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N. 6 dicembre 2008 - Aicod

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6ANNO XLIX - DICEMBRE <strong>2008</strong> N.6 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIANatale a Cavriago <strong>2008</strong>L’8 <strong>dicembre</strong> il mercatino in piazza ZantiRisparmio energeticoUn “taglio” ai costi della bolletta deipalazzi pubblici“Cavriago per lo sport <strong>2008</strong>”I premi agli sportivi dell’anno


6Questo, con tutta probabilità, saràil primo di alcuni Natali segnatidalla crisi economica. Non è necessarioessere pessimisti percapirlo, ma responsabili: questosi richiede a chi ha ricevuto daicittadini il mandato di amministrare.Vorrei perciò, innanzitutto,che gli auguri, che rivolgo allefamiglie, ai cavriaghesi tutti, diBuon Natale e di un sereno 2009non siano considerati rituali.Ci aspettano anni non facili e quelche personalmente mi importa èrinnovarvi la promessa che il Comunedi Cavriago è vicino ai cittadini eintende continuare a fare la sua parte:erogare i servizi sociali, che è un impegnoil debito comunale accumulato neglianni passati estinguendo in anticipoi mutui contratti per pagare operepubbliche in modo da liberare risorseper finanziare la spesa corrente,alla quale sono state sottrattele entrate derivanti dagli oneri diurbanizzazione che sono state dirottatea finanziare nuovi investimenti.Il bilancio è consolidato eoggi il Comune di Cavriago può diredi avere le spalle larghe per sostenereil peso delle responsabilitàe degli impegni e contribuire, perquanto possibile, ad una futura ripresadella crescita, auspicabile dopola gelata della recessione in atto.Ci aspettiamo che il Governo faccia laIN QUESTO NUMEROIn primo piano4 Natale a Cavriago <strong>2008</strong>. Il cartelloneIn primo piano6 Aspettando Natale …L’8 <strong>dicembre</strong> il mercatino in piazzaIn primo piano8 Risparmio energetico. Avanti col piano per“tagliare” i costi della bolletta dei palazzi pubbliciLa memoria10 Un monumento a Reverberi il generale che guidòi suoi alpini alla salvezzaLa memoria12 1915 – 1918 Sèimper guèra… Il dramma coraledi un paese di 4.400 animeLa memoria15 Fortunato Belloni, storia di un combattente perla libertàAUGURI E BILANCIRisparmio energetico16 EnergeticaMente !Domotica: piccola guida alla casa sostenibileimportante per sostenere le famiglie, glianziani, coloro che si trovano nelle condizionidel disagio e del bisogno. È l’obiettivoprincipale di questa Amministrazione.Mi sento di dirvi queste parole (comeho fatto in altre occasioni, su questogiornale) perché sappiate e possiateconstatare giorno per giorno che il Comunedi Cavriago, e la gran parte deiComuni d’Italia, non sono “fannulloni”(per usare un termine di cui qualcunoabusa) né moltiplicatori di spesa pubblica,ma fanno quel che hanno semprefatto anche quando il Governo, o peggiolo Stato, sembrano voltarsi dall’altraparte.Nel quinquennio che si sta per concluderecon il mandato amministrativo, ilComune ha puntato a rafforzare e svilupparela rete dei servizi sociali e culturali,che considera prioritari, poiché la dinamicadella società, l’insorgere di nuovepovertà, l’aumento di cittadini migranti,l’aumento della vita media ci impongonodi soddisfare con determinazione nuoveesigenze collettive, con nuove iniziativee nuovi servizi, e ha realizzato un considerevoleprogramma di nuove operepubbliche. Allo stesso tempo ha ridottosua parte. Lasciare i Comuni e le autonomielocali da soli non farebbe cheaggravare l’impatto della crisi economicasulle famiglie, sui lavoratori, sui cittadinitutti. L’Anci (l’associazione del Comuniitaliani che è una voce autorevole di granparte di sindaci italiani) preannuncia losciopero dei bilanci comunali e invita anon presentarli, se il Governo non compensae non rimborsa ai Comuni le risorsederivanti dall’ICI sulla prima casa(abolita):soldi che servono per finanziarei servizi. Altre norme più tecniche rischianodi mettere in difficoltà la capacità dispesa pur avendo i fondi in cassa! Tuttoquesto in un momento dove bisognerebbeinvece favorire gli investimenti e lacircolazione di denaro.Partecipiamo con convinzione all’invitodell’ANCI di non approvare i bilanci peril 2009 in attesa che il Parlamento approvinorme che consentano ai Comunidi svolgere un ruolo importante nel rilanciodell’economia nazionale.Il sindacoVincenzo DelmonteSolidarietà18 Riso per i profughi Sahrawi. A Cavriago ne sonostati raccolti 13 quintaliApre il “Banco alimentare”Diario21 Tributo a Giordano Corradini. Il 2 settembre c’eratutta CavriagoVolontariato22 AVIS, volontari del sangue. Vuole dire …21ª edizione24 Gli sportivi dell’anno. I premi “Cavriago per losport <strong>2008</strong>” a squadre, atleti, dirigenti, tecnici,volontari distintisi nell’ultima stagione sportivaProtagonisti: Celso Torelli, il signore della “Pratina”Diario26 Il cordoglio per la scomparsa di Antonio GrossiOfferte alla Casa protettaDiario28 Nuovi italiani, un’onda lunga. Migranti nella provinciareggiana e a CavriagoDal Consiglio comunale29 “Con “CavriagoInfanzia” le scuole sono nuovamentepubbliche” (gruppo consiliare “Uniti perCavriago”)30 “ Lo Stato non giudica se stesso” (gruppo consiliareRifondazione - Progetto sociale)N. 6 DICEMBRE <strong>2008</strong>Una copia 0,62 euroChiuso in redazioneil 26 NOVEMBRE <strong>2008</strong>Piazza Don Dossetti, 1 Cavriago (RE)tel. 0522 373 484fax 0522 575 537e-mail:comunicazione@comune.cavriago.re.itEditore: Comune di Cavriago (RE)Autorizzazione: del tribunale di Reggio Emilian°288 del 16/10/1970Indirizzo della redazione: Piazza Don Dossetti1, Cavriago (RE)Direttore Responsabile: Giuseppe GuidettiNome e Domicilio della tipografia: Stamperias.c.r.l. Via Mantova 79/A, ParmaPubblicità: Edicta p.s.c.a r.l. - Via TorrenteTermina 3/B, Parma - tel 0521.251848Progetto e impaginazione: www.adv-re.comGli scritti pubblicati nella rubrica “Dal Consiglio comunale”impegnano l’esclusiva responsabilità degli autori.


IN PRIMO PIANONATALE <strong>2008</strong>Che Natale sarà … Si preannuncianotempi difficili e lo sfavillio delle luci,certo, non basterà a creare l’illusioneottica dei miracoli. Auguriamoci ditrovare un momento o un angolo di serenità.Il 3 <strong>dicembre</strong> si accendono le luminarie. Troviamoil tempo di fare un giro, in compagnia,per Cavriago che s’illumina e scopriamo cheha cambiato faccia, dopo i lavori svoltisi inestate e autunno.Un occhio al cartellone del “Natale a Cavriago<strong>2008</strong>”, qui sotto, aiuta a ricordarci che siamo“sotto le Feste”, come dicevano in dialetto inostri vecchi. E quando si è in festa è bellogiocare: lo sanno i bambini e dovrebberocomprenderlo gli adulti, ritornando – sia pureper breve tempo – bambini.Giochiamo nella ludoteca comunale “il giocodelle parole schizzate”, a creare gli addobbie le decorazioni, con Jenga il “gioco degliequilibri precari”, con i piccoli eschimesi chepreparano la zuppa di pesce, alla dama cinese,al pitch car, alla tombola …Natale è un tempo da favola. Ritornano le“Fiabe a merenda” in Biblioteca, dove piccolie grandi incontrano le fole, il panettone, Piconel mondo Lontano, Racconti di neve e distelle. Come sempre narrazioni animate emagiche atmosfere.4


MERCATINIÈ approdata l’anno scorso a Cavriago latradizione nordica del mercatino del Natale,che nel periodo dell’Avvento annunciala Festa per eccellenza, e vi ha trovatosubito un ambiente accogliente e favorevoleper crescere. Il mercatino cavriaghesedegli addobbi natalizi, degli oggetti artigianali,delle specialità golose e di tuttoquanto fa atmosfera del Natale, che sitiene l’8 <strong>dicembre</strong>. può avere un grandefuturo in piazza Zanti. Nel giorno dell’Immacolatagli si affianca la “Mostra –mercato e tè di beneficenza” del Gruppodi Volontariato Vincenziano. Dal 9 <strong>dicembre</strong>al 6 gennaio, è aperto il mercatinodella Casa protetta con prodotti gastronomici,decorazioni natalizie tante ideeper i regali. Domenica 14 <strong>dicembre</strong>, allaPianella, si svolge il mercatino del CircoloCavriaghese e della Buca dei mestieri acura di AUSER.Oggi, i mercati di Natalepiù famosi si tengono a Norimberga eDresda (Germania), Strasburgo (Francia)e dal 1990 a Bolzano e in molte altrelocalità italiane dell’arco alpino. I mercatinialtoatesini hanno fatto scuola in tuttaItalia.Le prime tracce di mercati di Natalerisalgono al XIV secolo in Germania eAlsazia. Il primo documento che attestaun mercato di Natale è datato 1434 ecita uno Striezelmarkt (mercato degli'Striezel', un dolce tedesco) che ha avutoluogo a Dresda, il lunedì precedente ilNatale. Più tardi, durante la Riforma protestanteil nome fu mutato in Christkindlmarkt(letteralmente, in lingua tedesca:il mercato del Bambino Gesù). Altri antichimercati sono quello di Strasburgo cherisale al 1570 e quello di Norimerga del1628.- Lunedì 1 <strong>dicembre</strong>Ludoteca comunaleVisual gameIl gioco delle parole schizzate dai 9 anniMartedì 2 <strong>dicembre</strong>, ore 16,45Ludoteca comunaleNatale alle finestre - laboratorio creativoper addobbaredai 3 anni- Mercoledì 3 <strong>dicembre</strong>Ludoteca comunaleJengaIl gioco dell’equilibrio precariodai 6 anni- Mercoledì 3 <strong>dicembre</strong>, ore 17Vie del centroCavriago s’illuminaAccensione delle luminarie- Sabato 6 <strong>dicembre</strong>, ore 16.30Sezione Ragazzi, Biblioteca ComunaleFiabe a merendaNarrazioni per bambini da 3 a 6 anni.Il panettone a cura di Manuela ChiaffiPer partecipare è necessaria la prenotazione- Sabato 6 <strong>dicembre</strong>, ore 16.45Ludoteca comunaleTappo Natale - laboratorio creativo peraddobbare l'albero di Natale della Ludotecadai 6 anni- Lunedì 8 <strong>dicembre</strong>, dalle 10 alle 12 edalle 14 alle 19,Mostra mercato e tè di beneficenzaa cura del Gruppo di Volontariato Vincenziano- Lunedì 8 <strong>dicembre</strong>, dalle 10 alle 19,piazza ZantiMercatino di NataleArtigianato e oggettistica di qualità- Martedì 9 <strong>dicembre</strong>Ludoteca comunaleMare polareAiutiamo i piccoli esquimesi a prepararela loro zuppa di pescedai 4 anni- Dal 9 <strong>dicembre</strong> al 6 gennaio - Casaprotetta comunale, via Aspromonte, 2Mercatino di NataleProdotti gastronomici, decorazioni nataliziee tante idee per i regali di Natale- Mercoledì 10 <strong>dicembre</strong>, ore 16,30Ludoteca comunaleTorneo di Pitch CarUna sfida automobilistica a colpi di lancicon le ditadai 6 anni- Sabato 13 <strong>dicembre</strong>, ore 16.30Sezione Ragazzi Biblioteca ComunaleFiabe a merendaNarrazioni per bambini da 3 a 6 anni.Rotolando con Pico nel Mondo Lontanoa cura di Annamaria GozziPer partecipare è necessaria la prenotazione- Sabato 13 <strong>dicembre</strong>, ore 16.30Ludoteca comunaleAspettando S.LuciaSpettacolo a cura della Compagnia Merlinoper bambini a partire dai 6 anni- Domenica 14 <strong>dicembre</strong>dalle ore 9 alle 18Circolo Cavriaghese - Buca dei mestieri,via PianellaMercatino di Natalea cura di Auser- Sabato 13 <strong>dicembre</strong>, ore 21Area feste AvisFesta degli Augurisi mangia e poi ........ si balla con lescuole di balloa cura di AVIS- Lunedì 15 <strong>dicembre</strong>Ludoteca comunaleDama cineseUn gioco di strategia classico e appassionantedai 7 anni- Martedì 16 e Mercoledì 17 <strong>dicembre</strong>,ore 16,45Ludoteca comunaleBiglietti di Natale - laboratorio creativoper addobbare- Giovedì 18 <strong>dicembre</strong>, ore 20Casa Protetta comunale, via Aspromonte, 2Cena di Natale in Casa protetta- Giovedì 18 <strong>dicembre</strong>, ore 21Chiesa di San TerenzianoConcerto di NataleMartina Hartman (arpa) - AlessandroSpaggiari (chitarra) - Coro voci biancheIstituto comprensivo Dossetti - Coroadulti “Dossetti”- Sabato 20 <strong>dicembre</strong>, ore 16.30Sezione Ragazzi Biblioteca ComunaleFiabe a merendaNarrazioni per bambini da 3 a 6 anni.Racconti di neve e di stelle a cura diMonica MoriniTeatro dell’OrsaPer partecipare è necessaria la prenotazione- Sabato 20 <strong>dicembre</strong>, ore 16.30Ludoteca comunaleTombola di Natale- Mercoledì 31 <strong>dicembre</strong>, dalle ore 20Area feste AVISFesta di San Silvestro- Martedì 6 gennaio 2009, dalle ore 15PalaAEBBefana sui pattinicon la partecipazione di scuole di pattinaggioprovinciali e regionali e atleti difama internazionale5


