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Introduzione alla poesia Supplica a mia madre. - Biagio Carrubba

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<strong>Supplica</strong> a <strong>mia</strong> <strong>madre</strong>.Il piccolo Pier Paolo Pasolini (1922-1975) con la <strong>madre</strong> Susanna Colussi (1891-1991)<strong>Introduzione</strong> <strong>alla</strong> <strong>poesia</strong> <strong>Supplica</strong> a <strong>mia</strong> <strong>madre</strong>.La <strong>poesia</strong> “<strong>Supplica</strong> a <strong>mia</strong> <strong>madre</strong>” fu scritta da Pier Paolo Pasolini il 24 aprile 1962 e fu inseritanella prima edizione del libro “Poesia in forma di rosa” pubblicato nel 1964, nella prima sezione“La Realtà” della quale è la <strong>poesia</strong> numero quattro.La <strong>madre</strong> del poeta era già comparsa come protagonista e figura costante in molte altre poesie dellaproduzione poetica precedente di Pasolini. Non bisogna quindi meravigliarsi che la <strong>madre</strong> vengaancora poetata in questa nuova opera data l'enorme importanza che lei ebbe nella vita psicologica edesistenziale del poeta; anzi la <strong>poesia</strong> è la spiegazione, in forma poetica, del dramma interiore delpoeta che spiega in termini psicoanalitici e psicologici la sua vita interiore che si riverbera in quellaprivata e sociale. La <strong>madre</strong> è parte in causa del suo comportamento sociale e il poeta spieganell'opera, ovviamente tra le righe, la genesi psicogena del suo comportamento omosessuale.A conferma di questa analisi riporto il commento del critico Marta Sambugar che esprime neglistessi termini il contenuto della <strong>poesia</strong>:


Testo della <strong>poesia</strong><strong>Supplica</strong> a <strong>mia</strong> <strong>madre</strong>E' difficile dire con parole di figliociò a cui nel cuore ben poco assomiglio.Tu sei sola al mondo che sa, del mio cuore,ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:è dentro la tua grazia che nasce la <strong>mia</strong> angoscia.Sei insostituibile. Per questo è dannata<strong>alla</strong> solitudine la vita che mi hai data.E non voglio esser solo. Ho un'infinita famed'amore, dell'amore di corpi senza anima.Perché l'anima è in te, sei tu, ma tusei <strong>mia</strong> <strong>madre</strong> e il tuo amore è la <strong>mia</strong> schiavitù:ho passato l'infanzia schiavo di questo sensoalto, irrimediabile, di un impegno immenso.Era l'unico modo per sentire la vita,l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.Sopravviviamo: ed è la confusionedi una vita rinata fuori d<strong>alla</strong> ragione.Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile...2


Parafrasi della <strong>poesia</strong>.Trovo difficile esprimere con parole di figlioil mio status sociale, al quale io nel mio cuore ben poco assomiglio.Tu sei la sola persona al mondo che conosce il mio cuore,ciò che esso è sempre stato e ciò che era prima di aprirsi ad altri amori.Per ciò devo dirti la brutta verità:la <strong>mia</strong> angoscia nasce dentro la tua affettività.Nonostante ciò sei insostituibile, anche sela <strong>mia</strong> vita, che tu mi hai dato, è condannata <strong>alla</strong> solitudine.Ma io non voglio restare solo, perché ho una vorace fame d'amoreperché ho bisogno di amori di corpi carnali,mentre la <strong>mia</strong> anima è tutta in te, sei tu,ma tu sei <strong>mia</strong> <strong>madre</strong> e il tuo amore è la <strong>mia</strong> signoria:per ciò ho passato la <strong>mia</strong> infanzia succube di questo sentimentoalto, irrimediabile, preso da questo amore immenso.Il tuo amore era l'unico modo per appassionarmi <strong>alla</strong> vita,era l'unica forma per amarla: ma ora questa schiavitù è finita.Sopravviviamo: e ciò che adesso rimane è la confusionedi una vita rinata che non si spiega con la ragione.Ti supplico, ah ti supplico di restare ancora con me.Sono qui, solo con te sperando in un futuro aprile.3


