorevole quattordicesimo posto finale.Nico Hulkenberg 5Con pazienza e con la paglia… I consigli degli anziani non sembranoessere conosciuti dall’arrembante tedesco della Williams. A metà Gptentà la magata di uscire in pista con le slick sperando in una rapidaasciugatura dell’asfalto, ma appena mette il musetto fuori dai box siscatena di nuovo il temporale che per lui vuole dire addio ai sogni digloria. Deve maturare.NicoHulkenbergLucas Di Grassi 5La sua Virgin non è esattamente la monoposto dei sogni. Questa voltadura appena diciotto giri. Poco anche per accumlare un po’ di esperienza.Bruno Senna 5La parola d’ordine è rimanere davanti al compagno di squadra, e ilbrasiliano porta a termine il compito.Karun Chandhok 5Intanto l’obiettivo principale di finire la gara è stato raggiunto. Oracomincia il percorso più difficile: quello per tentare di raggiungereuna maggiore competitività.Jarno Trulli 4In ventisei giri trova la maniera di passare ben cinque volte dalla corsiabox prima di fermarsi definitivamente.Vitantonio Liuzzi 4Parte lancia in resta e alla prima curva forse rimane tradito dall’asfaltogià umido, non trova il punto di frenata e finisce per rovinare lagara sua e di altri due colleghi. In Spagna urge riscatto.Pedro De La RosangIncolpevole, si ferma dopo un giro per la rottura del motore completandocosì la giornata no in casa Sauber.Kobayashi e BuemingNeanche 500 metri e la loro gara termina nel parapiglia innescato daLiuzzi.Timo GlockngLa sua Virgin recalcitrante si blocca sulla griglia, e la sua gara finisce primaancora di cominciare.Commissari FIA 0I comuni mortali inchiodati davanti al video hanno aspettato invanouna qualche decisione in merito al “Rollerball” tra Hamilton e Vettelin corsia box. Ma alla fine si è saputo solo di una “reprimenda” ai duereprobi (con colpevole il tedesco!). Siamo certi che se i protagonistidel ruota contro ruota fossero stati Kobayashi e Candhock le punizionisarebbero arrivate puntuali ed “esemplari”.24


Bruno Senna cercadi tenere la sua HRT in pistadurante le qualifiche25


GP CINALA CLASSIFICAFoto MazziL'ORDINE DI ARRIVODOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Jenson Button (McLaren MP4/25-Mercedes) - 56 giri 1.51'53"9932 - Lewis Hamilton (McLaren MP4/25-Mercedes) - 1"5303 - Nico Rosberg (Mercedes MGP W01) - 9"4844 - Fernando Alonso (Ferrari F10) - 11"8695 - Robert Kubica (Renault R30) - 22"2136 - Sebastian Vettel (Red Bull RB6-Renault) - 33”310.7 - Vitaly Petrov (Renault R30) - 47"6008 - Mark Webber (Red Bull RB6-Renault) - 52"1729 - Felipe Massa (Ferrari F10) - 57”79610 - Michael Schumacher (Mercedes MGP W01) - 1'01"74911 - Adrian Sutil (Force India VJM03-Mercedes) - 1'02"87412 - Rubens Barrichello (Williams FW32-Cosworth) - 1'03"665.13 - Jaime Alguersuari (Toro Rosso STR5-Ferrari) - 1'11"41614 - Heikki Kovalainen (Lotus T127-Cosworth) - 1 giro15 - Nico Hulkenberg (Williams FW32-Cosworth) - 1 giro16 - Bruno Senna (HRT F110-Cosworth) - 2 giri17 - Karun Chandhok (HRT F110-Cosworth) - 4 giriRitiratiJarno Trulli (Lotus T127-Cosworth) - 26 giriLucas Di Grassi (Virgin VR01-Cosworth) - 18 giriPedro De La Rosa (Sauber C29-Ferrari) - 1 giroSebastien Buemi (Toro Rosso STR5-Ferrari) - 0 giriKamui Kobayashi (Sauber C29-Ferrari) - 0 giriTonio Liuzzi (Force India VJM03-Mercedes) - 0 giri.Lucas Di Grassi (Virgin VR01-Cosworth) – Non partitoGiro più veloce: Lewis Hamilton 1'42"061Dopo tutto l’acqua che si sono sorbiti durante la garaa Button, Hamilton e Rosberg non è parso vero potersiscatenarsi con le bollicine alcoliche dello champagneIl campionato piloti1. Button 60; 2. Rosberg 50; 3. Alonso 49 e Hamilton 49; 5. Vettel 45; 6. Massa 41; 7.Kubica 40; 8.Webber 28; 9. Sutil e Schumacher 10; 11.Liuzzi 8; 12. Petrov 6; 13. Barrichello5; 14. Alguersuari 2; 15. Hulkenberg 1.Il campionato costruttori1. McLaren-Mercedes 109; 2.Ferrari 90; 3. Red Bull-Renault 73; 4.Mercedes 60; 5.Renault 46; 6.Force India-Mercedes 18; 7.Williams-Cosworth 6; 8.Toro Rosso-Ferrari 2.26


28MONDIALE RALLYTURCHIA


<strong>IL</strong> FIUTODEL CAMPIONEGuido RancatiISTANBUL – Ha osato, ha vinto. Eh già, ancora unavolta Sébastien Loeb è stato l’unico a scegliere diessere quanto più aggressivo possibile nelle ultimeprove speciali della seconda tappa, quando eranoin molti a pensare che sarebbe stato più saggio rallentareun tantino e lasciare a qualcun altro il compitodi affrontare per primo quelle dell’ultima.“Le previsioni erano contraddittorie, però c’eraeffettivamente la possibilità che piovesse e allorami sono detto che sarebbe stato meglio fare tutto ilpossibile per essere in testa: fosse restato asciutto,avrei sofferto, ma meno di quanto non avrei dovutofare pensando che avevo buttato via secondi preziosi”,dice a bocce ferme l’Extraterrestre.Vola alto Sèbastien Loeb. Più in alto di tutti.Vola su tutte le superfici e a tutte le latitudinidimostrando ancora una volta, e mai ce ne fosse ancora bisogno,di essere una spanna al di sopra della concorrenza.Soprattutto di non sbagliare mai (o quasi...) le decisioni strategiche.E in Turchia è arrivata la vittoria numero 57, e con essa la quasimatematica certezza che a meno di clamorosi colpi di scenail titolo 2010 ha già trovato il degno proprietario29


MONDIALE RALLYTURCHIAOBBLIGATIA DISSIMULAREAttenti a quel che fate, vi teniamod’occhio. Hanno usato parolediverse e più pompose, ma èquesto il senso del messaggioinviato dai commissari sportiviai protagonisti del mondialealla vigilia dell’appuntamentoturco. E a qualcosa servito: anessun direttore sportivo èinfatti più venuto in mente diordinare a qualche suo pilota ditimbrare in anticipo e nessunpilota s’è più fermato in provaspeciale il tempo necessario aperdere una o due posizioni. Mail problema di fondo resta eniente e nessuno riuscirà maiad evitare che chi non vuoleaffrontare una tappa, magaril’ultima, da leader lasci qualcosaqui e là. E’ cambiato il modo,non la sostanza.Il problema resta e resta il nonsenso di due frazioni, le prime,da consumare in funzione dellaterza. “Mi auguro che il prossimomondiale inizi con regolediverse”, osserva Olivier Quesnel.Lasciando intendere dinon credere a un cambiamentoin tempi brevi. Non dopo cheJean Todt ha congelato la propostadi trasformare lo shakedownin una sorta di qualificazioneche pure era stata approvatadalla Commissione delMondiale Rally.Sorridendo quando gli dicono che lassù qualcunolo ama. Pure a Daniel Elena la frasestrappa un sorriso: “Difatti – osserva il monegasco– dopo essere stati i soli a osare, siamoanche stati quelli che nel finale non hannoavuto nessun problema...”. Poi, serio, offre lasua spiegazione. Parla di fiuto, il complice delpiù implacabile cacciatore di successi dellaormai lunga storia della serie iridata. “Quelloche un anno fa, in Portogallo, quando ancoraci si poteva fermare in prova per scivolare diqualche posto in classifica, ci aveva convintoad attaccare il sabato pomeriggio per evitaredi arrancare la domenica mattina quando erapossibile che la polvere restasse sospesa perben più di due minuti”. Ci avevano preso allora,ci hanno preso di nuovo adesso. La pioggiache per alcuni meteorologi sarebbe rimastanelle nuvole è invece scesa mentre protagonistie comprimari dormivano in attesa dellafrazione conclusiva. Scrosci anche violenti,sufficienti a rendere impraticabili per i mezzidi soccorso gli accessi alle prime due provespeciali. Sufficienti a rendere scivolosissimo ilfondo della terza. E tanto è bastato alla premiataditta Loeb&Elena per fare la differenza.Per imporsi per la cinquantasettesima voltain una gara mondiale e allungare di un altropo’ nella classifica iridata.I due pluridecorati si godono un altro pomeriggiodi festa e gli altri si leccano le ferite. Lievi,lievissime quelle di Petter Solberg, un po’più brucianti quelle di Mikko Hirvonen e diSébastien Ogier. Profonde quelle di Jari­MattiLatvala e di Dani Sordo. Il primo ha rovinatotutto alle prime battute della seconda tappa,il secondo nel terzultimo tratto cronometrato.Quando i tabulati dicevano che non avevapiù niente da guadagnare e niente da perdere.30


L'ORDINE DI ARRIVODOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101. Loeb-Elena (Citroen C4 Wrc) in 3.01’38”72. P. Solberg-Mills (Citroen C4 Wrc) a 54”53. Hirvonen-Lehtinen (Ford Focus RS Wrc 09) a 1'43”44. Ogier-Ingrassia(Citroen C4 Wrc) a 3'46”05. Raikkonen-Lindstrom (Citroen C4 Wrc) a 6'44”36. Villagra-Diaz (Ford Focus RS Wrc 08) a 7'56”77. Wilson-Martin (Ford Focus RS Wrc 08) a 8'29”88. Latvala-Anttila (Ford Focus RS Wrc 09) a 19'44”29. Kuipers-Miclotte (Ford Fiesta S2000) a 23'22”210. Burkart-Kachel (Suzuki Swift Super2000) a 27’04”7Il campionatoPiloti1. Loeb p. 932. P.Solberg 533. Hirvonen 524. Latvala 475. Ogier 456. Sordo 247. Wilson 228. Villagra 209. H.Solberg 1810. Raikkonen 14Costruttori1. Citroen P. 1262. Ford 1113. Citroen Jr 754. Stobart 565. Munchi’s 26Uno sbaglio veniale nelle battute conclusivenon ha impedito a Petter Solbergdi poter festeggiare sul tettuccio della C4un meritatissimo secondo posto che lo rilanciaanche nella classifica iridata31


MONDIALE RALLYTURCHIA32NUMERI TURCHI1 solo equipaggio italianoalla partenza, quellocomposto da GiuseppeDettori e Marco Corda.3 equipaggi estoni al viadella quarta manche iridatadella stagione.3,4 secondi il distaccoinflitto da Sébastien Loeb aMikko Hirvone sui duechilometri e due dellakermesse che ha chiuso laprima tappa.4 piloti assenti all’appellodopo la prima speciale:Henning Solberg, Ken Block,Hayden Paddon e NicholaiGeorgiu, costretto alla resasubiyto dopo il via dallarottura della ginghia deiservizi.5 piloti a spartirsi le vittorienelle ventun proveeffettuate: Loeb (7), PetterSolberg e Ogier (5), Hirvonen(3) e Sordo (1).7 equipaggi a non ultimare laseconda tappa, fra loroanche Block, Kruuda eKangur fermi pure nellaprima.15,2 secondi a separare ilprimo, Ogier, dal quinto,Sodo, dopo le prime trediciprove speciali.26 equipaggi appena acompletare le nove provedella prima tappa.32 classificati, anche grazieal SuperRally.35,3 secondi il vantaggio diDani Sordo su MikkoHirvonen prima dell’harakiridello spagnolo.38,8 chilometri “tagliati”nell’ultima tappa per motividi sicurezza dopo che lapioggia aveva resoimpraticabili per i mezzi disoccorso gli accessi di duespeciali.40 al via del Rally diTurchia, quartoappuntamento stagionale delmondiale rally.85 metri la lunghezza delsalto effettuato da Loebdopo un dosso nella prova diBallica.93 punti nella cassaforte diSébastien Loeb, leader dopoi primi quattro rally conquaranta lunghezze su PetterSolberg e quarantuno suMikko Hirvonen27.170 metri la lunghezzadella prova speciale piùlunga dell’appuntamentoturco.Terzo posto amaro per Mikko Hirvonenscavalcato anche da Solberg nella generale.Ora il titolo è davvero un miraggio


10 Sébastien LOEBUno dopo l’altro, quelli che vorrebbero mettergli il sale sulla codasbagliano qualcosa. Non può essere e non è un caso, è che quandoil gioco si fa duro, eccetera eccetera...9 Petter SOLBERGUn errorino lo commette anche lui, nel finale. Ma è comunque quelloche finisce meno lontano dall’Extraterrestre e non per caso.8 Sébastien OGIERStrepitoso quando mette le ruote su strade che altri hanno giàspazzato, ma molto efficace anche quando tocca a lui tracciare letraiettorie. Lo frena solo l’incontro troppo ravvicinato con unadelle tante pietre disseminate sulle prove della seconda tappa:cose che capitano...7,5 Mikko HIRVONENNon sfrutta come ci si aspetta da uno come lui la posizione sullastrada e commette pure un errore che rischia di costarglianche la terza moneta. Che recupera grazie alla troppa foga diDani Sordo.7 Kimi RAIKKONENCon il tempo e con la paglia non maturano solo le nespole. Lo faanche l’ex­iridato della F.1 e alla quarta gara con una vuerrecì vincesenza tanti problemi almeno i duelli con gli altri che paganoper correre. Ed è già qualcosa.5 Ken BLOCKChi ha tempo non aspetti tempo. L’americano che s’è fatto unnome nelle gimkane lo sa e si adegua, facendo danni subito dopoil via. Rimesso in condizione di ripartire, riesce comunque a realizzarequalche tempo decente. Prima di rifermarsi.4,5 Dani SORDOSe ne sta abbottonato e coperto, il cantabrico. Senza osare, a treprove dalla fine si ritrova terzo e ce ne sarebbe abbastanza pergarantirgli la riconoscenza della squadra e pure quella del suocapitano. Non fosse che, subito dopo, decide di esagerare e, facendolo,rompe una sospensione.4,5 Jari-Matti LATVALAIl primo giorno patisce esageramente il fatto di essere secondosulla strada. E quando potrebbe sfruttare una più favorevole posizione,non trova di meglio che mettersi la Focus per cappello.4 Federico V<strong>IL</strong>LAGRAUn confronto, quello con Wilson Junior, lo vince. Ma la cosa nonbasta a farlo assomigliare a un pilota più o meno vero.4 Matthew W<strong>IL</strong>SONAvanti adagio, quasi indietro. Il figlio del padrone non progredisceneppure un po’, anzi, dà l’inquietante impressione di regredire.3 Hanning SOLBERGÈ veloce, il fratello grasso di Hollywood. Ma solo a distruggere unbraccio dello sterzo. E quando, dopo un giorno di vacanza forzata,rientra, non è che faccia niente per giustificare la sua ingombrantepresenza.Sempre spettacolare, Ken Block (sopra) ha sciupato tuttocon una uscita di strada nelle prime battute di gara.Ancora una volta velocissimo, Sébastien Ogier (a sinistra)ancora una volta ha raccolto molto meno del seminato33


