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Sentieri della Ricerca 4.indb - Centro di Documentazione Del Boca ...

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<strong>Ricerca</strong> storica e politiche <strong>della</strong> memoria nelle commemorazioni <strong>della</strong> Resistenzasuo esaurimento naturale 5 . E d’altronde un esame attento <strong>della</strong> nostra Costituzionemostra facilmente che non è possibile separare i principi antifascistidai principi democratici. I principi antifascisti si identificano, infatti,completamente con i principi democratici senza residui. Semplicementeè mutato il quadro storico, e i richiami all’antifascismo non sono più ingrado <strong>di</strong> creare legami identitari. Questo, però, non significa che ci si puòpermettere <strong>di</strong> lasciarsi definitivamente alle spalle la questione del fascismo.Anzi. Se è vero che ormai l’antifascismo non può funzionare da collanteidentitario, la riflessione del significato del fascismo nella storia italiana èuna questione più che mai decisiva per la definizione <strong>di</strong> una sicura identitàdemocratica. Riflessione tanto più urgente, in quanto non è mai stata veramentesviluppata 6 . In particolare è necessario riportare alla luce il consensosu cui si costruì il regime, le continuità <strong>di</strong> fondo <strong>della</strong> storia italiana, specietra stato liberale e fascismo, e gli errori delle forze politiche che costruironopoi l’alleanza antifascista nella crisi del primo dopoguerra, e che favorironol’avvento del regime 7 . L’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> questo ultimo aspetto mostrerebbeche la democrazia, così come sarà poi intesa nella Costituzionedel 1948, non era l’orizzonte <strong>di</strong> nessuna forza politica, e che sarà solo nelcrogiolo <strong>della</strong> Resistenza e nel contesto del nuovo assetto dell’Europa che sifarà strada per la prima volta l’idea <strong>della</strong> coesistenza democratica.Le cerimonie commemorative come forma <strong>di</strong> trasmissione <strong>della</strong> memoriaQuando si viene chiamati a tenere un’orazione ufficiale, la prima preoccupazioneè quella <strong>di</strong> raccogliere la documentazione sull’evento da commemorare.Questa ricerca ha due aspetti. Il primo riguarda lo svolgimentodell’episo<strong>di</strong>o e la sua collocazione nell’ambito delle vicende <strong>della</strong> guerra.Il secondo il modo in cui le cerimonie si sono succedute nel tempo: qualisono stati i precedenti oratori e che rilevanza il ricordo dell’episo<strong>di</strong>o ha perla comunità che ne promuove la celebrazione e per le comunità più vaste,provinciale e nazionale. Entrambe queste operazioni mettono in luce elementi,riflettendo sui quali è possibile approfon<strong>di</strong>re la conoscenza delle <strong>di</strong>namicheche governano la trasmissione <strong>della</strong> memoria <strong>della</strong> Resistenza.Contrariamente a quanto generalmente si pensa, la maggior parte degliepiso<strong>di</strong> non viene ricordata ininterrottamente dalla fine <strong>della</strong> guerra 8 . Lastoria <strong>di</strong> molte cerimonie ha una data <strong>di</strong> inizio, sovente intorno agli annisessanta 9 , altre hanno subito interruzioni e riprese 10 . Anche la selezione de-113

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