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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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Giovanni Ferroil suolo <strong>della</strong> patria, per ricorrere invece ai pellegrini <strong>di</strong> quel «lungo viaggio»che li aveva portati «dal fascismo alla democrazia», elevandoli poi, percooptazione al rango <strong>di</strong> mentori delle nuove generazioni per le quali, quelloche un tempo era considerato un appellativo spregevole: «voltagabbana»,doveva <strong>di</strong>ventare sinonimo <strong>di</strong> illuminazione e preveggenza.Dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 tutta l’Italia settentrionale e inparte quella centrale avevano sperimentato un tipo <strong>di</strong> autogoverno, quellodel Cnl. Era stata un’esperienza storica <strong>di</strong> conduzione democratica <strong>della</strong> vitapolitica ed amministrativa quale nessun programma <strong>di</strong> propaganda politicaavrebbe potuto fornire. Il Clnai aveva creato al suo fianco una Commissioneeconomica, presieduta da Cesare Merzagora, in grado <strong>di</strong> trovareuna soluzione adeguata a tutti i problemi economici e strutturali che sipresentavano. È stata questa Commissione che, cessata la guerra – presiedutaprima da Roberto Tremelloni e poi da Virgilio Dagnino – <strong>di</strong>ventò ilsolo organo dello Stato, per riconoscimento degli stessi Alleati, dotato <strong>della</strong>capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire le materie prime, fornite in base al Piano Marshall epoi al piano Unrra, alle industrie. È in questa occasione che una classe politicapreveggente avrebbe potuto avviare l’economia italiana verso un processo<strong>di</strong> programmazione democratica, che avrebbe potuto garantire lo sviluppoequilibrato del paese col concorso delle classi interessate alla produzione,favorita in questo compito dall’esistenza dei «consigli <strong>di</strong> gestione»allora universalmente accolti.Uno dei primi atti <strong>di</strong> governo dell’Italia libera fu quello <strong>di</strong> promuoverel’epurazione dei fascisti, dagli organi superiori dello Stato e delle aziendepubbliche, che avevano collaborato con le truppe <strong>di</strong> occupazioni tedesche.Ma come era possibile avviare seriamente un tale proce<strong>di</strong>mento, quandola più alta e rappresentativa carica dello Stato era ancora ricoperta da coluiche aveva affidato a Mussolini il governo del paese? Tuttavia questa nonera la sola ragione che ostacolava l’azione <strong>di</strong> bonifica morale e politica intrapresa.Un episo<strong>di</strong>o valga per tutte. Mi trovavo ad operare, con funzioniorganizzative, presso il Clnai. E seguivo con molta attenzione la realizzazionedel programma <strong>di</strong> epurazione. Per sostituire gli industriali e i <strong>di</strong>rigentiepurati <strong>di</strong>sponevamo <strong>di</strong> esperti messi a <strong>di</strong>sposizione dai partiti politici.Mi erano sorte delle perplessità sulla identità morale <strong>di</strong> questi esperti.Decisi pertanto <strong>di</strong> interpellare, per un incarico <strong>di</strong> grande prestigio, l’avvocatoNello Venanzi, un principe del Foro milanese, padre del senatore MarioVenanzi, caro amico e già mio collaboratore nell’attività antifascista nel244

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