MONDIALE RALLYTURCHIARAIKKONEN, L’APPRENDISTAKi-mi, Ki-mi. Un gruppo di appassionati turchi fa un baccano d’inferno per attirarela sua attenzione, ma Kimi Raikkonen pare non sentirli. Chiacchiera con Kaj Lindstrome con Mikko Hirvonen, l’ex-iridato della Formula 1. E intanto sorseggiaacqua e sali. Poi, con calma, posa la borraccia sull’alettone della C4 e si avvicina aisuoi fans. Per salutarli e firmare autografi.“E’ tornato normale”, dice un collega di lungo corso che osserva la scena. Il suorispondere alle domande dei cronisti conferma l’impressione che l’aria dei rallygli stia facendo bene. Non è che parli per ore, ma dice cose interessanti. Soprattutto,analizza con lucidità la sua evoluzione in una specialità diversa assai da quellache lo aveva reso celebre: “So di dover ancora imparare tantissimo – spiega allafine della manche turca – e non posso essere soddisfatto delle mie prestazioni. Maso anche che sto migliorando di gara in gara”.34


PUNTASP<strong>IL</strong>LINON ARRIVANO I NOSTRIPaese di santi, poeti e navigatori. Ecco, appunto, di navigatori o, come si dice adesso, dicopiloti. In Turchia, di italiani ce ne sono quattro: Angela Forina, Alex Gelsomino, RudyPollet e Marco Corda che è l’unico a dettare le note ad un pilota nato e cresciuto nel Belpaese,Giuseppe Dettori.Quattro su quaranta, il dato è confortante. Conferma che sotto le Alpi c’è ancora un interesseper le corse su strada. E c’è ancora la voglia di essere protagonista nel mondiale. Oalmeno di provare ad esserlo sul sediolo di destra.L’altro dato, quello che riguarda i piloti, è invece deprimente. I nostri non arrivano più.Lontanissimi gli anni in cui Sandro Munari correva e (spesso) vinceva, e lontani pure quelliin cui era Miki Biasion a far sognare. Anche la vittoria di Piero Liatti al Monte­Carlo èormai lontana. Da quella che era una scuola che sfornava talenti non pare uscire più nessunoin grado di aspirare a giocarsi uno dei titoli iridati “minori”.Il problema c’è ed è serio. Anche se i ragazzi del coro si riempiono la bocca dicendo chequello tricolore è il più bel campionato del globo terracqueo e seguitano imperterriti aripetere che “va tutto bene, madama la marchesa”. Forse per non porsi domande imbarazzanti.Per non chiedersi – e soprattutto non chiedere agli inquilini del palazzo – se èstato davvero utile investire tutte le risorse a disposizione per allestire le sei edizioni sardedel Rally d’Italia.ran.PIRELLI STAR DRIVERSLA CARICA DEIRAGAZZI IN GIALLOL’estone Ott Tanak velocissimoprima di distruggere la Mitsubishidi Ralliart ItalyArriva questo e arriva quello. Quella specie di zona franca che è il recinto prima del controlloorario che preccede il parco assistenza si riempie, ma non si vede la Mitsu gialla di Ott Tanake Kuldar Sikk. I due estoni sono fermi a qualche chilometro, in un campo. Radio­rally informache la loro gara è rovinosamente finita dalle parti di Ballica, nell’unica prova effettuata nellaboucle di domenica mattina. “Da quanto ho capito, neppure una ruota è rimasta attaccata allascocca...”, mormora depresso Mario Stagni. Non è contento, il boss della Ralliart Italy. Non puòesserlo. Ma anche lui deve ammettere che per due giorni il ragazzo estone era stato strepitoso:sempre davanti a tutti gli ennisti, per un po’ decimo e poi nono nell’assoluta. E viene in menteCesare Fiorio quando diceva che un pilota falloso si può calmare, ma uno lento non c’è versodi farlo diventare veloce. Il ragionamento vale anche per Hayden Paddon ed Alex Raschi chece l’hanno fatta a finire, ma dopo aver saltato quasi tutta la prima tappa. Così, il bicchiere delPirelli Star Drivers pare più mezzo pieno che mezzo vuoto.35


MONDIALE RALLYTURCHIAParola più, parola meno“Gli organizzatori non hanno lavoratotanto bene: per ripristinare le strade, lehanno disseminate di pietroni”.Daniel Elena dopo le ricognizioni“Cosa penso di queste prove? Nocomment”.Jarmo Lehtinen dopo le ricognizioni“Questa è una vera auto da corsa”.Therry Neuville dopo aver assaggiatola C2 Super1600 allo shakedown“Essere terzo nel mondiale mi garantisceuna posizione di partenza perfetta perfar bene”.Mikko Hirvonen alla vigilia“Dopo tre gare sono solo sesto nelmondiale e non posso esseresoddisfatto”.Dani Sordo alla vigilia“No, la F.1 non mi manca”.Kimi Raikkonen alla vigilia“Non ho scelta: anche se sono primosulla strada, devo provare a difendermi”.Sébastien Loeb al via“È arrivato il momento della verità”.Alex Raschi al via“Questa è una giornata perfetta per chiama i rally: si va tutti al massimo sustrade veloci”.Jarmo Lehtinen dopo la quarta prova“Come abbiamo fatto a dare più di 3”a Mikko? Beh, abbiamo attaccato”.Daniel Elena dopo la nona prova“Oggi, su un fondo particolarmentepietroso, gli pneumatici della Pirellihanno svolto un ottimo lavoro”.Mikko Hirvonen alla fine della 1. tappa“A metà mattina ho perso il ritmo e nonsono più riuscito a guidare come volevo”.Jari-Matti Latvala alla fine della 1. tappa“Ricordati che l’obiettivo è vincere ilMondiale Junior e per centrarlo anche unpiazzamento è utile”.Philippe Bugalski a Thierry Neuvillealla fine della 1. tappa“Domani è un altro giorno...”.Alex Raschi alla fine della 1. tappa“Ero stato un po’ troppo ottimistanel prendere le note...”.Jari-Matti Latvala dopo aver capotatonella decima prova“Hanno ‘lamato’ le strade dopo lericognizioni e questo non mi ha certofavorito”.Sébastien Ogier dopo la 13. prova“Gli organizzatori non si sono limitati asistemare il fondo dopo le ricognizioni,hanno anche modificato alcune curve equesto è da matti”.Daniel Elena dopo la 13. prova“Siamo rimasti a contatto dei primi enon è stato facile”.Sébastien Loeb dopo la tredicesima prova“Spero che la gente si ricordi anche diquello che avevo fatto fin qui”.Sébastien Ogier dopo aver stracciatouna gomma nella quindicesima prova“Se domani piove, tanto meglio.E se non piove, proverò comunque adifendere la posizione”.Sébastien Loeb dopo la seconda tappa“Domani vedremo...”.Petter Solberg dopo la seconda tappa“Teoricamente, la mia posizione non èmale.”.Mikko Hirvonen dopo la seconda tappa“Beh, qualche tempo buono l’ho fatto”.Alex Raschi dopo la seconda tappa“Una bella vittoria”.Sébastien Loeb all’arrivo“Sono felice, sono davvero felice”.Petter Solberg all’arrivo“Non posso dire di esser felice, ma sonosoddisfatto delle mie prestazioni”.Sébastien Ogier all’arrivo“Sono agli inizi e so di dover ancoraimparare tanto”.Kimi Raikkonen all’arrivo36


ITALIANO RALLYANTEPRIMACAMPIONIClaudio PiliaINQuesto weekend al Rally Mille Miglia, oltre che l'Eurorally, scatterà il Campionato Italiano 2010.Se fosse un menù, ce ne sarebbe pure per i palati più sopraffini. Team, piloti, gare, coperturamediatica sono offerti come portata principale del Tricolore. Inutile ribadirlo, il campione è ilfavorito d'ufficio, ma l'ufficiale Peugeot Italia, Paolo Andreucci, se la dovrà vedere con tanti ossiduri. Duri davvero. A partire dal nome più chiacchierato: Jan Kopecky. Il ceco, protagonista nell'IRCcon la Skoda, insieme a Marco Signor formeranno la squadra dello Skoda Rally Team Italia,braccio sportivo dell'importatore italiano delle vetture boeme. Ci saranno due galli anchenel pollaio dell'Abarth: Luca Rossetti, lo scorso anno con quasi lo scudetto cucito sul petto, e ilrientrante Giandomenico Basso, dopo l'esperienza internazionale nella serie alternativa. Il menùprosegue con le Ford Fiesta S2000 riservate ad Andrea Navarra (Motus/Ford Italia) ed EddieSciessere (A-Style Team), le 207 S2000 per Piero Longhi, Tobia Cavallini e Renato Travaglia, maanche la Grande Punto per “Jimmy il fenomeno”, quel Franco Cunico che rientra dopo tre anni acalcare il palcoscenico più importante dello Stivale. Il calendario, anch'esso, è da brividi, con ilrientro di appuntamenti come l'Adriatico e il Salento, lasciando fuori – ma solo per questa stagione– la Targa Florio, il Ciocco e San Crispino, confermando allo stesso tempo gare incredibilicome Sanremo,Mille Miglia, Alpi Orientali, Costa Smeralda, San Marino. È un menù sopraffino,l'abbiamo detto, anche per quanto riguarda la copertura televisiva. Confermata, infatti, la produzionedi una diretta tv su Rai Sport Più dell'ultima prova speciale di ogni rally, al sabato pomeriggio.All'ora di pranzo, quando a fare zapping c'è anche la Casalinga di Voghera.RASSEGNA38


Il calendario 201022-24 aprile – 1000 Miglia21-22 maggio – Adriatico12-13 giugno – Salento3-4 luglio – San Marino13 giugno – Hockenheim4-5 settembre – Friuli Alpi Orientali21-24 settembre – Sanremo9-10 ottobre – Costa Smeralda23-24 ottobre – ComoTanti i favoriti di un Campionato Italiano Rallyche si annuncia come uno dei più combattuti degli ultimi anni.Con tanti piloti che cercheranno di strappare il tricoloreal campione in carica Paolo Andreucci e alla sua Peugeot 20739


AUTO GPANTEPRIMACORRENDOCON LE$TELLE40


Marco CortesiL'Auto GP si presenta ai nastri di partenza dellastagione 2010 con la consapevolezza di averegrandi possibilità. La serie organizzata daColoni Motorsport non ha solo cambiato nomerispetto al passato difficile dell'Euroseries3000, ma si è anche evoluta su modelli innovativi.Quando il resto del panorama delle categoriea ruote scoperte affronta la crisi economicarestando vincolato da modelli "classici",in AutoGP si è optato per un approccio "americano".Innanzitutto dando la possibilità di unmontepremi che consenta ai piloti di iniziare aguadagnare soldi veri. Un milione e duecentomilaeuro il totale su base annuale, che permetteràai migliori non solo di ripagare l'investimentofatto nella categoria, ma anche di viverela propria carriera da veri professionisti. Lastrategia dell'Auto GP si è rivelata innovativaanche dal punto di vista delle squadre. Rinunciandoalle spinte verso la monogestione, chealtrove hanno lasciato sul campo interrogativiirrisolti, in Auto GP si è puntato sull'alta professionalità,portando in gioco alcuni tra i nomipiù importanti del panorama continentale.Oltre al team Dams, con i giovani EdoardoPiscopo, Duncan Tappy, oltre al libanese KhalilBeschir, si è presentato il Charouz Racing,con l'inedito legame con il progetto Gravity edil link con Renault F.1. In pista ci saranno WalterGrubmuller, Jan Charouz ed Adrien Tambaymentre la sfortunata Natacha Gacnhang, chedoveva far parte del team, è costretta a rinunciaredopo il grave incidente subìto nel GT1 adAbu Dhabi sabato scorso.La gialla monopostodi Jan CharouzIl calendario 201025 aprile – Brno23 maggio – Imola27 giugno – Spa11 luglio – Magny Cours26 settembre – Navarra3 ottobre – Monza41


AUTO GPANTEPRIMAGrandi nomi anche sul fronte Supernova. Lasquadra di David Sears si è assicurata i servigidi Jonny Reid, ma soprattutto del campioneGP2 Series 2008 Giorgio Pantano,desideroso di tornare al successo dopo unastagione difficile e la delusione del mancatoapprodo in Formula 1. Trident Racing saràdella partita, così come l'RP Motorsport, chedirettamente dall'European F.3 Open porteràin pista Stefano Bizzarri e Celso Miguez.Nomi noti anche con il team Lazarus, cheriproporrà Fabio Onidi, mentre si segnala ilritorno di Euronova con la bella sorpresa diLuca Filippi e Durango, che darà spazio aGiuseppe De Pasquale. Per tutti a disposizionela Lola B05/52, protagonista nella suaprima incarnazione delle prime stagioniA1GP. A fare la differenza sarà quindi anche,oltre al format, anche la performance pura.Motorizzata da un 3.4 litri Zytek da 550cavalli, la vettura, dotata di cambio X­Tracelettroattuato al volante, ha stupito nelparagone con le altre categorie addestrativepresenti a livello europeo, risultandoseconda solo alle Dallara di GP2 Seriesnonostante il budget complessivo per stagionecontenuto in 380.000€. In terra ceka,a Brno si terrà nel weekend il primo rounddi una stagione che vedrà la coabitazione inquattro gare su sei con l'International GTOpen, partendo dal secondo evento, ad Imola.Spa sarà visitata a giugno, mentre dopoMagny­Cours si vedrà anche il nuovissimoCircuit De Navarra di Los Arcos, prima dichiudere il cammino a Monza, ai primi diottobre.I premiMontepremi totale: 1.200.000 €Montepremi a weekend 200.000 €(basato sulla sommadei punti tra le due gare)Primo classificato* 80.000 €Secondo classificato 50.000 €Terzo classificato 30.000 €Quarto classificato 15.000 €Quinto classificato 15.000 €Sesto classificato 10.000 €Walter Grubmuller*somma dei punti delle due gare42


GiuseppeDe PasqualeStefanoBizzarriLavetturaLola B02-50 ZytekTelaio: in fibra di carbonio e honeycomb di alluminioPasso: 3.000 mmPeso: 695 Kg (pilota compreso)Sospensioni: a triangoli sovrapposti con puntone di reazioneAmmortizzatori: Ohlins TT44 a 3 vie, regolabiliMotore: V8 – 3.400 cc – 550CVCambio: Xtrac, Elettronico, sei marceFreni: pinze AP a quattro pistonicini, dischi in acciaioLO SCHIERAMENTODams Duncan Tappy - Khalil Beschir - Edoardo PiscopoCharouz/Gravity Walter Grubmuller - Jan Charouz - Adrien Tambay - Ho Pin TungSuper Nova Giorgio Pantano - Jonny ReidTrident Julian Leal - TBARP Motorsport Celso Miguez - Stefano BizzarriLazarus Fabio Onidi- TBAEuronova Luca FilippiDurango Giuseppe De PasqualeAdrien Tambay43


CHE LA CF.3 ITALIAANTEPRIMACampionati di F.3 alla prima garaFormel 3 – 22 iscrittiBritish F.3 – 20 iscrittiEuropean F3 Open – 17 iscrittiEuro Series F.3 – 13 iscritti44


ACCIA COMINCIMassimo CostaDalla ripresina del 2009 alla definitivaresurrezione del 2010. Il passo non è statobreve e semplice, il lavoro svolto dallaCSAI è parso accurato e determinato,ma è indubbio che la svolta definitiva èarrivata dalla relazione “intima” venutasia creare tra la Federazione e la Ferrari.Se il semplice svolgimento di un testcon la monoposto di F.1 di Maranello nonaveva particolarmente eccitato la fantasiadei piloti, non trovando dietro ad essoun futuro e un’idea, la nascita del DriverAcademy ha cambiato tutto. L’inserimentonel programma Junior Ferrari diDaniel Zampieri, campione italiano F.3(si sussurra però che la Ferrari non abbiaeconomicamente investito sul giovanelaziale a differenza di quanto avvenutocon Mirko Bortolotti), ha spostato gliequilibri delle categorie nazionali. Laserie cadetta rappresenta ora un’occasioneper poter entrare a far parte delDriver Academy, i team hanno vistoaumentare le richieste di disponibilità inmodo esponenziale dovendo allestireanche una terza monoposto, mentresquadre che non erano coinvolte nellaF.3 vi si sono buttate a capofitto trovandoun mercato vivace. In tempi di recessioneeconomica, le famiglie dei piloti,che investono parecchi soldi spesso congrandi sacrifici, chiedono ai campionatidi poter godere di qualche beneficio,riscontro, in caso di vittoria o quantomeno di buoni risultati. Chi non lo fa, siritrova in difficoltà. E’ il caso dellaF.Renault che fin dal 2000 ha rappresentatoil top per le monoposto in Italia, mache ora si ritrova travolta dalla esplosionenon solo della F.3, ma anche della nuovaFormula Abarth. Una caduta vertiginosa,quella del Renault, quasi inspiegabile,ma che forse trova una spiegazioneproprio nel fatto di non aver saputo reagirealla parallela crescita delle iniziativeCSAI-Ferrari, non capendo, o nonpotendo, che era necessario offrire unvalido percorso futuro ai giovani che lafrequentavano.Andrea Caldarellil’asso del team Prema45