IN PRIMO PIANOAspettandoL’8 <strong>dicembre</strong> il mercatino in piazzaPiù di quaranta bancarelledi espositori provenientida tutta l’Italiadel Nord. Tutto esaurito!Tre “angoli golosi” dove gustarespongate, cioccolate calde,tè e cioccolato fondente. Le associazioniin prima fila con oggetti,fiori e golosità.Gli alpini distribuiscono vin brulée caldarroste.Giochi e giocattoli d’altri tempiin piazza don Dossetti.Aperti i negozi del centro, bevandee dolcetti natalizi nei bar e nellepasticcerie.6


L’ultimo arrivato, il mercatinoche si tiene nel giorno dell’Immacolata,è tra i primi e piùgettonati appuntamenti delcartellone del Natale a Cavriago.A fine ottobre, aveva già fattoil pieno di espositori: quarantacinque,e se possibile qualcunoin più, tanti quanti i postidisponibili (e ulteriormente reperibilievitando il rischio disovraffollamento) sulla piazza,dove si dislocano tre batterie di bancarelle:ai lati della spianata e al centro sulla direttricedella fontana.Sulle bancarelle troverete un’ampia gammadi oggetti di artigianato artistico di altaqualità. Alcune chicche: decorazioni natalizie,gatti di stoffa, abiti e scialli di seta dipintia mano, sciarpe e scialli di lana, bigiotteria,sassi dipinti, oggetti in legno, oppure decoraticon decoupage pittorico, lampade ecandele, oggetti di vetro soffiato realizzatisu richiesta e di pasta di mais, ceramicaraku ... tutto rigorosamente fatto a mano.Tre spazi sono riservati al Gruppo genitori“la Rondine”, alla Croce Arancione, allaCroce Rossa e alla Casa protetta di Cavriago(marmellate e liquori della nonna, biscotti,concia per arrosti, tante idee regalo e perla casa). Sul selciato antistante il CentroCulturale, gli alpini di Cavriago allestisconola cucina da campo per la vendita di caldarrostee vin brulé. È qui il cuore della Festa:le bancarelle cavriaghesi doc, l’anno scorsofurono tra le più gettonate e nel <strong>2008</strong> nonintendono essere da meno, i genitori dellaRondine in testa, con i loro balocchi.Sono previsti inoltre alcuni “angoli golosi”con banchetti per l’assaggio e la venditadelle spongate artigianali di Montecchio, dicioccolata calda e tè abbinato al cioccolatofondente. Piazza Dossetti si trasforma inuna ludoteca a cielo aperto, con i giochi ei giocattoli antichi e nuovi di “Pianeta verde”,associazione culturale di promozione socialedi Basilicanova.Il mercatino, in piazza Zanti, apre alle ore10 e chiude alle 19. La ludoteca, in piazzaDossetti, è aperta dalle ore 11 alle 19. Nonaspettate comunque metà mattinata perassaporare l’atmosfera della Festa. Segnatevinell’agenda che i negozi del centro,tutti, sono aperti nel giorno dell’Immacolata,includeteli nei vostri giri alla ricerca e all’acquistodei regali. E nei bar della piazza e aridosso della piazza, troverete bevande edolcetti natalizi. Provare per credere, allacaffetteria piazza Zanti, al Centrale, al barGaribaldi, al bar Novecento 2, alla caffetteriaRivasi, al Bar One, al bar – pasticceriaRossana.Tutta da visitare anche la ludoteca a cieloaperto del “Pianeta verde”, in piazza donDossetti. L’associazione ha per motto “Siscopre di più in un’ora di gioco che in unanno di studio” e si professa “dedita allariscoperta di giochi antichi, all’invenzionedi nuovi ed alla realizzazione di entrambi”.Allestisce ogni spazio disponibile della piazzaantistante il Municipio con i giochi, corredatidi istruzioni, e la presenza di istruttori peraccompagnare i partecipanti in una giornatadi allegria. “Dedicata ad un pubblico da 0a 99 anni, la nostra ludoteca – assicuranoquelli di “Pianeta verde” - comprende giochidelle varie tradizioni: quelle contadine,medioevali, italiane e del mondo. I giochisono prevalentemente in legno, come quellidel tempo andato. Utilizziamo il legno cuiabbiniamo altri materiali naturali. Lo trattiamoprevalentemente con cere e verniciatossiche prodotte dagli estratti di agrumie ci siamo impegnati a fare sì che il nostrolavoro sia in tutto e per tutto etico edecologico, anche nei nostri confronti”.Lunedì 8 <strong>dicembre</strong>, dalle ore 10 alle 19,in piazza Zanti, Mercatino di Natale(artigianato artistico e specialità golose.Dalle 11 alle 19, in piazza Don Dossetti,“Giochi e giocattoli d’altri tempi” conl’associazione “Pianeta Verde”, per ragazzie adulti.GLI ESPOSITORIAfroworld pensieri e prodotti - Ago filo eFantasia - Anna Ori pietre dure e argento- Animali in primo piano – Animalescamente- Art Legno - Ceramiche Bressan -Ceramica Raku - Creazioni di GemmaRaboni - Creazioni Giada - Croce Arancionein fiore - Decoupage su vetro - GattaMammona - Idee di lana - I bijou di Betty- Il decopuage di Katia - I confetti di Nicola- I fiori di Carmen / essenze e fiori secchi- I fiori di Olli / composizioni floreali - Iricami di Albertina - I vetri di Clara - Ilmeraviglioso Natale dei folletti - Il mondodi carta - La pasta di mais di Vanna -Lavori in stoffa di Teresa Pacchioli - L’alberodei balocchi del Gruppo genitori LaRondine - Le borse di Milla - Le cose diLilly - Le lampade di Marisa e Benito - Lelibellule - Le Maty Meraviglie - Le pietrevive - Le radici di Basendi - Mimiama -Nel giardino delle fate / le farfalle diMariella - Piccolo bazar - Saperi e saporidelle feste / Casa protetta comunale –Tatatere - Tu chiedi, Marco te lo crea...in vetro di Murano - Vellani Marta decoratrice- Wabi-sabi creazioni.E NELL’ANGOLO GOLOSO …I cappelletti della Croce Rossa - Lyos hotand cold cioccolata - La spongata di IoriCelso - Naturanima - Vin brulé e castagnedel Gruppo Alpini Cavriago.Per informazioni:ComuneInforma tel. 0522 373 474comuneinforma@comune.cavriago.re.itwww.comune.cavriago.re.it7


IN PRIMO PIANOAvanti col piano per “tagliare” i costidella bolletta dei palazzi pubblici8Sul tetto della Casa protetta un impiantofotovoltaico per produrre elettricità.In Municipio un nuovo impianto diclimatizzazione e nuovi serramenti.Gli investimenti ammontano a630.000 euro.Sul tetto della Casa protettapresto compariranno i pannellifotovoltaici per convertirel’energia solare in energiaelettrica. In Municipio sarà installatoun impianto di riscaldamento e raffrescamentoa pannelli radianti; i vecchiserramenti andranno in pensione esaranno sostituiti da telai “a risparmioenergetico”.L’estate scorsa il vecchio riscaldamentodella scuola “De Amicis”, realizzatoalla fine degli anni ’40 del secoloscorso, ha lasciato il posto a un modernoimpianto di climatizzazione conpannelli radianti a soffitto dotato disensori di temperatura e di un impiantodi regolazione e controllo; la retetermoidraulica interna è stata rifatta.Procede a stralci la realizzazione delpiano di risparmio energetico messoa punto dal Comune per “tagliare” icosti della bolletta energetica deipalazzi pubblici, in particolare delle“voci” riscaldamento, acqua caldasanitaria, energia elettrica. Nel 2001,con la certificazione ambientale, è