Sintesi della <strong>poesia</strong>.Il poeta ha difficoltà a trovare le parole per esprimere ciò che egli appare agli occhi degli altri,perché egli interiormente non si sente di assomigliare a ciò che appare. Solo sua <strong>madre</strong> conoscel'anima del poeta dal di dentro e ciò che egli è sempre stato prima di avere rapporti esterni con glialtri. Per questo motivo il poeta svela <strong>alla</strong> <strong>madre</strong> la vera causa del suo comportamento checoinvolge anche lei perché è d<strong>alla</strong> <strong>madre</strong> che scaturisce il comportamento psicogeno del figlio.Per questo motivo la <strong>madre</strong> appare al poeta insostituibile e ciò lo condanna <strong>alla</strong> solitudine. Ma ilpoeta non vuole restare solo perché ha voglia di amare anche altre persone e vuole avere con lororapporti carnali privi di anima. Invece l'anima del poeta è tutta dentro a quella della <strong>madre</strong> maquesto amore immaturo e irrisolto verso di lei lo ha reso sempre schiavo. Per ciò il poeta ha passatola sua infanzia succube dell'amore della <strong>madre</strong> che era l'unico modo per appassionarsi <strong>alla</strong> vita; maora questa schiavitù è finita. Dopo la rivelazione del suo segreto <strong>alla</strong> <strong>madre</strong>, il poeta si sente liberoda quest'amore filiale e inizia per lui una vita nuova che non si spiega solo in maniera razionale masoprattutto inconsciamente. Il poeta supplica infine la <strong>madre</strong> di restare comunque accanto a lui,perché è sempre da solo, e spera di restare con lei nel prossimo futuro e nella primavera che siavvicina.Il tema della <strong>poesia</strong>.Il tema della <strong>poesia</strong> è certamente l'amore controverso ed irrisolto del poeta verso la <strong>madre</strong>. Pasoliniha amato, da sempre, la <strong>madre</strong>, d<strong>alla</strong> quale non si è mai distaccato e d<strong>alla</strong> quale ha ricevuto il suoprofondo amore. Questo amore ha però causato nel poeta un conflitto edipico che poi è stato lacausa della sua "diversità sessuale" che lo ha sempre condannato <strong>alla</strong> solitudine. Ora però il poetanon vuole rimanere da solo e vuole avere altri rapporti carnali mentre riserva l'amore spirituale edaffettivo <strong>alla</strong> <strong>madre</strong>. Egli ha trascorso tutta la sua infanzia schiavo di questo amore edipico verso la<strong>madre</strong> perché questo era l'unico modo per appassionarsi <strong>alla</strong> vita e sentirsi vivo. Ma ora Pasoliniprende coscienza di questo amore e lo svela a sé stesso per ricominciare una nuova vita che non sispiega solo con la ragione. Il poeta vuole che la <strong>madre</strong>, comunque, rimanga al centro della sua vitacosicché la prega di non andarsene, di rimanere con lui e spera di vivere insieme a lei il prosieguo diuna vita che rifiorisce in primavera, ad aprile. Pasolini in una versione precedente ha chiarito bene ilfinale della <strong>poesia</strong>, scrivendone una variante: "Finita, dico, nel tempo, non nella sua luce./Non si samai dove i decenni conducono./Si sopravvive. I sensi sono sempre completi/i giorni del futurohanno i vecchi segreti.../ti supplico, ti supplico: non voler morire/pensa a me solo al mondo, altronon posso dire".4