F.3 ITALIAANTEPRIMAStephane Richelmidel team Lucidi46La F.3 Italia prevede quindi un parco partentidi almeno 26 monoposto per la prima provastagionale che si terrà questo fine settimanaa Misano. Tanti i giovani piloti interessantiche lanceranno la sfida a colleghi piùesperti provenienti dalla F.3 europea, inglese,tedesca o spagnola (Samuele Buttarelli,Andrea Caldarelli, Tom Dillmann, CesarRamos, Stephane Richelmi, Frederic Vervisch,Christopher Zanella), addirittura dallaWorld Series Renault (Pasquale Di Sabatino)e dalla stessa F.3 nazionale, i cosiddettiripetenti, come Sergio Campana, EdoardoLiberati. Ad accrescere l’interesse, dal puntodi vista tecnico, l’impiego della monogommaKumho utilizzate nella F.3 Euro Series eche prende il posto della Michelin, nonché ilconfronto che si annuncia eccitante tra Dallarae Mygale. Rimane invece invariata lafornitura dei motori, targata Fiat, uguali pertutti. I test invernali sono stati corposi e i lettoridi <strong>Italiaracing</strong> hanno potuto seguirli conattenzione grazie alla nostra costante presenza.Quali indicazioni sono arrivate daquesta lunga serie di prove? Il team Lucidi siè proposto spesso e volentieri al vertice conRichelmi e Campana, traendo anche valideindicazioni da Gianmarco Raimondo. BVM­Target, il team campione del 2009 conDaniel Zampieri, ha avuto in Cesar Ramos(cavallo di ritorno per Giuseppe Mazzotti) lasua punta di diamante, sempre nelle primeposizioni sulle piste nelle quali si è esibito.Prema ha in Andrea Caldarelli il suo asso, manel corso delle prove anche i suoi compagniSamuele Buttarelli ed Edoardo Liberati hannovoluto dimostrare che anche loro hannoi numeri per giocarsela. Alla vigilia di Misanonon si capisce bene la destinazione diChristopher Zanella, altro elemento che hale capacità per recitare il ruolo di primo attore.Lo svizzero ha svolto alcuni test con laMygale del JD Motorsport, ma a sorpresa losi è visto a Misano con BVM Target. Attenzionea Pasquale Di Sabatino, che arriva datre stagioni e mezzo di World Series Renaulte guiderà la Mygale dell’Alan Racing. DanielMancinelli ha girato forte con la Dallara delteam Ghinzani (che lancia Vittorio Ghirelli)e ha tutta la voglia di non ritrovarsi a fare ilcomprimario. RC Motorsport all’ultimo hagiocato la carta di Frederic Vervisch, altronome importante, un pilota che ha vinto iltitolo tedesco e asiatico della categoria ed hacorso in F.Atlantic. Il belga si ritroverà insquadra l’esperto Francesco Castellacci e ilrookie Andrea Roda. C’è curiosità per l’arrivodella Eurointernational con la Mygale e ilgiovane colombiano Gabby Chaves, campioneF.BMW americano. Altro ritorno, quellodi Ombra con i debuttanti, da scoprire,Alberto Cerqui e Giacomo Barri. A Misano, ilteam Victoria (Mygale) si è assicurato la presenzadel veloce Tom Dillmann dopo cheFederico Scionti ha deciso di cambiare squadraalla viglia dell’inizio del campionato. Ilromano si è quindi accasato alla TP Formula.Con Corbetta è pronto al debutto AlexFontana.


Una delle nove Mygale al viaGli iscrittiCesar Ramos (Dallara) - BVM/TargetKevin Giovesi (Dallara) - BVM/TargetAndrea Caldarelli (Dallara) - PremaSamuele Buttarelli (Dallara) - PremaEdoardo Liberati (Dallara) - PremaAndrea Roda (Dallara) - RC MotorsportFrancesco Castellacci (Dallara) - RC MotorsportFrederich Vervisch (Dallara) - RC MotorsportDanil Mancinelli (Dallara) - GhinzaniVittorio Ghirelli (Dallara) - GhinzaniAlex Fontana (Dallara) - CorbettaDino Zamparelli (Dallara) - CorbettaStephane Richelmi (Dallara) - LucidiSergio Campana (Dallara) - LucidiGianmarco Raimondo (Dallara) - LucidiFederico Scionti (Dallara) - TP FormulaMarco Falci (Dallara) - TP FormuaJesse Krohn (Dallara) - RP MotorsportGiacomo Barri (Dallara) - OmbraAlberto Cerqui (Dallara) - OmbraGabby Chaves (Mygale) - EurointernationalEugenio Palmeri (Mygale) - Line RaceChristopher Zanella (Mygale) - JD MotorsportTom Dillmann (Mygale) - VictoriaRonnie Valori (Mygale) - BVEFabrizio Comi (Mygale) - AlanMatt Lee (Mygale) - AlanBarrett Mertins (Mygale) - AlanPasquale Di Sabatino (Mygale) - AlanIl calendario 201025 aprile – Misano13 giugno – Hockenheim4 luglio – Imola1 agosto – Brno (?)29 agosto – Varano26 settembre – Vallelunga10 ottobre – Mugello24 ottobre – MonzaGhinzaniCaldarelli - Mancinelli - RichelmiLocatelli (Alan)Richelmi - Campana - LeeMazzoleni (Ombra)Campana - Zanella - CaldarelliLucidiCaldarelli - Ramos - MancinelliFerrari (Eurointernational)Mancinelli - Campana - RichelmiRosin (Prema)Campana - Richelmi - RamosGiardina (RC)Zanella - Lee - MancinelliCorbettaRichelmi - Campana - MancinelliMazzotti (BVM Target)Campana - Richelmi CaldarelliIl pronostico sul campionatodegli addetti ai lavoriCesarRamosAlex Fontana47


F.ABARTHANTEPRIMAAntonio CaruccioPrenderà il via sul circuito di Misano il 25aprile il corso moderno della FormulaAbarth. Un’operazione di restyling in stileFormula 2 (benché non ne segua l’idea dellamonogestione), che rispolvera un vecchiomarchio storico da affiancare ad uncampionato che vuole entrare di prepotenzaall’interno della scena internazionale. Il2010 sarà infatti solo la stagione di prova diuna categoria che l’anno prossimo sarà unaserie europea destinata a fare da concorrentealla Formula BMW e alla FormulaRenault che da anni è la miglior via che ipiloti hanno per muovere i primi passiall’interno dell’automobilismo. Affidata allagestione e all’organizzazione di ACI CSAI, laFormula Abarth vede il ritorno dei motoridello scorpione derivanti dalla 500 montatisu un telaio Tatuus, che ha dato positiviriscontri in questi test invernali.Tanti i piloti iscritti, si parla di oltre 30 macchineanche se ancora non è stato diramatoun elenco ufficiale definitivo, e il numerodelle monoposto sarà verificabile solo aMisano venerdì mattina. Nei test due pilotiin particolare hanno brillato: Raffaele Marcielloe Kevin Gilardoni, il primo da subitovelocissimo con la monoposto di JD Motorsport,l’altro arrivato a marzo ma in gradodi portare al limite la vettura di Cram infastidendoMarciello. Raffaele, nato il 17dicembre 1994 è il più giovane dei pilotientrati a far parte del Ferrari Driver Academye proviene dal kart dove ha raccoltorisultati molto soddisfacenti e si prepara alsuo debutto assoluto in monoposto. Ildiciottenne Gilardoni proviene da una stagionedi Formula BMW Europe non particolarmentefortunata, dopo essersi classificatoal secondo posto nel 2008 in FormulaAzzurra, categoria sulle cui ceneri nascel’Abarth.Oltre a questi due piloti che hanno dominatole prove, anche i rispettivi compagni disquadra potranno godere di una vetturamolto competitiva. Victor Guerin, in seno alteam JD, è certamente molto esperto, provienedalla Formula 3 brasiliana, e potrebbeapprofittare di qualche momento di ten-SCORPIONEPUNGENTE48


sione di Marciello per prendere la leadershipall’interno della squadra. Matteo Daveniaalla Cram ha la giusta confidenza colteam arrivando da un anno di FormulaRenault 2000 svizzera disputato con l’equipedi Rosei, ma deve cercare la continuità dirisultati dato che la pura prestazione velocisticanon manca. Sicuramente sarà tra iprotagonisti il team Jenzer, che schiera benquattro monoposto, una delle quali affidataad Eddie Cheever, che nei test si è sempredimostrato molto costante e veloce, seppurogni tanto colpito da problemi di affidabilità.A questi tre team vanno aggiunti deinomi che nei test hanno particolarmenteimpressionato: Vicky Piria, del team Tomcat,ed Edoardo Bacci di TP Formula. Vickyha iniziato lo scorso anno con la squadra diCarlo dell’Orto un progetto che ha portatoentrambe la parti ad essere al via di questaavventura, mentre Bacci è una new-entrynella compagine di Luciano Traini e GianlucaPomozzi, ma ha già dimostrato di potercompetere per le prime posizioni. Segnalipositivi sono arrivati nei test anche daMario Marasca di PKF, al rientro nella seriepropedeutica della Federazione dopo avervinto con Salvatore Cicatelli il titolo di FormulaAzzurra 2007. Da non sottovalutarenemmeno la Emmebi Motorsport di MassimoBeacco che nell’unico confronto direttocollettivo sostenuto a Misano la scorsa settimanaha ottenuto il secondo tempo conSimone Iaquinta.Gli iscrittiQiang Zhang - PremaJordi Cunill - PremaRiccardo Agostini - PremaLorenzo Camplese - MGMirko Torsellini - MGMichael Heche - BVM/TargetBrandon Maisano - BVM/TargetMatteo Torta - AlanGille Pagani - AlanVicky Piria - TomcatKevin Gilardoni - CramMatteo Davenia - CramCristiano Marcellan - Europa CorseEdoardo Bacci - TPMatteo Beretta- TPRaffaele Marciello - JDVictor Guerin - JDEddie Cheever - JenzerPatric Niederhauser - JenzerMans Grenhagen - JenzerMaxim Zimin - JenzerZoel Amberg - JenzerMario Marasca - PKFNiccolò Schirò - EmmebiSimone Iaquinta - EmmebiFrancisco Weiler - VictoriaRoman De Beer - VictoriaFederico Bonamico - VictoriaZeca Feffer - DiegiEmanuele Zonzini - Line RaceMarco Moscato - Line RaceAntonio Spavone - ARMStefano Colombo - RPLuca Defendi - Uboldi49


F.ABARTHANTEPRIMACHEEVERALL’ATTACCOAntonio CaruccioEddie Cheever, figlio d’arte dell’omonimopilota di Formula 1 che conquistò un rocambolescopodio a Monza nel 1988 con laArrows, sarà uno dei protagonisti del nuovocampionato Formula Abarth. Dopo una brillantecarriera in kart Eddie ha esordito inmonoposto nel campionato svizzero di FormulaRenault 2000 col team Jenzer, per poipassare quest’anno all’Abarth, sempre colteam svizzero di Andreas Jenzer.Quali sono le tue aspettative per la stagione2010 di Formula Abarth?“Punto a vincere il campionato, non ne facciomistero. Per me però, rispetto ad altri chehanno un po’ più di esperienza, sarà importanteimparare il più possibile la macchinaper utilizzarla al meglio. Sono fiducioso dipoter avere un buon inizio di campionato,ma tra pochi giorni saranno i fatti a parlaree non le parole”.Chi credi saranno i piloti che lotterannoper il titolo?“Ci saremo noi piloti del team Jenzer, in particolareZoel Amberg, Maxim Zimin e MansGrenhagen, ma anche i piloti di JD Motorsport,Raffaele Marciello e Victor Guerin,oltre a Kevin Gilardoni della Cram”.Che bilancio puoi trarre da questi testinvernali?“Sono stati dei test positivi, seppur non sonomancati degli inconvenienti. Ogni volta chesono sceso in pista sono risultato tra i pilotipiù veloci e penso che il mio livello di competitivitàsia abbastanza buono”.Come valuti questa serie?“Credo che sarà un campionato molto belloe competitivo, tanti piloti sono molto vicinie questo sicuramente darà vita a gare moltodivertenti ed emozionanti”.I problemi che hanno colto durante i testmolti piloti, pensi potranno falsare i valorireali?“Ho avuto molti problemi durante l’inverno,è vero, ma come me anche altri. Penso cheinvece ci sia qualcuno che non abbia del tuttogiocato a carte scoperte e solo a Misanoper la prima gara il 25 aprile avremo i realivalori espressi direttamente sul campo digara”.50


INDYCARGARA A LONG BEACH<strong>IL</strong> PRINCIPE... POVEROMarco CortesiSi rompe per mano di Ryan Hunter­Reay ildigiuno di vittorie per il team Andretti chedurava in IndyCar Series da un anno e mezzo.Il pilota texano, che era da oltre un annoalla ricerca del secondo successo nella serie,ha messo a segno una prova da incorniciare,dopo essere apparso nelle libere ­ ed inverofin da inizio stagione ­ come il migliore dellapropria squadra. Hunter­Reay, che dopoIndianapolis potrebbe essere appiedato percarenza di sponsor, ha battuto un ottimoJustin Wilson, che ha riportato in alto il Dreyer&ReinboldRacing, mentre Will Power,penalizzato da un problema tecnico transitoriosulla sua Dallara Penske, si è dovutoaccontentare della terza piazza. I tre leaderhanno comunque dettato il ritmo per tutto ilgiorno. Oltre al problema di Power, il vincitoredeve anche ringraziare un errore di AlexLloyd, finito in testacoda davanti a Wilsonstrappandogli l'ala anteriore. Nel finale nonc'è poi stato poi nulla da fare nemmenoquando, per un contatto tra Graham Rahal eMario Romancini, la Safety Car aveva fatto ilsuo ritorno in pista. Per Hunter­Reay, decisivala presenza di alcuni doppiati a coprirglile spalle, non che il ritmo giusto mancasse,come confermato dalla conquista del giropiù veloce a tre passaggi dalla conclusione.Per Wilson la piazza d'onore è arrivata all'ultimore­start, con un sorpasso ai danni delleader della classifica, mentre al termine diuna gara lontano dai guai, Scott Dixon hachiuso al quarto posto battendo Tony Kanaan.Mario Moraes ha battuto in sesta piazzail duo Castroneves­Briscoe. Nella compaginefemminile, Danica Patrick ha battuto di pocoSimona De Silvestro: entrambe erano statecoinvolte un una toccata con il recidivoTagliani (già a contatto con Andretti). Nullada fare invece per Milka Duno: impossibileper la venezuelana mantenere il ritmonecessario ad evitare di essere d'intralcio.Nessun problema fisico è da riportare perRahal e Romancini, le cui vetture hannoriportato sostanziali danni, mentre moltesono le difficoltà tecniche per le rispettivesquadre. In crisi anche il team Coyne, dopola perdita di parte dello staff tecnico.52


