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ILMESSAGGEROSARDODal Mondo27ARGENTINASuccesso dello spettacolo“Un momento magico” messoin scena dal circolo “Radici Sarde”La rappresentazione teatrale realizzata dal regista Juan Merello Coga imperniata sustorie di emigrazione - Gli attori recitano in logudorese, italiano e argentinoIl 2 ottobre è andato in scena, per iniziativa delgruppo di teatro del Circolo “Radici Sarde”di San Isidro, Buenos Aires Norte, la commedia“Un momento magico” di Juan Merello Coga,autore e regista.L’idea – spiega Pablo Pira, presidente del circoloe attore – è stata quella di realizzare per la primavolta in Argentina una rappresentazione teatralein cui tutti i personaggi parlassero le nostre lingue(sardo, italiano, argentino) raccontando storiee ricordi dei nostri genitori e dei nostri nonni.Insieme ci siamo ascoltati, abbiamo piantoe ci siamo divertiti, abbiamo condiviso antichepoesie e canzoni.Così cominciò a crescere, dal più profondodelle radici, la speranza di Maria di tentaredi portar via suo padre di ritorno in <strong>Sardegna</strong>,i ricordi di Gavino, Elisa e Marcello, l’innocenzadi Giuseppina e i sogni di Luisa e Gavino.Nel cortile della casa di Gavino si succedonoad un tratto diversi momenti di nostalgia,di emozioni tra padre e figlia, tra fratelli.La lingua sarda logudorese come fattore di “radice”è presente in gran parte dei dialoghi, anche nellecanzonette ricordate da una Maria bambina cheCercano emigratodi Bono in BelgioUn carissimo amico del Circolo “Raimondo Piras” diCarnate, chiede aiuto per rintracciare un suo zioemigrato in Belgio negli anni 1950-52. Chiede dipubblicare l’appello nel Messaggero affinché qualchealtro emigrato in Belgio possa aiutarlo nella ricerca.La persona di cui si cercano notizie si chiamaGiovannino Ruiu, è nato a Bono il 13 maggio del1934 e prima di partire per il Belgio abitava a Bonoin Via Monte Rasu. Chi avesse notizie può mettersiin contatto con il Circolo Culturale Sardo“Raimondo Piras”, Via Marconi, 2/6 - 20040Carnate (MI), tel. 039.674537 - fax 039.6754993 -cell. 3392723340 www.circolosardo.191.it -e-mail: circolos15@circolosardo.191.it;r.pirascarnate@tiscali.itcircoloculturalesardorai@tin.itvuole tornare indietro nel tempo, per trovarsi con il“bellu paragueddu” che la mamma le ha regalato.Marcello si trova di nuovo a ripensare la decisionedi Maria, che dopo la morte della mamma cercò ilsuo destino in <strong>Sardegna</strong>. Elisa con la curiosità diimparare il sardo quando sente Gavino cantaresottovoce un “No potho riposare” con più dinostalgia che di vera canzone sarda.In questo clima di addio a Maria una nuovasorpresa arriverà prima della partenza: la visitainaspettata di Luisa e sua figlia Giuseppina.Luisa racconta della sua conoscenza con Gavinoda molto tempo, da quando lui è arrivatoin Ayacucho. Giuseppina conferma l’affettoa Gavino come il padre che non ha mai avuto.I ricordi di ognuno dei personaggi sembrano diessere l’unico elemento d’unione; anche Luisa haun passato di emigrata, e una sorella mai rivistarimasta in Italia: i ricordi cominciano a perdersiper il tempo e la distanza, e adesso sarà Maria cheporterà in <strong>Sardegna</strong> le novelle dell’Argentina.Infine Luisa si trova di fronte a una personache ha segnato parte della sua vita: è un po’come guardarsi in uno specchio che non riflettele immagini del presente, ma del passato.Gavino è per lei, l’ultimo pezzettinoche gli rimane