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Un centro commerciale sulla Nettunense - Il Caffè

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6URBANISTICA n. 231 - dall’1 al 14 dicembre 2011La Regione approva due varianti che permetteranno di costruire negozi e villette a pochi metri dalla turbogas<strong>Un</strong> <strong>centro</strong> <strong>commerciale</strong> <strong>sulla</strong> <strong>Nettunense</strong>E a Montarelli una zonadestinata a verde pubblicotrasformata in residenzialeStefano CortellettiNuove villette e nuove zonecommerciali <strong>sulla</strong> <strong>Nettunense</strong>. Alposto di un parco pubblico. <strong>Un</strong>“regalo” della precedente Amministrazionecomunale e che la Giuntaregionale del Lazio ha avallato,approvando due varianti al pianoregolatore generale per la zonaMontarelli e Campo di Carne.La prima, da zona a verde pubblicoe sportivo (zona G) a zona avillette residenziali (zona C, sottozonaC2 semintensiva e C4), riguardaun’area di oltre 55 mila mqsita in località Montarelli, area attualmentein stato di abbandono,ma che era destinata a diventareun parco pubblico a disposizionedella cittadinanza. La variante prevedein particolare di trasformarecirca 10 mila mq in Zona C e SottozonaC2 - Semintensiva e 18.538mq. in Sottozona C4 - Villette residenziali,confermando la rimanentesuperficie di 26.415 mq comeZona G - Verde pubblico esportivo.La seconda, invece,Cela farà la<strong>Nettunense</strong> asopportare il caricodi traffico provocatodalle nuovecostruzioni?consente la parzialetrasformazionedell’attuale compartoindustriale(sottozona D2)<strong>sulla</strong> <strong>Nettunense</strong>in centri commercialie serviziprivati (sottozonaD1) attuata con deliberadel consigliocomunale, proprio difronte la centrale turbogas.L'Assessore regionalealle PoliticheSociali AldoForte parla di «esigenzadi realizzareun intervento di tipo<strong>commerciale</strong> e,al contempo, di recuperaree riutilizzare ivecchi fabbricati industrialidismessi e ormai in“Qualcuno ha protetto i palazzinari”«In questi anni e ancora adesso cʼè chi ha rallentato lʼiter della variantedi recupero affinché il risanamento non decollasse per non compromettereaffari e speculazioni». Ci va giù duro il Sindaco di Aprilia DomenicoD'Alessio. «Sottolineiamo anche un dato di fatto – dice il PrimoCittadino –: quando si parla di forzature e di strenua difesa degliinteressi della lobby dei palazzinari, è tutto vero». D'Alessio parla diqualcuno – pur senza fare nomi – che avrebbe ostacolato la Varianteper interessi speculativi. A chi si riferiva il Sindaco? A qualcheesponente politico apriliano? Oppure a qualche imprenditore potente?Nessuno gliel'ha chiesto e lui non è andato oltre. «Chi costruiscelo fa legittimamente, ma altrettanto legittimamente questa amministrazionerivendica la volontà di sanareuna città cresciuta in maniera disordinata».totale stato di abbandono presentinell’attuale area industriale». Infatti,«il Comune di Aprilia disponedi una sola zona <strong>commerciale</strong> vicinoalla strada Pontina, ormai in fasedi completamento, nella quale ilotti rimanenti non consentono larealizzazione di un’eventuale strutturadi maggiori dimensioni. Conla variante nascerà un’altra area<strong>sulla</strong> <strong>Nettunense</strong>». La domanda,tuttavia, sorge spontanea: cosasuccederà alla <strong>Nettunense</strong> una voltache palazzine e centri commercialivedranno la luce? Quanto nerisentirà il traffico, i servizi e piùin generale la qualità della vita deiresidenti? Siamo proprio sicuriche fosse proprio questo il tipo diintervento atteso dalla cittadinanza?DOMENICOD’ALESSIOSindaco dagiugno 2009Adottato l’atto con le limitazioni imposte dalla Regione: al via le osservazioniDal Consiglio comunale Sì allavariante di recupero ‘monca’ASSEMBLEE NELLE BORGATE PER SPIEGARE LA VARIANTEDifficile far capire ai cittadini che la Regione ha fatto discriminazioni - sicuramenteinvolontarie - escludendo il 40% delle periferie dalla riqualificazione urbanisticaComunale di Apriliaha “preso atto” della Variantedi recupero così co-<strong>Il</strong>Consigliome restituita dalla regione Lazio,tagliata di quasi il 40%. La Variantedi recupero è lo strumento con cuile periferie, cresciute nel corsodegli anni tra abusivismo e disordine,possono essere finalmenteinserite nel Piano regolatore edessere quindi oggetto di interventoda parte delle Istituzioni. Cosìpotranno essere realizzate strade,fogne, illuminazione e marciapiedi(soldi permettendo). <strong>Il</strong> problemaè che questa Variante di recuperonon comprende gran partedelle abitazioni in periferia: un atto“monco”, dunque, che crea disparitàtra i cittadini. Ma l'Amministrazionecomunale ha ritenutodi dover prendere così com'è questoatto. «Dobbiamo salutare il licenziamentopositivo della variantedi recupero – ha detto il sindaco– come una grande vittoria.Non dimentichiamo di aver corsoil rischio di una bocciatura in totodella nostra variante di recupero,perché l’orientamento della Regioneera di non approvare e attendereuna variante generale alpiano regolatore, più confacentealle esigenze urbanistiche dellanostra città». Ora la variante saràoggetto di osservazioni che, ha annunciatol'Amministrazione, «verrannotutte bocciate», proprio pernon perdere altro tempo. Ma siamosicuri che sia il modo giusto diagire? <strong>Il</strong> Pd è convinto che «siamodi fronte ad un atto di disparitàche nuoce a molte migliaia di cittadini».Per questo ha proposto diprocedere con le osservazioni edinserire i nuclei esclusi all'internodel piano. <strong>Un</strong>a proposta respintadalla maggioranza. «Le disparitàsaranno sanate attraverso il PianoCasa, che permette nuove perimetrazioni»,ha spiegato il Vice SindacoAntonio Terra. Non è così secondol'Udc, che ritiene il PianoCasa non rispondente alle realinecessità delle borgate. Ma ormaiil dado è tratto: la Variante è a disposizionedei cittadini, benchépossano solo guardare... e nontoccare, manco fossero in un negoziodi cristalli.<strong>Il</strong> consigliere Gabriele e i “regali” della RegioneSul cemento selvaggioc’è una “regia” occultafai a tempo atappare una falla“Noncon la variante direcupero dei nuclei abusivi eti ritrovi un premio che nonti aspetti: la Regione Lazio tiapprova due belle ulteriorivarianti al piano regolatore.<strong>Un</strong>’altra botta di cemento,una in ex zona verde a ridossodel quartiere Montarelli el’altra in ex zona agricola neipressi di Campo di Carne. Èlecito chiedersi: ma dove sonoi difensori dei giorni scorsi<strong>sulla</strong> cementificazione diAprilia?». Così si esprime ilconsigliere comunale FrancoGabriele, secondo cui c’èuna “cabina di regia” per portarecemento a dismisura.Mentre alcuni cittadini sonorimasti fuori dalla variantedei nuclei approvati «e tagliatidalla stessa mano - spiegaGabriele -, la Regione Lazio ci rifilaquesti due regali, che questaamministrazione non si sognavaneanche. Stiamo spiegando ai cittadinidelle periferie che è opportunoprendere così come è questavariante dei nuclei: certo lo sforzoè enorme, è dura andare ad affrontarenelle periferie cittadini a cuidovrai anche dire: “qui sì e lì no”».Secondo Gabriele, la variante restituitadal comitato tecnico regionale«è una vera trappola procedurale:è fatta in maniera tale da imbrigliarei vari passaggi che ancoramancano alla fine del percorso,FRANCO GABRIELEConsigliere comunale di maggioranzail tutto ad arte, per tentare di farsaltare la chiusura dell’iter, ma soprattuttoche la chiusura di questoiter non avvenga con l’amministrazioneattuale». Insomma, secondoil consigliere, più osservazioni arriverannoe più si tarderà con l’approvazione.“Non escludo delle veree proprie matrici per compilarele osservazioni, tanto paga pantalone- tuona Franco Gabriele -. No,non ce la facciamo proprio a dareuna mano a questo territorio».

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