L’arrivo vittoriosodi Ryan Hunter-RayUPRyan Hunter-ReayIl più squattrinato di casa Andretti Autosport conquista una vittoria,confermando di essere l'unico, nel team, in grado di essere al top senzaalti e bassi.Justin WilsonChe corra con un team al top, o con squadre normalmente di centroclassifica, dove la pista inizia a girare a destra lui c'è. Dopo il miracolocon Coyne, potrebbe ripetersi con Dreyer&ReinboldTakuma SatoIn Formula 1 aveva mostrato buone cose, e grinta da vendere. In Indy-Car stenta ad ingranare, e non si vede la luce alla fine del tunnel.Alex LloydGià campione dell'Indy Lights, era uno dei migliori nomi sulla piazza.In casa Coyne molte cose sono cambiate dallo scorso anno, ma il britannicosembra andare letteralmente a tentoniDOWNL'ORDINE DI ARRIVODOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Ryan Hunter-Reay - Andretti - 82 giri 1.47'12"54042 - Justin Wilson - Dreyer&Reinbold - 5"60313 - Will Power - Penske - 8"58644 - Scott Dixon - Ganassi - 10"62875 - Tony Kanaan - Andretti - 11"77326 - Mario Moraes - KV - 16"51717 - Helio Castroneves - Penske - 16"89288 - Ryan Briscoe - Penske - 18"22149 - Dan Wheldon - Panther - 19"457510 - Mike Conway - Dreyer&Reinbold - 19"930711 - Vitor Meira - Foyt - 27"400512 - Dario Franchitti - Ganassi - 28"135213 - Hideki Mutoh - Newman/Haas/Lanigan - 28"603714 - Marco Andretti - Andretti - 30"012015 - EJ Viso - KV - 31"618216 - Danica Patrick - Andretti - 32"180417 - Simona de Silvestro - HVM - 33"165218 - Takuma Sato - KV - 1 lap19 - Alex Lloyd - Dale Coyne - 3"856320 - Raphael Matos - LDDFR - 22"9640Giro più veloce: Ryan Hunter-Reay - 1'10"5537Ritirati66° giro - Alex Tagliani59° giro - Graham Rahal59° giro - Mario Romancini46° giro - Bertrand Baguette11° giro - Milka DunoIl campionato1. Power 172; 2. Castroneves 130; 3. Hunter-Reay 129; 4. Wilson 125; 5. Franchitti 112.53


WS RENAULT 3.5GARE AD ALCANIZDIREZIONEEST... ONIA54Massimo CostaSten Pentus, Mikhail Aleshin, Kevin Korjus, JanCharouz. Dove va la World Series by Renault?Verso est… anzi, verso l’Estonia. Incredibile, mavero, il piccolo paese ex URSS ha dominato ilprimo weekend stagionale con Sten Pentus cheha meritato la vittoria nella seconda corsa eKevin Korjus dominatore della Eurocup diF.Renault. Se poi aggiungiamo il bel successosotto la pioggia del russo Mikhail Aleshin nellaprima corsa e il secondo posto del ceko Jan Charouzin gara 2 (purtroppo per lui vanificato dallasqualifica arrivata a motori spenti in quantola sua monoposto aveva 1.4 litri di benzinaanziché i 3 litri richiesti dal regolamento) eccoche si può affermare che qualcosa sta cambiandonel motorsport. E’ stato un weekend impegnativoquello di Alcaniz, pesantemente condizionatodalla pioggia nelle due qualifiche e ingara 1. Solo nove piloti su ventiquattro hannovisto il traguardo nella corsa del sabato, a testimonianzadelle difficoltà insite nel tracciatodisegnato da Tilke. Aleshin è tornato nella serieche lo ha visto protagonista dal 2006 al 2008,poi si era rifugiato in F.2, ma ha ritrovato lacavalleria giusta per esprimersi al meglio. Ilrusso in gara 1 ha bruciato il poleman DanielRicciardo poi ha guidato da campione sull’acquaregalando la vittoria stagionale a se stessoe al team Carlin. La vettura di Aleshin è completamentepriva di sponsorizzazioni, piuttostostrano considerando che la sua carriera èstata sempre appoggiata da Lukoil e da RedBull. Finito il rapporto con entrambi i gruppi,Aleshin (che non dispone di ricchezze personali)ha annunciato che a Spa presenterà lacompagnia che ha deciso di aiutarlo questa stagione.In gara 2, Aleshin è subito finito in testacoda,ma ha recuperato forte finché non hacommesso una sciocchezza speronando JulianLeal. Ed è stato penalizzato.


Applausi a scena apertadegli uomini del team Fortecall’arrivo di Sten PentusPhotoPellegriniPentus invece, insabbiatosi nella prima corsa,si è rifatto con gli interessi nella provasuccessiva confermando la sua crescita e labontà della vettura del team Fortec. Duesquadre inglesi al top quindi in questo avviodi campionato. Che ha visto brillare la stellinadi Daniel Zampieri. Determinato e subitorapido in qualifica, segno di grande concentrazione,il pilota del Ferrari Driver Academyha meravigliato nella pioggia di gara1 cogliendo un grande secondo posto. Bravissimo.Zampieri, che non dimentichiamoè un rookie in WSR, si è messo dietro il favoritoalla vittoria nel campionato, Ricciardo.L’australiano del Tech 1 ha fatto cattivo visoa buon gioco. Ha collezionato due podi epunti pesanti che lo hanno subito proiettatoin cima alla classifica generale. Atteso alvertice era Federico Leo. E non ha deluso leattese in qualifica segnando due volte ilquarto tempo. Ma nella prima sessione è poistato penalizzato per avere superato alcunevetture con bandiera rossa, comunque abassa andatura. I tempi li aveva già siglati.Innervositosi, relegato in quinta fila, Leo siè girato al secondo giro e quando navigavanelle retrovie è stato tamponato da FilipSalaquarda. In gara 2, l’obiettivo del pilotadi Pons era quello di prendere punti. E ci èriuscito bene stando attento a non commettereerrori, non rischiando inutili bagarre ealla fine è risultato quinto. Un buon iniziose pensiamo che soltanto 12 mesi fa Leodoveva prendere confidenza con unamonoposto ostica e difficile. Il team Dracoha applaudito un Nathanael Berthon dapodio in gara 2, protagonista di tanti sorpassi.Aveva invece deluso sul bagnato, maha saputo riscattarsi. Si è notata la crescitadi Leal, che ha salutato le ultime file e se nonfosse stato per Aleshin avrebbe intascatoun po’ di punti.55


WS RENAULT 3.5GARE AD ALCANIZA destra, Zampierisuper in gara 1col bagnato,davanti a Ricciardo.A sinistra, Ricciardo leaderdel campionatoA sinistra,Aleshin primo in gara 1.Sotto, Federico Leoquinto in gara 256


L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1SABATO 17 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Mikhail Aleshin - Carlin - 21 giri 47'25"2812 - Daniel Zampieri - Pons - 7"7643 - Daniel Ricciardo - Tech 1 - 16"3064 - Jon Lancaster - Fortec - 24"7965 - Nelson Panciatici - Junior Lotus - 33"1136 - Brendon Hartley - Tech 1 - 34"997.7 - Jake Rosenzweig - Carlin - 39"6198 - Greg Mansell - Comtec - 44"9369 - Daniil Move - Junior Lotus - 1 giroGiro più veloce: Daniel Zampieri 2'04"999Ritirati0 giri - Keisuke Kunimoto3° giro - Sten Pentus.4° giro - Julian Leal8° giro - Federico Leo8° giro - Filip Salaquarda9° giro - Esteban Guerrieri10° giro - Nathanael Berthon11° giro - Victor Garcia11° giro - Anton Nebilitskiy.11° giro - Jan Charouz16° giro - Sergio Canamasas16° giro - Albert Costa17° giro - Stefano Coletti17° giro - Bruno MendezUPSten PentusNon era nessuno fino a qualche mese fa, la sua carriera è stata uncontinuo su e giù e per diversi anni non ha corso. Ritornato con i giustiappoggi economici, Pentus ha lavorato sodo su se stesso, è cresciutomolto e il modo in cui ha controllato gara 2 (che è una corsa“vera” a tutti gli effetti in quanto lo schieramento è determinato dauna seconda qualifica) lo conferma. Il ragazzo sta crescendo.Daniel ZampieriUn debutto strepitoso. Da rookie, sotto l’acqua di gara 1, ha conquistatoun secondo posto che pareva impossibile per un pilota che conquesta vettura ha percorso pochi chilometri. In tanti sono finiti nellasabbia, non il giovane del Ferrari Driver Academy. Bravissimo anchein qualifica, peccato che Guerrieri lo abbia eliminato al via di gara 2.Esteban GuerrieriChiamato dalla squadra debuttante ISR per portare esperienza in senoal team, il pur forte Guerrieri ha dimostrato una volta di più la sua inaffidabilità.In gara 1 ha tamponato Coletti costringendolo al ritiro, ingara 2 si è esibito nuovamente colpendo e eliminando Zampieri. Servepiù rispetto per gli avversari.Brendon HartleyIl primo confronto con il compagno Ricciardo è stato impietoso. Auguriamoal neozelandese di riprendersi al più presto, a partire daDOWNSpa.L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Sten Pentus - Fortec - 26 giri 46'37"6292 - Daniel Ricciardo - Tech 1 - 13"1733 - Nathanael Berthon - Draco - 22"6024 - Albert Costa - Epsilon Euskadi - 32"9055 - Federico Leo - Pons - 33"410.6 - Brendon Hartley - Tech 1 - 34"3697 - Daniil Move - Junior Lotus - 35"0808 - Walter Grubmuller - P1 - 42"9049 - Nelson Panciatici - Junior Lotus - 47"69910 - Victor Garcia - KMP - 48"604.11 - Mikhail Aleshin - Carlin - 50"59012 - Jake Rosenzweig - Carlin - 50"89813 - Stefano Coletti - Comtec - 51"52314 - Keisuke Kunimoto - Epsilon Euskadi - 52"78615 - Bruno Mendez - FHV Interwetten - 1'14"57016 - Sergio Canamasas - FHV Interwetten - 1'28"270.Giro più veloce: Sten Pentus 1'58"709Ritirati2° giro - Jon Lancaster6° giro - Esteban Guerrieri8° giro - Anton Nebilitskiy16° giro - Daniel Zampieri19° giro - Filip Salaquarda19° giro - Julian Leal22° giro - Greg Mansell.SqualificatoJan CharouzIl campionato1. Ricciardo 22 punti; 2. Aleshin & Pentus 15; 4. Zampieri 12; 5. Berthon10; 6. Hartley 10; 7. Costa & Lancaster & Panciatici 8; 10. Leo &Move 6.57


FORMULA 2GARE A S<strong>IL</strong>VERSTONEJoylon Palmerprimo leaderdi campionatoL’ESPERIENZA NON SIJoylon Palmer e Philipp Eng sono i due vincitori delle due gare di aperturadel campionato di Formula 2. La categoria ha decretato, in questo primoappuntamento, che l’esperienza è un fattore determinante per imporsi. L’inglesee l’austriaco sono al secondo anno, hanno fatto la differenza sia in qualificasia nelle due gare. Attenti, decisi, pochi errori. In gara 1, partito dallapole, Palmer ha occupato sempre la prima posizione realizzando anche il giropiù veloce. L’inglese ha preceduto il connazionale Dean Stoneman, che dallaseconda fila si era portato subito alle spalle del connazionale. Stoneman hapoi commesso un errore, un testacoda al 14° giro, ma è riuscito subito a ripartiremantenendo la posizione. Terza piazza per Sergey Afanasiev che ha vintoun lungo confronto con Philipp Eng, Kazimieras Vasiliauskas e Will Bratt.Johan Jokinen, largo alla prima curva dopo il via, si è ritirato. Ivan Samarin èstato fermato con bandiera nera perché, rimasto fermo nel giro di ricognizione,non ha rispettato la procedura di partenza non partendo da ultimo mentreJack Clarke non ha partecipato alla gara per noie alla trasmissione. Nonoposto per Nicola De Marco, che con caparbietà è riuscito a entrare nella topten nonostante un assetto non perfetto per la pista di Silverstone. Eng ha poitenuto fede alle promesse vincendo la seconda gara della F.2. Partito dallapole, ha imitato Palmer. L'austriaco nel finale è stato solleticato proprio daPalmer, ma è stato attento e bravo a non commettere errori. Terzo posto perJohan Jokinen che ha riscattato l'incidente di gara 1 superando nel finale JackClarke, largo alla Stowe. Decima piazza per Nicola De Marco.58


L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1DOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Joylon Palmer - 23 giri 38'16"6602 - Dean Stoneman - 3"0113 - Sergey Afanasiev - 7"0844 - Philipp Eng - 9"9325 - Kazimieras Vasiliauskas - 11"5816 - Will Bratt - 12"383.7 - Mihai Marinescu - 23"8258 - Armaan Ebrahim - 26"8819 - Nicola De Marco - 31"84310 - Benjamin Lariche - 34"24211 - Benjamin Bailly - 35"83512 - Kelvin Snoeks - 37"416.13 - Paul Rees - 45"00814 - Natalia Kowalska - 49"18515 - Plamen Kralev - 1'05"15516 - Parthiva Sureshwaren - 1'22"84217 - Ricardo Teixeira - 1 giro18 - Ajith Kumar - 1 giro.Giro più veloce: Joylon Palmer 1'38"985Ritirati0 giri - Jack Clarke1° giro - Tom Gladdis2° giro - Johan Jokinen12° giro - Ivan SamarinCOMPRAPhlipp Engprimo in gara 2Joylon Palmer sul podio di gara 1L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Philipp Eng - 23 giri 38'07"9582 - Joylon Palmer - 0"8073 - Johan Jokinen - 16"2304 - Jack Clarke - 20"5715 - Will Bratt - 21"4186 - Sergey Afanasiev - 28"067.7 - Kazimieras Vasiliauskas - 33"4438 - Mihai Marinescu - 35"3319 - Armaan Ebrahim - 45"02610 - Nicola De Marco - 46"84911 - Benjamin Bailly - 47"74712 - Natalia Kowalska - 52"187.13 - Paul Rees - 53"63214 - Ricardo Teixeira - 55"00315 - Ivan Samarin - 56"65516 - Parthiva Sureshwaren - 1'12"67417 - Plamen Kralev - 1'24"14418 - Ajith Kumar - 2 giri.Giro più veloce: Philipp Eng 1'38"733Ritirati5° giro - Tom Gladdis8° giro - Dean Stoneman17° giro - Kelvin Snoeks19° giro - Benjamin LaricheIl campionato1.Palmer 43; 2.Eng 37; 3.Afanasiev 27; 4.Stoneman, Bratt 18.59


