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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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Le riforme democratiche sacrificate al miraggio dell’Armata Rossaco, appare <strong>di</strong>rettamente collegato a questa scelta. Fallita infatti la politica in<strong>di</strong>rizzata aridurre drasticamente la quantità <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>sponibile, e specialmente la possibilitàdei singoli in<strong>di</strong>vidui e gruppi <strong>di</strong> usarla per fini speculativi, non solo l’intero processo<strong>di</strong> ricostruzione rimane nelle mani <strong>di</strong> privati, con tutte le <strong>di</strong>storsioni sociali che daciò derivano, ma, cosa non meno importante, una forte spinta inflazionistica <strong>di</strong>ventala conseguenza inevitabile dei primi sintomi <strong>di</strong> ripresa dell’attività produttiva. Unavolta messa in moto una simile spirale, la misura successiva, cioè il tentativo <strong>di</strong> arrestarnelo sviluppo con una stabilizzazione restrittiva, <strong>di</strong>venterà almeno in parte unastrada obbligata.Lo scontro politico sul cambio <strong>della</strong> moneta si presenta, insomma, oltre che simbolicamente(per la denuncia, che contiene, delle debolezze <strong>della</strong> sinistra) anche concretamentecome un bivio. La sua mancata effettuazione giustificherà, un anno e mezzo piùtar<strong>di</strong>, la politica <strong>di</strong> Einau<strong>di</strong>, la cui applicazione, a sua volta, contribuirà a fissare permolti decenni i lineamenti essenziali dell’economia italiana.Chi esamina il <strong>di</strong>battito economico del tempo, rimane colpito dallo squilibrio che esistetra l’atteggiamento degli esponenti dello schieramento conservatore e quello deirappresentanti <strong>della</strong> sinistra. Mentre i primi esprimono con perentorietà, perfino conla violenza, le proprie convinzioni e le proprie richieste, i loro avversari appaiono costantementeimpacciati ed incerti. La battaglia tra coloro che, volendo conservare, epossibilmente rafforzare, le strutture sociali esistenti, sanno esattamente ciò che vogliono,e coloro che, volendo rinnovarle, non sanno (o non sanno o non hanno il coraggio<strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo apertamente) non si svolge ad armi pari.Nelle note a fondo pagina è riportata una amena notizia <strong>di</strong> cronaca checonferma il giu<strong>di</strong>zio dell’autore sull’inettitu<strong>di</strong>ne degli esponenti la sinistraestrema:Riccardo Lombar<strong>di</strong> racconta un episo<strong>di</strong>o che si svolse nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Mauro Scoccimarro,Ministro delle Finanze, durante la crisi <strong>di</strong> governo <strong>della</strong> fine gennaio 1947.L’esponente comunista, parlando <strong>della</strong> possibilità <strong>di</strong> dover lasciare il suo incarico vuolespiegargli i vari progetti <strong>di</strong> riforma che aveva preparato. Aprendo un cassetto mostrò alsuo interlocutore una pila <strong>di</strong> grossi fascicoli <strong>di</strong>cendogli: «Ve<strong>di</strong>, le riforme erano ormaitutte pronte, non bastava che metterle in atto». Lombar<strong>di</strong>, allora segretario del Partitod’Azione gli rispose che, avendo avuto i comunisti per quasi tre anni il Ministero delleFinanze, avrebbero avuto tutto il tempo per farlo; se avessero voluto veramente varareleggi fiscali più giuste e più efficaci. I capitali che così sarebbero passati nelle manidello Stato avrebbero potuto essere investiti in iniziative favorevoli alle classi menoabbienti: case, ospedali, scuole.Se spostiamo la nostra attenzione, dal settore economico a quello relativoal rinnovamento delle strutture burocratiche, non ci mancheranno elementi<strong>di</strong> riflessione.247

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