iniziata la ricognizione dei consumi energeticinei palazzi: il primo passo persondare la realizzabilità dei progetti diriqualificazione energetica della Casaprotetta, del Municipio, del vecchio Centroculturale di piazza Zanti e delle scuole diVia del Cristo.SULLA CASA PROTETTALa gestione e il funzionamento della Casaprotetta comportano un consumo di energiaelettrica molto elevato (circa 170.000kilowat ore l’anno) ed è stata elaborataun’analisi di fattibilità per la realizzazionedi un impianto fotovoltaico. Il progettoprevede la realizzazione di un impiantofotovoltaico da 19,8 kWp posto sul tetto.Per adeguare la copertura all’installazionedell’impianto sono previsti la rimozionedelle lastre in eternit e il rifacimento delmanto di copertura con lastre in lamieragrecata di alluminio (della stessa tipologiadi quelle presenti nella parte nuova dell’edificio)già predisposte per l’agganciodella struttura di supporto dei pannellifotovoltaici.IN MUNICIPIOIl vecchio impianto di riscaldamento delMunicipio è costituito da una rete ditubazioni non isolate e da termoconvettoridi vecchia concezione funzionanti ad altatemperatura; non è dotato di alcun sistemadi controllo che permetta di regolarela temperatura interna tenendo contodegli apporti gratuiti dovuti alla presenzadel personale e delle apparecchiature.Insomma questo impianto non è in gradodi funzionare in maniera efficiente e comportasprechi enormi di risorse energeticheed economiche. Senza un sistemadi ventilazione, gli utenti sono costrettiad aprire le finestre per garantire il correttoricambio dell’aria all’interno dei locali eper mitigare le elevate temperature.L’impianto di climatizzazione che si intendeinstallare, invece, deve essere capacedi mantenere le condizioni di comfortall’interno dell’edificio. Ciò significa assicurareper tutto l’anno, e in tutte le stagioni,una corretta temperatura interna eil giusto grado di umidità.La ventilazione deve garantire le condizionidi salubrità dell’aria negli ambienti conuna continua immissione di aria pulitaproveniente dall’esterno, previo un trattamentodisinquinante.Secondo i tecnici, il sistema di climatizzazioneradiante abbinato ad uno di deumidificazioneconiuga condizioni di confortottimali.SPESE E RISPARMIÈ di 200.000 euro la spesa preventivataper l’installazione dell’impianto fotovoltaicosul tetto della Casa protetta. Il progettoè finanziato col concorso di ACER (Aziendacasa ex Iacp di Reggio Emilia) e il contributodi 40.000 euro assegnato dallaRegione. L’operazione – fotovoltaico sipagherà in “conto energia”, cioè con uncontratto pluriennale che ACER, per contodel Comune, stipulerà con lo Stato ches’impegna ad incentivare l’energia elettricaprodotta coi pannelli.L’impianto fotovoltaico produrrà energiapulita pari a 22.000 kilowatt di elettricitàl’anno, che si traduce in un risparmioannuo di 3.000 euro sulla bolletta dellaluce.È di 430.000 euro la spesa preventivataper installare i nuovi impianti di climatizzazionee deumidificazione e per cambiarei serramenti in Comune. L’intervento, cheè uno stralcio del piano di riqualificazioneenergetica del complesso Municipio –Centro culturale – scuole di via De Amicise via del Cristo, è finanziato dal nostroComune col contributo di 99.568 eurodel ministero dell’Ambiente. Il piano dirisparmio energetico - che sarà completatocon altri interventi, tra cui l’installazionedi impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici- ha l’obiettivo di dimezzare il costo dellebollette di gas – luce e acqua (oggi dicirca 120.000 euro; nel 2006, 112.000euro), risparmiare, in energia, 48 tonnellatepetrolio ed evitare la produzione di148 tonnellate di anidride carbonica.9


LA MEMORIAUn monumentoa Reverberi il generaleche guidò i suoi alpinialla salvezzaSorgerà alla Pianella e sarà scopertoil 26 gennaio nel 66° anniversario delladrammatica battaglia di Nikolajewka,nella ritirata di Russia, dove la divisione“Tridentina” comandata dal cavriaghesefece breccia nello sbarramentodell’esercito sovietico, uscendo dalla“sacca”. L’impresa valse a Reverberila medaglia d’oro al valor militare.Gli alpini di Cavriago hanno avanzato al Comune - chel’ha accolta offrendo il suo patrocinio - la proposta dierigere un monumento al nostro illustre concittadinogenerale Luigi Riverberi, il valoroso comandante della“Tridentina” che guidò verso la salvezza le colonne superstiti delcorpo d’armata alpino e decine di migliaia di soldati sbandati neldrammatico, doloroso, allucinante ripiegamento dal Don nel gennaiodel 1943, rompendo l’accerchiamento (la famosa “sacca”) dell’Armatarossa a Nikolajewka (Ucraina). L’impresa valse a Reverberi lamedaglia d’oro al valor militare.Il monumento, progettato dall’architetto Paolo Soragni dell’ArteasStudio di Reggio Emilia sarà innalzato alla Pianella nell’area verdeche fiancheggia il complesso del centro commerciale e delimita lazona residenziale posta a nord. La pietra sarà l’elemento fortedella struttura: tre massi avvolgeranno un sostegno stilizzato inacciaio corten che reggerà il bassorilievo in bronzo di forma ovaledel generale Reverberi. Alle spalle sarà realizzata una quinta, conl’insegna “Tridentina Avanti” e il logo dell’Associazione nazionalealpini, che fungerà da sfondo e barriera di separazione tra ilmonumento e gli edifici retrostanti. Gli elementi strutturali siraccolgono e connettono su un basamento (che nasconde il sistemadi illuminazione notturna) sul quale il monumento si staglia.Il monumento sarà scoperto il 26 gennaio 2009, nel 66° anniversariodella battaglia di Nikolajewka. Una biografia di Reveberi saràpubblicata a cura del Centro culturale comunale. “Il Comune diCavriago – sottolinea il sindaco Delmonte – rende così omaggio aduno dei suoi cittadini più insigni, una persona che si distinse, oltreche per il valore militare, per le suo doti umane”. Secondo IvoCastellani, presidente delle sezione ANA di Reggio Emilia, questo“è un modo di onorare la memoria del generale e di ricordare,insieme a lui, tutte le decine di migliaia di alpini e soldati delle variearmi caduti in una guerra non voluta e non sentita, ma che comunquehanno fatto il loro dovere di soldati fino in fondo. Coloro che sonotornati alle loro case lo debbono al generale Reverberi”.Auspichiamo che il monumento diventi un “monimentum” (ammonimento)alla pace, alla convivenza pacifica, alla tolleranza, al rispettotra le nazioni e i popoli.10


I RICORDI DE “Il SERGENTENELLA NEVE”La battaglia di Nikolajewka è raccontata conforte intensità narrativa da uno dei suoiprotagonisti, Mario Rigoni Stern, “Il sergentenella neve”, nel suo celebre romanzo pubblicatoda Einaudi. Ne riportiamo alcuni brevipassi.26 gennaio 1943, all’alba. “(…) Affacciandocida una dorsale vediamo giù un grosso villaggioche sembra una città: Nikolajewka. Cidicono che al di là c’è la ferrovia con untreno pronto per noi. Saremo fuori dallasacca se raggiungiamo la ferrovia. Guardiamogiù e sentiamo che questa volta è veramentecosì. (…)”.26 gennaio 1943, sera. “(…) Le pallottolerimbalzano sulla corazza dei panzer e schizzanoattorno a noi. Su un carro è accovacciatoil generale Reverberi che incita con la voce.Poi egli scende e cammina da solo davantiai carri impugnando la pistola. Da una casasparano con insistenza. Da quella sola casa.– Ci sono ufficiali? – grida il generale versodi noi. Ufficiali forse ve ne sono, ma nessunoesce. – Ci sono alpini? – grida ancora. Eallora esce un gruppetto di dietro ai carri. –Andate in quella casa e fatela finita, - cidice. Noi andiamo e i russi se ne vanno. Ènotte fatta, la colonna si è riversata nelpaese e tutti cercano un posto per passarela notte al caldo, e, se possibile, mangiarequalcosa. (…)”.“(…) Vestone! Vestone! Adunata Vestone!– Ma potrebbero rispondere i morti? (…) Ditutto il Vestone riusciamo a radunarci incirca una trentina. (…) Questo è stato il 26gennaio 1943. I miei più cari amici mi hannolasciato in quel giorno. (…)”.Anche Nuto Revelli ci ha lasciato (nel gennaio1963, su “La Stampa”) una bella ricostruzionedi quella che ha chiamato “L'ultimabattaglia della nostra ritirata di Russia, labattaglia della disperazione e della salvezza”(potete leggere l’articolo sul sito webwww.inpuntadivibram.it /nikolajewka.htm).Ripiegando dalla posizioni sul Don (200chilometri di ritirata, a piedi), “(…) la ‘Tridentinaarrivò verso le 15 del 25 gennaio nelgrosso villaggio di Nikitowka, ai margini dellavasta piana nevosa che porta a Nikolajewka.Alle spalle della divisione veniva l’immensacolonna dei quarantamila sbandati (…)Tutti eravamo più o meno congelati. Il nostroequipaggiamento (…) era ridotto a brandelli.(…) C'era anche gente scalza o con i piedifasciati di paglia. (…).Il 26 gennaio “(…) Lo scontro durò violentissimosino alla tarda mattinata. Gli ufficialiandarono all'assalto alla testa dei loro alpini,con le armi che per il gelo si inceppavano.La strada per Nikolajewka era aperta. Nellatarda mattinata arrivò il generale Luigi Reverberi,il valoroso comandante della "Tridentina"(….) aveva 51 anni, era vestitocome noi, con uno strano berretto di peloalla russa. Stremato ma ancora combattivoed energico, ordinò alla divisione di proseguire.(…) Al tramonto, i resti della miacompagnia - quattro slitte stracariche di feritigravi, seguite a piedi da poche decine diferiti leggeri, di congelati, di disperati - siaffacciarono per ultimi sulla piana di Nikolajewka.(…) Mentre si combatteva sotto iltiro degli anticarro e delle mitragliere russecercando di superare il terrapieno, il generaleNasci ordinò di gettare in avanti tutto il pesodella sterminata colonna degli sbandati.Migliaia di uomini, in uno spaventoso grovigliodi slitte e muli, rotolarono urlando verso iltrincerone della ferrovia. Alla testa erano igenerali Reverberi e Giulio Martinat. (…)Martinat cadde tra i primi mentre portava gliuomini all'assalto (…)”.Luigi ReverberiNacque a Cavriago il 10 settembre 1892.Figlio del farmacista Torquato e di DomenicaBalzani, studiò da ufficiale all’Accademia diModena e nel 1912 partecipò alla campagnadi Libia.Nella guerra 1915 – ’18 il capitano Reverberisi guadagnò, guidando azioni ardimentose,tre medaglie d’argento, l'ordine militare diSavoia, una croce di guerra al valor militaree il grado di maggiore per merito di guerra.Nel 1940 diventò generale e assunse il comandodella divisione alpina “Tridentina”nella guerra sul fronte greco-albanese. Nelluglio del 1942 partì per la campagna diRussia. Sul fronte russo il 26 gennaio 1943si distinse nella battaglia di Nikolajewka,mettendo in salvo 30.000 alpini male armatie altre migliaia di sbandati di varie nazionalità.L’8 settembre il generale fu arrestato daitedeschi a Bressanone e internato a Posen.Venne poi trasferitoa Vittel, in Francia,in un campo perufficiali collaborativi,ma proprio qui ilgenerale presecontatto con i partigianifrancesi.Scoperto, venne internatoin un campodi punizione aWietzendorf e infine,nell’estate del 1944,nuovamente trasferitoa Posen. Agliinizi del 1945 passònelle mani dei russirimanendo prigioniero nella zona di Kiev finoal settembre del 1945 quando venne rimpatriato.Il 21 gennaio 1951, a Brescia, Reverberifu decorato della medaglia d’oro al valormilitare per le operazioni sul fronte russo.Morì a Milano il 22 giugno 1954. Ora riposanel cimitero di Montecchio. A Reggio Emilia,nel 2007, è stato intitolato a Reverberi Ilpiazzale a sud di viale Olimpia, conosciutocome “ex polveriera”.Le immagini di Reverberi sono tratte dal sitoweb www.montesuello.it (ANA sezione di Salò“Monte Suello”11