EUROPEAN F3 OPENGARE A VALENCIAMARCO BARBAPRIMO LEADERMarco Barba e Callum MacLeodsono i vincitori delle prime duegare della European F.3 Open cheha aperto la stagione sul circuitodi Valencia.Gara 1Facile vittoria di Marco Barba nellaprima del campionato EuropeanFormula 3 Open, dove conquistòil titolo di vicecampione nel2007. Barba, che scattava dallaseconda posizione, non ha avutoproblemi a sopravanzare il polemanFernando Monje, che allaseconda curva con le gommeancora fredde perde il controllodella sua monoposto perdendoogni velleità di vittoria. Al secondoposto ha concluso CallumMacleod, che lo scorso anno siaggiudicò la vittoria nel TrofeoNazionale, il quale è rimasto negliscarichi di Barba per oltre metàgara, salvo tirare i remi in barcanelle ultime tornate quando ormainon aveva speranza di impensierirelo spagnolo. Terzo Kevin Ceccon,autore di una gara incredibile.Penalizzato con un drivethrough per partenza anticipata,l’alfiere di RP Motorsport è statocostretto a rientrare ai box nel corsodella settima tornata e non si èdato per vinto recuperando il tempoperso con un ritmo eccezionale.Senza la penalizzazione avrebbesicuramente potuto intromettersinella lotta per la vittoria traBarba e Macleod. Alle spalle diCeccon ha chiuso David Fumanelli,suo compagno di squadradistanziato di tre decimi. Sesto terminaJuan Carlos Sistos, autoreanche del giro più veloce, che partiràdalla pole position di gara 2grazie all’inversione dei primi seiclassificati della gara del sabato.Col nono posto assoluto Noel Jammalsi aggiudica la vittoria dellaNational Class riservata allemonoposto più datate.Gara 2Callum MacLeod vince la secondagara della European Formula 3Open disputatasi sul circuito diValencia. Il pilota britannico delteam West Tec è stato capace dirimontare dalla quinta posizioneda cui partiva a causa dell’inversionedell’ordine di arrivo di gara1, dove arrivò secondo alle spalledi Marco Barba. Dal palo scattavacosì Juan Carlos Sistos, che non èstato in grado di mantenere a lungoquesto primato, facendosi infilareda Toño Fernandez Da Silva.L’ispanico di casa Hache ha condottola gara sino al nono passaggio,quando Macleod si invola versola vittoria, seguito da Barba,ripetendo così il duello di ieri aparti invertite. La manche è statadichiarata bagnata seppur avessesmesso di piovere ma le condizionidella pista richiedevano questasoluzione da parte del direttore dicorsa. Sul podio sale EmmanuelPiget. Migliore dei piloti italiani èstato David Fumanelli, del teamRP Motorsport in sesta piazza,mentre Luis Villalba ottiene la vittoriadella National Class. Prossimoappuntamento sul circuito diJarama il 6 giugno.L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1SABATO 17 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Marco Barba – Cedars – 17 giri 31’25”6072 - Callum Macleod – West Tec – 3”2833 - Kevin Ceccon – RP Motorsport – 9”3054 - David Fumanelli – RP Motorsport – 9”6815 - Toño Fernandez Da Silva – Hache – 13”4006 - Juan Carlos Sistos – De Villota – 28”726.7 - Emmanuel Piget – MP Racing – 51”4268 - Jose Luis Abadin – Drivex – 1’11”7469 - Noel Jammal – Cedars – 1’22”232 *10 - Romain Vozniak – Top F3 – 1’24”12611 - Nil Montserrat – Top F3 – 1’25”185 *12 - Aaron Filgueira – Drivex – 2’16”942. *13 - Pedro Quesada – RP Motorsport – 1 giro *Ritirati2° giro - Luis Villalba – Hache *0 giri - Fernando Monje – De Villota0 giri - Jose Manuel Fernandez – Hache *SqualificatoBiagio Bulnes – RP MotorsportGiro più veloce: Juan Carlos Sistos 1’47”462L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Callum MacLeod – West Tec – 16 giri in 28’31”0712 - Marco Barba – Cedars – 1”1803 - Emmanuel Piget – MP Racing – 11”7854 - Jose Luis Abadin – Drivex – 18”2235 - Toño Fernandez Da Silva – Hache – 19”514.6 - David Fumanelli – RP Motorsport – 20”0377 - Juan Carlos Sistos – De Villota – 20”3588 - Kevin Ceccon – RP Motorsport – 20”8019 - Fernando Monje – De Villota – 33”05510 - Romain Vozniak – Top F3 – 47”602.11 - Biagio Bulnes – RP Motorsport – 1’03”54812 - Luis Villalba – Hache – 1’03”655 *13 - Nil Montserrat – Top F3 – 1’12”021 *14 - Pedro Quesada – RP Motorsport – 1 giro *15 - Jose Manuel Fernandez – Hache – 3 giri. *RitiratiNoel Jammal – Cedars *Aaron Filgueira – Drivex *Giro più veloce: Marco Barba 1’42”534* indica le monoposto del TrofeoIl campionato1. Barba 25 punti; 2. MacLeod 24; 3. Ceccon & Fumanelli 12; 5. Da Silva & Piget 11;7. Sistos 9; 8. Abadin 8; 9. Monje 2; 10. Jammal 1.Callum MacLeod vincitore in gara 260


INDYLIGHTSGARA A LONG BEACHJames HinchliffeCHE ARTIGLIHINCHCLIFFEMarco CortesiJames Hinchcliffe conquista aLong Beach il primo successoIndy Lights. Il giovane canadeseha riportato al successo ilteam Moore Racing ripartendoottimaniente al termine di tuttele situazioni di caution, e precedendoCharlie Kimball. Lostatunitense ha passato ad iniziogara Jean Karl Vernay, mantenendoil francese alle spallefino al termine. Protagonisti dicontatti sono stati JuniorStrous, finito nelle barriere dicurva nove, ed Adrian Campos,andato a danneggiare il posterioredella sua Dallara contro ilmuretto al trentacinquesimopassaggio. Altre situazioni dicaution sono state causate daRodrigo Barbosa, giratosi efinito col motore spento in 2occasioni, da Niall Quinn oltreche da Gustavo Yacaman. IlColombiano ha vivacementeprotestato contro Tonis Kasemets,reo di averlo 'parcheggiato'nelle barriere dopo esserearrivato più volte a cercare loscontro fisico, e di aver coinvoltonella toccata anche JamesWinslow. Nel finale, proprioWinslow ha poi visto compromessadefinitivamente la propriacorsa per una toccata colcompagno Philip Major.L'ORDINE DI ARRIVODOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - James Hinchcliffe - Moore - 45 giri 1.03'41"40822 - Charlie Kimball - Andretti - 0"8373 - JK Vernay - Schmidt - 1"22914 - Sebastian Saavedra - Herta - 2"91265 - Martin Plowman - Andretti - 4"47356 - Tonis Kasemets - PBIR - 10"67587 - Philip Major - Schmidt - 11"8318 - Pippa Mann - Schmidt - 12"15639 - Niall Quinn - PBIR - 17"839910 - Carmen Jorda - Andersen - 19"720111 - Joel Miller - Andersen - 20"6453Giro più veloce: James Hinchcliffe 1’15”3236Ritirati44° giro - James Winslow40° giro - Dan Clarke38° giro - Gustavo Yacaman34° giro - Adrian Campos Jr28° giro - Rodrigo Barbosa22° giro - Stefan Wilson10° giro - Junior StrousIl campionato1. Vernay 140; 2. Kimball 112; 3. Hinchcliffe 99; 4. Plowman 90; 5. Saavedra85.61


EUROCUP F.RENAULTGARE AD ALCANIZKORJUS LI STENDMassimo CostaMacchina nuova, tanti piloti al debutto, tantipunti interrogativi su chi poteva essere il protagonistadella prima prova della EurocupF.Renault, la pioggia che si è impegnata perrimescolare i pronostici. Cosa aspettarsi dallatappa di Alcaniz? La risposta è arrivata fin dallaqualifica quando con la pista bagnata unosplendido André Negrao ha segnato la pole conla macchina della Cram. Poi, le vicissitudinidelle due corse hanno portato alla ribaltaKevin Korjus, pilota estone del team Koiranen.Trovatosi in terza posizione, in entrambele gare ha finito per ritrovarsi in testa perla furiosa battaglia che Negrao e Arthur Pichanno deciso di recitare. E così mentre i dueprotagonisti della qualifica giocavano all’autoscontro,Korjus ha portato alla vittoria ilteam Koiranen, mai così in alto dai tempi diAtte Mustonen. La squadra finlandese è stataprotagonista anche con Bart Hylkema, terzoin gara 2, e con Miki Weckstrom. Altro teamprotagonista, lo MP Motorsport con Daniel DeJong, secondo in gara 1, ma out nella successivacorsa. Un plauso va al team Tech 1 che inapnea ha saputo portare in pista le tre monopostoex SG Formula per Pic, Hugo Valente eL’estoneKevinKorjusAaro Vainio. Pic ha combinato quel che hacombinato, Valente si è piantato in gara 1 alvia poi ha raccolto un bel secondo posto nellacorsa della domenica mentre Vainio arrivatodalla Finlandia in auto ha saltato le provelibere, in qualifica è rimasto fermo a lungo pernoie tecniche, ma in gara 1 è stato spettacolarechiudendo sesto. Giovanni Venturini,buon quarto in qualifica col team EpsilonEuskadi, ha visto il traguardo nella medesimaposizione nella prima prova, mentre nellaseconda si è ritirato per noie alla pompa benzina.Non un avvio bruciante per il piotavicentino, ma comunque positivo considerandoche la squadra spagnola ad Alcaniz nonaveva il passo giusto. Anche Daniel Mancinellinon ha convinto troppo. In qualifica gli si èaperto l’estintore, e da quel momento ha persolo spunto. In gara ha recuperato bene terminandosettimo e decimo, ma ha capito chein Europa il campionato non è una passeggiata.Per One Racing un weekend comunqueinteressante con Jordan Oakes buon sesto nellaseconda gara.62


Il contattotra Pic e NegraoL'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1SABATO 17 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Kevin Korjus - Koiranen - 12 giri 26'46"904.2 - Daniel De Jong - MP - 2"6603 - Luciano Bacheta - Interwetten - 8"9244 - Giovanni Venturini - Epsilon Euskadi - 10"2215 - Karl Oscar Liiv - MP - 23"576.6 - Aaro Vainio - Tech 1 - 25"6337 - Daniel Mancinelli - One - 26"4828 - Hugo Valente - Tech 1 - 29"9049 - Miguel Otegui - Epsilon Euskadi - 32"66110 - Alex Riberas - Epsilon Euskadi - 33"38411 - Genis Olive - Epsilon Euskadi - 37"359.12 - Jukka Honkavuori - Koiranen - 38"91813 - Craig Reiff - Interwetten - 40"47414 - Arthur Pic - Tech 1 - 45"077 *15 - Kalle Kulmanen - MP - 1'19"88616 - Brice Bosi - Boetti - 1'30"59417 - Henrique Martins - Cram - 1'51"970.* Penalizzato di 25" per incidente evitabileGiro più veloce: Luciano Bacheta 2'12"002Ritirati1° giro - Bart Hylkema2° giro - Miki Weckstrom4° giro - Jordan Oakes7° giro - Andre NegraoE TUTTIUPKevin KorjusSorprendente, inatteso, bravo. L’estone ha stupito tutti e con lui ilteam Koiranen, la vera sorpresa del weekend.Luciano BachetaCon un terzo e un quarto posto è stato il pilota più affidabile del weekendArthur PicE’ veloce e bravo, il team Tech 1 è stato eccezionale nell’allestire unteam in pochi giorni recuperando personale e vetture della SG Formula,ma l’errore in gara 1 del pilota francese e l’ostinazione nella secondacorsa nel cercare il contatto con Negrao fanno pensare… in negativo.Andre NegraoIn gara 2 aveva il dente avvelenato per essere stato tamponato nellaprima corsa da Pic, ma nella seconda prova, quando era nuovamentein testa, è stato un tantino sopra le righe chiudendo in maniera vistosaed eccessiva la porta al francese. D’accordo, era davanti, però…DOWNPeccato per la Cram, che era tornata alla grande in campo europeo.Il podio di gara 1L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Kevin Korjus - Koiranen - 14 giri 27'48"3182 - Hugo Valente - Tech 1 - 8"5803 - Bart Hylkema - Koiranen - 8"9874 - Luciano Bacheta - Interwetten - 10"7915 - Alex Riberas - Epsilon Euskadi - 16"5316 - Jordan Oakes - One - 16"770.7 - Jukka Honkavuori - Koiranen - 20"2508 - Karl Oscar Liiv - MP - 22"1479 - Miguel Otegui - Epsilon Euskadi - 28"32310 - Daniel Mancinelli - One - 33"76911 - Brice Bosi - Boetti - 34"02612 - Henrique Martins - Cram - 34"411.13 - Kalle Kulmanen - MP - 36"39314 - Craig Reiff - Interwetten - 36"76115 - Genis Olive - Epsilon Euskadi - 1 giro16 - Daniel De Jong - MP - 1 giro.Giro più veloce: Genis Olive 1'57"518Ritirati2° giro - Aaro Vainio2° giro - Arthur Pic2° giro - Andre Negrao6° giro - Giovanni Venturini11° giro - Miki WeckstromIl campionato1. Korjus 30 punti; 2. Bacheta 18; 3. Valente 15; 4. De Jong 12; 5. Hylkema10; 6. Venturini 8; 7. Riberas 7; 8. Liv & Mancinelli 6; 10. Otegui& Oakes & Vainio 5.63


64GT1ABU DHABI


LA FAVOLAMATECHLa Ford Gt de team Matechvincitrice nella gara d’apertura a Yas Marinain azione davanti alla Maseratidel team Vitaphone65


GT1ABU DHAB<strong>IL</strong>eopoldo CanetoliPremetto che non sono riuscito ad assistere allaprima gara del Mondiale FIA GT ad Abu Dhabi percui non vorrei cimentarmi in un vero e propriocommento non avendo diretta conoscenza deifatti. Ma una cosa, avendo seguito negli anni precedentiquesta serie, che prima non era Mondiale,ma aveva già queste vetture, vorrei sottolineare:la gara da protagonista, in tutti i sensi del teamMatech! Martin Bartok, atletico ragazzone svizzero(di origini polacche), già campione di nuoto earrivato solo pochi anni fa all’automobilismodopo aver acquistato una Porsche stradale, da unpaio di anni si diverte a schierare quelle stupendeFord GT, non più in produzione negli USA, chelui riesce ad avere a prezzo scontato direttamenteda Dearborn. Prima ha cominciato a farle correrein GT3 e le splendide berlinette (che sembranoauto d’epoca, ma rimangono bellissime) sisono dimostrate competitive. Ma questo nonpoteva bastare al patron della Matech che puntavapiù in alto, agli assoluti con le GT1! Così hacominciato, piano piano, a preparare questi bolidigià con le regole tecniche 2010. Ma la stagionescorsa le vetture erano ben lontane dall’esserecompetitive: lente, fragili, non si capiva comeavrebbero potuto competere con le più forti etitolate Maserati o Corvette. Ma quest’invernodeve essere successo qualcosa che ci è sfuggito…se ad Abu Dhabi le vetturette svizzere (ma realizzatenella factory tedesca) si sono presentatesubito come le vetture da battere. E poteva sembraremiracoloso l’apporto dell’ex pilota dellaRenault F.1 Romain Grosjean, sceso negli Emiratiper compiere al meglio i suoi 24 anni. Intanto,prima giornata col “botto”.Ci ha pensato una delle tre ragazze che Bartok hamesso sotto contratto per andare a correre anchea Le Mans. Natacha Gachnang, notoriamenteveloce in F.3 e in F.2, per di più cugina del pilotadi F.1 Sebastien Buemi (Toro Rosso), nel corsodelle prime prove, alla staccata più importante, lacurva 8 del circuito di Yas Marina, alla bella velocitàdi 260 km all’ora ha pestato di brutto il pedaledel freno, ma assieme a quello dell’acceleratore(lo ammette addirittura la bionda Valerie Guillon,segretaria di Bartok e responsabile dellacomunicazione) andando a fracassarsi contro lebarriere! Risultato una doppia frattura compostadella tibia destra con ricovero nell’ospedale Khalifadi Abu Dhabi, per fortuna in condizioni nonpreoccupanti.Forse curare una vettura in meno avrà dato piùenergie al team Matech, che in gara è riuscito aportare al primo posto la vettura ufficiale, quellaaffidata appunto a Grosjean (dopo che diversipiloti avevano declinato l’offerta di guidarla) e alpilota collaudatore della casa Thomas Mutsch.Pare che la strategia sia stata la carta vincente,con un pit­stop anticipato al massimo, e un grandestint dello svizzero. Sta di fatto che niente hannopotuto le due Corvette gialle del PhoenixRacing, distanziate di oltre venti secondi con allaguida Zuber­Hennerici ed Hezemans­Andrea Piccini,che dal fondo della griglia a furia di sorpassiha portato la vettura sul podio. E le Maserati? Ilcampione in carica Andrea Bertolini ha dato ilmassimo nel suo stint, ma il compagno MichaelBartels ha perso leggermente terreno, e la primaMaserati del team Vitaphone si è classificata alquarto posto. Sesta l’altra Maserati Vitaphone,quella di Bernoldi­Ramos, davanti alla vetturagemella, ma iscritta dal Trople H, per Bobbi­Longin.In queste ore, a tappe forzate, le vetture stannocercando di raggiungere l’Inghilterra, perpoter disputare la seconda prova della serie, ilclassico Tourist Trophy in programma tra unpaio di settimane sul velocissimo tracciato di Silverstone,peraltro ancora rinnovato. Riuscirannole Maserati a recuperare il “gap” su un circuito chele ha viste già protagoniste?66