Il messaggio della <strong>poesia</strong>.Il messaggio della <strong>poesia</strong> è dato d<strong>alla</strong> consapevolezza del poeta di avere avuto un amore morbosoverso la <strong>madre</strong> e proprio da questo amore è nata l'angoscia della sua vita. La <strong>madre</strong> è sempreinsostituibile, anche se il poeta vuole avere altri rapporti carnali. Ma l'amore per la <strong>madre</strong> era statol'unico modo per dare un senso <strong>alla</strong> sua vita; oggi questa schiavitù verso di lei è terminata e cosìcomincia una nuova vita che il poeta si augura si rinnovi nel futuro aprile.La tesi della <strong>poesia</strong>.La tesi della <strong>poesia</strong> è la supplica <strong>alla</strong> <strong>madre</strong> di rimanere con lui, con il figlio, perché senza di leiPasolini non riesce a restare e perché la <strong>madre</strong> rimane sempre l'unica ragione della sua vita. Pasolinitrova difficoltà a formulare la supplica <strong>alla</strong> <strong>madre</strong> perché non trova le parole adatte per esprimeretutto il suo dramma interiore ed esteriore e per spiegare il suo comportamento psicogeno, in quanto"l'orrendo conoscere" di questa verità sarebbe per la <strong>madre</strong> una frustrazione incomprensibile eimpensabile.Genere e metrica della <strong>poesia</strong>.La <strong>poesia</strong> è autobiografica e spiegata in termini psicoanalitici e psicologici. La <strong>poesia</strong> è costituita dadue versi in coppia alcuni dei quali hanno la rima baciata e altri la rima libera.Il linguaggio poetico.Il linguaggio poetico della <strong>poesia</strong> è decisamente tragico e passionale perché costruito con parolepiene di disperazione e perché esprime il conflitto tipico interiore. Il linguaggio poetico esprime, manon apertamente, tutto il conflitto edipico che il poeta ha attraversato d<strong>alla</strong> sua infanzia fino all'etàadulta ma esprime anche la volontà di risolvere e svelare il suo dramma <strong>alla</strong> <strong>madre</strong> per chiarire a séstesso la nuova vita che vorrebbe ricominciare insieme a lei.5


Le figure retoriche.La figura retorica predominante della <strong>poesia</strong> è l'ellissi, cioè la mancanza di molte frasi che sonosottintese ma che sorreggono i versi manifesti della <strong>poesia</strong>. Infatti è spesso ripetuto il pronome “ciò”che cela il conflitto interiore del poeta. Un'altra figura retorica importante presente nella <strong>poesia</strong> èl'anafora “ti supplico, ah ti supplico” che ha lo scopo di dare maggiore enfasi <strong>alla</strong> richiesta fattadal poeta <strong>alla</strong> <strong>madre</strong> di non abbandonarlo.Il tono emotivo.Il tono emotivo della <strong>poesia</strong> è drammatico perché esprime l'angoscia del poeta verso la <strong>madre</strong> everso la vita. Il poeta è consapevole che la sua infanzia è trascorsa nell'attrazione affettiva verso la<strong>madre</strong> che si divideva con l'attrazione verso gli altri, verso corpi senz'anima. Questo conflittoedipico ha causato nel poeta un comportamento psicogeno e da ciò è scaturita la sua diversitàsociale. Questo dramma interiore dà al poeta e <strong>alla</strong> <strong>poesia</strong> una tragicità molto intensa e dolorosa,anche se l'ultimo verso esprime una speranza di rinnovamento verso il futuro. Pertanto il tonoemotivo della <strong>poesia</strong> è cupo, mesto, trascinante e melodrammatico.La lexis della <strong>poesia</strong>.La lexis della <strong>poesia</strong> è ambigua ed anfibologica perché costruita su un linguaggio poetico altamenteintenso, drammatico ed ellittico. La <strong>poesia</strong> resta comunque sufficientemente chiara.6


La bellezza della <strong>poesia</strong>.Il fascino della <strong>poesia</strong> deriva dal dramma psicologico ed edipico analizzato dal poeta che ama la<strong>madre</strong> che per lui rimane insostituibile. Pasolini sa che il suo conflitto edipico non si è ancorarisolto e ciò lo condanna <strong>alla</strong> solitudine sociale. La bellezza della <strong>poesia</strong> è tutta concentrata sullapropria autoanalisi, sulla sua autorivelazione e sulla scoperta e manifestazione del suo drammapersonale agli altri e <strong>alla</strong> <strong>madre</strong> in particolare. Tutto ciò dà <strong>alla</strong> <strong>poesia</strong> una tragicità e unadrammaticità eterna che si trova in tutti i soggetti colpiti da un rapporto edipico, conflittuale edirrisolto con la <strong>madre</strong>. E' una <strong>poesia</strong> dunque che fa pensare <strong>alla</strong> tragedia greca e al conflitto edipicoeterno scoperto da Freud. Ma la <strong>poesia</strong>, oltre al lato inconscio ed affettivo, mostra un ragionamentolucido, razionale, analitico e rivelatore.<strong>Biagio</strong> <strong>Carrubba</strong> e Carmelo Santaera.Modica, 08 marzo 2008.7


A destra il Professore <strong>Biagio</strong> <strong>Carrubba</strong>; a sinistra Carmelo Santaera.Inserita in questa sezione del sito il 28 marzo 2008.8

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