LA MEMORIAil dramma corale di un paese di 4.400 anime“Sèimper guèra mèi a cà (…) è il gridodi rabbia, di sconforto, di disperazione,che un soldato di Cavriago dipinse persè e per tutti. Le parole accompagnavanoun soldato a cavallo, colorato dirosso, sull’intonaco del portico che dàsul cortile di casa Scarabelli in via Tornara.(…) Tutto ebbe inizio con la chiamataalle armi per mobilitazione decretatail 22 maggio 1915 (…)”.Il quaderno dei Volontari della memoria è in venditain Biblioteca.Sèimper guèra mèi a cà – Cavriago neglianni della Grande Guerra 1915 – 1918.Storie e memorie dei militari cavriaghesi”, Ilquaderno dei ricordi e dei dolori curato da WilliamCasotti e Antonio Coscelli per il gruppo dei“Volontari delle memorie”, intitolato col motto –graffito di un fante contadino, e ancor più lasuggestiva mostra documentaria, nata da un’ideadi Ermanno Arduini, gettano sprazzi di luce vividasugli anni vissuti dolorosamente da Cavriago edai cavriaghesi sullo sfondo del massacro cheproiettò l’Europa e il mondo alla ribalta delXX secolo seminando il contagio dei maliche poi l’afflissero. Mostra e quadernosono due eventi culturali che hanno ilpregio e il merito di tentare di raccoglieree riunire i frammenti sparsi di una storiacollettiva e di testimonianze di tragediepersonali e familiari e di connetterli nelmosaico del dramma corale di unacomunità. E quel che più conta, percerti aspetti, hanno la forza di suscitarnela rievocazione in formesemplici e dirette, sottraendolo aiveli offuscanti stesi dal tempo, chepassa e uccide la memoria viva dei12


fatti e delle persone, e al peso delle interpretazionistoriche e delle valutazioni politicheche su quel periodo storico si è sovrappostoa scapito della percezione della dimensionetutta umana della tragedia e della profonditàdelle ferite e del dolore che arrecò.Forse (ci perdoni Internet) è ancora giusto direche nulla è più inedito della carta stampata!Ma già la lettura dei numeri del tragico evento- certo non nuovi però messi insieme - ha ilpotere di darci l’idea dell’impatto devastantedella prima guerra totale della storia dell’umanitàsu un paesino di 4.402 anime, 851famiglie. “(…) Durante gli anni del conflittosaranno 415 gli arruolati (112 richiamati e303 giovani di leva) tutti mandati in zona diguerra. (…) Sono in prevalenza contadini:145 , il 35 % sul totale dei partenti, 84 sonobraccianti (20,25 %) e 117 sono operai (…)”.(Casotti) “(…) La consultazione, nome pernome, dei registri dei ruoli matricolari (….) haconsegnato un numero di cavriaghesi sottole armi pari a 869. Dato da ritenersi indicativo(…) dai riformati, sottoposti a nuova vista ascaglioni dal 1915 al 1918, uscirono dallestrette maglie dell’esonero, ben 160 nuoviabili arruolati. Le famiglie che ebbero il maggiornumero di reclutati furono i Ferrari con 33,seguite dai Bonilauri con 32, i Bertani con23, gli Arduini e i Belloni con 20. (…)”. (Coscelli)Infine: “(…) tutta la comunità cavriaghese‘prese il lutto’ (…) 63 militari sui 415 presentiin zona di guerra non fanno ritorno a Cavriago.I feriti sono 99, i dichiarati dispersi o prigionieri57, i figli orfani 36 e le vedove 24 (…)”.(Casotti)Ci si perde, e ci si commuove, nella galleriadelle “identità, memorie e immagini” dei militaricavriaghesi nella Grande Guerra. Ci ha colpito– tra i tanti – il ricordo del nipote di un cadutoche testimonia: “Un fratello di mio padre,Aldo, (…) è sepolto nel cimitero vecchio. Morìa Treviso in un ospedale da campo (…) nel1923 lo disseppellirono e lo portarono aCavriago e sua madre ci mise sopra una rosaperché sarebbe fiorita anche quando non cisarebbe stata più. Ci andavo a potarla”. Larosa è ancora là che fiorisce.L’ultimo incontro di due fratelli al fronte, nelleparole del nipote di un caduto: “Una seraAugusto incrociò Giovanni mentre stava tornandodalla trincea con la sua squadra, e glidisse: ‘Ve me vagh, te Giovàni sta ateinti …’.‘E sò mia se dmateina t’u’m’vedre” fu larisposta. Nella notte si udì lo scoppio di unapolveriera e i due fratelli non si videro più”.Leggere o pronunciare i nomi di persone chenon sono più – come avviene, per esempio,in forma solenne per le vittime dell’Olocaustoin occasione del Giorno della Memoria – hail potere di rievocarle e di perpetuarne il ricordoe la consapevolezza delle circostanze drammatichein cui furono strappate alla vita. È unesercizio che il quaderno, con la sua galleriadi ritratti e ricordi, l’elenco dei caduti e deisoldati, e la mostra su Cavriago e i cavriaghesinella Grande Guerra ci suggeriscono.Lo facciamo senza retorica: perchéla guerra è un “male assoluto” –come sottolinea Mirco Tutino, assessorealla Cultura nell’introduzioneal quaderno - e quei fanti ealpini lontani dalle loro terre lacombatterono come naufraghi in unmare di pietre, considerandola unmassacro, un inutile massacro. Nelquaderno nato nel “Laboratorio delleIdentità e delle Memorie”, sempreTutino scrive: “Francesco De Gregoricantava ‘La Storia siamo noi, attenzione,nessuno si senta escluso’e questa frase può ben rappresentareil risultato dell’attività delLaboratorio: da tante testimonianzedi vita individuale può essere raccontatauna storia collettiva”.AMARCORDPer uno nato a metà del secolo scorso, cheè stato solo – e per poco tempo - soldato dinaja, la prima guerra mondiale è lo scontrodi potenze e il fronteggiarsi di eserciti trinceratisu fronti lunghi e larghi come un continente,la carneficina di vite umane descritta neimanuali di storia, in qualche romanzo (Remarque),o libro di memorie (Lussu) o saggio.…poi l’irruzione di rivoluzioni e totalitarismi. Maè anche, e soprattutto, una manciata di ricordi,di testimonianze dirette o tramandate di cuisi comprende o si apprezza il significato o ilvalore a distanza di tempo.Ricordo le risate, degli amici e mie, quandoAdelmo Grossi, anarchico, raccontava a noiragazzi la storia del tricolore perduto al fronte.Durante uno dei tanti scontri sul Carso lacompagnia di Grossi lasciò la bandiera - chei soldati dovevano difendere se necessario acosto della morte - in mano nemica. Il capitanoincitò la truppa: andiamo a riconquistare iltricolore. Adelmo, che pure era un soldatoche non esitava a combattere, eccepì: “Sgnorcapitani, e’sra mia ed mei che fòma na còletaper compreren una nova ?...”. È il caso di dire13che ridere è una cosa seria. C’era, in filigrana,in quella che sembrava una barzelletta, lasatira e la critica del militarismo opprimentee ottuso: ideologia che non tace nemmeno difronte all’evidenza della guerra come “inutilemassacro”.Il ricordo di che cosa potesse essere stata laGuerra è l’immagine che ritorna come un flashdi una carrozzella – triciclo di colore nero(come tutte le bici di un tempo), di un disabileche l’aziona a manovella. Il disabile era“Cieco”, Primo Magnani, che abitava al Cristocon la moglie Nina, amica di giocate alle cartedi mia nonna Alberta. Cieco aveva “perso” ipiedi in guerra. Congelati in una notte di freddo,in montagna.Adesso che ci ripenso, non ho mai sentito unreduce parlare di Vittoria. E ciò mi aiuta, forse,a comprendere (o a giustificare) i silenzi dimio nonno Manovél, che della guerra ricordavasolo il cameratismo degli sventurati che siritrovano in trincea o alla “magnasa” deicombattenti nella scuola De Amicis, e del mioprozio Ernesto “Bartan”. Era una figura alta,segaligna, il Bartan; quando mia nonna lovedeva si stupiva: “Mo’ guerda col povr’omaslè, l’era tornè d’in guéra con la pleura c’alpareva mort …”. G.


LA MEMORIAAgli appassionati di storia diCavriago, segnaliamo gli interventidi Alfredo Gianolio eMirco Carrattieri sulla vicendadi Fortunato Belloni, un cavriaghese nellaguerra civile spagnola, pubblicati sulnumero 105 di “Ricerche storiche”,rivista semestrale di Istoreco (Istitutoper la storia della resistenza e dellastoria contemporanea in provinciadi Reggio Emilia).Gli articoli (“Fortunato Belloni el’attualità dell’antifascismo” diGianolio e “La guerra civile spagnolatra memoria e storia – saggiobibliografico” di Carrettieri) sonole relazioni tenute a Cavriago il 30giugno 2007 in occasione dellapresentazione della mostra sulnostro concittadino commissariopolitico della 1ª compagnia del2° battaglione della Brigata Garibaldi,morto in combattimento inSpagna, a Huesca, allestita dal Comunedi Cavriago e da Istoreco, a curadi Michele Bellelli, Mirco Carrettieri, FrancescoPalella, Ambra Tani, Antonio Zambonelli.I quattro pannelli della mostra,che tracciano l’itinerario antifascista diBelloni e di altri cavriaghesi che combatteronoa difesa della Repubblica spagnolanelle brigate internazionali di volontarisono riprodotti su “Ricerche storiche” efigurano nel sito Internet www.istoreco.re.itinsieme con una nota biografica di cuiriportiamo alcuni stralci.CHI ERA FORTUNATO BELLONINato a Cavriago il 10 agosto 1902, daBattista e Luigia Del Monte, operaio dall’adolescenza,militante comunista dal1921, come diversi suoi compaesani, acominciare da Angelo Zanti, che gli fuanche compagno di lavoro nella falegnameriaBertani, nel 1927 espatriò in Franciaper sfuggire alle violenze squadriste.Attivo Oltralpe nei Comitati patriotticiantifascisti e nelle organizzazioni sindacali,fu tra quegli oltre 60 reggiani che accorserovolontari in terra di Spagna per farfronte alla sedizione franchista, sostenutada Hitler e da Mussolini, contro la Repubblicadi Spagna nata da libere elezioni.“Oggi in Spagna domani in Italia”, fu ilmotto del liberalsocialista Carlo Rosselli.E fu la parola d’ordine che oltre 4.000italiani, di vari orientamenti politici, feceropropria come volontari antifranchisti. Entratoa far parte del battaglione Garibaldi,ebbe il ruolo di commissario politico.Partecipò ai combattimenti di Cerro delos Angeles, del fronte madrileno, diPozuelo, Boadilla, Majadahonda eGuadalajara. Una foto ritrae Belloniassieme ad un gruppo di commissaripolitici del battaglioneGaribaldi attorno a Luigi Longo,il quale così ricorda Bellonistesso in una lettera del 1961:“Lo ricordo a Parigi, dovemilitava nei gruppi comunistidi lingua italiana e in Spagna,dove combatté valorosamentenel battaglioneGaribaldi…..Purtroppo, ilbravo compagno FortunatoBelloni, sempre primonell’avanzare, a Huescarestò fulminato al suoposto di combattimento, difronte al nemico, mirabileesempio di eroismo proletario”.15