L'ORDINE DI ARRIVOSABATO 17 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Mutsch/Grosjean (Ford GT) - Matech - 1:01:14"8922 - Zuber/Hennerici (Corvette C6R) - Phoenix - 23"0613 - Hezemans/Piccini (Corvette C6R) - Phoenix - 26"4854 - Bertolini/Bartels (Maserati MC12) - Vitaphone - 34"0755 - Zonta/Daniel (Lamborghini Murcielago) - Reiter - 49"496.6 - Bernoldi/Ramos (Maserati MC12) - Vitaphone - 53"0597 - Bobbi/Longin (Maserati MC12) - Triple H - 1:00"5658 - Kox/Haase (Lamborghini Murcielago) - Reiter - 1:12"6949 - Margaritis/Heger (Maserati MC12) - Triple H - 1:24"47310 - Maassen/Muller (Corvette C6R) - MadCroc - 1:26"254.11 - Turner/Enge (Aston Martin DBR9) - Young Driver AMR - 1:26"84812 - Hughes/Campbell-Walter (Nissan GT-R) - SumoPower - 1:28"17413 - Leinders/Martin (Ford GT) - MarcVDS - 1:37"63414 - Wendlinger/Moser (Nissan GT-R) - SRT - 1:59"53415 - Salo/Kuismanen (Corvette C6R) - MadCroc - 2:01"150.16 - Krumm/Dumbreck (Nissan GT-R) - SumoPower - 40"75217 - Jager/Basseng (Lamborghini Murcielago) - All-Inkl - 2:33"57218 - Piccione/Hirschi (Aston Martin DBR9) - Hexis - 11:00"09419 - Makowiecki/Deletraz (Aston Martin DBR9) - Hexis - 28:28"19420 - Pastorelli/Schwager (Lamborghini Murcielago) - All-Inkl - 24:59"34721 - Ara/Nilsson (Nissan GT-R) - SRT - 58:23.865.RitiratiNygaard/Mucke (Aston Martin DBR9) - Young Driver AMRPalttala/Kuppens (Ford GT) - MarcVDSA sinistra, i vincitori Mutsch e Grosjeanall’arrivo e (sotto) sul podio.In basso, la Corvette C6R di Hezemans e Piccini67


GT OPENGARE A VALENCIAIN... BARBA AGLI A68Alfredo FilipponePositiva partenza dell’International GT Opena Valencia. Oltre quaranta iscritti tra Super GTe GTS, un parco vetture di assoluto rispetto,piloti di qualità. Di meglio non si poteva sperare.Le gare di Valencia hanno evidenziato ilbuon momento dell’equipaggio Barba­Kaffercon la Ferrari della AF Corse. Ma ecco quel cheè accaduto nella prima prova stagionale.Gara 1Alvaro Barba e Pierre Kaffer, confermando ilpronostico di essere fra i massimi favoritinella corsa al titolo quest’anno, hanno datoil primo successo stagionale alla AF Corse,vincendo gara 1 a Valencia davanti alla FerrariAurora dei portoghesi Parente­CruzMartins e alla Ferrari EdilCris di RaffaeleGiammaria­Enrico Toccacelo. La pioggiadurante la qualifica, aveva dato una grigliadi partenza anomala, col francese Dayraut(coadiuvato da Ortelli) in pole su una FerrariGT3, che peró è stata costretta a prendereil via dai box per un problema all’accensione.Con la pista ancora molto umida,l’Audi di Matthews e la Ferrari di Livio sigiravano nel giro di formazione, mentreGerber e Niarchos si scontravano al primogiro, costringendo la safety­car ad uscire,mentre la bella Ford GT di Mortimer restavaammutolita sulla griglia. Al restart, MaximoCortés, al debutto con le GT su una Ferrariprivata, prendeva il comando, ma benpresto doveva lasciar passare i “due Alvaro”,Barba e Parente, in lotta serrata per ilprimo posto, e poi anche Jordi Gené, in evidenzasulla Sunred, così come Peter e Toccaceloa seguire. Fuori invece Narac al 5°


L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1SABATO 17 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Barba-Kaffer (Ferrari 430 GT2) - AF - 40 giri 1.10'01"2632 - Parente-Cruz Martins (Ferrari 430 GT2) - Aurora - 14"1633 - Toccacelo-Giammaria (Ferrari 430 GT2) - Edil Cris - 1'00"6884 - Roda-Lietz (Porsche 911 GT2) - Autorlando - 1'07"6155 - Peter-Broniszewski (Ferrari 430 GT2) - Kessel - 1'18"5066 - Deverikos-Gruber (Porsche 911 GT3) - Autorlando - 1'24"611.7 - Cortes-Diez (Ferrari 430 GT2) - Diez - 1'31"6108 - Lopez-Giao (Ferrari 430 GT2) - Aurora - 1'37"9419 - Couceiro-Frezza (Ferrari 430 GT3) - Kessel - 1 giro10 - Dayraut-Ortelli (Ferrari 430 GT3) - Scuderia - 1 giroL'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Kaffer-Barba (Ferrari F430) – AF Corse, 30 giri2 - Pilet-Narac (Porsche 997) – IMSA – 11’’33 - Lopez–Giao (Ferrari F430) – Aurora – 12’’4 - Lietz-Roda (Porsche 997) – Autorlando – 15’’85 - Parente–Cruz Martins (Ferrari F430) – Aurora – 20’’5 (penalità di 20 secondiper handicap non interamente scontato)6 - Cortés–Villaroel (Ferrari F430) – Villaroel – 41’’57 - Niarchos-Mullen (Ferrari F430) - CRS - 51’’28 - De Castro–Amaral (Porsche 997) – Drivex – 51’’39 - Peter-Broniszewski – (Ferrari F430) – Kessel - 57’’110 - Gerber–Aguas (Ferrari F430) – AF Corse – 1 giroAlvaro Barba e Pierre Kafferdominatori con la rossa Ferraridel team AF Corsedel week-end di Valencia.A destra, la F430 di Parente-Cruz Martinsseconda in gara 1VVERSARIgiro sulla Porsche IMSA. Dopo il pit stopper il cambio piloti e il rifornimento, Kaffersubentrato a Barba non ha avuto troppiproblemi a controllare Cruz Martins, conGiammaria saldo terzo e Lietz che rimontavasino al quarto, a salvare le Porschedalla debacle. Ottimo quinto Broniszewski,davanti alla porsche Aurolando GT3, subitovittoriosa in GTS con Gruber­Deverikos.Ottimo debutto anche per l’Aston VantageGT2 del team Villois, avviata al sesto posto,ma perso alla fine per un’uscita e un drivethrough.Gara 2Pierre Kaffer e Alvaro Barba hanno bissatoil successo di gara 1 battendo, le Porsche diPilet­Narac e Lietz­Roda, nuovamente a loroagio sull’asciutto. Per Amato Ferrari, unweekend da sogno e un bel regalo di compleanno.Pilet ha condotto la prima partedella gara, ma senza riuscire a scrollarsi didosso un vivace trenino comprendente Kaffer,Aguas, Lietz, Mullen, Giao e Giammaria.Anzi il francese ha dovuto lasciar passareAguas sul finire del primo stint. Dopo il cambio­piloti,Narac e Roda non sono riusciti acontenere la rimonta di Barba che ha presoil comando al 24esimo giro mentre ancheParente rimonta e supera le Porsche per bissareil secondo posto di ieri, davanti alle duePorsche. Ma poi la doccia fredda della penalità.Si toccano Toccacelo e Gerber nell’ultimogiro, finendo entrambi fuori dal top ten,mentre si ferma dopo un giro la gara dell’AstonGT2. Concluse le gare, inizia per tuttiun’altra particolarissima corsa: trovare ilmodo di tornare a casa, visto il blocco dei cieli.Molto richiesti, per una volta, i posti disponibilinelle bisarche...69


SUPERSTARSGARE A IMOLABIAGISI ACCENDE70Basta dare un rapido sguardo alle classifichedelle due gare di Imola per comprendere unavolta di più l’essenza della Superstars 2010:quattro differenti marchi di vetture nelle primequattro posizioni; due vincitori diversied un avvicendamento in vetta alla classificadel campionato. Sul circuito del Santerno aconquistare il successo sono stati nell’ordineil bolognese Thomas Biagi, con la M3 E92del Team BMW Italia e Max Pigoli, al volantedella Mercedes C63 AMG by Romeo Ferraris.Alla fine il comasco è stato quello cheha capitalizzato meglio questo weekend,portandosi anche al comando della classificache adesso lo vede in vantaggio di soli trepunti proprio nei confronti di Biagi, a suavolta seguito da Luigi Ferrara che a Monzaaveva messo a segno una doppietta, ma cheha avuto condizionato questo secondoappuntamento da un incidente di cui è statoprotagonista in gara 1 con l’altra Mercedesdella CAAL Racing. Da evidenziare il bilancioeccellente del 23enne Alberto Cola, polemancon la Audi RS4 del team Hop Mobile AudiSport Italia e poi due volte sul podio.Gara 1Cola mantiene la posizione di testa, mentrein seconda posizione si porta subito la primadelle BMW condotta da Morbidelli. Il pesaresepassa al comando in fondo al rettilineo nelcorso del primo giro. Papini è terzo con laseconda Audi, ma deve cedere il passo a Biagie Ferrara (autore di una grande rimontadopo i problemi al cambio accusati in qualifica),con Herbert incollato dietro. Al secondogiro Biagi infila Cola e si porta secondo;quindi cedere nuovamente la posizione almonzese. Ma è ancora Ferrara il protagonista,sebbene questa volta in negativo. Ilpugliese all’inizio del terzo giro osa troppoalla staccata del Tamburello e finisce controil muro. Alla curva Villeneuve, Cola faun’escursione sulla sabbia nel tentativo diresistere ancora a Biagi e scivola anche dietroad Herbert. Al sesto giro Biagi entra diforza su Morbidelli toccandolo sulla fiancatasinistra e mettendo in crisi il romagnolo cheviene sfilato anche da Herbert, Cola e Pigoli.La situazione rimane incandescente, mentreal 12. giro Cappellari è autore di un testacoda.Intanto Herbert continua a “bussare”,anche perché Cola si avvicina al duo di testa.Biagi tuttavia risponde. L’ultimo giro vede iprimi tre praticamente incollati l’uno conl’altro e sono solo 238 millesimi a separare iprimi due alla bandiera a scacchi.Gara 2Colpo di scena ancora prima del semaforoverde, con le due Chevrolet Lumina dellaMotorzone Race Car di Zadotti (che partivain pole per effetto delle prime otto posizionidi gara 1 invertite sulla griglia) ed Herbertche non prendono il via. Sulla vettura delromano nel giro di ricognizione cede infattiLa Mercedes di Pigoli ai ferri corticon la Cadillac di Roberto Del Castellol’idroguida, mentre è un cuscinetto dell’alberodella trasmissione a fermare l’inglese. LaCadillac di Del Castello si porta immediatamenteal comando, seguita dalla MercedesC63 AMG di Pigoli. Quest'ultimo è subitoattaccato dalla BMW di Morbidelli. Papinidalla prima fila scivola quinto, precedutodalla Jaguar XF di Cressoni. All'inizio del terzogiro Pigoli affianca Del Castello alla staccatadel Tamburello e riesce a balzare alcomando. La lotta tra i primi tre è però accesissima:all'ottavo giro Del Castello provainfatti a riprendere la prima posizione e nellabagarre segue anche un contatto (sempreal Tamburello) con la vettura di Pigoli. Adapprofittarne è Morbidelli che si infila e vasecondo, mentre è Biagi a portarsi terzo. DelCastello prende invece la via dei box. Beneanche Cola, che si assesta quarto con la AudiRS4. Ma i colpa di scena sembrano non averefine. Come lo scorso anno Imola si rivelainfatti amara per Morbidelli, che finisce perinsabbiarsi a poco più di tre minuti dal termine.Pigoli invece vince davanti a Biagi con


gt sprintContatto tra la BMW di Thomas Biagie la vettura gemella di Gianni MorbidelliBonetti... superstarsGARA 1 - La Ferrari F430 di Perazzini ha mantenuto il comandoal pronti-via, prima di fermarsi per un problema alla pompadella benzina, mentre Bonetti è riescito subito a scavalcareCadei guadagnando la prima posizione. Buon avvio diSolieri e della Corvette di Alessi (in un solo giro da 14. aquinto) e dalla Porsche 997 di Paletto. A prendere la leadershipdella GT Cup è stata invece l’altra Porsche di Gagliardini,con Alessandra Neri immediatamente dietro e a sua voltaimpegnata a controllare la F430 di Michele Faccin, a ottominuti dal termine fermato da problemi meccanici. Il colpodi scena finale ha visto Cadei rallentato da alcuni doppiatiche hanno agevolato Bonetti, salito sul trono a meno di treminuti dall’arrivo.La classifica (Top Five): 1. Bonetti (Ferrari F430) 14 giri in1’47”485; 2. Cadei (Ferrari F430) a 1”509; 3. Solieri (FerrariF430) a 51”139; 4. Paletto (Porsche 997) a 1’17”279;5. Perazzini (Ferrari F430) a 1’25”993.GARA 2 - Al via Cioci ha avuto la meglio su tutti, precedendoalla prima curva l'altra Ferrari GT2 di Mediani. Solieri siè portato terzo, mentre Sbirrazzuoli ha iniziato la sua rimontapassando con decisione alla Villenuve la Porsche diGagliardini, primo della GT Cup. Ottimo anche il passo dellaPorsche 997 di Piodi, sesto assoluto e primo della GT3. Allaquinta tornata Rugolo ha avuto la meglio su Alessandra Nerie si è portato settimo. La forlivese successivamente si èarresa anche a Matteo Manzo. Ancora spettacolo con Sbirrazzuolie Solieri in lotta per il terzo posto e Cioci intento adifendere il suo primato nei confronti di Mediani, ma sul traguardole rispettive posizioni sono rimaste invariate.La classifica (Top Five): 1. Cioci (Ferrari F430) 15 giri in26'50"582; 2. Mediani (Ferrari F430) a 1"778; 3. Sbirrazzuoli(Ferrari F430) a 38"581; 4. Solieri (Ferrari F430) a38"962; 5. Rugolo (Ferrari F430) a 55"737.L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1DOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Thomas Biagi (BMW M3 E92) - BMW Italia - 14 giri 26'59"5672 - Johnny Herbert (Chevy Lumina CR8) - Motorzone Race Car - 0"2383 - Alberto Cola (Audi RS4) - Audi Sport Italia - 1"4494 - Max Pigoli (Mercedes C63 AMG) - Romeo Ferraris - 05"5695 - Gianni Morbidelli (BMW M3 E92) - BMW Italia - 07"8966 - Roberto Del Castello (Cadillac CTS-V) - Santucci - 11"1097 - Roberto Papini (Audi RS4) - Audi Sport Italia - 11"7538 - Filippo Zadotti (Chevy Lumina CR8) - Motorzone Race Car - 18"3099 - Matteo Cressoni (Jaguar XF) - Ferlito Motors - 26"65610 - Luca Cappellari (BMW M3 E92) - BMW Italia - 36"47011 - Francesco Sini (Mercedes C63 AMG) - CAAL Racing - 45"37812 - Nico Caldarola (Chevy Lumina CR8) - Motorzone Race Car - 52"35113 - Riccardo Romagnoli (BMW 550i) - FR Competition - 53"91414 - Diego Romanini (BMW 550i) - FR Competition - 1'02"21415 - Mauro Cesari (BMW 550i) - Movisport - 1'09"98516 - Michela Cerruti (Mercedes C63 AMG) - Romeo Ferraris - 1'12"95417 - Leonardo Baccarelli (BMW M5) - Todi Corse - 1'23"98218 - Kristian Ghedina (BMW M3 E90) - Movisport - 1 giro19 - Marco Gregori (BMW M5) - Todi Corse - 2 giro20 - Stefano Gabellini (BMW M3 E92) - BMW Italia - 3 giriRitirati6° giro - Christian Montanari4° giro - Luigi Ferrara1° giro - Ermanno Dionisio1° giro - Roberto Russo1° giro - Francesco Ascani1° giro - Marcello PuglisiL'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 18 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Max Pigoli (Mercedes C63 AMG) - Romeo Ferraris - 15 giri 28'33''6732 - Thomas Biagi (BMW M3 E92) - BMW Italia - 0"7303 - Alberto Cola (Audi RS4) - Audi Sport Italia - 7"1274 - Matteo Cressoni (Jaguar XF) - Ferlito Motors - 19"9035 - Francesco Sini (Mercedes C63 AMG) - CAAL Racing - 32"2146 - Nico Caldarola (Chevy Lumina CR8) - Motorzone Race Car - 32"9897 - Luca Cappellari (BMW M3 E92) - BMW Italia - 36"0208 - Luigi Ferrara (Mercedes C63 AMG) - CAAL Racing - 36"2909 - Riccardo Romagnoli (BMW 550i) - FR Competition - 39"20410 - Kristian Ghedina (BMW M3 E90) - Movisport - 44"76911 - Christian Montanari (BMW M3 E92) - RGA Sportmanship - 49"18812 - Diego Romanini (BMW 550i) - FR Competition - 1'00"29513 - Michela Cerruti (Mercedes C63 AMG) - Romeo Ferraris - 1'06"47114 - Leonardo Baccarelli (BMW M5) - Todi Corse - 1'39"85415 - Roberto Del Castello (Cadillac CTS-V) - Santucci - 1'50"71916 - Marco Gregori (BMW M5) - Todi Corse - 2'06"43017 - Gianni Morbidelli (BMW M3 E92) - BMW Italia - 4 giroRitirati9° giro - Roberto Papini7° giro - Ermanno Dionisio4° giro - Stefano Gabellini4° giro - Mauro Cesari4° giro - Francesco Ascani2° giro - Filippo Zadotti2° giro - Marcello Puglisinon partito - Johnny Herbertnon partito - Marcello PuglisiIl campionato1. Pigoli 60; 2. Biagi 57; 3. Ferrara 46; 4. Cola 25; 5. Del Castello 24.71