della <strong>Sardegna</strong> e di Ayacucho.Così i sogni, il rilancio di un amore sperduto,un viaggio di fidanzati, la voglia di rivivere“un momento magico”.L’opera è una costante sfida ai ricordi,alle presenze e alle assenze. Siamo ad un trattoin <strong>Sardegna</strong>, in Ayacucho, in Buenos Aires.Gavino è stato interpretato da Pietro Pintus,un “nonno” con N maiuscola: alla sua terzainterpretazione con la Compagnia Radici Sarde,ha generato calde emozioni ed applausiportandoci dal ridere alla emozione e la felicità inuna perfetta interpretazione.Iris Madau (Luisa): ha espresso eccellentidoti per la commedia.Pablo Fernàndez Pira (Marcello): ha presentatouna caratterizzazione di grande rilievo.Marìa Josefina Marras (Maria): un personaggiodi lusso con la magia della lingua sarda.Claudia Chirra (Elisa): l’affetto per Gavino,per Maria e la vita di famiglia.Ana Marìa Ruiu (Giuseppina): nella sua primainterpretazione insieme alla mamma Luisa.ARGENTINADebutto positivoper il coro “Raices”Il coro “Raices”, del circolo di san Isidro,totalmente rinnovato con la regia del maestroRicardo Maresca, apprezzato musicista edirettore di coro della zona nord dellaprovincia di Buenos Aires, ha ripreso la suaattività con una presentazione di diversecanzoni del repertorio folkloristico argentinoe con un classico della <strong>Sardegna</strong>.Il debutto è avvenuto nel Teatro“Martín Fierro” di Victoria (nel Comunedi San Fernando), un bell’esempiodi teatro indipendente portato avantidal Gruppo Artistico di San Fernando.Il coro ha eseguito “Entre a mi pagosin golpear”, di Peteco Carabajal; “Todoslos días un poco”, di León Gieco,“Guadalquivir” di Tomás Rojas,“Honrar la vida” di Eladia Blazquez.Infine l’inno dei sardi: “Nanneddu Meu”di Peppino Mereu, un classicoper il nuovo pubblico e per quello abituatoagli spettacoli del circolo Radici sarde.La serata si è chiusa con un vino d’onore“Pier de Mart” (dall’omonima produzione diPietro Pintus) accompagnato dalle classiche“panadas” argentine e dai “pabassinos” diPeppina Bocco, con la tipica ricetta di Bitti.USAPremio internazionaledi poesia a Laura FiccoAffermazione a Chicago per la poetessadi AsseminiNel riferire dei premiati dell’ottava edizionedel concorso letterario “Su Contixeddu”,promosso dal Circolo Culturale Sardo diBrescia, avevamo sottolineato i trionfi poeticidi Laura Ficco, residente ad Assemini, che “sista affermando a livello nazionale”.Con soddisfazione possiamo asserire di esserestati smentiti, piacevolmente, dalla notizia cheuna sua singolare e suggestiva lirica havarcato anche l’Oceano e conseguito unsecondo posto assoluto negli Stati Uniti.Il premio internazionale è relativoalla composizione titolata “The Pantomof the Dark”, assegnato dalla prestigiosagiuria, presieduta da Andrew West,del “Dream Quest One Poetry Contest -Summer 2009” di Chicago (Illinois - USA).Nel giudizio espresso dalla giuria, vengonoriconosciute le “esemplari qualità di grandepoesia” ed il “talento della poetessa cherepentina percepisce l’umana condizione”.Della lirica si sottolineano le aderenze al“tema principale del concorso” nellosviluppare, con “stile individuale creativo”,la naturale “abilità di sognare” e donare“travolgenti immagini di valenza universale”.Alla poetessa Laura Ficco è stato assegnatoun significativo trofeo, un premio in dollarie la pubblicazione dell’opera nel sitodel concorso.Cristoforo Puddu

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