RISPARMIO ENERGETICODomoticaPiccola guida alla casa sostenibileLa sesta scheda (daconservare) sul tema:risparmio energeticoC’è una parola, recentemente divenuta diuso comune, che riesce ad essere contemporaneamentesinonimo di flessibilità,comfort, automazione, sicurezza, benessere,risparmio energetico, cura deglianziani e dei diversamente abili. È domotica.Il termine, in uso dalla metà degli anni ’80,indica una casa i cui sistemi comunicanotra di loro in modo integrato. Nella semplicitàdi gestione dell’impianto e nell’aspettonon vi è alcuna differenza tra una casatradizionale ed una domotizzata, se nonnel fatto che nella seconda i sistemi possonoessere di supporto o sostituirsi completamenteall’uomo. Ciò che caratterizzaun sistema domotico è la semplicità d’utilizzo(funzionalità) e la flessibilità dellestrumenti installati, anche se questi dueconcetti possono apparire in contrasto conle sofisticate apparecchiature utilizzate edal fatto che in ogni momento il sistemapuò essere adeguato alle mutate esigenzedell’utente finale.Sono molteplici le funzionalità che possonorisultare interessanti in un sistema domotico:per semplicità queste possono esserecosi suddivise:GESTIONE AMBIENTALE•controllo delle luci interne ed esterne– le luci si accendono automaticamentein base alla presenza delle persone ealle condizione di illuminazione degliambienti•gestione dell’impianto di riscaldamentoe raffrescamento – accensione in basealle condizioni ambientali e agli orariprestabiliti•gestione degli elettrodomestici attivabilida remoto (lavatrice, lavabiancheria, forno,riarmo automatico del salvavita…)SICUREZZA•sistemi antintrusione•rilevatori di fumi, gas e liquidi (una volta•rilevato l’anomalia, il sistema mette automaticamentein sicurezza l’abitazione)rilevatori di presenza in vita (questa stessaapparecchiatura può controllare i parametrivitali e verificare che gli abitanti sianoin condizioni di sicurezza)•telesoccorso (avvisa le persone preventivamenteselezionate dall’utente ed attivai centri di assistenza in caso di necessità)COMUNICAZIONEE INFORMAZIONE•trasmissione dati per controlli sanitari•trasmissione dati per attività lavorative•collegamento con le Pubbliche Amministrazionie le società di servizi•svagoRISPARMIO ENERGETICO•ottimizzazione dei consumi – gli elettrodomesticipossono essere attivati nellefasce orarie più convenienti•controllo degli sprechi•rilevamento guasti e malfunzionamentidelle apparecchiature16Tutti questi servizi possono essere attivaticon semplici telecomandi – nei casi piùsofisticati anche attraverso comandi vocali– sia dall’interno dell’abitazione che daremoto avvalendosi di semplici apparecchiaturecome un computer, un telefoninoo attraverso apparecchiature televisive.È per questa ragione che la domotica vedele sue più interessanti applicazioni a vantaggiodelle categorie comunemente definitesvantaggiate. Anziani e disabili, infatti,possono godere di una casa non solo piùfacilmente gestibile (accensione delle luci,apertura e chiusure delle tapparelle, mobilie pensili elettrificati…) ma possono ancheavere una “casa aperta verso l’esterno”che può essere gestita da parenti ed operatorianche a distanza. A questo si aggiungeil monitoraggio continuo dello stato disalute degli abitanti che possono cosìpreservare ed aumentare la propria autonomiacon significativi vantaggi sia d’ordinepratico che psicologico.È riduttivo ritenere che i sistemi domoticisiano vantaggiosi solo per anziani e disabili.La versatilità del sistema, il risparmioenergetico, il comfort, la sicurezza e isistemi di trasmissione dati, rendono questenuove tecnologie utilizzabili da tutti. Èper questo che potremmo considerare lacasa domotica come una casa che ha curadi noi, del nostro benessere e della nostrasicurezza, accompagnandoci discretamentenella gestione della vita quotidiana.


PER DOMOTIZZAREUNA CASA DEVO FA-RE IMPORTANTI OPE-RE DI MURATURA?1 isolamento delle strutture: i materiali isolanti limitano la dispersione di calore2 materiali naturali: privi di emissioni tossiche, vengono prodotti con particolare attenzionealla sostenibilità ed al recupero3 pitture ecologiche: non contengono oli ed agenti chimici4 vetrate basso emissive: doppi e tripli vetri evitano la dispersione di calore5 pannelli solari e fotovoltaici: sfruttano l’energia del sole per produrre acqua calda ed energiaelettrica6 recupero del calore: tramite scambiatori di calore viene riscaldata l’aria in ingresso conquella in uscita7 valvole termostatiche: si raggiunge la temperatura ottimale evitando sprechi8 recupero d’acqua: l’acqua piovana può essere utilizzata per gli scariche dei bagni e l’irrigazione9 risparmio idrico con doppio tasto: si scarica la quantità d’acqua effettivamente necessaria10 caldaia a condensazione: aumenta il rendimento riducendo i consumi e l’emissione diinquinanti11 riscaldamento a pavimento: migliora la distribuzione del calore aumentando il comfort12 domotica: controllo centralizzato di tutte le utenze per diminuire gli sprechi ed aumentarela sicurezza13 pompa di calore geotermica: grazie alla temperatura costante del terreno è possibile riscaldaree raffrescare gli ambienti14 antenne: con un unico sistema dio codifica, diminuisce l’inquinamento elettromagneticocon vantaggi anche d’ordine esteticoNon necessariamente. Nonostante icablaggi fisici siano più affidabili, incaso di fabbricati esistenti si possonoutilizzare comandi senza fili appoggiandosialle strutture preesistenti.È vero che una casa domotica costamolto di più di una tradizionale? No,anche se molto dipende dal livellodelle prestazioni richieste. Un sistemabase (sempre implementabile in unsecondo tempo) può essere ammortizzatonell’arco di 2/3 anni con irisparmi gestionali e manutentivi chene derivano. L’aumento di spesa, incaso di nuove costruzioni, è quantificabilenell’ordine del 10-15% in più.Esitono comunque contributi statalia favore di anziani e disabili.Quanta energia posso risparmiare?In una abitazione di 90 mq abitatada tre persone, il risparmio d’energiafinale è di circa il 20%.È vero che i sistemi domotici possonofavorire l’isolamento delle persone?Contrariamente a quanto si potrebbepensare, il fatto che questiausili aumentino il grado di autonomia- e quindi di libertà - delle persone,rende molto più disteso il rapportotra i famigliari o i prestatori di curae l’utente dei sistemi.17


SOLIDARIETÀA Cavriago ne sono stati raccolti tredici quintaliIl Gruppo genitori La Rondine, l’Auserdi Cavriago, La Croce Arancione, LaCroce Rossa e l’Unità pastoraleSan Giovanni Battista, in collaborazionecon i responsabili della CoopPianella e del Conad Cavriago, hannoraccolto 13 quintali di riso (pari a 16.350piatti) da inviare ai campi di profughiSahrawi La colletta alimentare si è svoltasabato 18 ottobre, in dieci ore.Nei mesi scorsi il presidente della CroceRossa Sahrawi ha lanciato un appellourgente per chiedere di dare un aiutoconcreto alla popolazione Sahrawi che sitrova a dover affrontare una difficilissimacrisi alimentare. Gli stocks di emergenzasono esauriti da tempo, l’aumento deiprezzi a livello mondiale non sta certamenterendendo più facile la situazione.Per contrastare la malnutrizione, cronicanelle fasce più vulnerabili della popolazionein costante aumento,è fondamentaleil ripristino deglistocks alimentari disicurezza. Il presidentedella Croce RossaSahrawi si è rivoltoperciò alla comunitàinternazionale affinchéprovveda in ogni modopossibile ed in manierasostanziale alsuperamento di questaennesima emergenza.L’Associazione JaimaSahrawi e le confederazionisindacali CGIL,CISL, UIL della provinciadi Reggio Emilia hanno rilanciatoquesto appello e indetto una campagnadi raccolta di riso da inviare ai campi dirifugiati Sahrawi in Algeria. La campagna“Riso per i profughi Sahrawi” ha comeobiettivo di raccogliere il maggiorquantitativo di riso da inviare ai campi dirifugiati sahrawi attraverso una carovanadi aiuti.Il 16 ottobre, la FAO (l’Organizzazionedelle Nazioni Unite perl’alimentazione el’agricoltura conmandato di aiutare adaccrescere i livelli dinutrizione, aumentarela produttività agricola,migliorare la vita dellepopolazioni rurali econtribuire alla crescitaeconomica mondiale) nelgiorno della sua fondazione ha celebrato laGiornata Mondiale dell'Alimentazione. Eha ribadito che garantire a ciascunessere umano un’alimentazione adeguatae regolare non è solamente un imperativomorale e un investimento proficuo dalpunto di vista economico, ma significariconoscere e realizzare un diritto fondamentale,universale ed inalienabile contenutonella Dichiarazione universale deidiritti umani del 1948 di cui quest'annosi celebra il 60° anniversario.APRE IL“BANCO ALIMENTARE”Nel mese di <strong>dicembre</strong> si apre il “Bancoalimentare” in via Pozzo Piola, 9. Il “Bancoalimentare” è un progetto a sostegnodelle famiglie in difficoltà, che prevede laconsegna a chi ne ha bisogno di pacchialimentari con beni primari.Nelle giornate del 17 maggio e del 25ottobre <strong>2008</strong> la Croce rossa di Cavriagoha organizzato una colletta di alimentipresso il Conad di Cavriago, in previsionedell’apertura del Banco. Sono stati raccolti,tra l’altro, 677 chilogrammi di pasta,232 di riso, 220di farina, 251 dizucchero, 52 litridi olio, 209 litridi latte.18


DIARIOTRIBUTO AGIORDANO CORRADINIIl 2 settembre c’era tutto CavriagoDa i Fans di “Caccia e le Volpi” riceviamo e volentieripubblichiamo questo gentile ricordo di un amicoche ci ha lasciati prematuramente.Martedì 2 settembre <strong>2008</strong> i cittadini di Cavriagohanno voluto testimoniare, con la loro presenza tutto l’affettoe la simpatia per Giordano, il ragazzo che svolgeva il propriolavoro nel cimitero nuovo di Cavriago e che lo “teneva” comeun gioiello, un salotto di casa.Lui era un modello di ragazzo, unico e insostituibile. Purtroppoora non è più con noi, ma tutti i cavriaghesi hanno volutoriconoscergli la sua disponibilità, buona volontà, impegno,cordialità e soprattutto simpatia. Era amico con tutti e con tuttiscambiava una parola.Per questo il complesso “Caccia e le Volpi” (e i fans) assiemea Johnny e Adelmo e i Virus gli hanno voluto dedicare una seratadi musica, nel giorno del suo compleanno, una di quelle seratea cui Giordano piaceva partecipare.Tutta Cavriago si è riunita in piazza Zanti per ricordare questosimpatico ragazzo, benvoluto da tutti. A fare da cornice a questaserata c’era anche un meraviglioso cielo stellato, un caldopiacevole e soprattutto il calore delle persone.La cittadinanza si è dimostrata sensibile all’iniziativa cheprevedeva anche l’adozione a distanza dibambini del Kenya, attraversol’associazione Karibuni,grazie ai contributidei partecipanti alla serata.E la generosità dei cavriaghesiè stata veramentegrande. L’incasso realizzatoè stato di ben 1.950 euro.Considerata l’elevata somma,oltre a confermare l’adozionea distanza di 350 euro delloscorso anno, sono stati offerti200 euro alla Casa della caritàdi Cavriago, 200 euro all’associazioneLottavo giorno, 200 euroa “Sostegno &Zucchero” Onlus associazione di familiari e amici dei sofferentipsichici (in memoria di Alessandro Cepelli), 200 euro al “Centrodi aiuto alla vita” di Cavriago e 800 euro alla Casa protetta diCavriago per l’acquisto di un pulsossigeno.Un particolare ringraziamento va ai tre complessi che si sonoesibiti gratuitamente, ai fans di“Caccia e le Volpi” per la realizzazionedella serata, al Comunedi Cavriago che ha sostenutola spesa dei dirittiSIAE, all’artista Andrea Basiricòche ha donato una suatela, al signor Teggi per leaffissioni e a tutti quelli chein un modo o nell’altro hanno contribuito all’ottimariuscita della serata.Grazie a tutti e da tutti un abbraccio affettuoso al nostro GRANDEGIORDANO.Nella foto: l’artista Andrea Basiricò, donatore di una tela in ricordodi Giordano.21