ALMSGARA A LONG BEACHLMP SHOW!72Marco CortesiFinale elettrizzante a Long Beach per il secondoround 2010 dell'American Le Mans Series.Sul tracciato cittadino californiano è andato inscena un gran duello tra l'Aston Martin di Fernandeze Primat e l'Acura di casa Highcroft,portata in pista da Brabham e Pagenaud.L'azione è iniziata sin da subito quando Primat,partito in testa, si è trovato a lottare con JonField, riuscito anche a prendere la leadershipnelle prime fasi grazie ad una situazione di cautioned al relativo re­start. E' stato tuttavia dali a poco chiara quella che sarebbe stata la dinamicadella gara. Alla mezz'ora è arrivato infattiun contatto tra l'ex piota Pescarolo e Brabham,autore di un tentativo piuttosto ottimistico.Nonostante i danni riportati dalla LolaAston Martin, e la penalità inflitta all'australiano,la lotta si è riproposta, stavolta a parti invertite,con Fernandez andato a prendere la leadershipdi potenza negli ultimi passaggi. Ilmessicano ha però pagato lo scotto di un consumoeccessivo dei freni posteriori dando il viaad un nuovo attacco, complice il traffico, in gradodi promuovere Simon Pagenaud nel corsodell'ultimo passaggio. Al terzo posto ha chiusola Porsche RS Spyder di Klaus Graf e Greg Pickett,mentre è sottolineare il buon lavoro messoin atto dalla federazione in quella che era laprima gara di equiparazione tra vetture diregolamento LMP1 ed LMP2.In GT2, successo Porsche con Jorg Bergmeistere Patrick Long. Anche in questo caso, lagara è stata decisa da un deciso attacco: laPorsche del team Flying Lizard ha conquistatola vetta grazie all'aggressività di Long,oltre ad una scelta tattica di casa BMW, quelladi mantenere le stesse gomme durante tuttala gara, non provatasi di successo. Alsecondo posto di classe ha chiuso la Corvettedi Magnussen ed O'Connell, mentre la primadelle M3 del team Rahal ha occupato ilterzo gradino del podio. Bella prova d0elteam Jeannette in classe LMPC (che utilizzale vetture della Formula Le Mans), con il teamowner ed Elton Julian riusciti a chiudere alquinto posto assoluto, staccati di un solo girodai vincitori, mentre la coppia Leitzinger­Gonzalez si è imposta nella classe riservataalle Porsche Cup.


I momenti dell'attacco decisivo di Pagenaud a Fernandez.Sotto, La Porsche del Flying Lizard al top a Long BeachL'ORDINE DI ARRIVOSABATO 17 APR<strong>IL</strong>E 20101 - Brabham/Pagenaud (HPD ARX-01c Honda) - Highcroft - 67 giri2 - Primat/Fernandez (Lola Aston Martin) - Aston Martin - 0"3533 - Pickett/Graf (Porsche RS Spyder) - CytoSport - 9"4724 - Dyson/Smith (Lola B09/86 Mazda) - Dyson - 10"9035 - Julian/Jeannette (Oreca FLM09) - Jeannette - 1 giro6 - Tucker/Bouchut (Oreca FLM09) - Level 5 - 2 giri7 - Hildebrand/Sutherland (Oreca FLM09) - Genoa - 2 giri8 - Bergmeister/Long (Porsche 911 GT3 RSR) - Flying Liz. - 2 giri9 - Drissi/Davis (Lola B06/10-AER) - Autocon - 2 giri10 - Magnussen/O'Connell (Chevrolet Corvette ZR1) - Corvette - 2 giri11 - Auberlen/Milner (BMW E92 M3) - Rahal - 2 giri12 - Melo/Bruni (Ferrari 430 GT) - Risi - 2 giri13 - Mueller/Hand (BMW E92 M3) - Rahal - 2 giri14 - Sellers/Henzler (Porsche 911 GT3 RSR) - Falken - 2 giri15 - Sharp/van Overbeek (Ferrari 430 GT) - Extreme Speed - 2 giri16 - Brown/Cosmo (Ferrari 430 GT) - Extreme Speed - 3 giri17 - Pagerey/Wong (Oreca FLM09) - Intersport - 4 giri18 - Beretta/Gavin (Chevrolet Corvette ZR1) - Corvette - 4 giri19 - Gonzalez/Leitzinger (Porsche 911 GT3 Cup) - Alex Job - 4 giri20 - Curtis/Sofronas (Porsche 911 GT3 Cup) - GMG - 4 giri21 - Sweedler/Kapudija (Porsche 911 GT3 Cup) - Alex Job - 4 giri22 - Bonilla/Marcelli (Oreca FLM09) - Perf. Tech - 5 giri23 - Robertson/Murry (Doran Design Ford GT) - Robertson - 5 giri24 - Lewis/Vento (Porsche 911 GT3 Cup) - Velox - 5 giri25 - Drayson/Cocker (Lola B09/60 Judd) - Drayson - 5 giri26 - Miller/McMullen (Porsche 911 GT3 Cup) - Orbit - 6 giri27 - Rodriguez/Bieker (Porsche 911 GT3 Cup) - WERKS - 6 giri28 - Gonzalez/Diaz (Porsche 911 GT3 Cup) - AJR - 7 giri29 - Pappas/Bleekemolen (Porsche 911 GT3 Cup) - Black Swan - 7 giri30 - Field/Field/Konstant (Lola B06/10 AER) - Intersport - 19 giri31 - Richard/Lally (Porsche 911 GT3 Cup) - TRG - 19 giri32 - Gentilozzi/Dalziel (Jaguar XKRS) - JaguarRSR - 22 giri33 - Law/Neiman (Porsche 911 GT3 RSR) - Flying Liz. - 39 giri34 - Beggs/Baron (Porsche 911 GT3 Cup) - 911 Design - 61 giri35 - Mowlem/Papadopoulos (Oreca FLM09) - PR1 - 64 giri73


Ai raggi X - ALFA ROMEO GCARATTERESPORTIVO74


IULIETTAMarcoMarelliLa Giulietta è tornata. Non è più quella degli annicinquanta, non è più quella degli anni settanta.Ora le porte sono cinque come mai è statonel passato. E come mai nel passato vieneproposta una gamma motori diesel davveroampia e completa. A guardarla fuori, dentroe sotto non cʼè proprio nulla del passato.E anche guidandola si scopre un nuovo mondo.Prezzi a partire da 20.300 euro.75


Ai raggi X - ALFA ROMEO GCOMFORT AL TOPPianale nuovo. Cambio manuale a sei marceinedito. Motore diesel da 170 cavalli sottoil cofano che si fatica sentire fin quando losi tiene al minimo. Dentro la prima e via perle risaie che circondano Balocco, il Centrodove da trent’anni vengono provata tutte leAlfa. Le strade sono strette, l’asfalto vecchio,è di quelli che tiene, ma un po’ sporco e iltraffico inesistente, trattori esclusi. Si viaggiacambiando spesso con allunghi in quarta eanche in quinta, sempre però con la manoche corre lesta sulla leva perché alcune curvepiù della seconda non accettano, a menoche non si voglia andare a mangiare il… riso.Dopo cinquanta chilometri tirati ecco un primobilancio: il motore c’è, complice un cambiodavvero rapido. Il comfort è come mai siè avuto su un’Alfa ma anche su tutta la produzioneitaliana: le sospensioni assorbono leasperità con inaspettata facilità, il rumore dirotolamento non è pervenuto e sono pochipure i frusci anche alle alte velocità. Proseguendonon si può dire nulla sulla tenuta distrada e anche sul feeling dello sterzo elettricocon motorino sopra la cremagliera. Notemeno positive invece arrivano per il sistemadi regolazione sedili con rotella, di certo preciso,ma difficile da raggiungere; per le assurdemostrine in plastica dei comandi alza vetriche si macchiano con estrema facilità (non sipoteva usare la soluzione della Mito?); per laposizione del navigatore che limita la visibilitàquando lo schermo è in funzione perchéposto sul culmine della plancia; per i manettinoDNA che richiede a ogni avviamento diposizionarsi dove più si ha piacere non mantenendola memoria. Altro? Calma, dentroancora la prima e via. La diesel 2.0 170 cavallicontinua a piacere anche per come si portaa bassa andatura. La plancia non è un colpoal cuore come design ma tutto è a portatadi mano. I sedili sono comodi e poi c’è pureun più che discreto bagagliaio. Mettendo aconfronto con la Golf si può arrivare a dire chenon c’è alcuna differenza tra le due nel sensoche potendo viaggiare bendati sul sedile76


IULIETTAdel passeggero è difficile stabilire su quale sistia seduti. Alla guida emerge invece che sterzo,cambio, assetto sono molto, ma moltosimili seppur con un vantaggio per la Giuliettache appare meno pesante. Saliamo orasulla più potente turbo 1750 da 235 cavalli.L’inserimento in curva non è come ci si aspetterebbe.Il motore tira ma non incolla al sedile:che strano. I freni, seppur potenziati, dopotre frenate fanno cambiare corsa al pedale. Siinsiste sull’acceleratore, si fanno traiettorieperfette, si fruttano i punti di corda ma l’emozionanon trova casa. La si guarda da fuori ei cerchi a forma di turbina piacciano tantissimocosì come i doppi terminali, decisamentemeno lo scudetto esagerato con Quadrifogliosulla fiancata. Si risale si fanno quattro giri inpista e anche con il cambio non ci si trova. Siprova così la benzina multiair 1.4 e si riscopreil piacere di avere in mano una berlina omogeneae funzionale come mai si era visto nelpassato del Biscione. Un’auto fatta per esserevissuta tutti i giorni, nel traffico come su unpercorso misto. Si prova pure la diesel menopotente e anche la benzina base che pur connon molti cavalli hanno entrambe brio e si pensaa quei 100 mila clienti che Giulietta deveconquistare, si pensa se quando andranno inconcessionaria se verranno colpiti dalla lineae non si soffermeranno sul ridotto spazio perle gambe posteriore, questo davvero forsel’unico appunto serio che le si può fare.TEDESCHENEL MIRINOLa Giulietta porta al debutto una nuovapiattaforma con relative sospensioni.Quella anteriore è a schemaMcPherson, quella posteriore Multilink.Il servosterzo è elettrico e, sviluppatocon ZF, prevede il gruppo diassistenza sulla cremagliera per unmigliore feeling, come sulla Golf cheha utilizzato per prima questa soluzionesulla quarta serie. Analizzando lesospensioni colpiscono le parti strutturaliin alluminio come dimensionamentoe per quella posteriore si mettein evidenza un punto d’attacco inferioremolto consistente alfine di poteroffrire il migliore assorbimento possibile.La piattaforma della Giulietta evidenzial’attento studio fatto dai tecnicisul contenimento del peso e quindirispetto alle rivali tedesche più blasonatenon mostra alcun deficit, anzi.In poche parole non è come era accadutocon la 159 che alla fine del progettopesava molto di più rispetto aquelli delle rivali tedesche. Per quantoriguarda il cambio manuale debuttauna nuova generazione definita atre assi che presenta innesti secchi econ corsa della leva breve per cambiatese si vuole alquanto rapide. I frenia disco hanno la funzione di avvicinamentoalla pastiglia come sullesegmento di lusso tedesche, e questaè una vera primizia che fa rimaanche con maggiore sicurezza perchétiene più efficiente il disco e riducenotevolmente gli spazi d’arresto.77


78Ai raggi X - ALFA ROMEO G


IULIETTAL’ABC DELLA TECNICADSTIl VDC (ossia il controllo di stabilità elettronico dell’Alfa) haun nuovo alleato che si chiama DST (Dynamic Steering Torque)cioé "sterzo elettronico attivo" che effettua automaticamentele correzioni e controlla anche il sovrasterzo su fondia bassa aderenza. Al guidatore arrivano sul volante dei“consigli” per eseguire corrette manovre. Inoltre in occasionedi una guida sportiva, se il sistema rileva una accelerazionelaterale superiore a 0,6 g interviene fornendo un incrementodi coppia resistente al volante.Electronic Q2Una tra le prime a sfruttarlo è stata la Saab 9000 negli anninovanta. Evoluto, migliora il trasferimento della coppia motorealle ruote motrici sfruttando l'impianto frenante. In pocheparole svolge il ruolo che fino a pochi anni fa era del differenzialeautobloccante. Nel dettaglio nell’affrontare un tornantein uscita si da tutta potenza ma con le ruote non ancoradritte non si innesca un pattinamento, allora intervienesulla ruota interna più scarica il Q2 frenandola e incrementandocosì la motricità della ruota esterna.Alfa DNAL’elettronica agisce su motore, freni, sterzo e cambio, consentendotre diversi comportamenti della vettura, in baseallo stile di guida più adatto alla situazione o ai desideri dichi guida: sportivo (Dynamic), urbano (Normal), di massimasicurezza anche in condizioni di bassa aderenza (All Weather).Il DNA si usa agendo su una levetta davanti alla levadel cambio.Pre-FillL’impianto frenante ha una nuova funzione che incrementala pressione all'interno dell'impianto e avvicina la pastigliaal disco prima che il conducente intervenga sul pedale delfreno. Così si riduce il tempo d’intervento e quindi si riduconogli spazi di frenataLa gamma motoriAl lancio sono disponibili 4 motori turbo,tutti omologati Euro 5 e dotati di seriedel sistema “Start&Stop” per la riduzionedei consumi e delle emissioni: due benzina(1.4TB da 120 CV e 1.4TB Multiair da 170 CV)e due diesel (1.6 JTDM da 105 CV e 2.0 JTDM da 170 CV,entrambi MultiJet di seconda generazione).A questi si aggiungerà il 1750 TBi da 235 CVdella Quadrifoglio Verde79


