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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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Filippo ColombaraDurante il Ventennio, si curò attentamente l’inibizione del rosso sottoqualunque foggia si fosse presentato. Conseguenza <strong>della</strong> sua messa all’in<strong>di</strong>cefu <strong>di</strong> rafforzarne le valenze simboliche e i caratteri <strong>di</strong> alterità politica48 . Per vent’anni il colore sovversivo si cimentò contro il mortifero colorenero del fascismo.I casi sono numerosi, riguardano l’intero Paese, e anche nel Piemontenord-orientale, a cavallo tra gli anni venti e trenta, si rilevò una vivace presenza<strong>di</strong> comportamenti del genere. A Prato Sesia, in bassa Valsesia, un anzianoricorda che: «Quando è passato il duce <strong>di</strong> qui [da Romagnano Sesianel 1939] han messo le ban<strong>di</strong>ere rosse <strong>di</strong> là, a Gattinara, e le han viste tutti,dopo han mandato su i fascisti per tirarle via». 49Le ban<strong>di</strong>ere rosse, in realtà, non apparvero nel 1939 e lo spostamento<strong>di</strong> data è l’espe<strong>di</strong>ente impiegato del narratore per coinvolgere <strong>di</strong>rettamenteMussolini nella lotta simbolica del proprio territorio 50 . Il fatto accaddeil primo maggio 1931, quando sulla collina <strong>di</strong> San Lorenzo, una sommitàsovrastante l’abitato <strong>di</strong> Gattinara e prospiciente Romagnano Sesia, Cavallirioe Prato Sesia, vennero esposti dei drappi rossi visti fino a due o trechilometri da centinaia <strong>di</strong> persone. Lo scandalo tra i fascisti si fece sentire.«Il 1° Maggio – scrive un anonimo alla polizia politica – sin dal levardel sole sventolavano sulle principali alture <strong>della</strong> collina <strong>di</strong> Gattinara n. 3ban<strong>di</strong>ere rosse. Le medesime rimasero esposte sino al pomeriggio e cioè fintanto che alcuni militi <strong>di</strong> Romagnano Sesia non si recarono a toglierle. Esseerano fatte <strong>di</strong> carta che per la sua natura doveva provenire dalla cartieraVonwiller <strong>di</strong> Romagnano, paese limitrofo» 51 .Altra vicenda del tutto simile ebbe luogo nel Biellese nel 1932; in questocaso la notte precedente a una manifestazione fascista venne issata sulmonte Cucco una grande ban<strong>di</strong>era rossa al posto del tricolore che abitualmentevi svettava. Scenografia dal forte impatto simbolico cui si trovarono<strong>di</strong> fronte l’indomani autorità e pubblico convenuto, procurando inevitabilescompiglio e numerosi arresti 52 .L’esposizione delle ban<strong>di</strong>ere o <strong>di</strong> semplici drappi rossi si compì numerosealtre volte in occasione <strong>della</strong> festività laica proibita. A Omegna, ricordaun operaio: «Un Primo Maggio, tra il ’22 e il ’25, <strong>di</strong> notte legavano delleban<strong>di</strong>erine rosse con una corda ai sassi, poi le buttavano sui fili <strong>della</strong> lucee i fascisti il giorno dopo le andavano a togliere. Sempre in quegli annilì fino al ’25 il Primo Maggio comunisti e socialisti lo festeggiavano assentandosidal lavoro» 53 . E un altro: «Quegli anni lì era un gran preparare, na-162

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