VOLONTARIATO“volontaridel sangue”.Vuole dire...“Paese nostro” pubblica volentieri questointervento degli avisini cavriaghesi.Da tempo il giornale aspettavache gli arrivasse la voce dei“volontari del sangue” ed è lietodi farla sentire, come ha fattocon le altre associazioni che a“Paese Nostro” si sono rivolte per segnalarela loro presenza, fare conoscere i loroprogrammi, le loro attività ai cittadini diCavriago. “Paese nostro” non pretended’essere l’organo dell’associazionismo edel volontariato, ma le associazioni troverannosempre le porte aperte e ospitalitàsulle colonne del giornale del Comune.Basta bussare. La redazione risponde alnumero 3473307328.AVIS significa “associazione volontariitaliani del sangue”. È un’associazione divolontariato ONLUS che persegue scopi dipubblico interesse e che partecipa con ilservizio sanitario nazionale alla raccolta disangue con strutture e personale propri,garantendo un’adeguata disponibilità disangue e dei suoi emocomponenti. Lasezione AVIS di Cavriago si è costituita nel1985. Prima di allora la raccolta di sangueveniva fatta in paese con l’autoemoteca diReggio Emilia.I donatori di sangue “attivi” di Cavriagosono circa cinquecento, sono uomini edonne di età compresa tra i 18 e 65 anni.Un bel battaglione, se si pensa che in EmiliaRomagna i soci donatori sono poco più di142.000 e quelli “iscritti” (perché all’AVISaderisce anche chi, inidoneo a donare ilsangue, collabora gratuitamente alle iniziativesociali) sono circa 146.000.I volontari dell’AVIS di Cavriago, impegnatia promuovere e organizzare le attività dell’associazionesono più di 150, suddivisiin diversi gruppi: medici, tecnici, infermierie amministrativi addetti alla raccolta delsangue e volontari addetti alla gestione eal funzionamento della struttura del CircoloArea Feste e all’organizzazione delle iniziativericreative.CHE COSA FACCIAMOL’associazione dispone di una sede attrezzataper i prelievi di sangue, la cui salariunioni viene utilizzata anche dall’associazione“Noi con Voi”. Dispone anche di un22


pulmino Fiat Ducato per il trasporto delsangue al centro trasfusionale.L’AVIS è impegnata in principal modo nellaraccolta del sangue per permettere al centrotrasfusionale di rispondere alle richiestedegli ospedali. Possono donare tutti i cittadinitra i 18 e 65 anni, è un gesto di disponibilitàverso gli altri e se stessi che va adaccrescere un patrimonio sanitario collettivoal quale ciascuno può attingere nel momentodella necessità.Perciò il “bene sangue” va tutelato e l’AVISsvolge anche un’attività di educazione sanitariaalla donazione, invitando i donatori arispettare gli esami di controllo periodici, edi informazione e sensibilizzazione ai cittadinie attività di informazione rivolte in particolareai giovani.Oltre ai prelievi periodici vengono organizzategiornate di raccolta straordinaria su richiestadel centro trasfusionale in momenti di diminuzionedelle scorte.In collaborazione con la Croce Arancione,da alcuni anni AVIS va nelle scuole elementarie medie di Cavriago per informare iragazzi sul lavoro che svolgono le due associazioni.LA RACCOLTA DI PLASMADa settembre è iniziata presso l’AVIS diMontecchio la raccolta di plasma. Attualmentela sezione di Cavriago collabora conl’AVIS provinciale per la ricerca di donatoridi plasma da inviare principalmente pressoil centro prelievi di Montecchio o al centrotrasfusionale di Reggio Emilia.Come si dona il plasma La plasmaferesi siesegue con apparecchiature che prelevanoil sangue e ne separano le componenti,restituendo le cellule al donatore in unprocesso continuo, attraverso un unicoaccesso venoso.Questa donazione ha una durata variabileda 35 minuti a 50 minuti circa, si effettuapreferibilmente su appuntamento e poichésono necessarie apparecchiature specifiche(separatori cellulari) si effettua presso strutturetrasfusionali abilitate.I requisiti per la donazione del plasma sonosimili a quelli per la donazione del sangueintero. L'intervallo tra una donazione e l'altradi solo plasma, può essere anche di solo14 giorni poiché il plasma si rigenera moltorapidamente) senza alcuna conseguenza oripercussione negativa. Solitamente i nostrisanitari consigliano di ripetere dopo 40/45giorni.Cos'è il plasma Il plasmarappresenta la componenteliquida del sangue, grazie allaquale le cellule sanguignepossono circolare. Il plasmaè costituito prevalentementeda acqua (oltre il 90%), nellaquale sono disciolte e veicolatemolte sostanze qualiproteine, zuccheri, grassi, saliminerali, ormoni, vitamine,anticorpi e fattori della coagulazione.www.avis.it/usr_viewATTIVITA’RICREATIVEL’AVIS inoltre organizza numerose iniziativericreative, quali il Carnevale per i bambinie ragazzi delle scuole, Festa di HakunaMatata (Festa di chiusura delle scuole), laFesta estate a luglio e la Festa di fine estatea settembre , il Pranzo sociale l’8 <strong>dicembre</strong>e la gita per donatori e collaboratori contradizionale mangiata di pesce.Altre attività ricreative vengono svolte daivolontari dell’AVIS presso il Circolo AreaFeste di via Bassetta 11 a Cavriago.La stessa struttura viene messa a disposizionedi associazioni, gruppi sportivi, partitie privati che ne fanno richiesta.L’AVIS è in Via Aspromonte, 4telefono e fax fax 0522 / 576304cellulare 333 / 2371179e-mail: avis-cavriago@aviscavriago.itsito web: www.aviscavriago.itOrari di apertura: tutti i lunedì sera dalleore 21,15 alle 23,30 - in occasione deiprelievi di sangue (sabato e domenica) dalleore 7,30 alle 11.Circolo area feste (zona sportiva) Via Bassetta,11 - telefono . 0522 / 576304 -cellulare . 333 / 2371179Presidente per Cavriago: Giovanna IemmiVice Presidente : Mazzocchi FrancoConsiglio: Becchetti Giulio, Belloni Lucia,Bernabei Guido, Braglia Daniela, FerrariLuisella, Fiaccadori Giuliana, Friggeri Maura,Gianferrari Roldano, Giaroli Pasquino, GuidaPiero, Lasagni Andrea, Menozzi Carla, MenozziGino, Montanari Rino, Dott. NegriErnestino, Prampolini Dante, Reggiani Iller,Reggiani Mario, Vecchi Terisio. Collegiosindacale composto da: Benini Pierluigi,Salsi Paola, Cardinali Denis, Rinaldi Mario.Direttore Sanitario: Dott.ssa Eleonora Spaggiari.PER DONAZIONI AVISBSGSP Agenzia di Cavriago,ABI: 05188 - CAB: 66290 -conto corrente: 20333 CIN: TIBAN: IT02T0518866290000000020333BANCA REGGIANA Agenzia 2 Reggio Emilia,ABI: 07058 - CAB: 12802 – conto corrente:37151 - CIN: LIBAN: IT41L0705812802000000037151PER DONAZIONI ALLASTRUTTURA RICREATIVABANCA REGGIANA Agenzia 2 Reggio Emilia,ABI: 07058 - CAB: 12802 - Conto corrente:36078 - CIN: TIBAN: IT41T0705812802000000036078UFFICIO POSTALE CAVRIAGO,ABI: 07601 - CAB: 12800 - Conto corrente:000010741429 - CIN: BIBAN: IT06B0760112800000010741429CALENDARIO PRELIEVI 2009sabato 17 e domenica 18 gennaiosabato 28 febbraio e domenica 1 marzosabato 9 e domenica 10 maggiosabato 18 e domenica 19 lugliosabato 29 e domenica 30 agostosabato 17 e domenica 18 ottobresabato 14 e domenica 15 novembreAL “CIRCOLO AREA FESTE” si svolgonovarie iniziative ricreative e i seguenti corsi:Martedì, ballo lisciodalle ore 20 alle 21 principiantidalle ore 21 alle 22 intermedidalle ore 21 alle 23 avanzatiGiovedì, ballo latino americani -dalle ore 18,30 alle 19,30 ragazzi principiantidalle ore 19,30 alle 20,30 ragazzi intermedidalle ore 21,00 alle 22,00 adulti principiantidalle ore 22,00 alle 23,00 adulti intermediPer informazioni: cell 333 237117923


21 a EDIZIONEI premi del Comune “Cavriagoper lo sport <strong>2008</strong>” a squadre,atleti, dirigenti, tecnici, volontariche si sono distinti nell'ultimastagione sportiva per le vittorieriportate in campo agonistico eper l’impegno e il far play dimostratiEdilesse - GS Pallavolo Cavriaghese -squadra promossa dalla B1 alla A2 -2007/’08: Guidetti Giampaolo (1° allenatore)- Lusetti Wainer (2° allenatore) -Masini Roberto (aiuto allenatore) - MontecchiAntonio (massaggiatore) - CurtiNadia (tecnico sportivo) - Andriano Alessandro- Armeti Francesco - BaldasseroniSimone - Bossoli Davide - Bosi Andrea- Cavallini Lorenzo - Cerofolini Piero -Fanuli Fabio - Ferri Raffaele - Luppi Oreste- Padura-Diaz Williams - Rabezzana EdoardoMarco.Anni magici (calcio a 5) squadra di diversamenteabili vincitrice al campionatoprovinciale SAP e 4ª ai Nazionali - categoriaDIRp: Genitori Daniele - Gabriele Cristian- Oliva Daniele - Braglia Daniele - BottazziSimone - Gambarelli Alessandro - IncertiFabrizio - Tarallo Carmela - Viappiani Mattia- Ferrarini Alex - Ferrarini Claudio - FerrariPaolo - Baglivi Maurizio - Marani Marzia- Buffagni Simona - Chiari Marco (dirigenteaccompagnatore) - Salvarani Giulio (allenatore).Polisportiva Cavriago Cleavers - squadra1ª classificata campionato Serie D -2007/<strong>2008</strong>Nella foto: VIVICITTÀ <strong>2008</strong> - i bambini della Scuola “Rodari” (da: www.podisti.org/webzine)Viani Marco - Bertozzi Cristian - AdamelliSimone - Farella Davide - Pellegrini Cesare- Nironi Mattia - Nironi Marco - CorradiniFrancesco - Dallasta Gianluca - CarrettiStefano - Morelli Ivan - Rubertelli Marco- Bettuzzi Aronne (dirigente)ASD Club Cavriago – riconoscimento"Premio Coppa Disciplina <strong>2008</strong>" - dirigenti:Belloni Massimiliano - Orlandini Massimo- Baglivi Pasquale - Vergalli Franco - AppodiaFernandoCalcio (volontari): Celso Torelli - Custodeimpianto sportivo “La Pratina”, punto diriferimento fondamentale per le attivitàsportive che si svolgono nell'impianto.24Scuola basket Cavriago - per il raggiungimentodelle finali nazionali "Top 16"Ottolini Tullio - Giaroli Gianni - Gala Simone- Ghirardini Gabriele - Codeluppi Marco -Onesti Andrea - Giardina Michael - Di NoiaAlessandro - Caccialupi Luca - LusettiLorenzo - Ferrarini Stefano - Mammi Gabriele- Garofoli Rainero - Gabrielli Paolo- Degl'Incerti Tocci Davide - Peroni Nicolavice allenatore) - Belloni Fausto (dirigente)- Cattani Enrico (dirigente).Società Podistica Cavriaghese: BranchettiGraziano, dirigente. Per aver sempre offertocon entusiasmo la sua collaborazionenella realizzazione delle manifestazionie in particolare il “Gir di pos”; LusuardiCristian, atleta, ha ottenuto buoni piazzamenti,migliorandosi sempre. Uno dellemigliori promesse della società.Universal Skating - Squadra "La Mummia"2ª ai Campionati regionali e 4° al CampionatoItaliano - gruppo folk: BelhamraLaila - Benassi Giada - Benassi Greta -Bertozzi Asia - Borghi Sara - Borghi Gaia- Cadegiani Nicole - Casamatti Giulia -Catellani Elena - Catellani Chiara - CoppolaMartina – Filippini Alessia - Fontana Eva- Fontana Alice - Franceschi Sara - FranceschiniAlessandra - Lamberti Silvia - LorenzanoAlessia - Manelli Katia - Marconi


