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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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Riti e simboli <strong>della</strong> guerra partigiana nel Piemonte nord-orientaleperitarono <strong>di</strong> togliere scarponi, calzettoni e un orologio d’oro che recava al braccio.Anzi colui che seppe compiere tale prodezza, non trovò <strong>di</strong> meglio che vantarsene, poi,in paese, ostentando l’orologio. «Questo – <strong>di</strong>ceva – è del vostro studentello. Adesso èlaggiù il vostro studentello... Andatelo a trovare» 140 .Infine, vi è quell’abitu<strong>di</strong>ne «moderna» del tempo <strong>di</strong> guerra <strong>di</strong> conservarele fotografie <strong>di</strong> ecci<strong>di</strong>, fucilazioni e altre crudeltà. Scrive Gershon Taffetnel 1945: «Questi criminali avevano una pre<strong>di</strong>lezione speciale, molto caratteristicaper comprendere la loro mentalità, <strong>di</strong> assicurarsi degli “affascinanti”ricor<strong>di</strong> delle loro imprese criminali e sanguinose. Essi tendevano soprattuttoa eternizzare le loro azioni nel momento stesso in cui si compivanocon l’aiuto <strong>della</strong> fotografia. È a questo comportamento che noi dobbiamouna fonte documentaria <strong>di</strong> primario valore» 141 .Tedeschi, come nel caso <strong>di</strong> Taffet, ma anche italiani e più in generalesoldati <strong>di</strong> tutti gli eserciti, sono stati e sono ancora fruitori <strong>di</strong> una notevoleproduzione <strong>di</strong> immagini atroci <strong>della</strong> guerra. Oggi, ben <strong>di</strong>sposte negli albumfamiliari, paiono <strong>di</strong>scutibili souvenir del tempo che fu, ma allora svolserola macabra funzione <strong>di</strong> esorcizzare il pericolo e lo spettro <strong>della</strong> morte142 . Se come trofeo non si possiede un oggetto del nemico o persino unaparte del suo corpo 143 , l’immagine che lo ritrae definitivamente sconfittoinfilata nel portafoglio può bastare. Si tratta <strong>di</strong> fotografie realizzate dai possessori,oppure acquistate al fiorente mercato delle immagini come quellefamose dei cadaveri <strong>di</strong> Mussolini, <strong>della</strong> Petacci e degli altri gerarchi a piazzaleLoreto. Immagini <strong>di</strong>ffuse in migliaia <strong>di</strong> copie a livello semiclandestinoe finite persino negli album ricordo degli alleati 144 , che <strong>di</strong>venteranno pertutti le tragiche icone <strong>della</strong> fine del regime 145 .183

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