PRODUZIONEBMW SERIE 7 E X6TUTTI PAZZIPER L’IBRIDO80


Marco MarelliC’è un’epidemia in Germania. Si chiamaepidemia dell’ibrido e scoppia in ritardose si considera quanto questa abbia giàcontagiato sia i giapponesi sia gli americani.Audi, Volkswagen, Mercedes…BMW,nessuno dei premiati costruttori tedeschine è esente.Mercedes ha presentato la S e la M, ora èil turno di BMW dopo che Volkswagen hapresentato la Touareg con impianto frenanteche deve recuperare energia tutt’altroche ben sviluppato. BMW per entratenel settore delle ibride non ha badato aspese e così oggi arriva con due vetture: laSerie 7 e la X6. La prima (foto a sinistra),è una mild Hybrid, cioè con il motore elettricoche svolge la sola funzione di aiuto aquello benzina come la Mercedes S400h;la seconda (foto in basso), invece è unafull Hybrid, quindi per 2,5 chilometri, se ilpacco batteria è carico, si può muovere aemissioni zero come la Lexus Rx400h.Decisamente più sofisticata, la X6 ha unsistema che pesa ben 200 chili, due motorielettrici e un pacco batterie importantecome dimensioni e resa, posto nel bagagliaioche lasciano alquanto perplessi. Ibenefici di questa tecnologia? In città siconsuma meno di una normale versione abenzina ma attenzione non a velocitàcostante. E si sappia poi che un confrontocon una diesel è perdente. Il prezzo?107.040 euro, 22 mila in più di una normaleversione. Importante è pure ricordareche BMW ha pure un terzo sistemaibrido tutto suo che si vedrà sulla Serie 5.Quello della Serie 7 e della X6 infatti sonofigli di una joint venture con Mercedes perla 7 con General Motors e DaimlerChryslerper la X6.81


<strong>IL</strong> CALENDARIODELLE GARE 201023 gennaioIRC a Monte Carlo30 gennaioGrand Am a Daytona6 febbraioGP2 Asia a Abu Dhabi14 febbraioMondiale Rally – SveziaNascar a Daytona21 febbraioNascar a Fontana28 febbraioGP2 Asia a Al SakhirNascar a Las Vegas7 marzoWTCC a CuritibaIRC in Brasile – CuritibaMondiale Rally - MessicoGrand Am a MiamiNascar ad Atlanta14 marzoF.1 a Al SakhirGP2 Asia a Al SakhirIndycar a San PaoloTrofeo Rally Asfalto - Ciocco21 marzoALMS a SebringSuper GT giapponese a SuzukaNascar a BristolIRC in Argentina (da confermare)28 marzoF.1 a MelbourneIndycar a Saint PetersburgIndy Lights a Saint PetersburgSuperstars a MonzaChallenge Ferrari a MonzaNascar a Martinsville4 aprileF.1 a SepangSuperleague a SilverstoneSuper GT giapponese a OkayamaF.3 inglese a Oulton ParkBTCC a ThruxtonF.Renault inglese a ThruxtonMondiale Rally - Giordania11 aprileIndycar a BarberIndy Lights a BarberF.3 tedesca a OscherslebenClio Cup a MonzaEndurance Open a MonzaCoppa Italia a MonzaLMS a Le CastelletF.3 Euro Series a Le CastelletGrand Am a BirminghamNascar a PhoenixTrofeo Rally Terra – Conca d’OroMoto GP a Losail18 aprileF.1 a ShanghaiIndycar a Long BeachIndy Lights a Long BeachALMS a Long BeachNascar a Fort WorthWorld Series Renault a AlcanizEurocup F.Renault a AlcanizMegane Trophy a AlcanizF.Renault NEC a HockenheimF.Nippon a SuzukaF.3 giapponese a SuzukaF.2 a SilverstoneFIA GT1 ad Abu DhabiEuropean F3 Open a ValenciaGT Open a ValenciaChallenge Ferrari a ImolaSuperstars a ImolaMondiale Rally - TurchiaTrofeo Rally Asfalto - Valle d’Aosta25 aprileF.3 Euro Series a HockenheimDTM a HockenheimAuto GP a BrnoF.Renault NEC a BrnoF.3 Italia a MisanoF.Abarth a MisanoGT Italia a MisanoCITE a MisanoPrototipi Italia a MisanoCoppa Italia ad AdriaGrand Am ad AltonNascar a TalladegaBTCC a RockinghamF.Renault inglese a RockinghamItaliano Rally – 1000 MigliaMoto GP a Motegi2 maggioIndycar a KansasNascar a RichmondWorld Series Renault a SpaEurocup F.Renault a SpaMegane Trophy a SpaDTM a OscherslebenWTCC a MarrakechF.2 a MarrakechF.3 inglese a SilverstoneFIA GT1 a SilverstoneSuper GT giapponese a FujiF.Renault MEC al NurburgringGT Open al NurburgringEndurance Open a Le CastelletBTCC a Brands HatchF.Renault inglese a Brands HatchTrofeo Rally Terra – San CrispinoMoto GP a Jerez9 maggioF.1 a BarcellonaGP2 a BarcellonaGP3 a BarcellonaF.BMW Europe a BarcellonaF.3 tedesca a SachsenringLMS a SpaGT Italia a VallelungaCITE a VallelungaPrototipi Italia a VallelungaSuperstars a VallelungaNascar a DarlingtonMondiale Rally – Nuova ZelandaTrofeo Rally Asfalto – Targa Florio82


Date ancora suscettibili di cambiamenti16 maggioF.1 a Monte CarloGP2 a Monte CarloWorld Series Renault a Monte CarloSuperleague ad AssenF.Renault Italia a ImolaClio Cup a ImolaCoppa Italia a ImolaNascar a Dover24 Ore del Nurburgring23 maggioSuperleague a Magny-CoursF.3 inglese a Magny-CoursF.3 Euro Series a ValenciaDTM a ValenciaFIA GT1 a BrnoAuto GP a ImolaGT Open a Imola2000 Light a ImolaWTCC a MonzaF.2 a MonzaF.Nippon a MotegiF.3 giapponese a MotegiF.Renault MEC a MostALMS a Laguna SecaSuperstars a PortimaoItaliano Rally – AdriaticoTrofeo Rally Terra - AdriaticoMoto GP a Le Mans30 maggioF.1 a IstanbulGP2 a IstanbulIndycar a IndianapolisIndy Lights a IndianapolisF.3 inglese a HockenheimF.3 tedesca a HockenheimGrand Am a Lime RockNascar a CharlotteF.Renault Italia a VallelungaClio Cup a VallelungaTurismo italiano di Serie a VallelungaCoppa Italia a VallelungaMondiale Rally - PortogalloTrofeo Rally Asfalto – Marca Trevigiana6 giugnoIndycar a Fort WorthNascar a PoconoWorld Series Renault a BrnoEurocup F.Renault a BrnoMegane Trophy a BrnoDTM a LausitzringF.3 Masters a ZandvoortF.BMW Europe a ZandvoortF.Renault NEC a ZandvoortEuropean F3 Open a JaramaF.Renault MEC a SpaF.Abarth a MagionePrototipi Italia a MagioneGT Italia a MagioneGrand Am Watkins GlenBTCC a Oulton ParkF.Renault inglese a Oulton ParkIRC in Italia - SardegnaTrofeo Rally Terra - SardegnaMoto GP al Mugello13 giugnoF.1 a Montreal24 Ore di Le MansF.3 Italia a HockenheimSuperstars International a HockenheimChallenge Ferrari a HockenheimF.3 giapponese a FujiNascar a MichiganTurismo italiano di Serie a FranciacortaCoppa Italia a MagioneTrofeo Rally Asfalto - Lanterna20 giugnoIndycar a IowaIndy Lights a IowaGP2 a PortimaoGP3 a PortimaoWorld Series Renault a Magny-CoursEurocup F.Renault a Magny-CoursMegane Trophy a Magny-CoursSuperleague a JaramaWTCC a ZolderF.2 a ZolderF.3 tedesca ad AssenGrand Am a LexingtonNascar a SonomaSuper GT giapponese a SepangCITE ad AdriaPrototipi ad Adria2000 Light a MagioneBTCC a CroftF.Renault inglese a CroftItaliano Rally - SalentoMoto GP a Silverstone27 giugnoF.1 a ValenciaGP2 a ValenciaGP3 a ValenciaF.BMW Europe a ValenciaSuperleague al NurburgringGT Open a SpaEuropean F3 Open a SpaAuto GP a SpaEndurance Open a MonzaNascar a LoudonIRC in Belgio - YpresTrofeo Rally Asfalto – Appennino ReggianoMoto GP ad Assen4 luglioIndycar a Watkins GlenIndy Lights a Watkins GlenWorld Series Renault a BudapestEurocup F.Renault a BudapestMegane Trophy a BudapestF.3 Euro Series al NorisringDTM al NorisringFIA GT1 a Le CastelletWTCC a PortimaoF.2 a PortimaoF.3 Italia a ImolaF.Abarth a ImolaGT Italia a ImolaCITE a ImolaPrototipi Italia a ImolaChallenge Ferrari al MugelloF.Renault MEC a HockenheimGrand Am a DaytonaNascar a DaytonaItaliano Rally – San MarinoTrofeo Rally Terra – San MarinoMoto GP a Barcellona11 luglioF.1 a SilverstoneGP2 a SilverstoneGP3 a SilverstoneF.BMW Europe a SilverstoneF.Renault NEC a OscherslebenGT Open a Magny-CoursEuropean F3 Open a Magny-CoursAuto GP a Magny-CoursALMS a MillerNascar a ChicagoMondiale Rally - Bulgaria83


<strong>IL</strong> CALENDARIODELLE GARE 20108418 luglioIndycar a TorontoIndy Lights a TorontoSuperleague a ZolderF.Nippon a FujiF.3 giapponese a FujiWTCC a Brands HatchF.2 a Brands HatchF.3 inglese a RockinghamF.Renault Italia a MisanoClio Cup a MisanoEndurance Open a MisanoTurismo italiano di Serie a MisanoLMS a PortimaoGrand Am a MilvilleIRC in Portogallo - AçoresTrofeo Rally Asfalto – San Martino diCastrozzaMoto GP a Sachsenring25 luglioF.1 a HockenheimGP2 a HockenheimGP3 a HockenheimF.BMW Europe a HockenheimIndycar a EdmontonIndy Lights a EdmontonF.3 tedesca al NurburgringGT Italia al MugelloCITE al MugelloPrototipi Italia al MugelloSuperstars al Mugello2000 Light al MugelloSuper GT giapponese a SugoALMS a Lime RockNascar a IndianapolisMoto GP a Laguna Seca1 agostoF.1 a BudapestGP2 a BudapestGP3 a BudapestF.BMW Europe a BudapestSuperleague a Brands HatchWTCC a BrnoF.2 a BrnoF.3 Italia a Brno (?)F.3 inglese a SpaFIA GT1 a SpaNascar a PoconoMondiale Rally - Finlandia8 agostoIndycar a LexingtonIndy Lights a LexingtonALMS a LexingtonF.Nippon a MotegiF.3 giapponese a MotegiF.3 Euro Series al NurburgringDTM al NurburgringF.3 inglese a ThruxtonF.3 tedesca ad AssenF.Renault NEC ad AssenF.Renault MEC a Magny-CoursGrand Am a Watkins GlenNascar a Watkins GlenBTCC a SnettertonF.Renault inglese a SnettertonIRC in Portogallo - Madeira15 agostoF.3 inglese a SilverstoneF.3 tedesca a LausitzringNascar a MichiganMoto GP a Brno22 agostoIndycar a SonomaIndy Lights a SonomaF.3 Euro Series a ZandvoortDTM a ZandvoortLMS a BudapestSuper GT giapponese a SuzukaALMS a Elkhart LakeNascar a BristolBTCC a SilverstoneF.Renault inglese a SilverstoneMondiale Rally - Germania29 agostoF.1 a SpaGP2 a SpaGP3 a SpaF.BMW Europe a SpaIndycar a ChicagoIndy Lights a ChicagoF.3 Italia a VaranoF.Abarth a VaranoPrototipi Italia a VaranoSuperstars a VaranoF.3 inglese a SnettertonF.3 tedesca al NurburgringF.Renault NEC a MostGrand Am a MontrealALMS a MosportFIA GT1 al NurburgringIRC in Repubblica Ceca - BarumTrofeo Rally Asfalto - TaorminaMoto GP a Indianapolis5 settembreSuperleague ad AdriaIndycar a KentuckyIndy Lights a KentuckyNascar ad AtlantaWorld Series Renault a HockenheimEurocup F.Renault a HockenheimMegane Trophy a HockenheimF.3 Euro Series a Brands HatchDTM a Brands HatchWTCC a OscherslebenF.2 a OscherslebenChallenge Ferrari a BudapestBTCC a KnockhillF.3 giapponese a OkayamaF.Renault MEC a Hockenheim2000 Light ad AdriaItaliano Rally – Alpi OrientaliMoto GP a Misano12 settembreF.1 a MonzaGP2 a MonzaGP3 a MonzaF.BMW Europe a MonzaF.Renault Italia al MugelloClio Cup al MugelloEndurance Open al MugelloTurismo italiano di Serie al MugelloCoppa Italia al MugelloLMS a SilverstoneSuper GT giapponese a FujiGrand Am a TooeleNascar a RichmondMondiale Rally - GiapponeIRC in Spagna - Asturias19 settembreIndycar a MotegiWorld Series Renault a SilverstoneEurocup F.Renault a SilverstoneMegane Trophy a SilverstoneSuperleague a PortimaoFIA GT1 a PortimaoDTM a OscherslebenGT Open a Brands HatchF.3 Euro Series a OscherslebenEuropean F3 Open a Brands HatchWTCC a ValenciaF.2 a ValenciaSuperstars a Le CastelletBTCC a DoningtonF.Renault inglese a DoningtonNascar a LoudonMoto GP a Balatonring


Date ancora suscettibili di cambiamenti26 settembreF.1 a SingaporeF.Nippon a SugoF.3 giapponese a SugoF.3 Italia a VallelungaF.Abarth a VallelungaGT Italia a VallelungaPrototipi Italia a VallelungaTurismo italiano di Serie a VaranoCoppa Italia a VaranoF.3 inglese a Brands HatchF.Renault MEC a MonzaNascar a DoverIRC in Italia - SanremoItaliano Rally - Sanremo3 ottobreIndycar a MiamiIndy Lights a MiamiGT Open a MonzaEuropean F3 Open a MonzaAuto GP a MonzaPrototipi Italia a Monza2000 Light a MonzaF.Renault NEC a SpaF.3 tedesca a OscherslebenALMS a Road AtlantaNascar a KansasEndurance Open a BrnoMondiale Rally - FranciaTrofeo Rally Terra - Azzano10 ottobreF.1 a SuzukaWorld Series Renault a BarcellonaEurocup F.Renault a BarcellonaMegane Trophy a BarcellonaF.3 Euro Series a HockenheimDTM a HockenheimF.3 Italia al MugelloF.Abarth al MugelloCITE al MugelloF.Renault Italia a ImolaClio Cup a ImolaEndurance Open a ImolaTurismo italiano di Serie a ImolaCoppa Italia a ImolaSuperstars a VallelungaChallenge Ferrari a VallelungaBTCC a Brands HatchF.Renault inglese a Brands HatchNascar a FontanaItaliano Rally – Costa SmeraldaMoto GP a Sepang17 ottobreF.Nippon ad AutopolisF.3 giapponese ad AutopolisDTM a HockenheimEuropean F3 Open a JerezF.3 Euro Series a Magny-CoursF.Renault NEC al NurburgringNascar a CharlotteIRC in Scozia - RACTrofeo Rally Asfalto - FabariaMoto GP a Phillip Island24 ottobreF.1 a YeonganSuperleague a NavarraF.3 Italia a MonzaF.Abarth a MonzaGT Italia a MonzaCITE a MonzaTurismo Italiano a VallelungaSuper GT giapponese a MotegiNascar a MartinsvilleMondiale Rally - SpagnaItaliano Rally - Como31 ottobreDTM a ShanghaiGT Open a BarcellonaEuropean F3 Open a BarcellonaWTCC a OkayamaNascar a TalladegaMoto GP a Estoril7 novembreF.1 a San PaoloFIA GT1 a DurbanF.Nippon a SuzukaNascar a Fort WorthIRC a Cipro - CyprusMoto GP a Valencia14 novembreF.1 a Abu DhabiGP2 a Abu DhabiF.Nippon a MotegiSuper GT giapponese a FujiNascar a PhoenixMondiale Rally – Gran Bretagna21 novembreF.3 a MacaoWTCC a MacaoNascar a MiamiEndurance Open a Vallelunga28 novembreFIA GT1 a San PaoloSuperstars International a Kyalami5 dicembreFIA GT1 a San Luis85


Il graffio di Baffi

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