Maja - Orlandini Maria Grazia - PegorariAlice - Pioli Miriam - Scardovelli Martina- Spagnolo Rebecca - Tedeschi Carolina.Ypsilon Arco Club Cavriago: StazzoniCinzia, vincitrice campionato italiano ArcoNudo Indoor <strong>2008</strong>, master femminile -Braglia Daniele, 3° al campionato regionaleArco Nudo Indoor <strong>2008</strong>, senior -Gandolfi Jenni, 3ª campionato regionaleArco Nudo Indoor <strong>2008</strong>, senior - DanielukMarco, 3° al campionato regionale. Targa<strong>2008</strong> a squadre, Arco Ricurvo - FrigeriAdriano, 3° campionato regionale.Targa<strong>2008</strong> a squadre, arco ricurvo - PiccininiPietro, 3° campionato regionale Targa<strong>2008</strong> a squadre, arco ricurvo.Società Ciclistica Cavriaghese: GualtieriAlfonso (3 vittorie negli Esordienti 2°anno) - Bellan Serena (2 vittorie nelle.Esordienti 1° anno - Campionessa provincialee regionale) - Franchi Omar(vittorie negli Esordienti 1° anno - Campioneprovinciale) - Ascione Ciro (2 vittorienella categoria. G3 Giovanissimi) - SpaggiariMaicol (5 vittorie nella caegoria G3)- Guidetti Erik (9 vittorie nella categoriaG4) - Carpi Davide (1 vittoria nellacategoria G6) - Guidetti Marco, direttoresportivo).PROTAGONISTICelso Torelli, il signore della“Pratina”L’Amministrazione Comunale, nell’edizione<strong>2008</strong> di Cavriago per lo Sport, havoluto premiare con una targa al meritosportivo, una persona che per certi versiè divenuta un’istituzione nel paese. Unapersona che, con modestia e spirito diservizio, dopo tanti anni, continua ancoroggi, attraverso il suo operato, a permetterea numerosi sportivi, di tutte le età,di giocare a calcio divertendosi, in unambiente naturale, sano e accogliente,a pochi passi dal centro di Cavriago.Stiamo parlando di Celso Torelli, il custodedel centro sportivo della Pratina di viaQuercioli, uno degli ultimi rappresentantidi una generazione generosa, fornita diun forte senso di appartenenza ad unacollettività, e che, in nome del benecomune, non si tira indietro quando c’èbisogno di lui.Torelli, anche se non è un vero e propriocavriaghese (è nato, infatti, nel 1928 aRivalta), del carattere dei cavriaghesi hafatto proprie le caratteristiche migliori:un forte orientamento verso gli altri e ungrande attaccamento ai valori del lavoroe della solidarietà.L’amore con il quale Torelli mantiene ilterreno dei campi da calcio a lui affidatiin gestione dalla Parrocchia, è encomiabile.Le tante squadre di dilettanti eamatori che si avviccendano sui campidella “Pratina” possono giocare tuttol’anno, con qualunque condizione atmosferica,perché il terreno ha un drenaggioquasi perfetto e in nessuna zona deicampi si creano allagamenti o buche talida non permettere di praticarli.Torelli ricorda ancora quando, da giovane,andava ad assistere alle partite dellaReggiana al Mirabello, dove il fondo delcampo era fatto di carbonella nera, residuodella fonderia. Alla Pratina cresceinvece un’erba, sui campi da gioco, chepare di essere in Scozia o in Irlanda!Le squadre che si alternano alla “Pratina,”tutti i giorni e a tutti gli orari, sono composteda “giovani” fino a 50 anni (è lospirito quel che conta) e rispondono ai25seguenti nomi: ARICAR, CELTIC PRATINA,CIRCOLO GRAMSCI, CSKA e SPORTINGCAVRIAGO O6.Il campo principale, da quest’anno, puòessere utilizzato solamente per i campionatiamatoriali, perché non è stato omologatodalla Federazione Sportiva, inquanto la rete di recinzione non è sufficientementealta (purtroppo le normeitaliane per la sicurezza fanno assomigliarei campi da calcio più a dei campidi concentramento, piuttosto che a luoghidi svago e ricreazione, come invece dovrebbeessere).Le più grandi soddisfazioni, Celso Torelli,le ha sempre ricevute dagli sportivi frequentatoridel campo, sempre corretti,educati e cortesi nei suoi confronti, tantoper sfatare i molti pregiudizi che ancoroggi resistono nei confronti di chi giocaa calcio, e ciò che più di tutto Torelli siaugura per il futuro è che tutto continuicosì, come è andato sino ad ora, semplicemente.(Algo Ferrari)Nella foto, Celso Torelli è il quarto da sinistra,al suo fianco il compianto Don Attilio Vezzani.


DIARIOCORDOGLIO PER LA SCOMPARSADI ANTONIO GROSSIIl 14 novembre, all’età di 58 anni, è morto a Casalgrande AntonioGrossi, cavriaghese, figlio di Giuseppe detto “Pipo” falegname,comunista, figura di spicco dell’antifascismo militante cavriaghese.Antonio, laureato in Scienze politiche e Filosofia, esponente delpartito della Rifondazione comunista, era assessore al Bilancioe alla Partecipazione del Comune di Casalgrande, dopo esserestato consigliere dal 1999 al 2004 e dipendente in qualità divicesegretario comunale fino al 1999. Nel paese della zonadelle ceramiche Grossi si era stabilito per convivere e sposarsicon la signora Maura Filippini.Fin da ragazzo, Antonio ha abbracciato gli ideali di sinistra cheOFFERTE ALLA CASA PROTETTAL’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadinie le famiglie che, per onorare la memoria dei loro cari, amicie conoscenti, hanno fatto offerte di denaro alla Casa protetta.- La famiglia Trolli Remo in memoria di Trolli Dirce in Sandrolini- Le famiglie Sandolini e Lorenzani in memoria di Trolli Dirce inSandolini- Sandolini Morris e Orioli Catia in memoria di Trolli Dirce- Le cognate e i cognati Lolli in memoria di Costoli Sergio- Bondavalli Barbara, Bondavalli Monica, Borelli Mariangela,Borelli Marta, Ghisi Gianni, Lolli Isanna, Lolli Paolo, Lolli Rodolfo,Lolli Rosanna, Masoni Dives, Masoni Milena, Moretti Daniela,Tagliati Franca, Tagliati Marinella in memoria di Costoli Sergioanimarono il padre, si è distinto nella vita politica e culturaledi Cavriago (ha scritto, tra l’altro, con Brunetta Partisotti eAntonio Coscelli un dizionario del dialetto cavriaghese), neglianni della piena maturità è diventato un uomo politico preparato,colto e appassionato. A noi piace ricordarlo come un intellettualedi sinistra, sicuri di interpretare il percorso della sua esistenzache purtroppo si è prematuramente interrotto.Addio, compagno Grossi, che la terra ti sia lieve.In memoria di Ferrari Emilia vedova GiovanardiL’Ottavo Giorno ringrazia per la somma devoluta in memoria diFerrrari Emilia vedova Giovanardi le famiglie Ferrari, Leoni,Sandrolini, Violi, Annigoni – Marzi Marianna, Bertani, Rina,Claudio e Stefano Pasquali, Rina. Mauro, Mirca e Catia Strozzi,Ilde, Roberto e Simona Lasagni, Giacoma e Monica Caprari –Strozzi Bruno dell’associazione ANPI di Reggio EmiliaIn memoria di Calzolari PierinoLa famiglia Calzolari Gianni ha offerto alla Casa Protetta treletti elettrici ad altezza regolabile al fine di migliorare la qualitàdell'assistenza agli ospiti. Gli operatori e l'Amministrazionecomunale ringraziano.26


DIARIONUOVI ITALIANI, UN’ONDA LUNGAQuesta foto è sulla copertina di un opuscolodell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali,edito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento per i Diritti e Pari opportunità.Il 30 ottobre, a Bologna, è stato presentato il dossier statisticoCaritas/Migrantes <strong>2008</strong>, sull’immigrazione in Emilia - Romagna.La Caritas stima che nella nostra regione siano presenti (dati31 <strong>dicembre</strong> 2007) 421.031 stranieri soggiornanti, pari al 9,8% della popolazione complessiva. È del 15 % la crescita dellapopolazione straniera residente, rispetto all’1 gennaio 2007,in buona parte dovuta all’aumento dei cittadini rumeni residenti,il cui numero è quasi raddoppiato (da 21.804 a 41.651).Per quanto riguarda la composizione di “genere”, - nota l’ufficiostampa della Regione - c’è una maggior crescita della componentefemminile tra i residenti stranieri (+ 11,1% rispetto al +9,1% dei maschi), a conferma di una tendenza che si manifestagià da qualche anno.Le classi d’età in cui l’incidenza della popolazione straniera èpiù elevata sono la 0-5 anni (14,7% della popolazione complessivain questa fascia d’età) e 25-29 anni (16,4%).I principali Paesi di provenienza dei residenti stranieri sono ilMarocco (15,6%), l’Albania (13,1%) e la Romania (11,4%). Increscita il dato della Romania e dell’Est Europeo in generale(Polonia, Ucraina, Moldavia). Infine, il dato relativo alle acquisizionidi cittadinanza: in Emilia - Romagna, gli immigrati stranieri chehanno ottenuto la cittadinanza italiana dal 2004 al 2006 sonopassati da 1.117 a 3.521.MIGRANTI NELLA PROVINCIA REGGIANAReggio Emilia, con 52.420 cittadini stranieri residenti (27.211maschi, 25.209 femmine), è la provincia dell’Emilia - Romagnacon la maggiore presenza (percentuale) di migranti: il 10,3 %.Gli stranieri soggiornanti – secondo lestime di Caritas – sarebbero invece59.765 (il 14,2 % della popolazionereggiana).Cresce il numero dei Comuni la cui popolazioneè costituita per oltre il 10 %da cittadini stranieri residenti: 79 nel2007, rispetto ai 22 nel 2004, 33 nel2005, 47 nel 2006. Nella graduatoria deiprimi cinquanta Comuni emiliano – romagnolicon più migranti residenti, ReggioEmilia è al 2° posto (dopo Bologna) con21394 residenti stranieri; Correggio è al22° posto con 2.392 residenti stranieri;Novellara al 31° posto con 1.698; Guastallaal 36° (1.571), Luzzara al 39°(1.521), Rubiera al 44° (1.292),Casalgrande al 47° (1.203).Per quanto riguarda invece l’incidenza(percentuale) degli stranieri sulla popolazioneresidente, al 2° posto è Luzzara (16,98 %), al 3° Rolo(16,14 %) al 6° Fabbrico (14,12 %), al 7° Boretto (13,84 %),all’11° Campagnola (13,29 %), al 14 ° Reggio Emilia (13,18%), al 19° Novellara (12,69 %), al 41° Castelnovo di Sotto(11,16 %), al 46° Rio Saliceto (11,08 %).A CAVRIAGONel nostro Comune i cittadini stranieri residenti (al 1° gennaio<strong>2008</strong>) rappresentano quasi il 7 % dei cavriaghesi. Sono 665(158 ragazzini di età compresa tra 0 e 14 anni, 499 tra 15 e64 anni, 8 ultrasessantacinquenni).Anno Stranieri residenti Percentualesulla popolazione1991 98 1,171998 172 2,031999 200 2,312000 214 2,432001 253 2,842004 363 3,992005 459 4,972006 563 5,972007 588 6,23<strong>2008</strong> 665 6,9728


