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Festival Musica Antica a Magnano

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Biblioteca di “<strong>Musica</strong> <strong>Antica</strong> a <strong>Magnano</strong>” 5Per la comprensione di quest’ultimo filone è necessaria un’ulteriore suddivisione:a) produzione di carattere concertistico;b) produzione finalizzata alla liturgia, con pagine sostanzialmente donate a Guido Maffiottidai colleghi e perfettamente in linea con il cecilianesimo.Le partiture organistico-concertistiche, di cui al punto a), sono particolarmente interessantiper una valutazione delle qualità tecniche del maestro. Infatti, oltre alle usuali puntualizzazionidinamiche ed evidenziazioni che caratterizzano una pagina di musica “vissuta”, vi si trovano preciseindicazioni di pedalazione che svelano una tecnica sopraffina, non certo dovuta al pur grandeRoberto Remondi, ma più tipica della Scuola francese, la cui conoscenza Maffiotti deve certamentea Joseph Bonnet, e con l’aggiunta di qualche innovazione originalissima. Tali indicazioni risultanoancora oggi corrette e, a dispetto della loro attualità, sono state appuntate tra gli anni venti e glianni trenta.Le pagine liturgiche, di cui al punto b), non sono annotate. Non solo. Gli oggetti per lamaggior parte sono ancora “fior di conio”, quindi non utilizzati, segno che non rispondevano allepropensioni organistiche del loro possessore.Scorrendo l’inventario, si nota l’assenza di autori classici e di alcuni “titoli” indicati come“d’obbligo” dai programmi del Regio Liceo <strong>Musica</strong>le di Torino e comunque utilizzati come testiessenziali da Franco Da Venzia e Roberto Remondi. Alcuni dei volumi sono ancora oggi utilizzatidalla figlia Amalia, a cui si deve la donazione del Fondo alla Biblioteca, alcuni andarono distruttiin un incendio negli anni sessanta, alcuni furono regalati ad amici e allievi dallo stesso Maffiotti.Ne sono testimonianza le sovracoperte che, risvoltate, hanno rivelato i nomi dei grandi assenti: J.S. Bach, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Liszt, Chopin, ecc., ma anche di pagine rarissime,oggi non più presenti nel Fondo, quali le Sonate tastieristiche di Carl Philip Emanuel Bach.Le dediche, la corrispondenza inventariata (nel Fondo vi è solo una parte di ciò che deve esserestata), alcuni appunti e scritti autografi danno la dimensione della considerazione che i colleghiriservarono a Guido Maffiotti. Musicisti come Pietro Mascagni, Costante Adolfo Bossi, PietroAlessandro Yon, Ferruccio Vignanelli, Luigi Ferrari Trecate, Renato Fait e altri, attestarono, inepoche diverse e in privato più che in pubblico, la loro stima e la loro amicizia per il musicista diCamburzano.Un aspetto curioso è la prenseza nel Fondo di numerosi Annuari e Bollettini di scuole musicalistatunitensi, risalenti agli anni 1936/1938 e 1951/1953. Tale concentrazione non parrebbecasuale e potrebbe corrispondere a un interesse speicifico di revisione dei programmi conservatoriali.Le copie aggiuntive di alcune edizioni a stampa di composizioni di Guido Maffiotti, originariamenteappartenenti al Fondo, sono state raggruppate e fascicolate per titolo e i fascicoli regolarmenteingressati e inventariati. Tali copie, stante la presenza di almeno un originale, non verrannocomunque sottoposte a schedatura. Quasi tutti i “doppi” sono stati conservati, ingressati einventariati in quanto diversamente annotati da Maffiotti.La Donazione “Iside Viana” proviene da Candelo (BI) e raccoglie volumi appartenuti a diversimusicisti, acquisiti da costoro alla fine del secolo scorso e confluiti in seguito in un unica

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