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E' evidente che... Gli interventi infermieristici di igiene del ... - Ipasvi

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È <strong>evidente</strong> <strong>che</strong>...26sia come parola chiave utilizzando il thesaurus <strong>di</strong>ciascuna banca dati, sia in parola libera; i risultatisono stati combinati tra loro utilizzando gli operatoribooleani OR e AND. Per ottenere materialepertinente ai fini <strong>del</strong>la ricerca sono stati definiti iseguenti criteri <strong>di</strong> inclusione: popolazione anzianacon respiro autonomo, articoli in lingua italiana,inglese e francese e articoli redatti dal 2000 adoggi. I criteri <strong>di</strong> esclusione sono stati: documenti<strong>che</strong> richiedessero un pagamento per la consultazionee articoli non pertinenti con l’argomento <strong>di</strong>ricerca. La ricerca è proseguita consultando siti <strong>di</strong>interesse infermieristico (www.evidencebasednursing.it- www.rnao.org - www.gui<strong>del</strong>ine.gov -www.joannabriggs.edu.au) e siti internet <strong>di</strong> ambitogeriatrico. Sono state passate in rassegna alcuneriviste infermieristi<strong>che</strong> (Nursing Oggi,Assistenza Infermieristica e Ricerca, ProfessioniInfermieristi<strong>che</strong>) ed infine sono stati consultati libri<strong>di</strong> testo <strong>di</strong> ambito geriatrico ed infermieristico. Ilmateriale reperito è stato in seguito analizzato criticamentee sono stati selezionati 47 documentiritenuti più rilevanti e utili ai fini <strong>del</strong>la ricerca, tra cui4 revisioni sistemati<strong>che</strong>, 2 stu<strong>di</strong> randomizzati controllatie 3 linee guida.DISCUSSIONEAbe et al. (2008) hanno <strong>di</strong>mostrato <strong>che</strong> pulire lalingua agli anziani edentuli porta a una notevoleriduzione quantitativa dei batteri orali e <strong>che</strong> un’efficace<strong>igiene</strong> <strong>del</strong> cavo orale riduce l’incidenza <strong>di</strong>infezioni <strong>del</strong>le vie respiratorie e la mortalità perpolmonite (Coleman, 2004). A <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong>ciò, Yoneyama et al. (2002) hanno effettuato unostu<strong>di</strong>o randomizzato su 417 anziani, residenti in 11case <strong>di</strong> riposo. Al gruppo assegnato alle curevenivano spazzolati i denti incluso il palato, lamucosa man<strong>di</strong>bolare e il dorso <strong>del</strong>la lingua, daglioperatori sanitari - per cinque minuti dopo ognipasto - due volte al giorno. Inoltre ricevevano lecure <strong>del</strong>l’igienista dentale e <strong>del</strong> dentista quandonecessario. I risultati hanno <strong>di</strong>mostrato una riduzione<strong>del</strong>l’incidenza <strong>di</strong> polmonite dal 19% all’11%con conseguente riduzione <strong>del</strong> 50% <strong>del</strong>la mortalitàper polmonite rispetto ai soggetti <strong>che</strong> eseguivanol’<strong>igiene</strong> orale autonomamente. Poiché nonsono state osservate <strong>di</strong>fferenze tra pazienti condenti propri e pazienti edentuli, i dati suggeriscono<strong>che</strong> l’aumento <strong>del</strong>la colonizzazione <strong>di</strong> batterinell’orofaringe è in<strong>di</strong>fferente all’assenza o presenza<strong>di</strong> denti: an<strong>che</strong> negli anziani edentuli sonoquin<strong>di</strong> importanti le cure <strong>del</strong> cavo orale per ridurrele malattie gengivali e la placca, <strong>che</strong> contribuisconoad aumentare la colonizzazione batterica(Oh et al., 2004; Loeb et al., 2003).La popolazione anziana ha una maggiore prevalenza<strong>di</strong> problemi orali e dentali a causa <strong>del</strong>lamaggiore incidenza <strong>di</strong> alcune patologie <strong>che</strong> interessano<strong>di</strong>rettamente il cavo orale. La tipicacomorbi<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>l’anziano pre<strong>di</strong>spone agli effettisecondari <strong>del</strong>la polifarmacoterapia, <strong>di</strong> cui il cavoorale è un bersaglio frequente (xerostomia, infezionida Can<strong>di</strong>da) e a limitazioni funzionali ecognitive (ridotta capacità <strong>di</strong> movimento o <strong>di</strong> comprensione).La coesistenza <strong>di</strong> questi problemi,unita alle <strong>di</strong>fficoltà economi<strong>che</strong> e <strong>di</strong> accesso aiservizi, riduce drasticamente la possibilità <strong>di</strong> preveniree curare le patologia orali (Lunar<strong>del</strong>li e Pizzi,2004). <strong>Gli</strong> anziani <strong>che</strong> vivono in strutture protettesono particolarmente a rischio, non solo perchépiù fragili e <strong>di</strong>sabili, ma an<strong>che</strong> perché l’<strong>igiene</strong>orale, in tali ambienti <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> assistenza, non èconsiderata una priorità né una misura <strong>di</strong> prevenzione(Fitzpatrick J., 2000).Sulle modalità per l’<strong>igiene</strong> orale The JoannaBriggs Institute (2004) ha pubblicato una revisionesistematica e ha fornito le prove <strong>di</strong> efficacia suiprovve<strong>di</strong>menti più vali<strong>di</strong> da adottare per gli adulticon demenza nelle case <strong>di</strong> cura per anziani: spazzolareregolarmente i denti, la lingua e le gengivecon dentifricio al fluoro; lavare i denti “dal rosa albianco”, cioè dalla gengiva al dente; tenere lospazzolino con una inclinazione <strong>di</strong> 45° rispettoalle gengive e ai denti; bere e utilizzare acqua confluoro per cucinare; applicare dentifricio con fluoroultra forte 5000ppm; sciacquare o applicareprodotti in gel; utilizzare clorexi<strong>di</strong>na gluconatocome antimicrobico in gel o collutorio/spray; utilizzaresostitutivi <strong>del</strong>la saliva o utilizzare regolarmentegomme da masticare senza zuc<strong>che</strong>ro perridurre la xerostomia; pulire regolarmente la protesie rimuoverla durante la notte; ridurre la quantitàe la frequenza <strong>di</strong> assunzione <strong>di</strong> zuc<strong>che</strong>ro; farcontrollare regolarmente i denti e far effettuareuna pulizia <strong>di</strong> tipo professionale.Una recente Linea Guida <strong>del</strong>la Registered Nurses’Association of Ontario (2008) aggiunge inoltre <strong>di</strong>:effettuare un regolare controllo <strong>del</strong>la protesi perAgorà n. 45 apr-giu 2010

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