DAL CONSIGLIO COMUNALECON “CAVRIAGOINFANZIA”LE SCUOLE SONO NUOVAMENTEPUBBLICHEL'anno scolastico è iniziato nei serviziper l'infanzia del Comune di Cavriago.Dal 1°settembre le scuole dell'infanzia,l'asilo Nido, il centro bambini (insiemea tutti i servizi rivolti alle scuole elementarie medie) sono gestiti da "CavriagoInfanzia",l'Azienda Speciale Comunalecreata dal Comune per poter consolidareed accrescere la qualità dei servizirivolti ai più piccoli.La scelta di costituire questa AziendaSpeciale nasceva da due esigenze: ridurrela precarietà del personale (il 45%di chi lavorava negli asili era dipendentedi aziende private a cui, nel 1997, erastata affidata parte del servizio) e consentireun ampliamento dei servizi rivoltialle famiglie. Per raggiungere questoobiettivo era necessario costituire "CavriagoInfanzia"perchè il Comune ha lemani legate dalle leggi nazionali in materiadi nuove assunzioni. Mantenendole cose così come erano, l'unica stradapossibile sarebbe stata l’affidamento aprivati di un'intera scuola dell'infanzia.Noi abbiamo voluto mantenere le nostrescuole pubbliche, allo scopo di garantireanche per il futuro la qualità dei servizida tutti riconosciuta.Ciò nonostante, la nascita dell'AziendaSpeciale ""CavriagoInfanzia"" è stataaccompagnata dalle solite polemichedi Rifondazione Comunista - ProgettoSociale, che ha accusato la Giunta divoler "privatizzare le scuole". Eranopresenti anche loro nella CommissioneConsigliare ed hanno avuto modo diconoscere tutti i limiti imposti dalle lagginazionali, tuttavia hanno continuato araccontare la bugia della privatizzazionefino all'ultimo (basti leggere l'ultimonumero di Paese Nostro).Troppo spesso in politica si portano lepolemiche sui giornali allo scopo di avereun pò di visibilità mediatica e, passatala notizia, nessuno di prende la briga diverificare come sono andate a finire lecose. Questo modo di fare politica andandosui giornali e scordandosi deifatti, evidentemente non la fa soloBerlusconi. Rifondazione Comunista -Progetto Sociale diceva bugie quandoterrorizzava genitori e insegnanti parlandodi privatizzazione ed ora le prove sonosotto gli occhi di tutti. L'anno scolasticoè iniziato e le scuole non sono stateprivatizzate, anzi, è successo esattamenteil contrario.Se a giugno oltre il 40% delle insegnantidi sezione era dipendente di una cooperativa,questa percentuale a settembreè stata azzerata e tutte le insegnantidi sezione hanno un contratto di tipopubblico. A ciò si deve aggiungere chein questi mesi si sta procedendo allaselezione di personale a tempo intedeterminato,allo scopo di dare continuitàai bambini assumendo le insegnanti concontratti pubblici ancora più stabili. Leausiliarie dipendenti del Comune sonorimaste le stesse, ma sono state riqualificatee lavorano più a contatto con ibambini. Inoltre sono state aumentatele attività dell'atelierista, che è ora lavoraanche nelle sezioni di Nido. La cooperativaha mantenuto in gestione i servizidi pulizia e di riassetto (con lo stessonumero di ore di appalto che avevaprima), gli educatori di supporto ai bambinicon deficit ed i servizi del tempolungo, del tempo estivo e del centrobambini.29Questa breve descrizione dimostra chela nascita dell'Azienda Speciale "CavriagoInfanzia"ha consentito di mantenerepubblici i servizi per l'infanzia e, per ilfuturo, consentirà di ampliare i servizi edare risposta alle famiglie che oggi sonoescluse dal Nido o che chiedono orario periodi di apertura più completi diquelli di oggi.I nostri servizi per l’infanzia, che in questi10 anni sono rimasti sospesi tra l’essereun servizio pubblico e l’avere una fortepresenza dei privati, oggi hanno la garanziadi continuare a ed essere unservizio comunale. Reggio Emilia da anninon attiva più servizi comunali, affidandosisempre più a delle cooperative.Anche a Barco di Bibbiano, a pochissimichilometri da noi, un’intera scuola èstata affidata a privati senza che RifondazioneComunista scrivesse un solocomunicato ai giornali. Cavriago inveceavrà moltissime nuove insegnanti assuntestabilmente con lo stesso contrattodelle loro colleghe più anziane. La storiae l’esperienza di chi ha costruito i nostriservizi potrà essere trasferita ad unanuova generazione, dando una prospettivaa lungo termine e di qualità per iservizi rivolti ai più piccoli.Gruppo consigliare“Uniti per Cavriago”


DAL CONSIGLIO COMUNALELO STATO NON GIUDICA SE STESSOGenova, notte tra il 21 e il 22 luglio 2001:180 agenti delle forze dell’ordine fannoirruzione nei locali della scuola Diaz (sede,in quei giorni del G8, del Genoa Social Forum)per effettuare una perquisizione. La perquisizionesi conclude con 93 arresti e 82 feriticon tre prognosi riservate: la tedesca MelanieJonasch (trauma cranico cerebrale, confattura della rocca petrosa sinistra, ematomicranici vari, policontusioni al dorso, spallae arto superiore destro, frattura della mastoidesinistra, ematomi alla schiena e allenatiche), il tedesco Karl Wolfgang Baro (traumacranico con emorragia venosa) e l’ingleseMark Covell (perforazione del polmone, traumaemitorace, spalla e omero e traumacranico). Degli 82 feriti 63 vengono portatiin ospedale e i rimanenti 19 sono condottidirettamente nel “carcere temporaneo”allestito all’interno della caserma di Poliziadi Genova Bolzaneto durante i giorni del G8.Tutte le persone ospitate all’interno dellascuola sono state tratte in arresto con l’accusadi resistenza a pubblico ufficiale eassociazione a delinquere finalizzata alladevastazione e saccheggio e detenzione dibottiglie molotov.22 luglio 2001: il Presidente del ConsiglioSilvio Berlusconi dichiara alle telecamere:“ho avuto questa mattina una telefonata delMinistro degli Interni, che mi ha rappresentatoil ritrovamento di armi improprie all'internodel Genoa Social Forum e la individuazionedi 60 persone appartenenti alle squadreviolente che si erano occultate, a dire delMinistro, con la connivenza degli esponentidel Genoa Social Forum tra gli esponentistessi del Genoa Social Forum. […] La notiziami è stata data come una notizia tendentea chiarire che non c'era una distinzione tracoloro che hanno operato la violenza e laguerriglia e gli esponenti del Genoa SocialForum che anzi, per la notizia che mi è statadata, avrebbero favorito e coperto questaloro presenza”.Nello stesso giorno la Polizia di Stato organizzauna conferenza stampa nel corso dellaquale i giornalisti non possono fare domande,ma solo ascoltare la lettura di questo comunicato:“Anche a seguito di violenze commessecontro pattuglie della Polizia di Stato nellaserata di ieri in via Cesare Battisti, si è deciso,previa informazione all'autorità giudiziaria, diprocedere a perquisizione della scuola Diazche ospitava numerosi giovani tra i quali quelliche avevano bersagliato le pattuglie con lanciodi bottiglie e pietre. Nella scuola Diaz sonostati trovati 92 giovani, in gran parte di nazionalitàstraniera, dei quali 61 con evidenti epregresse contusioni e ferite. In vari localidello stabile sono stati sequestrati armi,oggetti da offesa ed altro materiale che ricolleganoil gruppo dei giovani in questioneai disordini e alle violenze scatenate dai BlackBloc a Genova nei giorni 20 e 21. Tutti i 92giovani sono stati tratti in arresto per associazionea delinquere finalizzata alla devastazionee saccheggio e detenzione di bottigliemolotov. All'atto dell'irruzione uno deglioccupanti ha colpito con un coltello unagente di Polizia che non ha riportato lesioniperché protetto da un corpetto. Tutti i feritisono stati condotti per le cure in ospedalicittadini.”12 maggio 2003: il Gip Anna Ivaldi disponel'archiviazione delle indagini per il reato diresistenza, con un'ordinanza di archiviazionein cui si afferma che “non può affermarsi,neppure con un minimo grado di certezza,che coloro che si trovavano nella Diaz eche vennero poi arrestati abbiano lanciatooggetti sulle forze di polizia”. Deve poiescludersi essi abbiano posto in essere attidi resistenza nei confronti del personale dipolizia, una volta che questo riuscì ad accedereall'interno della Diaz”.3 febbraio 2004: vengono archiviate anchele accuse di associazione a delinquere.Negli anni è stato quindi accertato: cheall’interno della Diaz non c’erano violenti,che nessuna pattuglia è stata aggredita,che le ferite dei manifestanti non eranopregresse, che dalla scuola non è partitanessuna sassaiola, che nella scuola non c’èstata resistenza, che nella scuola non si èverificato un tentato omicidio, che nellascuola non c’erano bombe molotov (queste- così come è stato recentemente documentatodalla Bbc - sono state portate nei localidella scuola dalle forze dell’ordine).Da ciò ne consegue che il Presidente delConsiglio (Silvio Berlusconi), il Capo dell’Antiterrorismo(Francesco Gratteri), il portavocedella Polizia di Stato (Roberto Sgalla), ilnumero uno della Digos di Genova (SpartacoMortola), il Comandante del VII nucleo sperimentaleantisommossa del I Reparto Mobiledi Roma (Vincenzo Canterini), il Questore diGenova (Francesco Colucci): HANNO TUTTIMENTITO.Tribunale di Genova, 13 novembre <strong>2008</strong> ore3021: sentenza del lungo processo (4 anni,170 udienze) per i pestaggi avvenuti all’internodella scuola Diaz: condanne solo peri "picchiatori" del Reparto Mobile di Roma,assoluzioni per tutti i vertici della Polizia.Sentenza, tra forma e sostanza:- forma, in quella scuola c'è stato un gruppettodi poliziotti esaltati che è andato oltreil lecito, tutto qui. La catena di comando nonc’entra nulla;- sostanza, in questo paese la Polizia puòfare quello che le pare. Se vuole picchiartiti picchia, se vuole bastonarti ti bastona, sevuole torturarti ti tortura. E non ha l'obbligodi rispondere a nessuno.***Genova, notte tra il 21 e il 22 luglio 2001:per ore si sussegue l'uscita delle barelle, dicorpi massacrati dalla violenza della Poliziae il trasferimento nei cellulari delle personeche escono dalla Diaz. All'esterno si alza uncoro, martellante: “Assassini, Assassini”.Tribunale di Genova, 13 novembre <strong>2008</strong> ore21: Arnaldo Cestaro in piedi su una poltronadell'aula bunker (70 anni, una spalla rottae tre operazioni per rimetterla a posto) piangee inveisce contro lo Stato italiano. Accantoa lui le altre vittime di quella notte (c’è ancheLena Zulke, la ragazza tedesca che divennel'immagine simbolo, una maschera di sangueportata via in barella). Tutti impietriti, attonitidopo la lettura della sentenza. Si alza uncoro, martellante: “Vergogna, Vergogna”.Il cerchio si chiude. Due Italie, una semprepiù forte dell’altra. Lo Stato non giudica sestesso.PS ottobre <strong>2008</strong>: l’ex Presidente della RepubblicaFrancesco Cossiga ha spiegatocome distruggere l'Onda (il movimento deglistudenti): “Bisogna infiltrare gli studenti conagenti provocatori pronti a tutto, e lasciareche per una decina di giorni i manifestantidevastino i negozi, diano fuoco alle macchine,mettano a ferro e fuoco le città. Dopodiché,forti del consenso popolare, le forzedell'ordine non dovrebbero avere pietà emandarli tutti in ospedale. Non arrestarli,che tanto poi i magistrati li rimetterebberosubito in libertà, ma picchiarli e picchiare asangue anche quei docenti che li fomentano”.Gruppo consiliare Progetto Socialepartito della Rifondazione Comunista

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